Ustica sape

Il piacere di stare insieme e divertirsi


(Frances Barraco) Si è tenuta ieri, 10 gennaio, un’importante seduta del Consiglio comunale di Ustica, nella quale, tra l’altro, è stato sottoposto alla discussione e all’approvazione il conto consuntivo 2015.  A questa riunione consiliare erano assenti due membri del gruppo di minoranza – D’Arca e Bellavista -, la consigliera Lupo, indipendente, e il consigliere Zanca, del gruppo di maggioranza.  Non erano presenti il revisore dei conti né il segretaio comunale, ma, devastante, è da considerarsi la quasi totale assenza di pubblico: solo tre i presenti, compreso chi scrive.  Erano quattro i punti all’ordine del giorno, di cui due in agenda – consuntivo 2015 e regolamento case popolari – e due a integrazione, su richiesta del gruppo di minoranza: orari dei collegamenti veloci e lodo impianto sportivo.  Il primo punto esaminato riguardava il consuntivo 2015, corredato del parere del revisore dei conti, Bruno, che, da una parte, attesta che il rendiconto 2015 formulato è conforme alle scritture dell’Ente, dall’altro dice che “risulta incontrovertibile che l’Ente, oltre ad essere strutturalmente deficitario, sia anche in condizioni di squilibrio finanziario”.  Il 2015 si è chiuso con un disavanzo di gestione pari a 355.730,81 euro, che sarà ripianato negli esercizi finanziari successivi, non oltre la durata dell’attuale consiliatura, attraverso un aumento dei tributi; quindi le tariffe relative ad acqua, spazzatura, suolo pubblico e tassa sulla pubblicità subiranno un aumento che dovrà andare a coprire in toto i costi.  Secondo quanto scrive il revisore dei conti, quanto annotato a latere del consuntivo 2015 come elementi di criticità concretizzatisi nel 2016, rappresenta dei veri e propri debiti fuori bilancio, che ammontano a 599.104,83 euro e che, unitamente al disavanzo di gestione 2015, devono trovare integrale copertura nel bilancio di previsione 2016, ancora da predisporre.  Il consuntivo 2015, ad ogni modo, è stato approvato dal gruppo di maggioranza, mentre ha votato contro il gruppo di minoranza.  Le notizie relative al disastroso stato delle finanze del Comune erano già ampiamente trapelate, ma che i cittadini usticesi abbiano disertato quest’ultimo Consiglio comunale nel quale si avrebbe avuto contezza della portata del problema e delle sue conseguenze lascia attoniti. Disertare i Consigli comunali, come disertare le assemblee cittadine, denuncia una profonda sfiducia nell’attività politica di questa Amministrazione, è un rinchiudersi in se stessi che porta soltanto a subire, e l’unico sfogo restano le chiacchiere di piazza che denunciano grande ignoranza di cose e fatti. Sembra quasi che tutti abbiano deciso di aspettare la fine di questa sindacatura, come se la prossima, quale essa potrà essere, possa portare cambiamenti. Ma, in una piccolissima comunità quale quella usticese, dove, giocoforza, ognuno è protagonista di quanto accade, è un controsenso chiamarsi fuori dal gioco.  Advertisements
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