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Interessante proposta: Comuni e province, colpo di forbice agli stipendi


Costi della politica. Un disegno di legge dell´assessore Scoma prevede forti tagli agli stipendi, al numero degli assessori e alle indennità aggiuntive negli enti locali

Stipendi tagliati, meno assessori, un risparmio annuo di “qualche milione di euro”. Una vera rivoluzione per la RegioneSicilia. Approvato dalla giunta la settimana scorsa, ma reso pubblico soltanto pochi giorni fa, il disegno di legge dell’assessore agli enti locali Francesco Scoma verrà votato dall’Assemblea Regionale entro la fine dell’anno, prima del bilancio, con procedura d’urgenza. L’assessore, davanti a tanto stravolgimento, sembra quasi scusarsi: “Non si può andare avanti così, la politica non è uno stipendificio. I tagli ce li impone la finanziaria, se non ci adeguiamo rischiamo di perdere milioni di trasferimenti”. Queste le principali innovazioni contenute nel disegno di legge.

Assessori. Meno assessori per Comuni e Province. Il numero massimo, infatti, sarà di 12 assessori per i comuni con più di 500.000 abitanti. Nei comuni fino a 100.000 abitanti, invece, il numero degli assessori scende da 10 a 7, mentre neicomuni con meno di 30mila abitanti si scende da 7 a 5. Nelle amministrazioni con meno di 10.000 abitanti da 6 a 4, e in quelle con meno di 3000 abitanti, da 4 a 3.

Stipendi. Rivoluzione negli stipendi dei consiglieri comunali e provinciali. Non si potrà più optare tra gettone di presenza e indennità mensile (soluzione che preferivano quasi tutti) e si tornerà al gettone. Per evitare il proliferare di riunioni convocate al solo scopo di guadagnare il più possibile è inoltre previsto che il cumulo di gettoni non possa mai superare un quarto della remunerazione del sindaco.

Circoscrizioni. Per i consiglieri delle circoscrizioni dei comuni non capoluogo scomparirà qualsiasi retribuzione. Per quelli dei comuni capoluogo il gettone di presenza sarà pari al 40% di quello dei consiglieri comunali.

Indennità aggiuntive. Attualmente i vice presidenti dei consigli comunali e provinciali ricevono un bonus di retribuzione, la cosiddetta “indennità di funzione”. Col nuovo disegno di legge, i vice presidenti delle assemblee locali saranno pagati come tutti gli altri consiglieri.

Fonte: 90011.it
08/10/2008

 

Una risposta

  1. Non deve esistere il politico come lavoro, ma che mestiere è?
    Deve esistere il politico come “servizio civile”, cittadini a tempo determinato che si dedicano al loro Paese.

    I quotidiani sono diventati gossip, Casini onnipresente, Fini l’uomo nuovo e lo psiconano e Bersani e D’Alema. Basta!
    Questa gente è responsabile dello sfacelo del Paese, vive da trent’anni di stipendi pubblici(le nostre tasse) e non si è ancora tolta dalle palle da sola. E ci parla di soluzioni, di strategia europea, di alleanze programmatiche?
    Abbiamo creato una classe di ricchi e noi sempre più poveri.
    Questo perché sanno che quello è il loro mondo e lo gestiscono(con i nostri soldi) nel miglior modo possibile e da quest’altra parte noi che stiamo precipitando sempre di più nell’abisso della povertà.

    Io non sono né di destra né di sinistra, ma uno che ama l’Italia e la vede morire sotto i colpi di gente senza scrupoli, incompetenti, persone che si fanno chiamare Onorevoli, ma di onorevole non hanno niente, anzi hanno molto … rubano i nostri soldi.

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