Aforisma, Citazione, Proverbio… del giorno
Trovo che il dolore di una piccola critica, anche se infondata, è più acuto del piacere di molte lodi.
(Thomas Jefferson)
Trovo che il dolore di una piccola critica, anche se infondata, è più acuto del piacere di molte lodi.
(Thomas Jefferson)
“C’è una sola prova infallibile per misurare un uomo: il dolore. Migliora i buoni e peggiora i cattivi.”
VITTORIO BUTTAFAVA
Non si è mai soli davanti al mistero della sofferenza: si è col Cristo che dà senso a tutta la vita. Con Lui tutto ha un senso, compresi il dolore e la morte”
(Giovanni Paolo II)
Un giovane di Ustica A.T. questo pomeriggio, all’età di 43 anni, è stato rinvenuto cadavere all’interno della sua abitazione in zona 167.
L’allarme è stato dato dalla sorella che non avendo ricevuto riscontro alle telefonate, intorno alle 16,00, si è recata a casa e lo ha trovato sul divano privo di vita.
Sul posto sono intervenuti, allertati immediatamente, i Carabinieri ed il medico di guardia che nulla hanno potuto fare per il giovane. I carabinieri stanno lavorando per ricostruire le ultime sue ore di vita.
Mentre scriviamo sta arrivando da Palermo il medico-legale per accertare le reali cause del decesso.
Il giovane, da qualche anno, soffriva di depressione e proprio ieri, ci dicono, è andato a visita di controllo dal psicologo.
P.B.
Qualsiasi persona a cui è stato risparmiato il dolore personale deve sentirsi chiamata per aiutare a diminuire quello degli altri.
(Albert Schweitzer)
“Non ti crogiolare e non ti attardare più del necessario nel dolore, perché così facendo nutri il tuo masochismo e quindi la tua auto distruzione”.
(G. Palombo)
“Fare molto rumore a proposito di un’offesa ricevuta, non diminuisce il dolore, ma aumenta la vergogna.”
GIOVANNI BOCCACCIO
Spesso, dopo la morte, si descrivono le persone a prescindere da ciò che realmente queste persone fossero. Non è il caso di Salvatore Palmisano. La nostra comunità, e non solo, Gli voleva un gran bene, e credo sia risultato evidente ieri, dalla folla di fedeli che hanno voluto renderGli l’ultimo saluto. Non ricordiamo di aver visto tanta gente in simili occasioni.
Tutte le attività sono rimaste ferme in quelle due ore in cui si sono svolti i funerali, come se fosse stato proclamato il lutto cittadino!.
La nostra chiesa non è riuscita a contenere la folla di amici e conoscenti che si sono voluti stringere accanto alla moglie, ai figli e ai parenti dello sfortunato Salvatore, che ha perso tragicamente la vita, lunedì scorso, a 74 anni, finendo sotto il suo trattore.
Grande la commozione, durante la celebrazione, negli occhi dei familiari e degli amici ed ancora l’incredulità per una fine così improvvisa e naturalmente il dolore di tutti per un altro pezzo di storia che è volata via.
Tutti ricorderemo Salvatore per la sua serietà, la dedizione alla famiglia e al lavoro. Era una persona integerrima nella professione come nella vita di tutti i giorni.
Ad officiare il rito funebre don Lorenzo Tripoli, parroco di Ustica, che nell’omelia ha ricordato la figura di Salvatore come uomo umile, buono e conciliante al “servizio” della moglie. Ha cercato parole di conforto in particolar modo per la moglie e per i figli Giovanni, Tonino, Sabino, Angela e Tecla esortando loro a vivere questo momento di grande dolore alla luce della Fede e nella speranza della Resurrezione..
Alla fine toccanti sono state le parole del figlio Giovanni che con un filo di voce strozzato dal pianto, ha sentito il dovere di ringraziare i Carabinieri, i Vigili del Fuoco, tutti coloro che hanno prestato i primi soccorsi e quanti sono stati loro vicino con una telefonata, con una visita, con la collaborazione. Ha concluso citando le parole di Giovanni Paolo II: “Famiglia credi in ciò che sei”… Famiglia diventa sempre più ciò che sei.
Totò, così lo chiamavamo, era un grande lavoratore; uno che il lavoro e i sacrifici non lo hanno mai spaventato ed era sempre pronto a dare una mano, su richiesta o senza, a chi ne aveva bisogno.
Al termine della funzione un lungo applauso, infine, ha accolto il feretro all’uscita della chiesa.
Una testimonianza corale di affetto per Totò prima di accompagnarLo al Cimitero per la sepoltura.
Pietro Bertucci
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Da Carpi Lorena Viperli
ho un grande dolore…….la notizia della tragedia che ha colpito la famiglia Palmisano, ha ferito gravemente il cuore di tutti noi , che abbiamo conosciuto Totò …e di conseguenza stimato, e a cui abbiamo voluto un gran bene……..
Non ci sono parole che possano , in qualche modo, alleviare il dolore della sua famiglia…..di certo, averlo avuto accanto è stato un gran dono per tutti…..
Grazie Totò per quella bella persona che sei stata….e grazie di aver fatto parte anche della mia vita……..
Un abbraccio grande e pieno d’affetto per i famigliari….
Lorena Viperli e famiglia……
Tutta la cittadinanza usticese si è stretta attorno al dolore di Mariano e Marco per la triste scomparsa, dopo quattro mesi di sofferenza, di Maria. A titolo personale ma anche in rappresentanza di tutti gli usticesi, spero di essere riuscito ad essere vicino a Mariano in questo periodo e negli ultimi giorni: ieri ad Ustica, oggi a Palermo.
Ho conosciuto Maria solo negli utlimi anni, quando già la sofferenza per la perdita di Giuseppe l’aveva resa schiva dagli incontri e dai clamori. Conosco pertanto solo per quanto mi è stato riferito del suo impegno sociale prima e politico poi. Ne posso testimoniare invece il suo ruolo di madre provata ma “forte nella difficoltà e silenziosa nelle scelte” .
Un pensiero va ora a Mariano ed a Marco. Il primo, anche in questa occasione, ha confermato il suo attaccamento alla famiglia. Si è sottoposto per quattro mesi a sforzi disumani, viaggiando quasi quotidianamente tra Palermo ed Ustica ma non tralsciando i suoi doveri di padre(approdando chiedeva solo di Marco e benchè stanco e provato, accoglieva ben volentieri le richieste del figlio di partecipare alle sue attività) e di responsabile sanitario dell’isola. Stamane all’obitorio , nonostante tutto questo , aveva comunque parole di conforto e di incoraggiamento verso i parenti degli altri defunti.
Marco ha dimostrato, sin da giovane, di avere sempre voglia di reagire alle difficoltà della vita. Oggi ha la certezza che potrà contare sempre in un grande padre ed in una comunità che lo ama.
Forse il dolore serve a provarci , a farci capire quali siano i veri valori della vita. Solo che quando si prova il dolore è umano avere difficoltà a crederci.
Aldo Messina
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COMMENTO:
Frequento ormai Ustica da parecchi anni e, per contiguità fisica ed affinità professionale ho avuto modo di conoscere ed apprezzare Mariano Scalisi.
Ho, da subito, riconosciuto in Lui quell’umanità e quella religiosità “laica” che, associata al suo filantropismo, ne delinea la figura di medico a cui tutti noi dovremmo tendere.
Da sempre a fianco di chi soffre non ha mai lesinato il suo prezioso e qualificato aiuto professionale, ma anche il soccorso morale di cui il sofferente necessita.
Perciò mi onoro di essergli Collega.
Ha inoltre, al di fuori della sua attività di medico, coltivato la passione politica e quella per il teatro.
La vita lo ha veramente, con le sue rudezze, messo alla prova più di quanto mediamente accada agli altri, ma Egli ha sempre ritrovato la forza per rialzarsi e combattere.
L’ultima volta che ci siamo incontrati, prima del “fattaccio”, abbiamo fatto una lunga chiacchierata sull’aliscafo, condita da panini con il salame, e dalla speranza, sicuramente più dettata dal profondo amore coniugale che dall’evidenza scientifica, che tutto potesse risolversi positivamente.
Così non è stato!
“Sursum corda” Mariano!
Ti aspettiamo sicuri che, anche stavolta, piagato ma non piegato ritornerai il “Vecchio Leone” che abbiamo imparato ad apprezzare.
Con affetto e stima.
Salvatore Calderone
Preferendo ricordare la mamma felice, sempre affabile e premurosa con i figli e la famiglia, oltre che una vicina di casa discreta ed impeccabile, prima della lunga vicenda personale che tanto l’ha provata e che, semmai, ha rafforzato l’affetto ed il nostro rispetto per la signora Maria, la famiglia Rispoli è vicina al Dott. Mariano ed a Marco per la incommensurabile perdita che li ha colpiti negli affetti più cari.
Mario Rispoli e famiglia
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Dalla Svizzera Felice e Graziella Giardino
A Mariano e Marco giungono le nostre piu sentite condoglianze per la perdita della moglie e mamma, il suo ricordo vivrà perenne nei vostri cuori.
Felice e Graziella Giardino, Svizzera
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Di Eliana Doninici
si il dolore serve a comprendere molte cose ed a maturare , anche se ad alcuni serve solo a diventare più egoisti e cattivi…..
Le perdite sia per lutto che nella vita lasciano vuoti incolmabili, dolori profondi che non si sanano mai.
Certo quando vi è una morte si può solo continuare a portare la persona defunta nel cuore e farla vivere tramite i ricordi …. nel caso delle perdite di persone ancora in vita invece ci si danna per comprendere ed a volte non si ha risposta e la cosa allontana dal mondo e dalle persone portandoci a sopravvivere soprattutto quando saremmo disposti a dare la vita per una persona e siamo consapevoli di averle dato tutto per quello che ci ha concesso ……
Comunque comprendo il dolore della morte avendone vissute 5 , l’unica cosa che posso dire a coloro che restano è :”RICORDATE SEMPRE CHI MUORE IN OGNI VOSTRA AZIONE E SENTIRETE SEMPRE VICINA LA PERSONA CHE NON POTETE PIù RIVEDERE”
Eliana Dominici