In ogni competizione elettorale che si rispetti il compito fondamentale dovrebbe essere l’interesse della collettiività. Chiunque venga scelto per amministrare dovrebbe avere la possibilità di farlo con serenità, con comunione d’intenti e con il solo scopo, nel nostro caso, di tutelare gli interessi dell’isola e degli isolani. Come bravi genitori chi amministra dovrebbe saper dire di no quando c’è da dire no e si quando c’è da dire si con le dovute spiegazioni . Creare accordi sottobanco o inciuci di qualsiasi tipo pur di vincere le elezioni porterà sicuramente all’ingovernabilità. Non credo che dovrebbe essere questo l’obiettivo della nuova campagna elettorale. Così facendo non si produrranno i benefici di cui l’Isola ha immediatamente bisogno . Bisogna scegliere persone capaci e di buona volontà che dimostrino impegno e amore per la nostra Isola e di volersi mettere al servizio di tutta la cittadinanza come impegno civico nel cercare di cambiare le cose. Ma tali personedovranno essere affiancate da chi metterà a disposizione le proprie competenze amministrative, al fine di creare un gruppo che sia non solo volenteroso e ricco di intenti, ma anche preparato e competete per il futuro. Se non si parte da questi presupposti di cambiamento e di bene comune allora si tornerà indietro e si continuerà a governare sempre “alla vecchia maniera”cioè con nuovi burattini le cui fila vengono mosse sempre dal burattinaio. Secondo me con queste nuove elezioni,dopo il buio totale, doveva iniziare un’era di luce e di cambiamento. Tale cambiamento doveva partire proprio dalla formazione delle liste che doveva avvenire in maniera chiara senza segreti e sotterfugi con più trasparenza tenendo conto dell’opinione della cittadinanza che dovrà esprimere il suo voto.
Angelo Tranchina
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COMMENTO
Da Palermo Francesco Menallo
Condivido lo spirito e la lettera dell’invito. Durante l’incontro con la cittadinanza promosso dal Sindaco uscente credo di aver detto più o meno le stesse cose; l’amministrazione di un piccolo comune con risorse ridottissime ed organico anch’esso ridotto, incentra sulla figura del Sindaco responsabilità enormi con un ritorno economico pressochè nullo rispetto alle suddette responsabilità; ciò rende necessario mettere da parte il bilancino del farmacista nel “pesare” le alleanze familiari sulla base dei potenziali voti e cercare il meglio delle competenze che l’Isola può offrire.
Un’amministrazione comunale non può divenire ostaggio di interessi esterni all’interesse della comunità perchè questo e solo questo deve rappresentare e perseguire.
Acquisire consenso elettorale senza acquisire le competenze per gestirlo può essere pericoloso sia per il comune amministrato che per gli amministratori privi delle competenze necessarie.
Una risposta
Condivido lo spirito e la lettera dell’invito. Durante l’incontro con la cittadinanza promosso dal Sindaco uscente credo di aver detto più o meno le stesse cose; l’amministrazione di un piccolo comune con risorse ridottissime ed organico anch’esso ridotto, incentra sulla figura del Sindaco responsabilità enormi con un ritorno economico pressochè nullo rispetto alle suddette responsabilità; ciò rende necessario mettere da parte il bilancino del farmacista nel “pesare” le alleanze familiari sulla base dei potenziali voti e cercare il meglio delle competenze che l’Isola può offrire.
Un’amministrazione comunale non può divenire ostaggio di interessi esterni all’interesse della comunità perchè questo e solo questo deve rappresentare e perseguire.
Acquisire consenso elettorale senza acquisire le competenze per gestirlo può essere pericoloso sia per il comune amministrato che per gli amministratori privi delle competenze necessarie.