Ustica sape

Assetti della giunta – Revoca della delega All’Ass. Valeria Ajovalasit (seconda parte)


 

Riccardo Cannella  (giovane promotore incontro)  domanda – Considerato il ruolo di rilievo che ha avuto la Valeria Ajovalasit in campagna elettorale. oltre alla preparazione professionale e politica,  quali sono state le cause che hanno determinato la revoca dell’incarico di assessore?

Attilio Licciardi (Sindaco) –  ho ritenuto, che per la delicatezza della questione, la comunicazione attraverso facebook di una risposta, per quanto articolata, per quanto precisa, avrebbe potuto alimentare non un chiarimento ma ulteriori  equivoci… Mi fa piacere comunicarla in questa sede.
La vicenda di Valeria Ajovalasit è relativa alle iniziative che noi abbiamo assunto e che riguardano  una delle problematiche più grosse dell’Isola dal punto di vista ambientale,
depuratore non funzionaIl cattivo funzionamento di un depuratore comunale  costituisce, per tutto il territorio nazionale, e per Ustica in particolare, perché sede di riserva marina, una questione cruciale, uno dei  grandi problemi ambientali…  Nel nostro caso è avvenuto che abbiamo assunto l’iniziativa, a seguito di una relazione tecnica che testimoniava che il depuratore versava a mare acqua non depurata, di segnalare  alle autorità competenti (Provincia, ARPA, Territorio e Ambiente e la Regione) questa criticità importante dal punto di vista ambientale e dal punto di vista igienico sanitario..
Di fronte a questa iniziativa abbiamo (Amministrazione comunale e io per primo) ottenuto un incontro al Dipartimento Acque e Rifiuti a cui abbiamo evidenziato i fatti  per renderci conto come era possibile gestire questa criticità.
A seguito di questa iniziativa la Capitaneria di Porto è intervenuta e ha deciso di sequestrare il depuratore che era  in uno stato di abbandono pluriennale e conseguentemente, come atto dovuto,  tre persone dell’amministrazione sono state  indagate (il sindaco, il Capo Ufficio Tecnico e l’ing. Addetto al depuratore).depuratore sotto sequestro
È notizia di questi  giorni che il comune di Ustica, quindi la comunità usticese, dovrà pagare 3 illeciti amministrativi che, registrati nel 2010, 2011 e 2012, perchè il depuratore non era in linea con i parametri previsti per legge (scaricava a mare acqua non depurata).
A fronte di questo ho convocato la giunta e la maggioranza e ho illustrato quanto stava avvenendo e ho chiesto una valutazione.
L’Assessore Valeria  Ajovalasit,  piuttosto che fare quanto normalmente viene fatto nei confronti del sindaco che l’ha nominata, piuttosto che evidenziare che stavamo facendo una battaglia di chiarezza che voleva provare a rimuovere tutti i problemi inerenti il depuratore, che volevo soprattutto evitare di caricare sulla nostra amministrazione comunale  problemi  e responsabilità che provengono anche da altri soggetti,  piuttosto che fare questo, ha  sviluppato una  ulteriore  strategia…
A fronte di questo e dell’assoluta mancanza di solidarietà crollano i presupposti  per cui si viene nominati assessori. Io Sindaco, i consiglieri comunali hanno preso i voti – gli assessori  sono stati nominati dal sindaco. Il sindaco si assume la responsabilità di nominarli e in un certo senso si assume anche la responsabilità degli atti e dei loro comportamenti. In questo senso i collaboratori del sindaco devono essere una squadra forte, compatta, decisa e determinata. Viene meno il rapporto fiduciario se nel momento della difficoltà, quando il capo dell’amministrazione sta facendo una cosa limpida, un assessore piuttosto che contribuire anche allo sviluppo ulteriore di una individuata strategia  cerca di prendere le distanze con dei ragionamenti  che tentano in qualche modo ad insabbiare il passato, cosa che il sindaco Attilio Licciardi non è disponibile.
Io voglio guardare al futuro dell’isola, non ho intenzione di scavare nel passato, ma allo stesso tempo cerco di cambiare il passato e questo può avvenire con atti concreti e assunzioni  di responsabilità .
Discontinuità è un prezzo che si paga…. Il concetto di squadra deve essere tale che la squadra non va bene solo quando si fanno i risultati la squadra si vede e si conferma nei momenti di difficoltà. In questa occasione non c’è stata solidarietà, è crollata la fiducia e il giorno dopo ho chiamato Valeria  in disparte e le ho detto: Tu capisci bene… io faccio politica, tu sei più vecchia politicamente e hai qualche anno più di me, conosci le regole della politica e di fronte a quello che è avvenuto ieri sera, non solo con la mancanza di solidarietà,  io sono obbligato a revocarti la delega, perché il sindaco non  può tenere un assessore che nei momenti di difficoltà gli volta le spalle.

Valeria Ajovalasit  (Ex Assessore) Quella sera era presente ovviamente il  Sindaco, il Vice Sindaco  e alcuni consigliere. Vorrei ricordarvi che sulla ambiente la delega l’avevo io e sulla materia la  delega l’aveva il Vice Sindaco Giovanni Tranchina.
Il sindaco parla spessissimo di  squadre… io sono una profonda comunista e credo nel lavoro di squadra… ma le squadre  si confrontano sempre – si confrontano per  delle opinioni, si confrontano per discutere e  si confrontano nei momenti difficili.
La prima cosa fondamentale che si compie, come Attilio ha ribadito, che era sorta una emergenza al depuratore verificata dai tecnici dopo un intervento  (siamo nel mese di Aprile), è informare la squadra,  ma la giunta non ha saputo proprio niente,  perché? Non ha saputo niente nemmeno il  Vice Sindaco che aveva la delega, la squadra non  sapeva niente. Apprendiamo tutto  quando si sente e si vede che un bel “transatlantico” è arrivato da Palermo e ha fatto quello che sapete. È vero che il funzionamento del depuratore è molto importante in un’Area Marina Protetta. Vorrei ricordare che siamo nel periodo pre-estivo e l’attenzione di una amministrazione che ha una AMP  è quella di stare attenta ed evitare che sui giornali l’immagine dell’AMP venga infangata  da una notizia di questo tipo.  Quindi nessuno di noi, titolari di deleghe pertinenti, ha saputo nulla di nulla. La squadra serve sempre per discutere…  di fronte ad una situazione così allarmante si convoca l’assessore competente e si cerca di trovare una soluzione. Tutti insieme,  assieme ai tecnici, avremmo ragionato qual’era la scelta politica più opportuna  per la risoluzione della problematica. Non si può parlare di squadra… ripeto noi non abbiamo saputo nulla. Io non ho saputo nulla, ma lo stesso  Giovanni  nella riunione ha ribadito  che non ne sapeva nulla. Quella sera ho chiesto semplicemente di capire perché si era arrivati a quella determinazione dell’autodenuncia e se non si potevano trovare altre soluzioni di emergenza per tamponare quanto possibile quella emergenza, per non buttare l’Isola  e l’ AMP sui giornali il 31 di Giugno…  cercavo soprattutto di condividere una situazione così grave. Questa è stata la domanda che ho fatto quella sera: Vorrei capire perché non abbiamo saputo nulla, perché non siamo stati coinvolti e perché non si è sentito il bisogno di confrontarsi con i politici. Per me squadra significa ragionare insieme e condividere e non fare quello che si vuole e poi convocare e chiedere la condivisione. Di fronte a decisioni così importante si ragiona insieme e poi si condivide. La sfiducia è derivata dal fatto che io ho fatto una semplice domanda: Come mai non si era pensato ad altre soluzioni e quale relazione i tecnici avevano portato per promuovere e proporre una’autodenuncia che avrebbe provocato quanto a nostra conoscenza (depuratore sotto sequestro). Tant’è che la manutenzione straordinaria  è stata fatta dopo … si sarebbe potuto fare prima evitando la negativa immagine causata all’isola e lo strappo tra di noi. Questo è quanto è successo. Se questo significa che io ho messo in discussione la fiducia… è il contrario… la sfiducia del sindaco nei confronti dei suoi assessori. Li ha ritenuti inutili, non ha ritenuto di convocarli, non ha ritenuto utile confrontarsi con loro, li ha messi completamente da parte e ha autonomamente e legittimamente ritenuto di assumersi le proprie responsabilità. Questi sono i fatti! Dopo di che, nella riunione della sera, Attilio continuava ad usare questa parola: “Solidarietà”. Io ho detto ad Attilio: ti prego non interpretarmi – Io non ho detto né si e né no, io volevo solamente capire come mai di fronte ad una emergenza così grave non si era sentito il bisogno di convocare l’assessore che aveva  la delega, l’assessore che aveva l’AMP e tutta la giunta… Sono convinta che le cose sarebbero andate diversamente…  (segue un lungo applauso)

Tania Licciardi (assessore) –  Io a questo punto volevo chiedere a Valeria che quanto dice sul depuratore può essere vero…  ma Valeria non ha fatto squadra in alcuni casi a cominciare dall’installazione delle telecamere e poi non ha avuto certamente un buon rapporto con i giovani.

Attilio Licciardi (Sindaco)  Vorrei replicare soltanto su un punto. Valeria Ajovalasit  era assessore all’ambiente, con delega molto ampia,  dal 9 Giugno del 2013. Tu facendo l’assessore all’ambiente una delle prime cose che avresti dovuto fare, prima che arrivassero i nuovi tecnici che hanno scoperchiato una triste realtà, è verificare se il depuratore funzionava o meno, perché la qualità dell’acqua è fondamentale per tutti ed in particolar modi per chi detiene una AMP.

Pietro Bertucci

 

Rispondi con il tuo Commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.