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Isole minori: Ustica Lines e Crocetta di nuovo ai ferri corti


PALERMO – «Non è più sopportabile continuare a leggere articoli che mistificano la realtà e dichiarazioni di qualche sindacalista e di alcuni esponenti politici che denotano la totale mancanza di conoscenza sui rapporti tra la Regione siciliana e l’Ustica Lines». È quanto si legge in una dura nota della compagnia di navigazione, all’indomani della schiarita che aveva permesso di riprendere i collegamenti tra la Sicilia e le isole minori che erano stati sospesi il 7 maggio scorso per il credito che la compagnia vanta nei confronti della Regione. E così, in vista dell’incontro chiarificatore di mercoledì prossimo, tornano le acque agitate nella trattativa tra Regione e Ustica Lines che ha più volte denunciato il fatto di essere costrette a 400 licenziamenti se non arriveranno i fondi dovuti.

Non sappiamo se la nota di Ustica Lines ha dei precisi destinatari o è stata diramata solo per fare chiarezza ma le dichiarazioni di Crocetta rilasciate oggi a Lampedusa sembrano avere a che fare con la dura reazione della compagnia di navigazione. «Ci sono lobbie di società marittime che detengono in Sicilia il monopolio e tariffe fuori mercato impedendo il cambiamento, purtroppo contano su un sostegno esteso anche all’Ars» ha detto il governatore che ha citato l’esempio di quanto avvenuto di recente all’Assemblea siciliana. «Ho proposto una norma in finanziaria per collegare Linosa a Lampedusa con gli idrovolanti ampliando cosi l’offerta di trasporto a favore degli abitanti – ha detto – Bene, per tre volte la norma è stata stralciata, questo perché le lobbies delle compagnie sono ben appoggiate all’Ars. Noleggiare un idrovolante costa 8 mila euro, noleggiare un aliscafo costa 30 mila euro. Tutto questo deve finire».

Leggendo la nota odierna di Ustica Lines, sembra proprio una replica alle parole di Crocetta: «Si precisa per l’ennesima volta – è scritto nella nota – che l’Ustica Lines non svolge i servizi di collegamento per le Isole minori (servizi che devono essere garantiti dalla Regione) in virtù di un affidamento diretto, ma – aggiunge la nota – dopo avere partecipato a bandi europei pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue, aperti a tutti i concorrenti in Europa. Non ci sono “trattamenti di favore”, come si vuole adombrare, né altro. Si ribadisce, ancora una volta, che la somma di 75 milioni di euro annui per lo svolgimento dei servizi è totalmente falsa. L’ultimo bando per i due lotti (Egadi ed Eolie), della durata di 21 mesi, prevede un corrispettivo di 36 milioni di euro imponibili annui. La Regione non ha mai contestato nulla all’Ustica Lines, ma ha affermato piuttosto di avere essa stessa commesso un errore nella definizione dell’ultimo bando (e non dei precedenti) aggiudicato all’Ustica Lines. La Regione sostiene che il corrispettivo di questo bando per i servizi sarebbe sovradimensionato del 15% sulla base di uno studio fornito dal Registro italiano navale, ma lo stesso Registro nei giorni scorsi ha ufficialmente smentito la Regione affermando, tra l’altro, che i dati forniti sono stati rimodulati dalla Regione stessa».

«In ogni caso – conclude la nota – l’infondatezza delle “valutazioni” della Regione saranno dimostrate dall’Ustica Lines nelle opportune sedi. Per oltre un anno l’Ustica Lines non ha percepito un solo euro di quanto dovuto e la Regione, dopo oltre un anno, non ha sottoscritto i contratti, sottraendosi così ai suoi obblighi, pretendendo però che l’Ustica Lines continui ad effettuare i servizi per proprio conto».

Fonte: La Sicilia.it

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