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Revisione Ordinanza CP 44/2011 – Osservazioni di Maria Teresa Giordano


Caro Pietro,

“…a parte lo sconforto nell’apprendere la necessità di un nuovo incontro per la revisione dell’ordinanza 44/2011, nonostante le modifiche dell’agosto 2011, non posso che recriminare il mancato coinvolgimento, ancora una volta, della cittadinanza, anche tramite delegato, su di un argomento così importante! Evidentemente “gli schiamazzi” della stagione estiva non sono stati abbastanza forti da lasciare un’impronta nella memoria dei “capi”…forse una piccola traccia in quella del nostro Sindaco, che ha chiesto in modo quasi silenzioso commenti ed osservazioni….

Comunque, tralasciando le “polemiche”, ti espongo brevemente i punti salienti, che non devono essere modificati o “revisionati” in nome di interessi economici dei diving celati dietro “esigenze di protezione e sicurezza marittima”!

Il principio fondamentale che non deve essere mai dimenticato e sul quale i divings certamente marceranno per portare avanti i propri interessi economici è la sicurezza delle immersioni.

La sicurezza delle immersioni è garantita principalmente dal rispetto delle leggi che regolano le attività subacquee e la nautica da diporto, dall’osservanza delle regole del mare, che impongono prudenza e buon senso, e dal possesso di un brevetto, che “garantisce” le qualità del subacqueo!

A ciò si aggiunga che ad Ustica vi è la presenza costante e continua della Guardia Costiera, cui ciascun subacqueo deve comunicare le proprie “mosse” e che vi è la camera iperbarica, con uno staff efficiente e preparato! Già tutti questi elementi costituicono una garanzia per la sicurezza delle immersioni, sicurezza che ovviamente si rafforza laddove l’immersione venga svolta con l’ausilio di un centro di immersione. Ma non può certamente affermarsi che l’immersione con un diving sia totale garanzia di sicurezza…Sarebbe interessante pubblicare una statistica sugli incidenti subacquei avvenuti sull’isola…Senza trascurare, poi, che spesso barche e gommoni carichi di subacquei escono con condizioni meteo-marine particolarmente avverse!

Un ultimo appunto su ipotetici accenni all’uso dell’ossigeno sulle imbarcazioni (D.M. 146/08) che praticano immersioni (materia sulla quale ho notato profonda ignoranza a partire dai marinai della Guardia Costera): per conoscenza, il Ministero dei Trasporti ed il Comando Generale delle Capitanerie di Porto hanno chiarito che “le suddette dotazioni di sicurezza non sono obbligatorie nelle unità da diporto private”.

Tutto ciò per evidenziare che non si può, in nome della sicurezza, negare ai “vacanzieri” privati di poter fruire e godere delle bellezze della nostra isola, a maggior ragione se poi questo diritto viene negato agli usticesi!

Chiusa questa “breve” parentesi, ritengo opportuno evidenziare che alla riunione del 2 febbraio non dovrebbero essere modificate in peius le “regole” ivi statuite: nessuna limitazione per usticesi, domiciliati, proprietari di case con relativo nucleo familiare e nessuna limitazione per i natanti, da qualunque regione, città, paese provengano, che devono poter accedere alla Secca della Colombara o a Cala Galera (sempre nel rispetto della normativa da diporto) o a qualsiasi altro posto dell’isola.

Maria Teresa Giordano

 

Considerazioni incontro chiarificatore (sic!) con CP


“Riunione” poco utile. O molto utile…

Purtroppo, come avevo già visto altre volte, gli usticesi si sono esibiti in folkloristiche quanto inutili urla, cosa che io poco apprezzo… tolto questo, si è discusso solo dei problemi della cala S.Maria e della conduzione dei natanti attorno all’isola, nonché della gestione del noleggio/locazione delle barche.

Una sola cosa è emersa in modo INEQUIVOCABILE: l’assoluta mancanza di elasticità ed apertura mentale di chi dovrebbe essere al nostro servizio! Già, però non è tutto negativo, perché i rappresentanti della CP hanno precisato di “eseguire ordini”. E’ adesso abbastanza chiaro che chi regge le fila (non era presente!) ha delegato, in loro rappresentanza, persone particolarmente rigide e ha deciso che non vi fosse posto migliore in cui spedirle che l’Isola… Per inciso, tali rappresentanti si sono dimostrati educati e cordiali, ma fin troppo rigidi, forse per gli ordini ricevuti…

Probabilmente la cosa migliore sarebbe “cercare la testa del pesce” e capire il motivo di incondivisibili decisioni.

Ustica fa parte del resto d’Italia, come affermato dal rappresentante di CP, questo è evidente…. la parte meno evidente è che le tradizioni non possono essere massacrate in virtù di leggi che perdono di significato per le caratteristiche morfologiche dell’isola… la parte meno evidente è che forse il buonsenso dovrebbe essere alla base di decisioni ed affermazioni sentite oggi. Forse bisognerebbe mettere in mostra che quanto discusso oggi dai rappresentanti della CP non è “legge che viene fatta rispettare”, è tirannia!

Si è detto tutto ed il contrario di tutto, i corpi morti non sono sicuri, però le forze pubbliche li usano per il loro ormeggio…. le boe gialle di delimitazione sono ABUSIVE e posate senza alcun progetto APPROVATO, ma verranno utilizzate come base per l’ormeggio dei natanti;è vietato mettersi “alla ruota” dentro l’approdo (e vi prego di non chiamarlo MAI “porto”, perche tale non è!), però… scusate, ma se il corpo morto è vietato devo mettermi all’ancora… e se ho solo un’ancora direi che sono alla ruota! Alla faccia della sicurezza.

Poi sono state spiegate le metodologie di repressione dei vacanzieri: a meno di 100m dalla costa si potrà andare solo a remi (sic! è la legge, ma un gommone di 7,5 metri come va a remi?) ma ciò non vale per i diving! non si può ancorare a meno di 100m ma questo non vale per i diving. Saranno generosi, se ci fermiamo a 80m dalla costa non ci rimprovereranno e non ci faranno il verbale…. Non voglio commentare oltre, semplicemente mi passa la voglia di mettere il gommone a mare… L’ormeggio selvaggio era IMPROPONIBILE e sono il primo a dirlo, ma in quella caotica gestione non c’è mai stato alcun problema. Siamo sicuri che fosse necessario (o utile…) cambiare le cose?

Presto altre considerazioni sull’incontro e sulla ordinanza 44/11…

Marco Daricello

^^^^^^^^^^^

Da Milano Marco Martucci

Cari amanti dell’isola di Ustica; desidero porvi alcuni quesiti:
1) come faremo a goderci l’isola con queste restrizioni?
2) come faremo a ormeggiare alla cala S. Maria i nostri “panfili”‘
3) come faremo a varare i nostri panfili senza pagare alcuna tassa?
4) come faremo a ormeggiare intorno all’isola senza ancora?

Questi e tanti altri quesiti trovano una sola risposta: FOTTIAMOCENE!!!!! del resto alcune restrizioni già erano esistenti e mi sembra che solo in pochi si siano attenuti negli anni passati Un abbraccio

 

 

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