Gli agricoltori rivendicano il diritto alla sussistenza del DNA agricolo italiano
Oggi l’Italia agricola si ferma, probabilmente tutti gli agricoltori italiani, e non solo, salteranno un battito, l alle 15.00, visto che a Roma partirà il corteo dei “trattori” con l’intenzione di rivendicare un diritto alla sussistenza del DNA agricolo italiano.
Cerchiamo di capire perché protestano gli agricoltori italiani, cercando di capire come risolvere il problema.
Per fare questo proverò ad usare la logica matematica, il resto devono essere le istituzioni a confutare il tutto. Partiamo dai dati al momento rappresentati, che costituiscono il problema, per arrivare ad una soluzione. Al momento le problematiche più importanti sono: 1)prodotti invenduti causa importazioni da altri paesi che non rispettano gli standard richiesti dalla comunità Europea, e pertanto con prezzi concorrenziali. Ad aggravare la situazione per i contadini italiani c’è l’inflazione. 2) Rapporto costi di produzione (vedi carburante) vendita del prodotto, a volte ad appannaggio dei costi di produzione, o perlomeno che coprono di poco i costi di produzione. In questo caso non viene considerato che i rischi sono tutti a carico dell’agricoltura (alluvioni, siccità, o qualsiasi altro problema di altra natura). 3) Prodotti di fine filiera, che si fregiano del made in Italy, e spesso vengono fatti con materie prime che vengono dall’estero. Avrei anche altro tipo di rivendicazioni, ma ci focalizzeremo troppo sul problema. Andiamo alla soluzione.
La soluzione del problema è uno, è uno (altro…)