Ustica sape

Squadra calcio Vecchie Glorie


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Da Ustica Angela D’Angelo

Bellissimo periodo quando si giocava a calcio.
Mio padre (vedi foto) era il primo ad andare. Altri tempi!
Oggi, che dovremmo stare meglio, i nostri ragazzi non riescono a farsi una partita…
Chi ci capisce è bravo!!!

Saluti, Angela

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Dalla California Agostino Caserta

La partita di tutte le partite fra le due eterne rivali : Marina e Azione Cattolica, che dominarono la scena calcistica usticese nei campionati interni degli anni ’60. Il campetto era quello accanto al Mulino a Vento sottovia che ancora esiste, dove, date le ridotte dimenzioni si giocava 7 contro 7. Quanti lavori per portare a termine questo campo il cui terreno aveva un buon dislivello nord-sud, verso mare … quando si scavava per livellare si trovavano enormi massi dappertutto, fu portato a termine con l’aiuto di tutti gli sportivi ( Pierino D’angelo, Giovanni Martucci, Enrico Sorce, Franco Pecora e altri ) e di molti mezzi meccanici. Per l’inaugurazione, presenti le Autorita’, la Madrina fu la Zia Clelia Ailara che aveva donato il terreno agli sportivi. Questo campo nacque dopo la chiusura di quello di fronte l’attuale ristorante Schiticchio e come si vede dalla foto ai bordi furono anche costruite transenne con pali e reti metalliche ( tutto lavoro fatto maggiormente da Pierino ( cazzola ) e Franco Pecora, per evitare che il pallone andasse nelle terre limitrofe dannegiando il coltivato. Il campo era quello che era ma aveva testimoniato i nostri sacrifici e sudori e veniva trattato come una fidanzata, non appena c’era qualcosa che non andava si riparava e alla manutenzione contribuivano anche le squadre del Baseball che ad Ustica era proprio agli inizi e che anche loro usavano come terreno di gioco. Ognuno forniva quello che poteva, i pescatori fornirono le reti per le porte, le ditte i mezzi meccanici, Giovanni Martucci e Jachino Caminita la montatura dei pali di metallo delle porte ancora esistenti e il campo la domenica era pieno zeppo, anche perche’ era l’unico intrattenimento dell’isola; c’era addirittura un chiosco con pizze, panini e bibite e per spogliatoi era usata la casetta appena a sud del campo di Gatano Ailara ( Schiticchio ). La squadra della Marina oltre che rappresentare una categoria era un affare di famiglia aveva l’ossatura nei tre fratelli D’angelo e Felice Arno’ ( Giuliano, che segno’ di testa in una finale un autogol storico e spettacolare ) e i fratelli Pecora, mentre i componenti Azione Cattolica era piu’ eclettici. La rivalita’ fra Marina ed Azione Cattolica duro’ diversi anni ed alla fine di un Torneo la Coppa fu consegnata in piazza al Capitano della Marina Giovanni D’angelo dal Cardinale Pappalardo.

In alto da sinistra Mario Caserta ( arbitro ) Natale Caminita ( assistente ) Tanino Bertacci, il Prof. Gallo e Ugo Bertacci ( allenatore Marina ), Enrico Sorce, Pierino D’angelo, Franco Pecora, Nini’ D’angelo ( il pescatore anche di turiste.. ), Giovanni Favaloro, Paolo Pecora.

In basso da sinistra, Agostino Caserta, Pino palmisano, Pasquale Tranchina, Claudio Salerno, Giovanni D’angelo, Carmelo Palmisano, Felice Arno’.

 

2 risposte

  1. Bellissimo periodo quando si giocava a calcio.
    Mio padre (vedi foto) era il primo ad andare.
    Altri tempi!
    Oggi, che dovremmo stare meglio, i nostri ragazzi non riescono a farsi una partita…
    Chi ci capisce è bravo!!!
    Saluti, Angela

  2. La partita di tutte le partite fra le due eterne rivali : Marina e Azione Cattolica, che dominarono la scena calcistica usticese nei campionati interni degli anni ’60. Il campetto era quello accanto al Mulino a Vento sottovia che ancora esiste, dove, date le ridotte dimenzioni si giocava 7 contro 7. Quanti lavori per portare a termine questo campo il cui terreno aveva un buon dislivello nord-sud, verso mare … quando si scavava per livellare si trovavano enormi massi dappertutto, fu portato a termine con l’aiuto di tutti gli sportivi ( Pierino D’angelo, Giovanni Martucci, Enrico Sorce, Franco Pecora e altri ) e di molti mezzi meccanici. Per l’inaugurazione, presenti le Autorita’, la Madrina fu la Zia Clelia Ailara che aveva donato il terreno agli sportivi. Questo campo nacque dopo la chiusura di quello di fronte l’attuale ristorante Schiticchio e come si vede dalla foto ai bordi furono anche costruite transenne con pali e reti metalliche ( tutto lavoro fatto maggiormente da Pierino ( cazzola ) e Franco Pecora, per evitare che il pallone andasse nelle terre limitrofe dannegiando il coltivato. Il campo era quello che era ma aveva testimoniato i nostri sacrifici e sudori e veniva trattato come una fidanzata, non appena c’era qualcosa che non andava si riparava e alla manutenzione contribuivano anche le squadre del Baseball che ad Ustica era proprio agli inizi e che anche loro usavano come terreno di gioco. Ognuno forniva quello che poteva, i pescatori fornirono le reti per le porte, le ditte i mezzi meccanici, Giovanni Martucci e Jachino Caminita la montatura dei pali di metallo delle porte ancora esistenti e il campo la domenica era pieno zeppo, anche perche’ era l’unico intrattenimento dell’isola; c’era addirittura un chiosco con pizze, panini e bibite e per spogliatoi era usata la casetta appena a sud del campo di Gatano Ailara ( Schiticchio ). La squadra della Marina oltre che rappresentare una categoria era un affare di famiglia aveva l’ossatura nei tre fratelli D’angelo e Felice Arno’ ( Giuliano, che segno’ di testa in una finale un autogol storico e spettacolare ) e i fratelli Pecora, mentre i componenti Azione Cattolica era piu’ eclettici. La rivalita’ fra Marina ed Azione Cattolica duro’ diversi anni ed alla fine di un Torneo la Coppa fu consegnata in piazza al Capitano della Marina Giovanni D’angelo dal Cardinale Pappalardo.

    In alto da sinistra Mario Caserta ( arbitro ) Natale Caminita ( assistente ) Tanino Bertacci, il Prof. Gallo e Ugo Bertacci ( allenatore Marina ), Enrico Sorce, Pierino D’angelo, Franco Pecora, Nini’ D’angelo ( il pescatore anche di turiste.. ), Giovanni Favaloro, Paolo Pecora.
    In basso da sinistra, Agostino Caserta, Pino palmisano, Pasquale Tranchina, Claudio Salerno, Giovanni D’angelo, Carmelo Palmisano, Felice Arno’.

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