Ustica sape

Ustica, dietrofront del ministero: niente bagnanti nella riserva marina

La decisione è arrivata dopo un sopralluogo dell’Ispra che ha certificato il rischio per gli habitat dell’area.

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COMMENTO

Dalla California Agostino Caserta 

La Riserva di Ustica ando’ bene i primi 3-4 anni ma da 30 anni e’ ingestibile pure per questa amm.ne che ha ereditato tutti i problemi e anche a causa del posto sbagliato in cui si trova. E’ opinione comune che nessuno rispetta le regole e nessuno le fa rispettare, e’ alla deriva, allo Sbarramento ci va chiunque come e quando vuole, e anche il Ministero la tratta come una pallina da ping pong….e’ diventata uno sperpero di soldi di contribuenti che pagano le tasse e… ,forse sara’ una coincidenza, ma dopo la riserva e l’abolizione della Rassegna il TURISMO ad Ustica E’ CROLLATO !

Il COMMISSARIAMENTO causato da LICCIARDI di 10 anni l’ha affossata completamente e nella precedente amm.ne ( Licciardi ), proprio 3 anni fa, e’ stata catapultata come l’ultima Riserva nella classifica del Ministero. Dire che e’ la prima in italia senza aggiungere la parola “istituita” e’ falso, e falso in commercio. Quindi realisticamente bisognerebbe esaminare con attenzione e vedere se davvero ha ancora senso e razionalità’ la sua esistenza, a questo punto, dopo almeno 29 anni di incuria. l’ispra siamo sicuri che abbia fatto un sopralluogo corretto, o pilotato dalla politica e dalla corruzione ? Se ricordiamo bene sono accaduti casi simili di sopralluoghi proprio ad Ustica non molto tempo fa.

Per quanto riguarda la credibilità della Magistratura (con tutta certamente) non mi dilungo in quanto il caso “Palamara” docet.

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Dalla Germania josè Zagame

Mi piacerebbe sapere da Legambiente, ed in particolare dal Sig. Gianfranco Zanna, se oltre alla difesa d’ufficio, sappia anche avanzare delle proposte/idee. Cercare il confronto!!! Per esempio si e’ mai pensato all’interno della zona A, di creare un’accesso “sicuro” che possa andare bene sia per l’eco sistema che per quella BESTIA dell’UOMO!!!!!?????? Apertura Mentale, non Chiusura di Parte!!!!!! Se il Sig. Zanna (o chi per lui) vuole confrontarsi, Io ci sono. Grazie

Ustica, corso di avviamento al pronto soccorso e salvamento in acqua


Abbiamo chiesto al Prof. Giovanni Martucci, che ha organizzato ad Ustica un corso di avviamento al pronto soccorso e salvamento in acqua, chi è l’ Assistente Bagnanti e quali sono le sue funzioni.

L’Assistente Bagnante  è lo specialista che diffonde cultura e sicurezza in acqua, prevenendo eventuali incidenti con una sorveglianza attenta ed intelligente.
È anche esperto negli interventi di soccorso di chi si trova in situazione di pericolo in acqua.

Il suddetto corso può essere molto utile ai fini del conseguimento del brevetto di Assistente Bagnanti da conseguire presso il Comitato Regionale della F.I.N. – Sezione Salvamento.
Si pone l’obiettivo di creare nuove opportunità di formazione per favorire l’inserimento lavorativo in località balneari.

Il corso si è svolto in due parti, la prima teorica dove sono stati trattati elementi di anatomia fisiologia del corpo umano e le varie metodologie inerenti alla respirazione e al massaggio cardiaco; la seconda pratica nella quale, oltre ad avere perfezionato le nuotate specifiche, si sono praticate le varie tecniche e i vari sistemi di recupero e di primo soccorso del pericolante.

Tutto ciò è stato possibile grazie alla cortese disponibilità della piscina  da parte delle proprietaria del Villaggio  di Punta  Spalmatore

Al portavoce dei corsisti, Vittorio Arnò, abbiamo chiesto  quali sono state le motivazioni che vi hanno invogliato a partecipare al corso e se considerate questa esperienza una ulteriore crescita per chi ha voglia di mettersi in gioco.

Prima di tutto voglio ringraziare il Prof. Giovanni Martucci per la professionalità, serietà, dedizione e passione (senza scopo di lucro) per aver curato anche i minimi dettagli al fine di correggere le nostre disattenzioni e/o difetti. Un particolare ringraziamento va anche alla signora Anna Russolillo che ha messo a nostra disposizione la splendida piscina dell’Hotel Punta Spalmatore

A prescindere da un eventuale inserimento lavorativo, che per ognuno di noi è importante, l’azione di portare in salvo un pericolante  è carica di grande valenza positiva e di elevata considerazione sociale.

Spesso le situazioni ambientali, la buona conoscenza delle tecniche e le strategie da mettere in atto per, ottenere il miglior risultato,  sono garanzia di successo per il soccorritore e per il pericolante.
Il pericolante con il suo stato psicologico, può complicare enormemente o facilitare le azioni di salvataggio. È estremamente importante, sin dall’entrata in acqua, non perdere mai di vista il pericolante.

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COMMENTO

Da Ustica Giovanni Martucci

Compiaciuto per il grande interesse dimostrato, sento il dovere di ringraziare sentitamente i giovani che hanno frequentato il corso di avviamento al primo soccorso e salvamento per le belle parole che hanno usato nei riguardi della mia persona, augurando loro che ciò che hanno appreso dal suddetto corso possa servire, se un domani ce ne fosse il bisogno, a rendersi utili nei confronti del prossimo. Un particolare e sentito ringraziamento vada alla signora Anna Russolillo per aver dato la disponibilità ad usare la piscina del villaggio di punta spalmatore nella quale è stato possibile svolgere le prove pratiche.

 

Ustica, bagnanti a cala sidoti


Ustica, bagnanti a Cala Sidoti
Ustica, bagnanti a Cala Sidoti

Ustica, bagnanti a Cala Santa Maria


Ustica. Bagnanti a Cala Santa Maria
Ustica. Bagnanti a Cala Santa Maria

Ustica località faraglioni, bagnanti


Ustica località faraglioni, bagnanti
Ustica località faraglioni, bagnanti

Ustica, bagnanti alle calette Sidoti


Ustica, bagnanti alla caletta Sidoti

Ustica nave alla fonda, la “cima” a terra era un grande divertimento per i giovani bagnanti


Ustica, nave, fonda, bagnanti
Ustica, nave, fonda, bagnanti

Ustica, Cala Santa maria utilizzata anche dai bagnanti


cala santa maria utilizzata dai bagnanti
Ustica. cala santa maria utilizzata dai bagnanti

Attesa imcarco – bagnanti in spiaggia


Attesa imcarco  - bagnanti in spiaggia

Reti antimeduse per la protezione dei bagnanti

 reti antimeduse

Nell’area marina protetta di Ustica  prende il via domani una delle iniziative del progetto europeo  Med-jellyrisk: la messa in opera di reti antimeduse per la  protezione dei bagnanti. Il progetto, coordinato dal prof. Stefano Piraino (Università  del Salento), è stato finanziato per un ammontare di  2,33  milioni dalla Unione Europea attraverso lo strumento europeo di  vicinato e partenariato per la cooperazione transfrontaliera nel  bacino del Mediterraneo (www.enpicbcmed.eu) ed è finalizzato a  sviluppare strumenti per la mitigazione degli impatti causati  dall’aumento di meduse nel Mediterraneo, che rappresentano una  crescente minaccia per le attività umane in prossimità di zone  costiere (incluse le attività ricreative, la pesca e  l’acquacultura). Il Consorzio Med-jellyrisk è capitanato dal  Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare  (Conisma) ed è costituito da istituti di ricerca di Italia  (Università del Salento), Spagna (Icm-csic, Barcelona), Malta  (UoM, University of Malta), e Tunisia (Fsb, Facultè Sciences de  Bizerte; e Inat, institute nationale agronomique de Tunisie).  Al fine di promuovere lo sviluppo socio-economico e del  territorio incentrato su innovazione e ricerca, creando sinergie  tra le potenzialità dei paesi che si affacciano sul  Mediterraneo, il progetto prevede l’attuazione di diverse fasi  nel triennio 2013-2015. Tra queste, il monitoraggio integrato  delle proliferazioni di meduse, degli impatti antropogenici e  climatici sul fenomeno e degli impatti socioeconomici, anche per  il settore turistico, causati dal fenomeno delle proliferazioni  di meduse, nelle acque costiere.  Il progetto è fortemente sostenuto dall’Assessorato regionale  al Territorio e Ambiente: «Le acque del Mediterraneo – dice  l’assessore Mariarita Sgarlata  – hanno registrato una  proliferazione  progressiva di meduse. Causa di questo fenomeno  da un lato i cambiamenti climatici in corso, dall’altro  l’impatto di alcune attività antropiche, quali il trasporto  marittimo e lo sfruttamento di risorse naturali. Questo fenomeno  ha impatti diretti sulle attività umane, ricreative, turistiche  e produttive, nelle aree costiere».

Fonte Giornale di Sicilia

Ustica: Cala Santa Maria – Bagnanti – Asini taxi


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Bagnanti a Cala Santa Maria


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Dalla California Agostino Caserta

Altra foto storica quando ancora non esistevano le ” arcate ” e sullo sfondo si vedono le casette dei pescatori purtroppo eliminate. Visto che la zona Porto si sta rivalorizzando non sarebbe male l’idea di far nascere nella stessa area negozietti e ristoranti. La vista e’ Splendida. La Madonna resterebbe li. Il Comune avrebbe entrate dalla vendita terreno ma si dovrebbe allungare la stagione perche’ se il turismo rimane solo i 30 giorni di agosto, non so davvero se c’e’ ancora spazio per nuove attivita’ commerciali….

Si nota una giovane Pina Nava, splendida e con un bel sorriso. Si vedono scarpe, sandali e pinne. Indumenti appoggiati sulla parte della radice di un vecchio albero che fu in quel posto della spiaggia per tanti anni. Si nota a terra la cima del Piroscafo che andava attaccata ad una bitta e dietro una delle tante capanne-spogliatoi di quei tempi, e chissa’ se un giorno si potra’ stornare il traffico navale e turistico altrove e ritornare ad usare la Spiaggia del Porto che e’ l’unica vera spiaggia dell’isola….

Cala Sidoti


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Bagnanti alla “punticedda”


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COMMENTO

Dalla California Agostino Caserta

In questa foto siamo alla “punticedda” zona “Curruggio ” spiaggia poco frequentata e un po’ snobbata che meriterebbe migliore fortuna specie perche’ e’ raggiungibile facilmente con stradina da terra. E’ vero la spiaggia non offre sabbia fine ma presenta quell’acciottolato inconfondibile e tipico che specie nel fondale della murata nella foto offre pietre sempre piu’ piccole rotonde e levigate su cui e’ comodo camminare e fare i bagni. Al “Curruggio” si trovano i ricci e non e’ zona Riserva, si trovano patelle, granchi di scoglio, “muccuna”, addirittura sotto le pietre nella battigia si trovano i vermi da esca per i pesci (“trimulina”) e ci sono grotte ( da pulire ) da cui ripararsi dal sole. Una zona da rivalutare visto che allo Spalmatore c’e’ ancora la Riserva con tutti quei divieti e ancora chissa’ per quanti anni rimarra’ cosi.

 

Bagnanti e nave


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Bagnanti zona Cimitero


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Bagnanti a Cala Sidoti


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Piscina naturale


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