Ustica sape

Un saluto e un augurio “al caro Penombra” di AMARE TANTO.


Sono sicuro di essere un grande ignorante, poiché me ne accorgo quando leggo e imparo, ma il guaio è che siamo in pochi ad  ammetterlo.
Comunque devo dare atto a me stesso che, all’inizio della settimana appena trascorsa, il mio cuore è rimasto ferito per via di un distratto e incontrollato “Apostrofo”.
Poi pian piano è subentrata alla mia anima la ragione, e volutamente il mio silenzio si è comportato simile al  serpente “Biacco”,  che finge di essere morto per fare uscire allo scoperto le sue prede, per poi colpirle.
Dopo, per fortuna, il mio cuore è tornato ad amare, ma  a proprie spese ha imparato una cosa, ad avere più paura della povertà d’animo di alcune persone,  piuttosto che della loro ignoranza.
Gli uomini piccolissimi si esprimono tramite parole espresse da grandi uomini, rifugiandosi in tal modo sotto l’ombra di esse.
E pensare che per me l’apostrofo non è altro che una virgola che prende l’ascensore, oppure, non è che una piccola falce conficcata volutamente sul tetto del rigo superiore, avendo solo uno scopo, quello di uccidere una vocale.
Adesso chi ha da ridire qualunque cosa, sia sui miei apostrofi che sulla mia ignoranza, si faccia avanti, così la sua mente la userò come un semplice attrezzo ginnico, sennò che rimanga nel buio del proprio cuore dove ha sempre vissuto.
Quindi mio  caro “Penombra”, sinceramente le sembro così stupido e incolto come una erbaccia?  Oppure fu  una semplice distrazione la mia?
Non mi aspetto di certo una sua degna risposta, poiché questa non partirà mai da lei.
Comunque la prego provi, pure  se  la  sua  anima possiede per adesso un solo “attributo”.
Ora può tornare con tutta calma a indossare quel suo abbigliamento mimetico e mischiarsi tra la gente perbene.
E rimanga pure in attesa col suo smartphone in mano, pronto ad impallinare tranquillamente il suo prossimo “merlo stonato”.
Grazie per essersi manifestato a me con tutto il suo dolore, e con tanta compassione la saluto e le auguro di AMARE TANTO.
Pietro Fiorito

Ustica anni ’60 – Un brindisi di buon augurio


Un Augurio di buon compleanno a Rosa della famiglia di Pino Salerno


[nggallery id=749]

Saluto “beneaugurante” a Padre Andres Martinez


[ id=13184 w=320 h=240 float=left]Ustica. Al nostro caro Parroco, Padre Andrès Martinez

.[ id=13182 w=320 h=240 float=right]

Grazie di vero cuore… Ti vogliamo bene..

Amelia Zanca

[nggallery id=518]

^^^^^^^^^^

COMMENTO

Da Ustica Salvatore Militello

Come, purtroppo, molto spesso accade in Italia quando le “cose” funzionano o durano poco, o si fa di tutto per dismetterle e tornare al “nuovo”… Anche la Chiesa, vedo, non è esente da ciò! Finalmente, dopo anni – troppi anni -, abbiamo avuto un Parroco ben voluto dalla Popolazione e che era riuscito bene ad integrarsi in essa, eppure adesso va via. Si vede che dove andrà avranno più bisogno di noi… diciamo così! Un ringraziamento per ciò che ha fatto in questi mesi di permanenza nella nostra Comunità ed un augurio per ciò che andrà ad intraprendere. Un Grazie a Padre Andreas.

^^^^^^^^^

Da Palermo Mario Oddo

Anch’io desidero associarmi al saluto a Padre Andrès. E’ stato il mio “salvatore” al porto di Palermo quando mi ha fatto da intreprete con le americane Marlene e Laurie con le quali ero in evidente difficoltà a dialogare in quel pochissimo mio inglese. Ad Ustica purtroppo ci siamo visti in due dolorose circostanze ma anche lì sempre molto disponibile. Sulle sue qualità pastorali ha detto tutto e bene la Sig.ra Amelia Zancla. Peccato che lasci l’Isola; fortunati coloro che in qualsiasi parte del mondo beneficieranno dei frutti della sua presenza. Le vie del Signore, è noto, sono infinite; e chissà che una di quelle vie in futuro la porterà di nuovo ad Ustica, quindi … arrivederci !