Ustica sape

Tergiversare: uno “sport” molto in voga…


Eh si caro Salvatore Militello, hai proprio ragione! Tergiversare è una modalità molto in voga tra i politici, ma ad Ustica è diventato imprescindibile per forviare le menti, già confuse per i problemi quotidiani, dei cittadini. Molti quesiti non trovano risposta adeguata e ti va bene quando si scomodano per risponderti. Abbiamo riempito pagine di questo sito, sperando di fare sentire la voce dei cittadini, il sindaco ci sente benissimo, ma non ascolta…. non c’è e non ci sarà mai un dialogo tra amministrazione e popolo….

Ps: Ad un anno e mezzo dalla fine di questo mandato, già si parla di papabili candidati sindaci di Ustica, con tanto di nome cognome ed interviste……la carcassa non è stata ancora del tutto consumata che ci si avventano nuovi predatori……

Patrizia Lupo

 

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COMMENTO:

Da Palermo Mario Oddo

Di certe incomunicabilità nel mio piccolo sono stato recente “vittima” quindi figurarsi se non sono d’accordo con Patrizia Lupo. Ma è sul suo “P.S.” che vorrei soffermarmi dove in termini figurativi parla di carcasse e sopratutto di “avvoltoi”; in effetti già cominciano a volteggiare nei cieli dell’Isola sotto più o meno velate forme di candidature o autocandidature alla successione alla carica di Primo Cittadino/a nel 2013; ma leggo fin da ora nomi solo di provenienza “esterna” quasi che sia scritto che ormai debba essere così e basta. Chi mi conosce sa bene che sono un convinto sostenitore del detto per l’occasione riveduto e corretto “mogli, (Sindaco) e buoi dei paesi tuoi”. E non da ora. Era i 19 Maggio del 2003 (lunedì); in uno dei comizi in Piazza in occasione delle elezioni (perse) spero qualcuno se ne ricorderà, quella sera tra l’altro dissi testualmente: “il Sindaco di Ustica deve odorare … di porto…di Piazza… di Spalmatore… di Faraglioni… di Tramontana… di scogli… di mare … il Sindaco di Ustica deve odorare di Ustica”. La replica di chi poi andò a ricoprire quella carica che detiene tutt’ora fu immediata “non importa da dove viene, l’interessante che faccia bene”. Ai posteri (ma non troppo) l’ardua sentenza. A distanza di anni resto sempre più fermamente di quella convinzione; mi auguro che di qui al 2013 se ne convincano anche gli elettori usticesi. AAA profeta in patria cercasi.