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Festeggiamenti Madonna dei pescatori: “Il rispetto della legge… prima di tutto!”


La festa della “Madonna dei Pescatori” è una ricorrenza da me particolarmente sentita poiché fu mio padre ad impegnarsi, unitamente ai pescatori dell’epoca, affinché nascesse tale “tradizione” con tutte le difficoltà burocratiche che nacquero per il luogo ove oggi è posizionata la statua.

Quest’anno era un momento molto più sentito in quanto lo scorso anno, date le precarie condizioni di salute di mio padre e malgrado le stesse, volli che Lui vedesse la manifestazione della processione a mare: così lo portai al porto dove vide l’imbarco della Madonna sulla barca e dei “fedeli” sulle imbarcazioni ( non so se vi ricordate il momento estremamente emozionante per tutti quando il simulacro fu portato proprio vicino la macchina dove Lui era seduto), pensando appunto che quella sarebbe stata la “ Sua ultima volta”.

E così fu ! E non volle andarsene se non dopo il ritorno delle barche in porto.

Ecco, sto scrivendo ciò non per trasmettervi il mio stato d’animo di domenica scorsa allorquando la Madonna giunse in porto e quando i ricordi si accavallano l’un l’altro in una forma tempestosa dentro di me perché non solo mio padre non c’era più ma anche mia madre era passata a “miglior vita”… ma proprio per significarvi il momento che stavo vivendo e quindi come ho recepito le lamentele poi viste.

Quindi in tale stato d’animo assistevo agli eventi – non vi nascondo con qualche lacrima sul viso e col cuore infranto – e quando vidi la Madonna portata via e sentivo delle urla … (“Buffone” e non solo) mi sono VERGOGNATO di essere partecipe, seppur indiretto e solo da spettatore, di quella “manifestazione”.

La mia VERGOGNA nasceva proprio nell’osservare chi profferivano tali “offese”… e sembrava che tutta la “colpa e responsabilità” fosse di un’unica persona: il Comandante della Delegazione! che per come si legge anche da taluni commenti su face book commetta dei “soprusi” ( se non abusi ), ma per tali eventuali atteggiamenti ( se reali e non pretestuosi come in questo caso) esiste tutt’altra forma di manifestazione, sin’anche le “vie legali”.

Gli altri commenti letti, che hanno il sapore di vendette personali, niente hanno – a mio avviso – a che vedere con un problema che riguarda la collettività.

Così mi sono voluto documentare prima di scrivere ciò che sto per dirvi:

Mi sono recato dal Comandante della Delegazione e dopo circa 10 minuti di conversazione ho avuto la certezza e la conferma (ma non ne avevo il minimo dubbio) che la rappresentazione dei fatti fatta dal “popolo” è stata, come molto spesso accade ultimamente, artefatta a dovere da parte di coloro i quali cercano di alzare i toni per finalità personali cavalcando l’onda del malcontento popolare, facile da aggirare ed orchestrare per realizzare nel torbido il loro oscuro piano ….. “chiudere la Delegazione” ( messaggio transitato su face book giorni addietro).

Ma andiamo con ordine a trascrivere fatti e non le solite parole …

a) Gli organizzatori della processione religiosa, guidati dal Vice Sindaco, inizialmente, in modo ufficioso, chiesero al Comandante della Delegazione di essere autorizzati a far imbarcare sulle tre maggiori unità da pesca presenti in porto un numero di fedeli non inferiore a 50 (cinquanta) per ciascuna di esse senza che le stesse fossero sottoposte ai previsti accertamenti tecnici da parte di ente riconosciuto (Registro Italiano Navale – Organo Tecnico Marittimo), basando la richiesta sull’esperienza professionale dei comandanti delle unità da pesca. Ufficialmente si arrivò alla richiesta d’imbarco di nr. 30 (trenta) fedeli per ciascuna unità previo comunque acquisizione parere tecnico in ossequio ai dettami normativi vigenti.

Molti ignorano il contenuto di queste leggi, che esistono e dunque vanno rispettate, aventi come comune denominatore la “sicurezza” stabilendo espressamente che sulle unità da pesca non possono trovare imbarco i passeggeri, ovvero persone diverse dall’equipaggio siano essi 1 – 2 o 50.

Nonostante ciò, il Comandante della Delegazione, riconoscendo l’importanza sociale dell’evento e l’affetto della popolazione verso la Madonna dei Pescatori, interpellò il R.I.NA ufficio di Palermo e riuscì ad ottenere l’autorizzazione a far imbarcare sulle unità da pesca ai soli fini della stabilità un numero di passeggeri così come di seguito specificato:

1) M/p URAGANO – nr. 18 (diciotto) persone equipaggio compreso;
2) M/p URAGANO II – nr. 20 (venti) persone equipaggio compreso;
3) M/p TOPONE 2000 – nr. 16 (sedici) persone equipaggio compreso.

b) Andando ben oltre il suo compito il Comandante chiedeva alle unità diving presenti sull’ Isola, conferendo con il presidente e vice presidente del C.O.S.T. ( Roberto Fedele e Michele Talluto), di poter far imbarcare, a titolo amichevole, i fedeli interessati a seguire la precessione via mare sulle loro unità da diporto che potenzialmente e complessivamente potevano ospitare dalle 250 alle 300 persone, ottenendo da loro la piena disponibilità al trasporto.

c) Inoltre, e fatto eccezionale, altri 20 fedeli avrebbero potuto trovare imbarco sull’unità militare della Guardia Costiera appositamente giunta sull’Isola per la processione.

NOMINATIVO UNITA’ PASSEGGERI TRASPORTABILI

SILVANA* 12
TRAMONTANA* 12
MARIA SS LAURETANA* 12
TOPONE 2000 16
URAGANO 18
URAGANO II 20
UNITA’ GUARDIA COSTIERA 20
UNITA’ DIVING (10) 250 – 300
TOTALE 360 – 410

*Autorizzate al trasporto passeggeri nell’ambito della pesca turismo.

Tenendo conto che i partecipanti alla processione religiosa erano all’incirca 200 – 250 persone e avendo a disposizione 360 – 410 posti barca, perché non si è celebrata la processione a mare???

Ai più attenti è sembrata questa una scelta premeditata e unilaterale dal sapore di “pretesto” per altri fatti e circostanze: e se così fosse sarebbe da considerare fatto gravissimo da compromettere l’ordine pubblico.

Ora, nessuno vuole fare il difensore del comandante della Delegazione anche perché ritengo non ne abbia bisogno e sa farlo da se, ma non si può accettare che fatti personali di taluni o situazioni personali non chiare siano fatte veicolare come colpe di chi è tenuto a far rispettare delle regole.

A questo punto una considerazione aperta a tutti: meglio il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

Non vi sembra, invece, che dietro tutto ciò vi siano delle vecchie “ruggini” e che con tali comportamenti pretestuosi si voglia solamente continuare a mantenere, oltre il clima del “sospetto”, il vecchio sistema dell’illegalità e dell’abusivismo ?

Alla fine ciò che si è cercato è solo una “legalità” finalizzata alla salvaguardia delle persone che sarebbero dovute salire a bordo e non certo, per come si vuole far credere, delle posizioni preconcette di contrapposizione che invece si notano palesemente da una parte della nostra Comunità.

Non vi sembra di avere esagerato nel trasformare una “ricorrenza religiosa” in uno spunto di dissapore che seppur esistente doveva comunque restare fuori da questo contesto …?

Ecco la mia vergogna!

Da notare la clamorosa assenza del nostro Sindaco che in questa occasione, con fascia tricolore, avrebbe dovuto “coordinare e favorire” il corretto funzionamento della manifestazione per evitare possibili problemi di “ordine pubblico” considerato che già dalla tarda mattinata sembrava essere stata presa la decisione di non uscire con le barche, malgrado queste fossero state autorizzate a farlo.

Così non si crea distensione ma solo malumori e possibili future ripercussioni di ogni ordine e grado.

Quanto sopra per amore della verità.

AHI SERVA USTICA, DI DOLORE OSTELLO, NAVE SENZA NOCCHIERO IN GRAN TEMPESTA, NON DONNA DI PROVINCE MA BORDELLO

Salvatore Militello

^^^^^^^^^^^

COMMENTO

Da Milano Costantino Tranchina 

Carissimo Salvatore, ho letto con attenzione la tua chiara limpida esposizione,generalmente si dice vecchio saggio,ma la tua ancora giovane età ti rende onore facendo capire a tantissimi amici usticesi che i rancori e le vecchie rugini si devono mettere da parte di fronte a quanto stabilisce la legge. Purtroppo non c’è peggiore sordo di chi non vuol sentire e così facendo continuiamo a darci la zappa sui piedi…..Ti seguo sempre e mi compiaccio per tutti i tuoi interventi un grosso abbraccio Costantino

Una risposta

  1. Carissimo Salvatore, ho letto con attenzione la tua chiara limpida esposizione,generalmente si dice vecchio saggio,ma la tua ancora giovane età ti rende onore facendo capire a tantissimi amici usticesi che i rancori e le vecchie rugini si devono mettere da parte di fronte a quanto stabilisce la legge.purtroppo non c’è peggiore sordo di chi non vuol sentire e così facendo continuiamo a darci la zappa sui piedi…..Ti seguo sempre e mi compiaccio per tutti i tuoi interventi un grosso abbraccio Costantino

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