19/04/2017
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Accetto con grande piacere l’invito di Domenico Drago ed entrando a casa sua sono preso da una duplice sensazione, quella di astrazione dalla realtà in veste di spettatore affascinato dalle spettacolari immagini dallo stesso catturate nelle profondità marine e quella di “ritorno sulla terra” alla vista di moderni marchingegni tecnologici, leggi proiettori, sistemi digitali, schermo panoramico, “ferri del mestiere” di cui fa sapiente uso, indispensabile prosa al servizio della poesia. Assisto ad una “Multivisione“, prodotta peraltro in quattro lingue, proiezione innovativa nel suo genere che è tutta un fantastico “mix” di ferme e coloratissime immagini subacquee accompagnate da poetici versi narrati da una calda e profonda voce maschile col sottofondo di una accarezzante musica classica d’atmosfera. La riflessione di apertura, che innesca lo svolgimento dell’opera, è del poeta portoghese Fernando Pessoa che recita: <Amo ciò che vedo perché un giorno più non lo vedrò. L’amo perché esiste>. Espressione artistica ad altissimi livelli, questa della Multivisione, a più che buona ragione vanto di Mimmo Drago la cui realizzazione negli anni gli è valso il (altro…)