Nel decimo anniversario della scomparsa di Saveria Profeta
Sono trascorsi dieci anni ma il suo ricordo rimane sempre più indelebile.
Manca sempre, manca tanto, manca ovunque.
Il Suo ricordo mi accompagnerà per sempre e sono certo che, essendo a godere della Luce del Signore, non mancherà di intercedere grazie per tutti noi. Ha lasciato una infinita eredità di fede e di amore che meglio ci fa comprendere e ci conduce alla consapevolezza che quanto ci rimane da fare in questa vita è fare del bene, poichè poi tutto finisce, tranne il ricordo.
L’onestà è stato il suo ideale, la scuola la sua vita, la famiglia il suo affetto. I ragazzi, gli amici ne serbano nel cuore la memoria.
Indubbiamente tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerla hanno nostalgia non solo per il suo rigore ma anche per il garbo con il quale entrava nella vita di tutti coloro che per necessità diverse si rivolgevano a lei e, per la sua capacità di prendersi cura dei problemi degli altri. Sono fermamente convinto che essa manca non soltanto a me, ma un po a tutti noi
Essa, certamente, dimora nella luce di Dio, considerava il “Padre Nostro” , che giornalmente recitava, la preghiera più bella del mondo.
Schietta, leale esigentissima, pacata, giusta ma allo stesso tempo partigiana sempre preoccupata dei problemi altrui. Questo è il ritratto che affiora alla mia mente a dieci anni dalla sua morte.
Affinchè rimanga vivo il suo ricordo la raccomando a quanti la conobbero e l’amarono.
Ustica 5 maggio 2018
Salvatore Compagno