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REDDE RATIONEM COLLEGAMENTI


 

REDDE RATIONEM COLLEGAMENTI

Gruppo Consiliare di Minoranza

 

 

Da 8 mesi, come gruppo di minoranza, cerchiamo di accendere una luce sulla vicenda dei collegamenti integrativi che come oramai tutti abbiamo potuto constatare è alle battute finali.

E volendo citare quanto affermato, con entusiasmo ed enfasi, dal Sindaco Attilio Licciardi “ … il mosaico si è completato”.

Si, è vero il mosaico si è completato e poiché di quanto avvenuto in questi mesi è giusto che rimanga, in modo indelebile, riscontro scritto riteniamo debba essere raccontata in ogni sua parte tutta la vicenda spiegando i vari passaggi, declinando i comportamenti tenuti e le scelte fatte in funzione dell’obiettivo da raggiungere che certamente non era quello di mantenere il collegamento integrativo affidato alla compagnia Ustica Lines.

Tutto comincia con l’idea che le somme destinate in bilancio al capitolo dei servizi di collegamento integrativo con le isole minori devono essere decurtate o meglio tagliate; ma come si fa a togliere un servizio di primaria importanza per lo sviluppo economico e sociale di una comunità ancorché isolana?            Presto detto:  in puro stile Crocettiano parte l’ordine di scuderia che impegna gli adepti ad affermare, in ogni occasione pubblica o privata,  che i costi del sevizio sono frutto di un “delinquente accordo” tra la compagnia titolare del servizio (Ustica Lines) e una Funzionaria dell’Assessorato Regionale ai Trasporti e che su tale fatto sono in corso indagini da parte della guardia di finanza, della magistratura contabile, dall’antitrast e di chi più nè ha più nè metta.

Tanto basta ed avanza affinché i funzionari della Regione non intendono più apporre firme nella eventuale ipotesi di essere chiamati a rispondere in termini di danno all’erario e pertanto i conti vanno rifatti non in funzione dei costi effettivi ma del recupero delle somme (10 milioni di euro) che bisogna economizzare.

Naturalmente per potere raggiungere l’obiettivo occorre che venga rideterminato il costo per miglio di navigazione che, notizia delle notizie, non lo ha determinato la funzionaria chiamata in causa per il “raggiro” alla Regione Siciliana bensì il Ministero ai Trasporti che però ritira la propria disponibilità a collaborare con l’Assessorato Regionale competente.

Come fare allora?  Nessun problema:  si affida l’incarico al RINA ed allo stesso vengono forniti, dai funzionari dell’Assessorato, gli elementi tecnici ed i dati su cui calcolare il costo/miglio (dichiarazione ufficiale del RINA) e su tale dato vengono predisposti i relativi bandi di gara.

Bandi che, come tutti sanno, non hanno ricevuto adesione non dalla Compagnia incriminata e moralmente macchiata dallo scandalo dei costi gonfiati ma da ben 14 compagnie che operano nel settore.

Che fare allora, come si può giustificare una simile debacle?

Nessun problema, controordine compagni,  la colpa è della Compagnia Ustica Lines e l’estensore di questa nuova tesi da portare avanti è il nostro Sindaco che, nel corso di una pubblica audizione in Commissione trasporti, difende a spada tratta l’operato della Regione e dei suoi funzionari scaricando la colpa sulla Ustica Lines, rea di non avere accettato le condizioni imposte, portando come prova del misfatto il fatto che sui collegamenti con le altre isole aveva invece accettato  una decurtazione del 20% sull’importo stabilito nel bando di affidamento, tesi questa, in linea con l’idea che una bugia ripetuta più volte diventa una verità.

Ma poiché non sempre le ciambelle vengono con il buco,  nella stessa sede ed in presenza dell’Assessore competente, la ricostruzione dei fatti prospettata dal Sindaco Licciardi è stata miseramente smentita dall’On. Fazio sufficientemente informato delle vicende da potere rappresentare, questa volta senza tema di smentite, che non c’è stato nessuno sconto e quindi nessuna implicita ammissione di  colpa da parte della Compagnia aggiudicataria del servizio e che il surplus di spesa denunciato dai funzionari della Regione e sposato dall’Assessore viene sottoposto al giudizio di un tavolo tecnico ed eventualmente alla Autorità Giudiziaria per volontà della stessa Compagnia che non teme confronto alcuno a qualsiasi livello.

Ecco a cosa serve l’opposizione a chi governa, serve ad impedire che sulla base di false verità si costruiscano i presupposti per nascondere le proprie responsabilità.

Oggi, tra tristezza e rassegnazione, dobbiamo prendere atto che il misfatto (scusate il gioco di parole) è stato compiuto ed il motivo per cui da tempo denunciamo, inascoltati,  la cessazione del servizio di trasporto integrativo per Ustica è che Regione e arruolati alla causa “persa” si sono infilati in un collo di bottiglia perché se rifanno un bando rivedendo i costi ammettono “coram populi” di essere, come abbiamo avuto modo di scrivere, dei  dilettanti allo sbaraglio e di contro l’accettazione da parte delle compagnie delle condizioni imposte sarebbe una implicita ammissione di alterazione dei costi a vantaggio delle compagnie stesse.

Come finirà non si sa (noi lo immaginiamo), intanto è in corso un’indagine da parte della magistratura per interruzione di pubblico servizio che vedrà chiamare in causa funzionari della Regione e supportes vari evidenziando ancora una volta come la politica sia oggi incapace di risolvere i problemi specialmente se guidata da incapaci che si fanno dettare la linea politica da una burocrazia chiusa in se stessa e nei suoi privilegi.

Ustica, 25 Giugno 2015

Il Gruppo di minoranza “ L’Isola “

 

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