Ustica sape

Maria Caminita


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Un modo per festeggiare la domenica


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COMMENTO

Dalla California Agostino Caserta

Ecco come appariva a fine anni ’40 il Viale Cristoforo Colombo, per gli usticesi ” La Rotonda “. Il ” bisolo” su cui sono seduti ed appoggiati e’ nello stesso posto di quelli attuali. La strada era tutta in terra battuta ed agli inizi degli anni ’50 ” La Rotonda ” divenne la prima strada asfaltata di Ustica, opera insieme alle odierne Scuole Elementari, costruite nello stesso anno, del Sindaco Anna Favaloro Notarbartolo ed entrambe eseguite dalla ditta Padovani con impegno tanto che a circa 70 anni di distanza sono ancora in ottimo stato. ” La Rotonda ” fu luogo di passeggio domenicale per molte generazioni di usticesi che facevano tappa alla ” Ruttazza ” per usare i comodi sedili e gustarsi il gelato. Ruttazza che, pero’, oggi e’ recintata e reclusa all’uso pubblico ( ? ! ). La Rotonda era anche la meta preferita, oltre al Palchetto, dei ragazzini per i loro giochi, alla Rotonda si andava per giocare con il ” Cerchio ” e con i “Pattini a rotelle” sulle cunette in cemento ai lati della strada. Oggi non so se le passegiate li, e i giochi dei ragazzini, sono ancora di moda o se sono addirittura possibili visto che da ambo i lati ci sono giorno e notte parcheggiate automobili…..( parcheggi cercasi…)

Da sinistra Giacomo Barraco, Vittorio Bonaccorsi, Totuccio Caserta, Camillo Padovani, Uccio Tranchina, Franco Bertucci.
Seduti da sinistra Matilde Martin, Gianna Longo, Lia Bertucci, una insegnante, Mario Caserta.

 

Ordinata scolaresca


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Bella foto scattata in un giorno festivo da fotografo professionista


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Bella foto che fa riflettere, porta indietro nel tempo…


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COMMENTO

Dalla California Agostino Caserta

Non si pagava ne’ benzina, ne’ bollo, ne’ parcheggio, ne’ contravvenzioni ne’….Queste erano le Ferrari dei “vitelloni” locali di un tempo. L’asinello per molti era la continuazione di se stesso e il personale “cavallo di battaglia” che usavano per fare ” pumata ” anche per spettacoli di equilibrismo improvvisato con maestria sopraffina. Forse una giornata domenicale o Festiva ed e’ una foto che risale agli anni ’50, si vede dal cappello alla Borsalino di moda in quegli anni. Dietro si nota Peppino Pellerito ( ‘u zu Pe ‘u Comu ) che lavorava nella Macelleria sulla destra ( l’edificio e’ l’odierno Ustica Alimentari ), al cui esterno si notano i ganci con i quarti di vitello da appendere, che attiravano mosche e insetti vari, allora per battere le mosche si usava il DDT ( il rimedio e’ peggiore del male.. ), sulla destra si nota ” ‘a balata ” della Macelleria dove occasionalmente in estate si tagliava e serviva la carne, quindi serviva da bancone, e su di essa e’ seduta una persona a piedi scalzi che sicuramente era uno dei pescatore che a quei tempi andavano quasi tutti a piedi scalzi anche nei mesi non estivi e, avendo i corpi abituati e immunizzati, non si beccavano mai un raffreddore. Va fallu ora…..

I gagliardi e valenti Caballeros sono : 

Da sinistra : Giovanni Dilorenzo con dietro Giuseppe Tranchina ( u biunnu ) – sui due asinelli al centro forse Giocondo Tranchina ( Australia ), l’altro non lo riconosco forse emigrato – quelllo sul terzo asinello non lo riconosco neanche ma in groppa c’era Nino Dilorenzo ( padre di Piriche’ ) che era un campione per raccogliere ricci, ” abbuddava” ai Sidoti, in apnea e senza maschera, solo con una falce e riempiva una “cartedda” in tempi da record. Va fallu ora….( sei subito denunziato e non perche’ usi maschera e pinne….).

 

Da Teresa D’Angelo

Che bella!!!!!!!ricordo quando ero piccola, e trascorrevo l’ estate, con i miei nonni ad ustica. Che bei ricordi!!!

Terrazza con vista mare


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Una bella coppia


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Foto dall’album di famiglia


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Da Milano Giovanni Martucci

Fotografia di altri tempi in cui il sottoscritto, in primo piano e vestito alla tirolese, aveva l’età di due anni. Tra le signore, a sinistra mia madre Carolina Bertucci; a destra la zia Elena Martin moglie del prof. Biagio Patti e al centro una signora amica di famiglia con le figlie delle quali non ricordo i nomi.

Bella foto con “emozioni” e ricordi…


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COMMENTO

Magnifica foto d’epoca con l’indimenticabile Piroscafo Ustica ( ‘U vapuri ) che a quei tempi era inteso anche” il Postale “, che servi l’isola per 4 decadi, sostituito a fine anni ’50 dalla Motonave ” Nuova Ustica”, voluta ed inaugurata dal Sindaco Favaloro Notarbartolo, motonave che malauguratamente affondo’ nel porto di Palermo durante un uragano che ne ruppe la diga foranea.

La foto e’ stata scattata da un’altra barca in una giornata senza sole e con l’aggiunta della sagoma scura del Pirsoscafo il paesaggio sembra quasi spettrale e il barcaiolo ricorda un Caronte traghettatore di anime all’impiedi. Si nota che nella zona di prua del Piroscafo c’e’ una lunga scaletta da cui scendevano i passeggeri ed a poppa una apertura per sbarco-imbarco merci in un’area dove c’era una specie di stiva mentre a prua si vede il vericello che serviva per imbracare animali in viaggio. Il Comandante era Cannatella ed il nostromo era u’ zu Larenzu che si prestava per tutti in commissioni e piccoli incarichi da portare a termine, fra cui anche occasionalmente roba o mercanzia da comprare a Palermo per conto di qualcuno. Ma per queste commissioni voleva i soldi in avanti. Una volta una persona che aveva chiesto a Larenzu di comprargli una macchinetta alla napoletana da caffe’ si lamento’ perche’ non era stata comprata allora Larenzu gli disse :” Quando ricevo queste commissioni, durante il viaggio salgo in coperta, prendo tutti i “pizzini” e ci metto i soldi ( di metallo ) sopra e… purtroppo se ci sono dei pizzini senza i soldi sopra il venticello li fa volare….”.

 

Bella foto ricordo giorno festivo


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Monumento dei Caduti


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COMMENTO

Dalla California Fred Lauricella

Agostino, thanks for helping me, several years ago, to understand the Battle of Lissa, off of the Dalmation coast of the Adriatic Sea, in which Litterio Lauricella, the older brother of my grandfather died aboard the Italian naval ship, King of Italy. Also killed in that battle, a Caravella and a Randazzo.

———-traduzione

Agostino, grazie per avermi aiutato, diversi anni fa, per capire la battaglia di Lissa, al largo della costa Dalmata del Mare Adriatico, dove Litterio Lauricella, il fratello maggiore di mio nonno è morto a bordo della nave italiana, Re d’Italia. Sono stati anche uccisi in quella battaglia, una Caravella e Randazzo.

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Dalla California Agostino Caserta

Altra foto d’epoca perche’ il Monumento ai Caduti che prima era al centro della Villa alcuni anni fa, per dare spazio al piccolo anfiteatro, e’ stato spostato verso est di circa 15 metri. Questo Monumento ha sempre rappresentato per gli usticesi un punto di riferimento e nella Colonna sono scritti i nomi dei caduti usticesi nella I e II Guerra Mondiale a cui dovrebbero essere aggiunti i nomi di Caravella, Lauricella e Randazzo caduti nella Battaglia di Lissa del 20 luglio 1866 mentre imbarcati nella corazzata ” Re D’Italia” Ammiraglia della flotta della novella Regia Marina ( ampio articolo di Alessandro De Lisi, su “Lettera” n. 23-24 del maggio-dicembre 2006 ).

Sembra una foto di fine anni ’40, il frontespizio del Terrazzo Egidio Licciardi, Bar Centrale e di tutto l’isolato, antico e rustico, e’ anteriore al rimodellamento cui andarono incontro nella decade successiva. Ai balconi si vede biancheria stesa ad asciugare; un po’ di traffico davanti al Bar e la giacca e cravatta, nella foto, dei ” vitelloni ” usticesi di quei tempi, indicano che dovrebbe essere una giornata festiva. Nella Villetta si notano ancora i “bisola” che videro almeno due generazioni di bambini giocare a “munzeddu”, per giornate intere, con i pezzi da 1 Lira, soldi ” favusi” comprati dallo zio Pio Di Mauro. E il terrazzo dei Russo d’inverno affollato come sempre, perche’ oltre ad essere riparato dal vento di tramontana, riceve i raggi del sole direttamente, i muri si riscaldano di almeno 5 gradi extra e quindi era, e forse e’ ancora, il punto di ritrovo di tanti usticesi, che vogliono godersi l’area aperta, tutti all’impiedi contro il muro tiepido a fare ” curtigghiu ” e discutere di tutto incluso della ” formula nuova ” che e’ necessaria per rilanciare e risorgere Ustica…..

 

Da sinistra forse un militare, quindi un militare di nome Arena, Uccio Tranchina e Totuccio Caserta.

Bella foto con sfondo da ricordare


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Cernia – bella preda


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Foto da ricordare


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In campagna in una bella giornata d’inverno


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Bella foto ricordo


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COMMENTO

Dalla California Agostino Caserta

Ciao Celestina, molte grazie, a dire la verita’ dei cognomi e casato sono sicuro ma a volte i nomi sfuggono, grazie per la correzione, se indovinassi anche i nomi sarei perfetto ma la perfezione non esiste…. allora e’ meglio essere imperfetto.

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Da Ustica Celestina Spampinato

Ciao Nuccio,sono Celestina, la figlia di Iano Spampinato,non vorrei sbagliarmi ma mi sembra che a sinistra nella foto sia Elena Olivaris,dietro a Rosa e Frenzina Olivaris,Giovanna Famularo,e in fondo Donia Palmisano.Alcune signore non le conosco.Tanti saluti.

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Dalla California Agostino Caserta

Mi hanno sfidato a ricordarmi i nomi delle persone in questa foto. Non problem. E’ difficile comunque localizzare il posto ma e’ intuibile che il gruppo e’ formato da amici e parenti che salutano Rosa Mancuso per il ritorno in America.

Da sinistra Pina Olivares, Rosa Mancuso, Maria Olivares, Lillia Mancuso, Enza Famularo, Rosa Palmisano, Maria Giardina, Giuseppina Mancuso, Olga Palmisano, Pina Lo Schiavo, Pina Casamento, Lillia Palmisano, Maria Giardina.

In basso Delia Famularo, Totuccio Giardina, Pino Tranchina, Toto’ Palmisano, Mimi’ Caserta.

 

Cagnolina attenta


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Bella giornata invernale in campagna


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COMMENTO

Da Palermo Angelo Longo

bellissima foto!profonda emozione,tanti ricordi di tempi ormai lontanissimi ma vivi nel cuore.e’ bello ricordare la “zia” Maria dal sorriso e dalla simpatia straripante e lo “zio” Nofrio contadino gentiluomo,uomo di umana cultura,per anni stimato Presidente del CENTRO di CULTURA,Amministratore Comunale.Questa casetta era (e’) vicina a quella di mia madre (A PIRRERA) e quando passavano gli aerei che andavano a bombardare palermo ci nascondevamo sotto i letti!

Giovannino: Personaggio di Ustica


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Pesce spada – bella preda


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