Ustica sape

New Orleans: Festeggiamenti 86° compleanno Pierino Bertucci


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New Orleans: Congregazione San Bartolomeo – Usticesi Family Picnic 06/04/2013


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COMMENTO

Da Milano Costantino Tranchina

L a foto più bella, Maria e Peter vi voglio un mondo di bene come vorrei essere insieme a voi. divertitevi un grosso abbraccio Costantino.

Grande festa per i 100 anni di Nonna Maria Bertucci Giordano


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Nonna Maria Bertucci Giordano dopo aver visto le foto e letti tutti gli interventi augurali, commossa, ringrazia.

Poesia/Dedica a Franco Caminita


[ id=15828 w=320 h=240 float=left]  A FRANCESCO CAMINITA

O mio grande ANGELO protettore
da te prendo il mio onore.
l’onore delle persone che
come te credono in qualcosa

in quella vita favolosa
piena d’amore e di coraggio a
iosa.

Ti sento dentro di me
e in quel momento divento un re
L’averti conosciuto sarebbe stata
per me un’elevatezza Divina.

Io e te siamo simili, abbiamo
combattuto con il coraggio delle
persone umili.

I tuoi cari mi parlano di te,
mantenendo così in vita
un uomo dalla forza infinita.

Visitando i tuoi occhi, mi hai
parlato di te.
Francesco se non fossi stato un
uomo ti avrebbero dovuto fare
patrimonio dell’Unesco,
per la tua forza e per
la tua fierezza.

so cosa volevi dirmi
quel giorno, ma rimarra’
un nostro segreto per
l’eternita’.

La tua famiglia e la tua
nipotina sono una meraviglia,
persone che come te credono nell’amore
e nell’onestà.
hanno grande cuore, spesso
bersagliato dalle persone aride.
ma con te vicino
avranno sempre
il caldo sole del mattino.

ciao

Marco Nasti (ROMA)

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RINGRAZIAMENTI

Da Roma Anna Caminita

Con immensa gioia e commozione ringrazio il sig. Marco Nasti per la bellissima poesia dedicata al mio adorato papà.
grazie anche a te Pietro per averla pubblicata sul sito USTICASAPE

un saluto

Anna Caminita (ROMA)

 

Intitolazione Sala Espositiva ad Armando Caserta


[nggallery id=580] [ id=14326 w=320 h=240 float=left]Armando Caserta nacque ad Ustica nel 1908 e mori ad Ustica all’eta di 86 anni.
Frequento’ la Scuola Elementare di Ustica e consegui la licenza a 10 anni.
A 19 anni viene chiamato alle armi, per il servizio di leva, nella Finanza di mare di stanza a Genova e per 24 mesi fu Timoniere, con compiti anche di Fureria, su vedette veloci che perlustravano la Riviera Ligure.
Comincia a lavorare al Comune di Ustica nel 1934.

Nel 1942 viene “richiamato” alle armi, durante il secondo conflitto mondiale, di stanza a Pantelleria con manzioni di Furiere e Timoniere, dove rivecette una medaglia al valore per avere contribuito in maniera determinante a sopraffare un serio allagamento negli uffici a causa di bombardamenti.
Al termine della seconda guerra mondiale ritorna ad Ustica dove riprende a lavorare al Municipio dove lavoro’ come Ufficiale di Stato Civile per circa 40 anni.
Armando naturalmente non era una persona perfetta, era una persona di azione, un grande comunicatore e persona di abilita’, era un factotum. La sua missione nella vita era quella di intrattenere e fare divertire la gente, ma non solo, fu benefattore, aiutava sempre i meno fortunati, i poveri e con le sue conoscenze anche a livello nazionale e internazionale riusci’ a far si che Ustica fosse conosciuta dal grande pubblico per via di documentari televisivi.
Tutti gli anni quando venivano in vacanza alla Grotta Azzurra, personalita’ dei media come Direttore Rai ecc..andavano subito al Municipio a conoscere mio padre e lo stesso facevano negli anni successivi per salutarlo, chiedere informazioni e scambiare vedute. In una Conferenza stampa alla Grotta Azzurra alla fine di un suo intervento accorato, di fronte a tante personalita’, per decantare le bellezze dell’isola e ottenere materiale per Ustica, il Presidente del CONI Bruno Beneck si alza in piedi approva e conclude dicendo :” Armando se non esistevi ti dovevamo inventare “.[ id=14325 w=320 h=240 float=right] Agli inizi anni ’60, nell’infanzia della TV in Italia, fra un programma e l’altro, nel solo e unico canale Tv c’erano intervalli abbastanza lunghi che venivano riempiti con foto dei piu’ bei luoghi d’Italia e le foto di Ustica, che erano fornite da Armando, agli “amici” della Rai di Roma, erano sempre li nelle ore di punta, pranzo e cena e gli usticesi dicevano : ” ma stu ‘zu Armandu e dunni i pigghia ru saccu ? ”
Armando Caserta fu Giudice Conciliatore della Pretura di Ustica per molti anni, fu Corrispondente del Giornale di Sicilia, del Giornale L’ora, Corrispondente del Gazzettino di Sicilia ed Ossevatore Speciale della Rai di Roma. Fu ideatore della Novena di Natale con musica dal vivo, scrittore e conduttore della famosa controdanza usticese comandata in numerevoli occasioni ( Carnevale, Capodanno, Matrimoni ecc.. ) ed in piazza per S. Bartolo, e di cui esiste una copia.
Era inteso anche in maniera simbolica ” ‘ U Sinnicu d’ Agghistreddu ” per via della Festa di San Bartolicchio di cui era il conduttore e perche’ li’ eravamo soliti passare l’estate ” arricugghiuti ” nella casetta dei nonni. Armando fu, con il micorofono sempre in mano, per 25 anni l’organizzatore, esecutore, presentatore ecc.. della festa di San Bartolomeo con tutti gli annessi e connessi, inclusi innumerevoli giochi e gare ormai, purtroppo, in disuso.

 

Intitolazione Piazza del Comune al Pro. Litterio Maggiore


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LITTERIO DANTE MAGGIORE

CURRICULUM

[ id=14316 w=320 h=240 float=left]1-07-1921 Litterio D. Maggiore nasce nell’Isola di Ustica da Nunzio e Dorotea Bojanic.
Lug. 1939 – consegue il diploma di Maturita’ Classica presso il Liceo Convitto Nazionale di Palermo
26-11-1945 – consegue la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Universita’ di Palermo.
Nei primi anni universitari si e’ dedicato come studente interno agli Studi di Tecnica Operatoria prima presso l’Istituto di Anatonomia Chirurgica dell’Universita’ di Palermo diretto dal Prof. Carlo Rossi, e poi presso l’Ambulatorio del Policlinico Umberto I dell’Universita’ di Roma, sotto la guida del Prof. Oreste Mazzarella.
1946–1948 – presta servizio militare come Ufficiale medico della Marina Militare presso il Reparto Chirurgico dell’Ospedale Militare di Taranto;
1949–1952 – espleta servizio interinato di Medico Condotto ed Ufficiale Sanitario presso i Comuni di Montelepre e Giardinello conseguendo attestati di stima e Medaglia d’oro per meriti professionali;
1953 – si trasferisce negli U.S.A. per conseguire la specializzazione in Chirurgia Plastica Estetica e Ricostruttiva
• 1953-1954 : Assistente Chirurgo Generale nel St.Catherine Hospital di N.Y.
• 1954 : Chirurgo contrattista nel St. Peter’s Hospital di N.Y. e Special Fellow presso il Servizio di Plastic Surgery del Prof. H. Conway del New York Hospital
• 1955 : Ricercatore e Specializzando in Chirurgia Plastica nel New York Hospital – Cornell University, N.Y.
• 1956 : – Contrattista in Chirurgia Plastica nel Bronx Veterans Hospital, N.Y.
• 1957 : – Vince una Borsa di Studio del musicista Richard Rogers quale “Special Fellow” al corso di specializzazione in Chirurgia dei Tumori di Testa e Collo presso il Memorial Center for Cancer and Allied diseases di New York
– partecipa a corsi di perfezionamento ed aggiornamento in Chirurgia della Mano presso il Roosevelt Hospital N.Y.
• 1958 : Chirurgo Plastico e Assistente in Chirurgia Generale presso il St. Peter’s Hospital di N.Y.
Nov.1958 – rientra in Italia
1959 – e’ Consulente in Chirurgia Plastica Generale dell’Ospedale Civico di Palermo;
1961 – e’ Consulente Superiore in Chirurgia Plastica Ricostruttiva della Marina Militare e dell’Ospedale Civile della S.S.Anunziata di Taranto;
1961-1968 – ricopre la carica di Sindaco dell’Isola di Ustica per due legislature.[ id=14314 w=320 h=240 float=right] 1962-1972 – riceve l’incarico di creare e sviluppare un servizio di Chirurgia Plastica Ricostruttiva presso l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata (I.D.I.) e ne diventa il Dirigente permanente;
– riceve l’onorificenza di Cavaliere per nomina del Presidente della Repubblica Antonio Segni
1964 – e’ Consulente in Chirurgia Plastica nell’Ospedale S.Sebastiano M. di Frascati
1964-1970 – partecipa a corsi di perfezionamento e aggiornamento in Chirurgia della Mano presso la Clinica Ortopedica dell’Universita’ di Modena;
1966-1971 – riceve l’incarico di organizzare un servizio di Chirurgia Plastica presso la Clinica Dermosifilopatica della Facolta’ di Medicina e Chirurgia dell’Universita’ Cattolica del S.Cuore di Roma e ne viene nominato Assistente borsista.
1968 – consegue la Docenza in Chirurgia Plastica.
1971 – riceve l’incarico all’insegnamento in Chirurgia Plastica Riparatrice presso la Facolta’ di Medicina e Chirurgia dell’Universita’ Cattolica del S. Cuore di Roma 5-5-1972 – all’eta’ di 51 anni, perisce tragicamente nell’incidente aereo di Montagna Longa nel Comune di Carini (PA).

[ id=14312 w=320 h=240 float=left]Litterio Dante Maggiore, inoltre, nel corso della sua breve ed intesa esistenza:
– ha pubblicato 45 lavori Clinico-scientifici oltre a 2 volumi (600 pagine) di Tecnica Operatoria Fondamentale in Chirurgia Plastica;
– ha partecipato a Congressi Nazionali ed Internazionali contribuendo attivamente con comunicazioni ed ha tenuto corsi e conferenze sulla Chirurgia Plastica presso Ospedali ed Enti morali;
– e’ stato iscritto alla Societa’ Italiana di Chirurgia Plastica, di Chirurgia della Mano e di Medicina del Traffico;
– e’ stato membro della International Society of Plastic Surgery “Herbert Conway”.

 

 

 

Lungo la scia di un’elica – L’emigrazione usticese dal 1801


[ id=13956 w=320 h=240 float=left]Dal 9 agosto 2012, nella sede del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica, al Municipio Vecchio dell’isola, e’ possibile ammirare una nuova mostra dal titolo suggestivo e dal sottotitolo esplicativo: “Lungo la scia di un’elica. L’emigrazione usticese dal 1801, verso gli Stati Uniti, il nord Africa, il nord Italia, il nord Europa, e l’Australia”.

Per la prima volta, attraverso un formidabile apparato fotografico, documentario e di oggetti, che si snoda sui due piani della storica palazzina in piazza Capitano Vito Longo, viene ricostruita l’epopea di due secoli di emigrazione usticese nel mondo, individuandone le motivazioni, le principali destinazioni, la consistenza dei flussi e le vicende relative agli insediamenti nelle nuove terre. E descrivendo tutto il fenomeno non soltanto nei suoi aspetti generali, ma attraverso le innumerevoli storie particolari e individuali che lo hanno caratterizzato, dando voce, attraverso testimonianze, memorie e documenti, agli stessi protagonisti.

Che cosa colpisce maggiormente della diaspora migratoria degli Usticesi nel mondo? Prima di ogni altra cosa, le cifre.

Secondo stime approssimative, ma verosimili, oggi in tutto il mondo ci sono sparsi oltre 80.000 oriundi Usticesi, di cui 40.000 solo nell’area di New Orleans. Altre migliaia vivono nei diversi Stati degli Usa, con maggiore concentrazione in Louisiana, ma con presenze rilevanti anche in California, nel Mississippi, nell’Alabama e nel Texas. Ancora altre migliaia di Usticesi risiedono in Australia, in Francia ed in altri paesi europei e in nord Italia.[ id=13957 w=320 h=240 float=right]

Se si pensa che, oggi, la piccola comunità dei residenti a Ustica conta circa 1.200 abitanti è legittimo chiedersi quando e come si sia potuta produrre la massiccia diffusione degli Usticesi nel mondo. Essa è senza dubbio la conseguenza di quel grande fenomeno migratorio che, a partire dalla metà dell’Ottocento, ha indotto milioni di Italiani a cercare benessere e fortuna all’estero.

Come succede ancora oggi, i flussi migratori sono stati regolati dalla consuetudine delle “cordate”, per cui i primi emigrati in una regione dove sussistono condizioni di (altro…)

New Orleans: 5th Annual Oak Street Po-Boy Festival


[ id=10609 w=320 h=240 float=left]Domani 20 Novembre 2011, dalle 10,00 alle 19,00, nel quartiere storico della città Carrolton , in Via della Quercia (Oak Street) – New Orleans – si celebrerà la 5^ edizione del Po-Boy (sandwiches) Festival .

Questi gustosissimi panini, “icona” di New Orleans, possono essere imbottiti con ostriche, fritto di aragosta, gamberetti fritti, pesce gatto, granchio dal guscio molle, roast beef, arrosti di maiale, hamburger, salsiccia di alligatore e altro ancora… e, possono essere ordinati “vestiti”, con l’aggiunta di lattuga, pomodori, cipolle e maionese o “nudi” senza i condimenti.

Oltre al Po-Boys il Festival è caratterizzato anche da musica dal vivo, da arti e mestieri e da spazi dedicati ai bambini con giochi e premi.

Il Po-Boy Festival parlerà anche “usticese”.[ id=10610 w=320 h=240 float=right]

Ospite d’onore sarà infatti una nostra concittadina – Maria Compagno Bertucci – che presenterà il suo libro Sicilian – Style Cooking.

Il libro oltre a raccontare la storia delle famiglie Compagno e Bertucci emigrati in America e del molto conosciuto e apprezzato “Compagno’s Restaurant” (1929 – 1998) – Via San Charles – contiene anche molte ricette tipiche della nostra cucina usticese.

Grazie Maria che contribuisci a portare sempre più in alto il nome della nostra Amata Isola

PB

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Dalla California Agostino Caserta

Maria, di nuovo complimenti ! e a Tom ( famiglia Manfre’ e Marchese ) faccio i complimenti perche’ sta imparando la lingua italiana abbastanza bene. Tom con la famiglia ritornera’ ad Ustica in Maggio-Giugno, gioca al calcio e’ tifoso del Napoli ( perche’ il Palermo dopo le varie vendite non e’ piu’ competitivo ) e tifoso della squadra di Calcio Ustica, di cui l’anno scorso seguiva i commenti settimanali su questo sito e segui’ qualche partita in diretta da Ustica, via Skype, con la macchina speciale fornita da Pietro Bertucci.

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Dalla California Tom Robershaw Marchese Manfrè

Maria, vorrei tanto essere là. Quei panini suono squisiti.

Bello ma impossibile … per me

Esattamente tre giorni or sono ho incontrato due care, simpatiche, cordiali signore che scusandosi per non avere potuto accogliere il mio invito a visitare il mio giardino al Palmo, per coniugare i due aspetti che lo stesso presenta sul piano botanico e archeologico ( cikas, importante necropoli e relativi reperti oggi collocati nel nuovo museo al “Fosso”, come suggerito dal prof. Bernabò Brea fondatore del grande Museo di Lipari). Come d’impatto e all’unisono mi hanno chiesto: “Tu sei iscritto al Centri Studi”? No!… è stata la mia risposta perentoria e con franchezza ho spiegato il perché.

1) Quando il Centro Studi fu costituito, malgrado fossi presente ad Ustica, nessuno mi ha invictato, anche se io, magari con presunzione, ho sempre ritenuto di averne i requisiti. “Qualcuno”, forse, non era dello stesso avviso…

2) Ottime le ricerche e i servizi sul Confino. Ma in specie quelli della mia età, hanno vissuto altre e ben pesanti esperienze, non ultima quella di avere rischiato il carcere per la “pretesa” di voler giocare a calcio…- grazie Amico Gianni Salerno ovunque tu sia.
Come ha scritto la voce quieta ed equilibrata di Massimo Caserta, la storia“non e’ un lungometraggio da accorciare a proprio piacimento”.

3) Da 10 anni attendo che il Centro Studi dia applicazione alle indicazioni presentate nel Luglio del 2000 dal Suo Presidente Franco Foresta Martin e oggi ancor più indispensabili di ieri da attuare, onde evitare che “memorie storiche vadano disperse!…”. Non una parola in più o da togliere che’ condivido in toto.

Per maggiore chiarezza allego copia del documento con preghiera di pubblicazione.

Angelo Longo

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PROPOSTA DI REGOLAMENTAZIONE DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA SUI BENI CULTURALI E AMBIENTALI DELL’ISOLA DI USTICA CHE POSSONO ESSERE SVOLTE DAL CENTRO STUDI.

(Presentata da Prendente del Centro Studi e documentazione Isola di Ustica alla riunione del Direttivo di lunedì 17 luglio 2000.

Secondo un’interpretazione allargata dell’articolo 3 dello Statuto, il nostro Centro Studi può svolgere funzione di vigilanza-proposta-stimolo- censura-eccetera relativamente ai beni culturali e (altro…)

Presentazione DVD “Vestirsi in Antico”


Ieri Pomeriggio al Centro Accoglienza ad Ustica è stato presentato il DVD sulla mostra “Vestirsi in antico” con il sottofondo musicale della sinfonia Ustica e testi in italiano e inglese. Il DVD è stato realizzato da Laura Vismara.

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La “Pensione Clelia”


La giovane turista bionda a mala pena strimpellava qualche parola di italiano e per comunicare si aiutava con un dizionario, diceva che era venuta ad Ustica anche per “pesciare” ( mangiare pesce ), mio nonno Fifi’ Ailara, padre di Clelia, che non perdeva mai l’occasione per fare la battutina, le chiese : ” ma cosa ha detto ? ” , ” …… per pesciare ” , ribadì la ragazza , e giù tutti a ridere…… Questo era il clima di spensieratezza e allegria con cui nel grande salone soggiorno di casa Ailara, che a breve diventerà ” Pensione Clelia “, venivano accolti i primi turisti della nostra isola. La zia Clelia Ailara per l’isola di Ustica e’ stata un’istituzione, una donna semplice con il minimo dell’istruzione ma con un grande cuore, accattivante e affabile comunicatrice, con il piglio dell’impresario e molta lungimiranza ed ebbe l’intuito per capire che il turismo avrebbe soppiantato l’economia dei confinati. Il periodo storico di Ustica, che ha visto la più drammatica trasformazione socio-economica, e’ il periodo della Pensione Clelia, punto di riferimento dell’isola negli anni del turismo ruggente che vanno dal 1951 alla fine anni 80′, e ripercorrere la vita e l’attività’ della zia Clelia significa osservare un intero periodo storico della nostra isola .

Quella di Clelia e’ la storia di un’antica famiglia di contadini usticesi. Clelia rimane vedova per la morte del marito Antonino Ailara avvenuta nel Mar Rosso dove era imbarcato sul sommergibile Galileo Galilei, affondato durante azioni belliche della seconda guerra mondiale, e con un figlio, Vito di pochi anni, sceglie di vivere con i genitori Angelina Rando e Giuseppe ( Fifi’ ) Ailara. Vivono in una casa abbastanza grande, con molte stanze; il lavoro della terra comincia a rendere poco, la casa si presta e allora Clelia si trasforma e diventa “padrona di casa” di tanti forestieri e turisti che in lei e nella sua “Pensione Clelia” avevano scoperto un’accoglienza straordinaria, familiare e umana.

I primi cambiamenti all’edificio di via S. Bartolomeo, tramite una parziale trasformazione, furono apportati nel 1955, quando ero ancora ragazzino; l’entrata viene spostata in via Magazzino, il “lastrico” viene ampliato a terrazzo per diventare ristorante ma la cucina era ancora giù, al pian terreno, tutte le pietanze già pronte ed i beveraggi erano mandati su nel terrazzo-ristorante per essere serviti ai tavoli, dentro ceste o panieri tirati su con una corda attraverso un cunicolo verticale tra cucina e ristorante ed in famiglia eravamo lì tutti ad aiutare con mia nonna Angelina, mio padre, mia mamma e mia zia Clelia che erano sempre impegnati in cucina.

La svolta ebbe luogo nel 1951 : fu inaugurato l’attuale edificio delle Scuole Elementari ed ebbe inizio ad Ustica anche la scuola media superiore, dietro iniziativa di alcuni genitori che vollero dare ai figli ulteriore istruzione, e per cui furono “ingaggiati” e pagati privatamente dei giovani insegnanti venuti da Palermo (ricordo bene il Prof. Torregrossa). Quindi, tutto cominciò con questi insegnanti, fra i primi ospiti della zia Clelia che debuttò, prima nell’isola nel business dell’accoglienza, affittando loro alcune stanze e successivamente con il servizio di pensione completa. Fra i primissimi clienti della Pensione Clelia ci fu un impiegato postale fiorentino, un bravo ragazzo che in estate, periodo in cui la famiglia Di Bartolo veniva a villeggiare ad Ustica, conobbe Mimmi che in seguito sposò. Persone famose come il pittore De Simone, il giornalista Biason ed altri preferivano l’ambiente sereno e familiare che la zia Clelia sapeva offrire. Fra i primi turisti-visitatori-residenti di Ustica ricordo il pittore Jachino, purtroppo recentemente scomparso, che dimorò alla Pensione Clelia cosi’ come il quotato pittore Giovanni Omiccioli di Roma per il quale lo zio Goffredo del Bar Centrale faceva arrivare da Palermo la Sambuca Romana servita con tre chicchi di caffè nell’inseparabile bicchiere che il pittore, seduto al bar, teneva sempre stretto fra le mani. I tre chicchi di caffè tostato ( 3 mosche ) rappresentavano per Omiccioli: natura, bellezza e libertà.

La zia Clelia era una persona straordinaria, donna di abilità, melliflua nel comunicare e con lo spirito dell’imprenditrice, in tempi quando in Italia la parola femminismo veniva pronunciata con timidezza, e il fatto più sorprendente era che sapeva organizzare e dirigere la sua attività commerciale sempre con il sorriso sulle labbra . La zia Clelia, un giorno venne a conoscenza, tramite il cognato Armando mio padre, impiegato al Comune, che nella successiva stagione estiva sarebbero cominciate le prime gite domenicali che avrebbero portato ad Ustica, anche se solo per mezza giornata, almeno 400 turisti. Allora quell’inverno, con grande fiuto e determinazione, Clelia organizza tutto per completare i lavori di ristrutturazione del terrazzo in tempo utile per rendere efficiente il ristorante.

Mi ricordo di una domenica in cui il mare era mosso e non si sapeva se il piroscafo fosse partito da Palermo. Quando attorno le 10:30 si ebbe la certezza che il piroscafo sarebbe arrivato regolarmente ( a quei tempi se il piroscafo non effettuava il viaggio, per qualsivoglia motivo, doveva recuperarlo o non venivano pagati!!) mia zia Clelia mi disse :” prestu Nuccio iamu a fari ‘a spisa e avvisa puru a to matri ca ‘u vapuri arriva ” . La cucina era’ già stata trasferita al piano elevato accanto al terrazzo-ristorante. Preparò insalatina all’usticese con capperi e cipolle, calamaretti fritti e pasta al forno all’usticese condita con uova sode e mortadella. Questo era il menu fisso per 650 lire. La pasta al forno era già pronta per 60 persone, ma all’ultimo momento dovettero prepararne di più usando il forno a legna, nel vecchio magazzino dirimpetto la Pensione, la cui gestione veniva affidata a mio nonno Fifi’. Servimmo 82 persone, con 82 complimenti per il cibo, in un ristorante con non molti tavoli, con i clienti che aspettavano in coda, e due piccole cucine a gas con due fornelli ciascuno . Un record !

La zia Clelia Ailara, con la sua azienda, diede lavoro a diverse famiglie ed e’ ricordata da tutti non solo per essere stata un pioniere ad Ustica nella categoria delle attività commerciali rivolte al turismo ma per il marchio di eccellente qualità che impresse nel suo lavoro e soprattutto per la sua bontà, altruismo e cordialità che esternava naturalmente a tutti.

Il figlio Vito recentemente ha trasformato la Pensione, con altri cambiamenti drastici, in un hotel a tre stelle battezzato “Hotel Clelia” che ora viene gestito con successo dai suoi figli Tonino, Fabio e Clelia Ailara, quest’ultima illustre cittadina di Ustica in quanto e’, fino ad ora, l’unico usticese che nello sport attivo e’ riuscito a vestire la maglia azzurra della Nazionale italiana ai Campionati Europei ed essere stata presente anche alle Olimpiadi del 2000 in Australia nella squadra Italiana di Softball con cui giocò come ricevitrice. Quindi la tradizione con i nomi “esoterici” continua…..

Agostino Caserta

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COMMENTO:

Dalla California Marlene Manfrè Robershaw

That was a real good history of the Clelia Hotel and the Ailari family. Thanks so much for the informative information of some of the valuable History of Ustica.

Marlene

Ricordando Marcello Caserta


Esattamente due anni fa moriva Marcello Caserta, un giovane nostro compaesano Amico di tutti, orgoglioso di essere usticese…
La storia di ogni paese è spesso segnata dall’operato di alcuni uomini, di cui l’impegno e le naturali virtù, rendono indelebile nel tempo la presenza di quelle idee che li hanno resi indimenticabili.
E’ l’esempio di Marcello… Uomo rispettoso, dialogante e solidale che lo portavano a difendere i più deboli. Aveva un vivo senso dell’amicizia; sempre gioviale e dalla facile battuta, ma era soprattutto un attento cultore degli usi e delle tradizioni della Sua Ustica.

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COMMENTI:

Da Palermo Mario Oddo

Marcello, qualche tempo dopo la tua prematura scomparsa un comune amico mi riferì delle espressioni di stima che avevi usato nei miei confronti nel corso delle elezioni comunali del 2003 al quale mi ero candidato e quasi del tuo rammarico per l’esito riferito in particolare alla mia persona. E’ un piccolo aneddoto che rafforza in tutti noi la convenzione che abbiamo perso una Persona da un non comune spessore umano Il destino ha voluto che non potessi mai avere l’occasione per ringraziarti personalmente; lo faccio oggi idealmente e pubblicamente.
Grazie Marcello
Mario

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Dalla California Agostino Caserta

A parte le virtu’, la serieta’, gli attributi ecc.. di cui tutti siamo a conoscenza, aveva quella camminata dondolante inconfondibile. Faceva anche quello che facciamo tutti, ma in maniera speciale. Amante di nuove ricette, del buon cibo e del buon vino ( non tralasciamo la birra ) , sia a casa che in compagnia, ma nelle “mangiate” si scatenava. E quando era in gruppi bisognava stare sempre sul chivala’ perché, mentre meno te lo aspettavi, Marcello usciva con una di quelle battute a bruciapelo che ti faceva pensare o scoppiare dalle risate. Sicuramente e’ in missione speciale per portare allegria anche nell’aldila’.

Nuccio

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Da Verona Giuseppe Giacino

Ti ricordiamo sempre per il tuo straordinario modo di vivere la vita in allegria, per il tuo sorriso e per il tuo grande altruismo. Sei e sarai sempre tra noi.

Famiglia Giacino

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Da New York Giovanni Caminita

Ciao Marcello, ricordo le tue battute che tutti prima o poi venivamo presi di mira… Otto anni trascorsi insieme al comune e’ stato un periodo d’oro per tutto quello che hai fatto. Ricordo, fuori dal lavoro, le mangiate… come le organizzavi tu erano indimenticabili, così come le pasquette (“pascuni”) erano da favola:
Un saluto dovunque Tu sei…

Giovanni e Donna.

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Da Milano Costantino Tranchina

Vedendo la Sua foto il mio cuore si riempie di tristezza.
Vedendo l’espressione dei Suoi occhi mi portano a ricordare la Sua bontà,la giovialità, l’allegria che sprizzava della sua epidermide dando a chi ne aveva bisogno l’aiuto disinteressato di un vero amico.
Ciao Marcello

Costantino

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Da Palermo Angelo Longo

SEMBRA IERI,SON GIA’PASSATI DUE ANNI! CIAO MARCELLO,
ANGELO E FIORELLA

Gradita Visita di Pierino Bertucci


Gradita visita di Pierino Bertucci con la moglie Dolly e di Antonino Bertucci con la moglie Peggy ieri a Mandeville, in casa di Maria Compagno Bertucci.
La giornata è stata allietata da piacevoli ricordi e di esperienze rimasti sempre nitidi nella mente di Pierino. Ricordi che non svaniscono mai e che conserva sempre in fondo al cuore, legati alla vita vissuta ad Ustica (“la Sua Amata Isola”) …

“Il passato è ricordo e il futuro oblio. E noi oscilliamo sempre tra le due cose.”…
(Josephine Hart)

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COMMENTO:

Da Ustica Salvo Tranchina

Ho provato un grande piacere a rivedere le foto di Pierino con la sua Dolly. Sarebbe bello poterli rivedere ad Ustica……….un abbraccio simbolico da tutta l’isola a tutti i nostri usticesi di oltre oceano.
Un mondo di auguri per tutti.

Salvo

Gradito incontro a San Jose (CA)


Ieri sera mi è venuto a trovare in albergo a San Jose (California) un caro compagno di scuola (molto distratto) Giuseppe Tranchina con la moglie Giuseppina Lo Schiavo ed una loro cugina Rosa Ferrigno (Tranchina). Ricordi…

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Angelo Bertucci


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Italo Americani a New Orleans


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Inaugurazione mostra fotografica mezzosoprano Teresa Nicoletti


[ id=5470 w=320 h=240 float=left]Inaugurata a Palermo, al Palazzo delle Aquile, sede dell’amministrazione comunale del capoluogo, una mostra fotografica che evidenzia la figura del mezzosoprano Teresa Nicoletti.

Un’artista un po’ particolare: cantante, compositrice (ha scritto tra l’altro l’inno del Comune di Ustica, Mia Ustica), medico specialista in Audiologia (chissà chi è stato il suo relatore…) ed infine medico della Guardia Medica di Ustica.

Trenta le immagini realizzate dal fotografo Pucci Scafidi per svelare i suoi tratti nascosti.

Teresa è nota ad Ustica, oltre che come medico, quale compositrice dell’Inno Ufficiale di Ustica, “Mia Ustica”, romanza che il mezzosoprano ha rappresentato in tutti i continenti del mondo e che è stata trasmessa su RAI Radio 2, RAI International, RAI Italia. Uno spazio all’Inno è stato riservato anche su SBS, emittente governativa australiana e da Rete Italia che trasmette nello stesso continente.

Nel 2005 ad Ustica è stata conferita la cittadinanza d’onore  dal Sindaco . Nel 2008 invece con delibera consiliare “Mia Ustica” è diventata l’inno ufficiale dell’isola”.. Innumerevoli al tempo stesso i premi ricevuti per le sue qualità artistiche.

Dopo la presentazione del catalogo fotografico ad opera del prof Tommaso Romano ed il saluto del Presidente del Consiglio Provinciale, Marcello Tricoli, la Nicoletti ha ringraziato gli ospiti tra i quali l’assessore provinciale Vito Di Marco, il professor Giorgio Grisanti, il direttore dell’arsenale borbonico Pietro Maniscalco. La cantante si è soffermata inoltre con la delegazione usticese rappresentata dal sindaco di Ustica, Aldo Messina, dall’assessore, Agostino Porretto, dai consiglieri Ninì Caserta e Gigi Tranchina e dal segretario comunale, Calogera Di Gangi.

Per questo evento la Nicoletti ha ricevuto una Targa dalla Presidenza della Camera dei Deputati ed una medaglia in bronzo dalla Presidenza del Senato.

La mostra resterà aperta sino al 30 novembre tutti i giorni, esclusa la Domenica, dalle 9.00 alle 19.0. L’ingresso è libero

( Nella foto con Teresa Nicoletti,da siniostra Gigi Tranchina, Ninì Caserta, aldo Messina ed Agostino Porretto

Personaggio – Giovanni di Mento (detto: Spagnolo)


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Gaetano Di Mento


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Personaggi di Ustica


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