Ustica sape

Impegno del Sindaco a chiedere lo spazio acqueo di Cala Santa Maria


L’amministrazione comunale di Ustica è pronta a chiedere in concessione lo spazio acqueo di Cala santa Maria con la volontà di risolvere definitivamente un problema che si trascina dal 1942.

E’ quanto si è affermato stamane all’incontro che ha avuto luogo presso la direzione regionale dell’assessorato Territorio ed ambiente(A.R.T.A.) ed al quale hanno partecipato il direttore generale dell’ARTA, Giovanni Arnone, il dirigente dell’ufficio regionale demanio, Manlio Scirè, il funzionario Direttivo U.O. S16.01 – dell’ARTA, Antonio Savarino, per la capitaneria di Porto di Palermo il tenente Carmelo Fortuna, il direttore dell’assessorato regionale infrastrutture, Vincenzo Falgares, l’ammiraglio Vincenzo Pace per l’AMP Isola di Ustica, per il Comune di Ustica il Sindaco, Aldo Messina, l’assessore Giuseppe Mistretta ed il consulente (a titolo gratuito) avv Virga.

Nel corso della riunione il sindaco, che in questi giorni (in realtà sino a ieri sera) aveva avuto divesi contatti con gli operatori del settore( ormeggiatori, pescatori, barcaioli, diving) nonchè con alcuni prvati cittadini naturalizzati usticesi ed avendo avuto, solo ieri sera, sia garanzie di tipo economico che gestionale, si è dichiarato disponibile a chiedere lo specchio acqueo in gestione sì da poter mettere in sicurezza gli ormeggi , secondo alcune progettualità sottoposte all’ attenzione dell’amministrazione. Va detto che l’iter per l’affidamento è abbastanza lungo, la documentazione complessa e non è prevedibile il completamento delle pratiche prima di un anno(dalla consegna non da oggi). Successivamente il Comune(probabilmente la nuova amministrazione comunale) , secondo l’art 45 Bis del codice della navigazine potrà affidare a terzi la gestione dello specchio.

Ed intanto cosa si fa?

Il Sindaco si è già impegnato a chiedere immediatamente, e sta già elaborando la proposta, che ,per motivi di sicurezza (art 30), venga delineata un’area sia per il posizionamento di un congruo numero di ormeggi che per la modifica della ormai famosa ordinanza 32, ivi inclusa la distanza tra i natanti.

Già domani (sabato) l’ingegnere Turriciano del Genio civile opere marittime si recherà ad Ustica per visionare i “corpi morti” prelevati dalla cala e per valutarne le condizioni. Successivamente il sindaco, assumendosi personalmente la responsabilità, come si diceva, chiederà di poterli riposizionare in mare. Va da sè che , trattandosi di ancoraggi posizionati per la sicurezza, questi non potranno essere affidati ad uno specifico soggetto nè si potrà chiedere del denaro per la sosta.

Si ha motivo di ritenere che con quest’iter in poco tempo si possa ottenere la sistemazione degli ormeggi ed in poco più di un anno concludere l’iter di messa in sicurezza che, ribadiamolo, doveva essere già previsto dal 1942.

Aldo Messina

 

 

Una risposta

  1. Molto rumore per nulla…. Come sempre, ogni anno, si fa il più possibile per rendere inquieti i turisti e gli isolani, per poi concludere in un “nulla di fatto”. Chiaramente RINGRAZIO il Sindaco per questa mossa, che almeno tenta di salvare l’estate…. Però ragionavo con alcuni anziani…. Cosa mai è successo ad Ustica prima che introducessero certe ridicole norme sulla sicurezza dell’approdo? Niente, o praticamente niente! Niente incidenti di rilievo, niente feriti, niente di niente! I problemi si sono avuti lo scorso anno, quando si è deciso di allestire l’area delimitata da boe…. per cui lo stesso numero di barche doveva stare in una superficie minore con le ovvie conseguenze…. Non voglio commentare oltre, spero che lo faccia qualcuno più informato di me… Certo, un porto deve essere regolamentato, ci mancherebbe altro. Ma forse la “corsa dell’ultimo minuto”, le boe posate “a occhio”… beh, non si risolvono in questo modo i problemi della portualità… Continuo a chiedermi perchè non si pensi a risolvere i problemi nel mese di settembre di ogni anno, anzichè aspettare fino a maggio… Si, a settembre si è parlato del molo, la messa in sicurezza…. ma parliamo chiaro, quanti di voi hanno creduto che per l’estate si sarebbe costruito il molo? Credo proprio nessuno… Rimanendo in tema di portualità, proprio non capisco perchè a Ustica non ci siano le colonnine “luce e acqua” destinate alle imbarcazioni un po’ più grosse… è un servizio che si ripaga in pochissimo tempo, un tot a notte per l’ormeggio con rifornimento ed è fatta… chi dovrebbe farle? il Comune, e poi darle in gestione ad un privato. GESTIONE per me vuol dire: le costruisce il Comune a proprie spese, poi le affida ad un usticese residente e domiciliato ad Ustica (il gestore) in cambio di un certa tariffa annua, fissa, indipendente da fattori esterni; poi il gestore stabilisce il costo giornaliero per gli eventuali clienti ed ottiene un guadagno (detratta quindi la tariffa da dare al Comune e quella del costo dell’acqua e della corrente vendute). Stessa cosa poteva esser fatta per il distributore di carburanti, no? ma sto spostando troppo il tiro… Tornando alla “portualità”, aspetto con anzia l’altra “nota cabarettistica” di maggio…. L’ordinanza che disciplina le immersioni! Ancora è presto, tipicamente quella esce a fine maggio…. anche se per rendere le cose un po’ più difficili sarebbe meglio farla uscire a metà o fine giugno…

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