Un giorno, un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto:
«Sono cieco, aiutatemi per favore»
Un pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello. Si chinò e versò della moneta, poi, senza chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un’altra frase.
Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote.
Il non vedente riconobbe il passo dell’uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi avesse annotato.
Il pubblicitario rispose: “Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo”.
Sorrise e se ne andò.
Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto:«Oggi è primavera e io non posso vederla».
Morale : Cambia la tua strategia quando le cose non vanno molto bene e vedrai che poi andrà meglio.
Una risposta
e’ vero, se cambi una prospettiva il succo diventa più gradevole è poetico, ma la realtà resta la stessa per chi la vive.
Il cieco non vedrà mai la primavera…….Puoi fare del tuo dolore di qualsiasi entità, provenienza e genere esso sia, una poesia, ma sarà sempre una dolorosa poesia….
Io personalmente del dolore ne sò qualche cosa , quello che vivo più fortemente e con disperazione è l’aver perduto la persona a me più cara che è sparita purtroppo dalla mia vita , ne faccio una poesia ogni giorno ed ogni giorno ne muoio…..
Chi legge le mie poesie ne rimane colpito in bene perchè sono poetiche, ma sono frutto di una sofferenza incolmabile….
Lo stesso ,ripeto, è per il cieco. La poesia fa si che le persone gli si avvicinino , si commuovano e gli diano la moneta, ma non cambia la sua realtà, cioè essere cieco e povero…….