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Oltre la percezione uditiva: gli acufeni tra udire, sentire e ascoltare.


Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi
Unità operativa di Audiologia ( codice 38.03.02) Responsabile dr Aldo Messina
Via del Vespro, 90127 Palermo.
E Mail  aldo_odecon@libero.it. // PEC: aldo.messina@pec.it
Cell 3286242712

            Il 9 giugno 2018, a Palermo, presso il  Grand Hotel Piazza Borsa si svolgerà il convegno 

Oltre la percezione uditiva: gli acufeni tra udire, sentire e ascoltare.

L’incontro, organizzato dal dottor Aldo Messina, direttore dell’U.O. di Audiologia del Policlinico Universitario di Palermo e dal professor Gianfranco Cupido, associato di otorinolaringoiatra, ha l’obiettivo di approfondire i vari aspetti di un fenomeno uditivo che per certi versi rappresenta ancora un enigma per i ricercatori.

“Tutta la vita, con quest’orribile rumore”.

E’ quanto affermano, come Lucio Dalla in una sua nota canzone, i pazienti affetti da acufeni, in Italia più di un milione di persone, ossia circa il 20 % della popolazione di ogni età, anche se la frequenza è maggiore tra i 40 ed i 60 anni.

Con il termine acufene si definisce il sintomo di una malattia non ancora identificata che si esprime determinando, per almeno 5 minuti più di una volta a settimana, la percezione di un suono, in assenza di una sorgente sonora esterna. Questa definizione esclude i cosiddetti “somatatosound” (suoni del corpo) nonché i brevi e occasionali fischi alle orecchie che più o meno tutti avvertono saltuariamente.

Pur essendo un suono fisicamente ed emozionalmente irrilevante, l’acufene non viene “filtrato” dai meccanismi che di norma impediscono a stimoli sensoriali poco significativi di raggiungere lo stato cosciente e quindi di essere percepiti. Una teoria, molto accredita, fa ritenere che questo accada perché l’acufene non segue la via sensitiva uditiva, ma quella del dolore cronico che non è un segnale d’allarme come il dolore acuto, ma rappresenta una vera e propria condizione patologica.

L’acufene può essere inquadrato come un’anomalia dispercettiva, conseguente ad aberranti fenomeni di neuroflogosi e neuroplasticità. Rappresenterebbe, cioè, un fenomeno di allucinosi uditiva (ricordiamo che l’allucinosi spaziale è la vertigine) provocato da alterazioni che coinvolgono il sistema limbico, in particolare l’amigdala. Nel caso degli acufeni la dis-neurplasticità può interessare sia le vie uditive (acufene da lesione uditiva più o meno verificabile)  sia  quelle extrauditive, prevalentemente trigeminali. La patologia coinvolge, nelle fasi finali, le strutture del sistema nervoso centrale (“effetto edge”) e infine corticali.

Si comprende pertanto che le cause possono essere le più svariate e non sempre di pertinenza otoneurologica.

Di acufene, fenomeno a volte di portata così grave e invalidante da indurre al suicidio, si parlerà a Palermo,  il prossimo 9 giugno al convegno Oltre la percezione uditiva: gli acufeni tra udire, sentire e ascoltare, organizzato dal dottor Aldo Messina, direttore dell’U.O. di Audiologia del Policlinico Universitario di Palermo e dal professor Gianfranco Cupido, associato di otorinolaringoiatra. Sede della manifestazione, il  Grand Hotel Piazza Borsa.

Il convegno si propone l’obiettivo di fornire al medico gli strumenti per esaminare il sintomo acufene e indirizzare l’orientamento diagnostico e terapeutico. Non potendo affrontare tutte le possibilità eziologiche si darà preliminarmente risalto a quelle borderline come la sindrome di Eagle,  il conflitto neurovascolare, le alterazioni del deflusso venoso, l’O.S.A.S.  e il R.G.E. Si tratta di patologie spesso evidenziate strumentalmente, che destano nel medico perplessità eziopatogenetica.

Inoltre saranno fornite informazioni sulle conseguenze che questo indesiderato intruso uditivo determina sulla vita familiare e lavorativa del paziente; quindi si affronterà la questione dell’approccio terapeutico, che deve necessariamente essere personalizzato a fronte di un sintomo che può avere diverse cause e che può, nel tempo, coinvolgere le diverse “stazioni” neurologiche, sia periferiche  sia centrali (anche corticali).   Infine, saranno spiegate alcune possibilità terapeutico- riabilitativi dell’acufene: tecniche cognitivo comportamentali;  neurofeedback; protesizzazione acustica con arricchimento sonoro e TRT.

La partecipazione, consigliata a tutti i cittadini interessati, è gratuita ma è obbligatorio registrarsi nel sito iscrizioni.servizitalia.it

PER INFORMAZIONI
Dr Aldo Messina
Cell 3286242712
E Mail aldo_odecon@libero.it

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