Ustica sape

VIAGGI DA/PER USTICA: VECCHI PROBLEMI E NUOVI RINCARI. E’ TEMPO DI CORI NON DI SOLISTI.

Ricordo che oltre cinquant’anni fa in una calda sera di fine estate tutti noi cugini Martin/Martucci/Longo improvvisammo un intrattenimento musicale incluso un piccolo angolo di cabaret avente già da allora, ben evidente nel testo, come bersaglio una precisa “vittima”. Giovanni alla fisarmonica, Franco alla chitarra, vocalist Patrizia e il sottoscritto nel triplice ruolo di organizzatore, percussionista e paroliere confezionammo la seguente parodia da noi cantata alla maniera dei popolari stornelli romani …

“ … e ‘st’aliscafo che arranca, arranca, succede che un bel giorno poi si stanca … sarebbe il caso e pure l’occasione di farlo andare subito in pensione … neanche il tempo di salpare che si ferma in mezz’al mare … (finale) parola mia: partecipò allo sbarco in Normandia”… parola miaaa: partecipò allo sbarco in Normandiaaaa”.

Non a caso ho introdotto questo “revival”, per mettere “il carico”, per dare il mio contributo quale ulteriore conferma che quello della vetustà dei mezzi di collegamento via mare Palermo-Ustica e viceversa è un tema-problema di cui tra il serio ed il faceto si dibatteva già oltre mezzo secolo fa e naturalmente non può che far male la constatazione che l’argomento è di sconfortante attualità.

Oggi purtroppo si aggiunge altro  “grido di dolore” rappresentato dalla insostenibilità del rincaro dei mezzi di trasporto marini e sul conseguente riflesso, inevitabilmente negativo, che i costi avranno sul determinante movimento interno e turistico da/per l’isola.

Su tutto questo potrei approfondire ma mi limito a sottoscrivere parola per parola e a rilanciare quanto già scritto, giorni or sono qui stesso, da Sergio Fisco e Diego Altezza. Con assoluta puntualità espositiva entrambi hanno tra altro impietosamente descritto uno “status quo ante” per cambiare il quale, scrivono giustamente, l’auspicio è assolutamente che la popolazione usticese si muova non certo con i forconi o mezzi bellicosi alternativi ma con pacifiche forme di mobilitazione corale (un’idea-provocazione “plateale”ce l’avrei ma ve la rivelerò più avanti) perché, aggiungo io, sono questi i casi dove quello dei solisti risulterebbe essere fiato del tutto sprecato.

Appelli all’unità che gli isolani non possono far cadere nel vuoto in quanto l’ennesimo invito ad agire in fronte unico e senza “colorazioni” è nell’esclusivo interesse della comunità e non di quello, autolesionistico, dell’appartenenza ideologica. La richiesta  della immediata soluzione dei problemi dei mezzi marini di trasposto inadeguati e dei rincari non sopportabili, non può non trovarvi tutti uniti con pacifiche quanto visibili forme di protesta, mediatiche o diverse, non senza però prima avere l’accortezza, permettetemi il suggerimento, di gettare, simbolicamente s’intende, la tessera di partito in fondo al mare. 

Mario Oddo

Aforisma, Citazione, Proverbio… del giorno


La vita in comune, fra la gente che si ama reciprocamente, corrisponde all’ideale di felicità.
(George Sand)

La vicinanza della Comunità usticese, in questo difficile momento,  al Parroco Padre Lorenzo Tripoli


Le disposizioni governative nazionali in materia di mobilità necessariamente imposte alla popolazione per contrastare e debellare, ci auguriamo in tempo quanto più breve possibile, il diffondersi dell’epidemia del coronavirus stanno comportando per tutti un improvviso impensabile cambiamento delle nostre abitudini di vita, del nostro modo di muoverci, di lavorare, di relazionarci con gli altri. Questo, che meglio sarebbe chiamare stravolgimento, interessa anche la Chiesa nelle sue abituali procedure spirituali. Sull’argomento ospitiamo volentieri un breve intervento del parroco dell’isola Padre Lorenzo Tripoli.

Padre Lorenzo, ha avuto occasione di constatare che i suoi parrocchiani, abitualmente vicini a lei, oggi lo sono ancora di più paradossalmente in un periodo in cui per superiori disposizioni sanitarie sono disciplinatamente tenuti a stare lontani da lei?

“Il fatto di essere impossibilitato a incontrare i miei cari parrocchiani, di non poter avere contatti con loro, mi pesa tantissimo. Comunque ringrazio sempre Dio in quanto questa meravigliosa comunità in effetti, pur fisicamente distante, è stata e continua ad essere vicina a me come parroco, facendomi sentire la presenza in diversi modi .”

Il giustificato divieto di aggregazione è per ora il sacrificio più duro da sopportare?

Si, vedere la nostra chiesa vuota, sopratutto la domenica, è un dolore grande per un sacerdote ma posso dire che questa è una vera quaresima durante la quale si sta riscoprendo, almeno spero, il senso dell’unione familiare e della preghiera.”

Padre Lorenzo, si dice già che (altro…)

Non è il “pesce di Aprile” ma una ulteriore doccia freddissima sulla comunità usticese


 

Ex Candidato Sindaco

LETTERA APERTA AI   MIEI   CONCITTADINI

Cari Concittadini,

Oggi è il 1° Aprile e come è a tutti noto è un giorno di scherzi e di burle.

Anche quanto sto per scrivervi potrebbe essere presa come un “burla”, ma purtroppo non è così. Piacerebbe anche a me, se lo fosse.

Quanto sta avvenendo oggi ad Ustica potrebbe sembrare anche questo uno “scherzo di cattivo gusto”…

E’, invece, una ulteriore doccia freddissima sulla Comunità e per l’economia usticese, tanto fredda quanto quella già fatta con l’aumento spropositato delle tasse che ognuno di noi saremo chiamati a pagare.

Ma non voglio parlarvi delle tasse ( anche se questo è un argomento importante). Ciò di cui voglio parlare è di TRASPORTI e per rendere giustizia ai fatti ed alla verità sui trasporti occorre necessariamente fare qualche passo indietro nel tempo.

Potrà sembrare noioso ma è utile per capire sino in fondo le GROSSE responsabilità dell’amministrazione Licciardi.

Siamo nel  lontano 1° dicembre 2014  – quando è cessato per fine rapporto contrattuale con la Società Usticalines il servizio regionale (scadenza già nota nel 2009 ! ) – ed è da allora che sui trasporti e solo sulla pelle di noi isolani ci sono stati  solo “giochi politici” che ci hanno condotti ad oggi.

E’ bene ricordare, per i corti di memoria, che in quel periodo l’assessorato della regione Sicilia non è stato in grado di fare un bando regionale a valenza europea al quale tutte le Società dell’Europa potessero trovare una convenienza alla partecipazione. Tant’è che per diverse gare queste sono andate deserte.

Tralasciamo, ma non le dobbiamo dimenticare, tutte le (altro…)

Famiglia che la comunità usticese ha accolto per le feste di Natale


Protesta trasporti, una comunità unita e solidale con autorita’ in testa al corteo

Protesta trasporti, una comunità unita con autorita' in testa al corteo
Ustica, Protesta trasporti, una comunità unita con autorita’ in testa al corteo

Visita pastorale di Mons. Corrado Lorefice alla comunità usticese

 

 Corrado Lorefice
Corrado Lorefice

Il 09 – 10 – 11 Gennaio l’Arcivescovo di Palermo Mons Corrado Lorefice farà visita alla nostra Comunità.

Arrivo ad Ustica il 09 Gennaio  alle ore 16:30 e incontro in Chiesa con scuole, autorità civili e militari.

Domenica 10, in mattinata, visita agli ammalati.  Alle ore 18:00 S.S. Messa presieduta da Mons Corrado Lorefice.

Valutazione efficacia protezione comunità bentoniche dell’AMP Isola di Ustica


 

fiore posidonia
fiore posidonia

La dott.ssa Paola Gianguzza, biologa marina del Dipartimento Scienza della Terra e del Mare dell’Università di Palermo, intratterrà il pubblico sul tema “Valutazione dell’efficacia di protezione sulle comunità bentoniche dell’AMP Isola di Ustica”. Il termine bentonico, dal greco «benthos» (abisso) identifica quelle forme di vita, organismi animali acquatici di acqua dolce e marini oltre che tutte le alghe pluricellulari, che vivono in stretto contatto, donde comunità, con i fondali del mare. L’incontro, inserito nella programmazione di Agosto 2015 del Centro Studi, avrà luogo alle ore 18,30 presso il locale del Centro Accoglienza dell’A.M.P. e sarà coordinato dalla prof.ssa Giusi Barbata.
a cura di Mario Oddo

Dalla California a New Orleans per incontrare la comunità usticese


 

Marilene e Ron a new Orleans Ciao caro Pietro, today Ron and I made reservation for airplane to New Orleans in June. June 15th thru June 18. Chris Caravella is going to make a celebration of Usticesi for us !! Also coming will be Barbara Del Buono Morrison and her husband Tony. They live near Agostino Caserta in California.

Ciao caro Pietro; Oggi io e Ron abbiamo prenotato l’aereo per New Orleans nel mese di giugno.Dal 15 aL 18  giugno. Chris organizzerà per noi un incontro con gli usticesiCaravella!! Arriverà anche Barbara Del Buono Morrison e suo marito Tony. Loro vivono nei pressi di Agostino Caserta in California.

Padre Carmelo incontra la Comunità Francescana


 Incontro comunita' francescana

Richiesta incontro problematica trasporto marittimo con unità veloci da Palermo/Ustica e viceversa


 

L'isola 1

 

Gruppo Consiliare di Minoranza

 

Ustica, lì 19 dicembre 2014

 

All’Assessore Dott. Giovanni Pizzo
Assessorato Regionale delle Infrastrutture e  della Mobilità
Regione Siciliana – Via Leonardo da Vinci, 161 – PALERMO

A S.E.    Dott.ssa Francesca Rita Maria Cannizzo  – Prefetto di Palermo
Prefettura di Palermo – Via Cavour, 6

Oggetto: Trasporto marittimo con unità veloci da Palermo/Ustica e viceversa – RICHIESTA INCONTRO.

A seguito della interruzione per scadenza contrattuale del collegamento marittimo integrativo Palermo/Ustica e viceversa svolto da unità veloci, i sottoscritti Consiglieri Comunali del gruppo di minoranza “ L’ Isola “

CH I E D O N O

Un incontro urgente alfine di definire procedure e modalità per la ripresa del servizio di cui all’oggetto.

In attesa di un sollecito riscontro colgono l’occasione per porgere i più cordiali saluti.

Il Capo Gruppo Consiliare
( Felice Caminita)

Si trascrive il nostro riferimento telefonico ed email:
Consigliere D’arca Francesco : 3385748343
Consigliere Caserta Carmela : cons.casertac@pec.comune.ustica.pa.it

 

Maggior rispetto per chi vive su un’isola!…


 

L'isola 1

 

Gruppo Consiliare di Minoranza

 

Siamo indignati !

Leggiamo con grande disappunto un articolo pubblicato sul quotidiano “La repubblica” che tenta miseramente di fornire quello che oggi viene definito un “endorsement” ovvero un “appoggio” alla linea scelta dal nostro Sindaco per motivare l’interruzione del servizio di collegamento con la scoperta di una truffa ai danni della Regione. Del resto tempestiva è stata la risposta sul web da parte dello stesso Sindaco che, assumendo quanto riportato nell’articolo a verità evangelica, invitava tutti coloro che non approvano quanto da lui sostenuto a chiedere scusa. Sarebbe il caso di dire che la prima gallina che canta di solito è quella che ha fatto l’uovo, ma lasciamo perdere queste considerazioni poiché, quello che ci preme sottolineare sono alcune considerazioni rispetto al contenuto dell’articolo ed in particolare.

Gli estensori dell’inchiesta giornalistica mettono in dubbio che il servizio di collegamento sia una tratta sociale. Se avessero avuto più tempo, informandosi, avrebbero scoperto che il catamarano che la mattina parte da Palermo alle ore 7.00 porta sull’isola di Ustica gli insegnanti, gli specialisti medici, la fisioterapista e tutto ciò che può servire ad una comunità per farla sentire integrata e non emarginata. Questo non per elemosina ma perché al pari di tutti gli altri cittadini della Regione Siciliana e dell’Italia intera, gli usticesi pagano le tasse in misura uguale a tutti gli altri non ricevendo, in compenso, i servizi di cui godono tutti gli altri cittadini italiani. Inoltre, pagano la benzina in media 40 centesimi in più di quanto la paga un abitante in terra ferma così come in più pagano i generi alimentari i materiali edili etc. etc. per non dire che sulla maggior parte delle prestazioni sanitarie, che non possono essere erogate ad Ustica, sopportano un ticket aggiuntivo dato dal costo a/r dell’aliscafo e spesso dal costo del pernottamento e del vitto. Certo nessuno ci vieta di dormire sotto i ponti e di digiunare così come di morire allegramente tanto tutto ciò non ha nulla di sociale.

Il costo del collegamento, del quale la società dovrebbe farsi carico, è elevato. Scandalosamente elevato. Che la libera stampa si preoccupi di come viene speso il denaro pubblico è certamente encomiabile a patto però che si stabiliscano quali sono i parametri che utilizziamo per giudicare che una spesa fatta con denaro pubblico sia scandalosamente immotivata. Diciamo questo perché non più tardi di alcuni giorni fa è andato in onda sulla RAI, rete pubblica, uno spettacolo in due sere di Roberto Benigni pagato, con soldi pubblici, quattro milioni di euro. Quasi il doppio dell’importo del bando di gara per garantire il collegamento da e per Ustica e Lampedusa per un periodo di cinque mesi. Perché nessuno ha gridato allo scandalo considerato che i soldi pubblici finiscono nelle tasche di un privato cittadino? Non lasciamo sospesa la risposta e proviamo ad immaginare che lo spettacolo era bello, ben fatto, utile alla crescita sociale e culturale di tanti che l’hanno seguito, insomma ha svolto una funzione sociale e quindi merita il costo che abbiamo sostenuto. E’ sorto a nessuno il dubbio che anche per l’isola di Ustica il collegamento svolge un irrinunciabile servizio sociale necessario al suo sviluppo sociale culturale ed economico? Peraltro, se dovessimo usare gli stessi parametri per giustificare il costo sociale del collegamento allora non avremmo proprio nulla da rimproverare alla Ustica Lines che ha svolto il sevizio, fino a poco tempo fa, in maniera impeccabile.

Se poi il problema lo dobbiamo affrontare da un punto di vista ideologico per cui è l’iniziativa privata che dà fastidio e quindi deve essere penalizzata e colpevolizzata a prescindere, allora ci arrendiamo perché in questo caso non c’è spazio per la dialettica. Ci permettiamo solo di ricordare che una compagnia di trasporti a capitale pubblico esisteva ed è fallita nonostante di soldi pubblici ne siano stati spesi in quantità maggiori rispetto a quelli che oggi sono causa di scandalo.

Così come non abbiamo visto né letto alcun commento stupefatto rispetto al finanziamento di quattro milioni e mezzo di euro per ristrutturare il plesso scolastico di Ustica. A nessuno sembrano eccessivi tutti questi soldi? Eppure anche questo è denaro pubblico che va a finire nelle tasche di privati. Però l’interesse primario è che la scuola sia bella e sicura tale da svolgere la sua funzione sociale.

Ed allora perché due pesi e due misure nel definire ciò che è “socialmente utile” e soprattutto che diritto si ha a buttare fango su una comunità volendola condannare ad una arretratezza sociale e culturale?

Rimaniamo indignati.

Gruppo L’Isola

 

Anna rivolgendosi al vescovo: eccellenza pregate per la nostra comunità…


Anna rivolgendosi al vescovo: eccellenza pregate per noi

Ustica: una comunità unita nel dolore… ieri sembrava un’unica grande famiglia


 

Salvatore ChiesaSpesso, dopo la morte, si descrivono le persone a prescindere da ciò che realmente queste persone fossero. Non è il caso di Salvatore Palmisano.  La nostra comunità, e non solo, Gli voleva un gran bene, e credo sia  risultato evidente ieri, dalla folla di fedeli che hanno voluto renderGli l’ultimo saluto.  Non ricordiamo di aver visto tanta gente in simili occasioni.

Tutte le attività sono rimaste ferme in quelle due ore in cui si sono svolti i funerali, come se fosse stato proclamato il lutto cittadino!.

La nostra chiesa non è riuscita a contenere la folla di amici e conoscenti che si sono voluti stringere accanto alla moglie, ai figli e ai parenti dello sfortunato Salvatore,  che ha perso tragicamente  la vita,  lunedì scorso, a 74 anni, finendo sotto il suo trattore.

Grande la commozione, durante la celebrazione, negli occhi dei familiari e degli amici  ed ancora l’incredulità per una fine così improvvisa e naturalmente il dolore di tutti per un altro pezzo di storia che è volata via.

Tutti  ricorderemo Salvatore per la sua serietà, la dedizione alla famiglia e al lavoro.  Era una persona integerrima nella professione come nella vita di tutti i giorni.

Ad officiare il rito funebre don  Lorenzo Tripoli, parroco di Ustica, che nell’omelia ha ricordato la figura di Salvatore  come uomo umile, buono e conciliante al “servizio” della moglie. Ha cercato parole di conforto in particolar modo per la moglie e per i figli Giovanni, Tonino, Sabino, Angela e Tecla esortando loro a vivere questo momento di grande dolore alla luce della Fede e nella speranza della Resurrezione..Salvatore uscita chiesa

Alla fine toccanti sono state le parole del figlio Giovanni che con un filo di voce strozzato dal pianto, ha sentito il dovere di ringraziare i Carabinieri, i Vigili del Fuoco, tutti coloro che hanno prestato i primi soccorsi e quanti sono stati loro vicino con una telefonata, con una visita, con la collaborazione. Ha concluso citando  le parole di Giovanni Paolo II:  “Famiglia credi in ciò che sei”…  Famiglia  diventa sempre più ciò che sei.

Salvatore cimiteroTotò, così lo chiamavamo, era un grande lavoratore;  uno che il lavoro e i sacrifici non lo hanno mai spaventato ed era sempre pronto a dare una mano, su richiesta o senza, a chi ne aveva bisogno.

Al termine della funzione un lungo applauso, infine, ha accolto il feretro all’uscita della chiesa.
Una testimonianza corale di affetto per Totò prima di accompagnarLo al Cimitero per la sepoltura.

Pietro  Bertucci

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Da Carpi Lorena Viperli

ho un grande dolore…….la notizia della tragedia che ha colpito la famiglia Palmisano, ha ferito gravemente il cuore di tutti noi , che abbiamo conosciuto  Totò  …e di conseguenza stimato, e a cui abbiamo voluto un gran bene……..
Non ci sono parole che possano , in qualche modo, alleviare il dolore della sua famiglia…..di certo, averlo avuto accanto è stato un gran dono per tutti…..
Grazie Totò per quella bella persona che sei stata….e grazie di aver fatto parte anche della mia vita……..
Un abbraccio grande e pieno d’affetto per i famigliari….

Lorena Viperli e famiglia……

… Per noi non è un semplice lavoro ma una missione al sevizio della comunità


Foto di repertorio  (8)Carissimo Sig. Angelo,

sono sollevato nell’apprendere che si sia trattato semplicemente di un malinteso, evidentemente riferendosi a “giovani Comandanti”, Lei non alludeva all’età anagrafica (tenuto conto che tutti gli altri colleghi impegnati sulla tratta sono over 50) bensì faceva un confronto con le glorie del passato (ha dimenticato però di annoverare il mitico Comandante Giovanni PATERNA, mio padrino e mentore)…. e mi duole aver utilizzato un tono certamente aggressivo, ma mi creda, non era assolutamente provocato dall’ego ferito, piuttosto dalla mortificazione per il lavoro fin qui portato avanti.

Per me ed il mio equipaggio, l’attività che svolgiamo ogni giorno non rappresenta un semplice lavoro ma una missione al servizio di una comunità che amiamo e che negli anni ci ha gratificato e donato tanto affetto.

Affetto che desideriamo sempre ricambiare, nel limite delle nostre possibilità, cercando di essere attenti ai bisogni di tutti, ed é dunque per tali ragioni che non desideriamo essere accomunati ad “altri” ……..

Per l’invito a pranzo é sempre confermato e mia moglie già non vede l’ora di tornare ad Ustica…..mi faccia sapere solo che dolce preferisce.

Infine desidero personalmente ringraziare il Dott. Luigi Carollo, la Sig.ra Tiziana Pitruzzella, la Sig.ra Angela D’Angelo e l’Ing. Marco Daricello per le parole di stima che mi sono pervenute, saranno uno stimolo per fare ancora meglio……Grazie!!!!

Ustum Semper Fidelis
C.L.C Giuseppe Bertolini

UNITI per il bene dell’Isola e della sua comunità


A fronte di una situazione politica e sociale che sarà registrata dalle generazioni future tra le più “difficili” della storia di Ustica, chiunque abbia ancora a cuore il futuro dell’Isola dovrà porsi angosciosamente una domanda: – se abbia fatto qualcosa per promuovere o facilitare il rinnovamento e soprattutto se abbia compiutamente assolto al dovere primario di concorrere a ricostruire nella pubblica opinione credibilità nelle istituzioni e nel ruolo degli Amministratori -.

La tendenza più diffusa è sempre stata quella di confondere politica e amministrazione, interessi personali e doveri pubblici. Un esempio: – Il politico promette a prescindere, pur di arrivare alla meta, – l’Amministratore promette solo se ne ha la facoltà e/o la possibilità.

L’aspirazione a governare non sempre è rivendicata in funzione della propria capacità e serietà, ma in funzione di interessi di parte, di gruppi o di partiti.

Dobbiamo ora riflettere se non è arrivato il momento di cambiare metodo (mentalità).

Occorre quindi l’immediata, totale ed incondizionata inversione di tendenza per incoraggiare un nuovo gruppo di governo dell’Isola.

Le persone di buon senso, coloro che sanno vedere e sentire, coloro che ritengono, veramente e non solo a chiacchiere, prioritario il bene dell’Isola, dovranno intervenire in tutte le sedi più appropriate e con tutte le loro forze per unire in UNA UNICA LISTA persone (giovani e meno giovani) più che politiche, popolari al servizio dell’Isola che abbiano le idee chiare sulle regole e con pochi, selezionati ma urgenti programmi di lavoro e che possano professare con fatti, senza condizionamenti di sorta, il servizio per cui si candidano.

Un gruppo, con a capo un profondo conoscitore di Ustica e dei disagi che un’Isola comporta, capace di conquistare il cuore e la mente dei nostri concittadini per realizzare insieme un futuro migliore.

Potranno così riemergere i valori della collaborazione, dell’altruismo, della disponibilità e della tolleranza, per seppellire definitivamente i profondi solchi dei rancori che spesso proprio le competizioni elettorali provocano, a beneficio dell’Isola e della comunità.

Chi scrive, come forma mentis, crede nella politica dei ruoli contrapposti (chi vince governa e chi perde va all’opposizione), ma Ustica è l’eccezione perchè troppo piccola – assimilabile ad un medio condominio – per trovare gli elementi in possesso dei requisiti di cui sopra. In caso di liste contrapposte verrebbe selezionato il candidato in funzione dei voto che potrebbe ottenere, spesso a discapito della preparazione. I ruoli contrapposti in piccolissimi centri sono lesivi e negativi per la crecita.

Non dovrà nascere, quindi, un nuovo partito in aggiunta, o in concorrenza, o in alternativa, o in opposizione a quelli già esistenti, ma un gruppo “DIRIGENTE” cui tutti i partiti prestino i loro uomini migliori a cui si aggiungano i migliori per onestà, buona volontà e competenza avendo sempre presente che ESSERE AMMINISTRATORI DEL PROPRIO PAESE E’ UN “SERVIZIO NON UN DIRITTO”.

02 Febbraio 2013

Pietro Bertucci

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COMMENTO

Da Ustica Angela D’Angelo

Signor Angelo Longo,
Ho la foto della “Signora Sindaco”, se lei vuole, quando ci vediamo gliela mostro!
Intanto qualcuno potrebbe andare a trovarla per vedere come lavora in armonia con la sua gente e con la Minoranza!

Cari saluti
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Da Palermo Angelo Longo

CARA ANGELA, PERCHE’ NON PROVARE A INVITARE LA SIGNORA LUCIA PER UN WEEK END AD USTICA? CHISSA’ COME E’ FATTO UN SINDACO DONNA. NOI E’ DAI TEMPI DELLA BARONESSA ANNA NOTARBARTOLO CHE ASPETTIAMO. CHISSA’……

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Da Ustica Angela D’Angelo

Lucia Meloni è il Sindaco “sui generis” di Donori, un paesino del Cagliaritano.
Convinta che amministrare significhi prima di tutto giocare di squadra, cura la Politica della propria terra come un diligente giardiniere cura le sue piante.
Michela Murgia che l’ha intervistata, alla fine trova il coraggio di farle l’ultima domanda:”Lucia, ma tu sei di Destra o di Sinistra?”
Lei le sorride e semplicemente risponde:Sono di Donori”.

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Da Palermo Mario Oddo

Pietro, questo tuo appello è musica per le mie orecchie (leggere commento postato il 31 u,s.); non so se gli sviluppi dimostreranno che la tua si rivelerà una predica nel deserto; mi auguro raggiunga anche le orecchie di altri che hanno una occasione irripetibile, quella di dimostrare con i fatti di avere a cuore solo ed esclusivamente il futuro dell’Isola. Non ci vuole molto; basta che pochi uomini di buona volontà (chi non ce l’ha se la faccia venire) si siedano intorno a un tavolo e ne discutano serenamente e responsabilmente. Qualche “spiritoso” forse osserverà che ad Ustica non mancano i tavoli … mancano gli uomini di buona volontà. Speriamo poter constatare a breve che non è così …

 

 

 

Uniti per il bene dell’Isola e della Comunità


Le campagne elettorali sappiamo tutti che in un piccolo Centro abitato, anche se impostate sui principi democratici, possono essere “pesanti” e a volte deleterie per l’armonia dei cittadini e anche per i nuclei familiari. Se campagna elettorale ci sara’ ad Ustica sarebbe opportuno limitarne al minimo la durata invece a causa di certe iniziative giornalistiche si rischia di ottenere il risultato opposto….

Si era parlato a lungo e spesso che il prossimo Sindaco e Giunta ( con qualche eccezione ) non dovevano essere piu’ forestieri……

La Lista, secondo il mio modestissimo parere, dovrebbe essere UNICA cosi si mette da parte la lotta per il potere evitando lo “spirito di rivalsa” a vantaggio dello “spirito di collaborazione”. Sono convinto che nascerebbe una amministrazione SUPER PARTES che sarebbe capace di rilanciare l’isola. Ma ci vorra’ gente capace, che ha voglia di lavorare e che è disposta a fare sacrifici.

Dei tre candidati di cui si parla in altri mezzi di info con insistenza da tanto tempo, mi dispiace doverlo ripetere ma non vedo bene l’amico Licciardi perché già gli sono state concesse due opportunità, prima della crisi … , lo stesso vale per l’esimio Sig. Menallo perché non conosce le nostre realtà e poi il movimento 5 stelle, cui fa riferimento, non dà garanzia di lunga vita… La storia insegna che di movimenti senza capo né coda ce ne sono state ad iosa ( guardare il recente Tea Party americano che voleva fare chissa’ che cosa.. ), si vedono e sentono troppe contraddizioni stile armata Brancaleone. Il momento e’ delicatissimo e ad Ustica non possiamo permetterci di giocare d’azzardo. Abbiamo già sperimentato gli ultimi due mandati mettendoci nelle mani di sconosciuti ed è stata una esperienza negativa. Abbiamo ricevuto solo promesse allettanti, spesso troppo belle per essere vere e nella fattispecie ambientalisti che ” vedono ” Riserve Totali dappertutto affossando la gente del posto.

Chi in politica fa troppo schiamazzo e promette di cambiare tutto anche il sistema, racconta super balle, e sara’, eventualmente, il sistema a cambiare loro, nella storia dell’umanita’ e’ stato sempre cosi.

Si vocifera che qualcuno, di nuovo, si sta interessando per la Lista Unica. Eccellente ! Se davvero Licciardi e Menallo ci tengono a livello personale e pensano di avere la forza, capacita’, qualita’, connections ecc…per aiutare la causa isolana, e considerato che per me per ragioni diverse non sono adeguati a ricoprire la carica di Sindaco, potrebbero mettere tutte le loro doti e qualità ad uso ed a favore della nuova Amm.ne come consiglieri/Assessori e non contro ( nel caso fossero in minoranza ), penso che in questo ruolo sarebbero benvenuti, così si potrebbe avere una squadra solida dove ognuno lavora in armonia per il bene della collettivita’ usando il meglio di se stesso (come scrive Gabriella).

Mettere da parte un po’ di alter ego e sacrificarsi per il bene comune equivarrebbe ad essere veri “benefattori”. E questo discorso vale per qualsiasi altra persona importante con amicizie doti e qualita’ che pensa di potere mettere sulla bilancia il peso dei propri pregi per collaborare nella rinascita e riscatto della nostra isola, o da Consigliere o da esterno come “consulenti”. Il Sindaco per me dovrebbe essere usticese, capace, volenteroso, onesto che conosce i problemi e sa come risolverli, una persona che vive in loco : ” l’occhiu ru patruni ngrassa u cavaddu “. Se questa idea va avanti si potrebbe avere un ” Dream Team “, la rinascita diventerebbe piu’ tangibile e ogni giorno di piu’ una realta’.

Agostino (Nuccio) Caserta

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Da Ustica Giorgio Tranchina 

Signor Caserta l’unico filo conduttore del suo discorso, più che quello logico, mi sembra l’incoerenza di ciò che scrive. Parla con sicurezza, dice tante cose, molte giuste ma molte se lo lasci dire sono proprio banali. Parlo di incoerenza perchè nel momento stesso in cui lei cerca di smorzare i toni della campagna elettorale, parla di lista unica, sviluppa argomentazioni contro due possibili (uno già ufficiale) candidati alla poltrona di Sindaco, dimenticandosi (forse) di citarne un terzo. Questa non è campagna elettorale? Perchè dovrebbe crearsi una lista unica imposta da qualcuno? Le idee sono diverse o sono le stesse? Licciardi può candidarsi perchè la legge glielo permette, anche se ha già fatto due volte il sindaco. Allo stesso modo Menallo, che lei critica perchè non conosce le realtà dell’isola, ne ha il diritto pur essendo un “forestiero” e ne sta usufruendo. Perchè non ha citato l’eventuale terza lista? Le sembra la più adatta a governare l’isola? Le sembra si sia proposta come Lista unica per formare una grande coalizione che superi i vecchi dissidi interni? Ha della gente capace al suo interno? Le mie sono domande sincere e legittime!!!

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Da Palermo Francesco Menallo

In condizioni straordinarie si cercano persone che abbiano competenze adeguate al momento difficile e siano in grado di percepire i cambiamenti ANTICIPANDONE gli effetti; se il consiglio comunale e la totalità della giunta saranno usticesi rappresentativi non di fazioni, famiglie, gruppi di interesse ecc. ma di categorie sociali ( giovani, madri, pescatori, imprenditori, pensionati, ecc.) ognuno potrà apportare del suo e tutta la collettività’,

( in atto molto frazionata) potrà trarne giovamento.

Lo “straniero”non sarà un dominatore ( e di che?!? Dei guai e dei problemi da affrontare, forse!) ma un catalizzatore.

Col vantaggio di non dover rispondere a nessuno, perché nonostante la disinformazione prodotta dai media tradizionali, il m5s NON è un’organizzazione verticistica e Grillo non è mai stato altro che un megafono delle realtà locali, in questo momento dotate di uno strumento formidabile: 15 ragazzi eccezionali in grado di proporre le norme di legge regionali che possono aiutare anche la comunità usticese nel momento più difficile della sua storia recente.

PS : esporre idee, campagna elettorale o meno, condivisibili o meno, non significa far litigare le persone ma indurle a riflettere abbandonando schemi e percorsi mentali precostituiti……abbandonando pre-giudizi ( sangue, mare, vento nelle vene…..ma non si rischia l’intossicazione?).

Se c’è qualche lettore che ha una proposta legislativa (in materia di competenza regionale) che possa contribuire a risolvere alcuni dei (numerosi) problemi di ustica la scriva o mi contatti per organizzare un incontro con qualche nostro componente di commissione legislativa competente ( siamo in tutte) a cui illustrarla; ed ovviamente, se gli sono particolarmente antipatico, puo’ farlo anche da solo, visto che contribuisce a pagarli il ( ridotto) stipendio. Può farlo chiunque, anche chi ritiene Grillo un pagliaccio e propone paragoni improponibili come quello col tea party(!); mai nessuno di noi ha ritenuto di possedere il Verbo ma l’errore di confondere la soluzione con la causa del problema quello sicuramente non siamo disponibili a commetterlo…….

 

Centro Studi: “alto valore culturale e memoria storica di una comunità”


Appreso della decisione unilaterale del Comune di Ustica di cui è vittima il Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica con ricadute e rischi per la sua meritoria azione, conosciuta e riconosciuta sia a livello nazionale che internazionale per il suo alto valore culturale e di memoria storica di una comunità e del nostro Paese, a nome dell’Ong ALISEI – Associazione per la Cooperazione Internazionale e l’Aiuto Umanitario -di Milano Ti prego di trasmettere al CSDIU e al suo Presidente la solidarietà e la vicinanza della nostra associazione.

Il rischio che possa essere compromessa l’azione di un importante luogo e strumento di produzione culturale e di ricerca della storia del nostro Paese di respiro internazionale sarebbe una grave perdita non solo per i cittadini usticensi ma per l’Italia tutta; un gesto grave di cui siamo certi non si vorrà macchiare l’Amministrazione comunale di Ustica.

Siamo a disposizione per qualsiasi ulteriore forma di pressione e sensibilizzazione che il CSDIU riterrà opportune auspicando che il Sig.Sindaco di Ustica possa rivedere e recedere dalla sua decisione ricercando con il dialogo le forme perchè il CSDIU possa continuare la sua azione e la collaborazione con il Comune continuando a fruire di una sede e di uno spazio pubblico.

Ruggero Tozzo
Presidente ALISEI Ong –
Associazione per la Cooperazione Internazionale e l’Aiuto Umanitario 

 

Centro Studi: la comunità usticese sembrerebbe insensibile alle “vere”ricchezze


Caro Franco,manifesto la mia piena adesione alla protesta. La notizia mi è sembrata subito tanto assurda, da apparire incredibile. Purtroppo la situazione della Riserva Marina e la fine dell’Acquario, dell’Itinerario archeologico subacqueo, che per anni abbiamo cercato di ripristinare, e soprattutto dell’interessantissima collezione di cimeli della Rassegna di Ustica e delle prime attrezzature subacquee nei locali dell’Accademia di Scienze Subacquee, che credo ancora siano abbandonati, mi induce all’amara riflessione che la comunità di Ustica non sembra affatto comprendere l’importanza delle sue “vere” ricchezze.

Cordialmente

Prof. Gianfranco Purpura

 

Centro Studi: Una istituzione che dà lustro alla comunità isolana


“La grave crisi economica che continua ad attanagliare l’Italia e gli italiani ha ormai gravi ripercussioni sulle istituzioni culturali che, a vario titolo e a vari livelli, operano nel nostro Paese. E’ giusto non sprecare, ma è altrettanto giusto tenere in vita quelle istituzioni che danno spessore culturale a luoghi periferici che altrimenti rischierebbero di perdere ogni attrattiva che non sia legata al mordi e fuggi del turismo giornaliero o alla vacanza di rapina. Il Centro Studi di Ustica – ne ho personale esperienza – valorizza l’isola, la sua storia, la sua importanza nel Mediterraneo. E’ un’istituzione che dà lustro alla comunità isolana, conservandone e valorizzandone la memoria. Il Comune di Ustica dovrebbe considerare un onore ospitarne i locali.

Matteo Collura
( editorialista culturale del Corriere della Sera)