Ustica sape

Riceviamo e pubblichiamo – Trasporti marittimi tra Sicilia e isole: 100 milioni di euro all’anno, avarie in mare e tanti punti interrogativi/ MATTINALE 536


Riceviamo e pubblichiamo – Bonus 200 euro al via da luglio: chi ne ha diritto, come presentare la domanda


Bonus 200 euro al via per 31,5 milioni di lavoratori con reddito sotto i 35mila euro l’anno. Il contributo presente nel decreto Aiuti, che costerà allo Stato 6,3 miliardi di euro, spetterà ad un’ampia fascia di categorie ma le procedure per ottenerlo non sono uguali per tutti.

Bonus 200 euro a chi spetta

Il bonus 200 euro spetta ai lavoratori dipendenti, pensionati, disoccupati, autonomi e professionisti e anche i beneficiari del reddito di cittadinanza, i lavoratori stagionali, i collaboratori domestici, i lavoratori a “intermittenza”, i lavoratori dello spettacolo, gli stagionali del turismo e dello spettacolo, gli incaricati alle vendite a domicilio e i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (Co.co.co).

Lavoratori dipendenti

I lavoratori pubblici e i dipendenti privati otterranno le 200 euro direttamente in busta paga con lo stipendio di luglio. I lavoratori dipendenti dovranno presentare al datore di lavoro solo una dichiarazione che attesta di non percepire trattamenti pensionistici o il reddito di cittadinanza. Il bonus spetta a chi ha retribuzioni mensili entro i 2.692 euro, e viene erogato una volta sola, anche nel caso in cui il percettore sia titolare di più rapporti di lavoro.

Lavoratori domestici

Il bonus 200 euro è previsto anche per colf, badanti e baby sitter. Dovranno avere e presentare un contratto di lavoro attivo alla data del 18 maggio. In questo caso i potenziali beneficiari dovranno fare domanda all’Inps tramite un patronato.

Lavoratori stagionali, spettacolo, autonomi

Il bonus 200 euro è previsto anche per i lavoratori a contratto Co.co.co, lavoratori stagionali, lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo, lavoratori autonomi senza partita Iva, incaricati alle vendite a domicilio, percettori di Naspi e Dis-coll, percettori del reddito di cittadinanza. Anche questi lavoratori dovranno avere e presentare un contratto di lavoro attivo alla data del 18 maggio. In questo caso i potenziali beneficiari dovranno fare domanda all’Inps tramite un patronato.

Lavoratori autonomi

Il bonus 200 euro è previsto anche per i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps o alle altre forme obbligatorie di previdenza e assistenza. Manca però ancora un decreto attuativo che regolamenti le modalità di accredito. Verrà emanato nel prossimo mese.

Pensionati, assegno sociale, invalidità

Per i pensionati, tra cui anche i titolari di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno di invalidità civile, ciechi e sordomuti e chi percepisce l’accompagnamento alla pensione, con decorrenza pensione entro il 30 giugno 2022, sarà direttamente l’Inps ad accreditare il sussidio con la mensilità di luglio.

Fonte: Giornale di Sicilia

Riceviamo e pubblichiamo – Oltre 20 milioni di euro alle micro-imprese operanti nei settori dei CAL


Oltre 20 milioni di euro per i Gal siciliani. Abbiamo approvato in giunta le disposizioni attuative per il lancio del bando “BonuSicilia CLLD” aperto ai 17 Gal, i gruppi di azione locale siciliani per un valore di 20,4 milioni di euro. Si tratta di fondi approvati dal governo regionale con la riprogrammazione delle risorse destinate alle azioni di Sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD) e del Po Fesr 2014-20, indirizzate sotto forma di contributo a fondo perduto (nella misura massima di 5 mila euro per ciascuno impresa) alle microimprese operanti nei territori dei Gal colpite dall’emergenza sanitaria da Covid-19.

Nello Musumeci

Un euro ed un faro diventa tuo per 50 anni


 Faro Punta Cavazzi Ustica
Faro Punta Cavazzi Ustica

Sognate di acquistare un faro e di trascorrere delle notti indimenticabili affacciati sul mare? Tutto questo è possibile proprio in Italia al costo di solo un euro. Scopriamo dove.

Un euro ed acquisterete un faro. Questa non è una trovata pubblicitaria, ma una vera offerta del comune di Grosseto che ha messo in palio un faro da dare in concessione per 50 anni. In particolare il piccolo faro che si trova sulla Formica è quello messo in palio al prezzo più piccolo: solo un euro. La scommessa del comune di Grosseto è quella di far tornare alla fruizione pubblica questo piccolo gioiello del mare, infatti, chi investirà questi pochi spiccioli dovrà creare qualcosa di importante per il turismo della zona. Il progetto non riguarda solo il piccolo comune, ma ben 11 fari in tutta Italia, dalla Toscana alla Puglia, dalla Campania alla Sicilia. Si va dal Faro di Brucoli ad Augusta (in provincia di Siracusa) a quello di Murro di Porco a Siracusa, da Capo Grosso nell’Isola di Levanzo (Trapani) a Punta Cavazzi ad Ustica, da Capo d’Orso a Maiori (Salerno) al Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (Napoli), fino a quello di San Domino alle Isole Tremiti (Foggia). A questi si aggiungono 4 fari messi a disposizione dal ministero della Difesa: due sull’Isola del Giglio, Punta del Fenaio e Capel Rosso, uno alle Isole Formiche (Grosseto) e quello di Capo Rizzuto (Crotone). Tutto questo fa parte di un progetto nato dall’accordo tra il Demanio, i vari comuni ed i ministri della difesa, dei Beni culturali e dell’economia. L’obiettivo è di dare nuovo splendore ad 11 famosi fari italiani, dandoli in gestione a chi propone un originale e valido progetto di recupero.

formiche
formiche

Il faro più appetibile è proprio quello della Formica sorto nel 1901 per volere della Regia Marina. Si tratta di un’area di 145 metri quadrati di superficie territoriale a meno di dieci miglia dalla foce dell’Ombrone a Marina di Grosseto. Un nuovo hotel di lusso, un ostello spartano, residenze per fini religiosi o spirituali, ma anche una base per il kitesurf o la vela, questi sono solo alcuni esempi di quello che potrebbe essere realizzato per far rinascere questo luogo dimenticato. Il faro delle formiche verrà dato in concessione per 50 anni alla simbolica cifra di 1 euro. I progetti dovranno prevedere il recupero della struttura, puntando a farla diventare una struttura turistico-ricettiva di alto livello dando una valid alternativa a chi sceglie di trascorrere le vacanze in Toscana. Il bando per l’assegnazione dovrebbe essere pronto a settembre per far partire il comodato dal 2016.

Fonte: travel.fanpage.it

 

In arrivo 12 milioni di euro per le politiche sociali e dell’infanzia


 

Sono destinati ai 9 comuni del Distretto 42: Palermo, Ustica, Lampedusa-Linosa, Monreale, Altofonte, Villabate, Santa Cristina Gela, Piana degli Albanesi e Belmonte Mezzagno. Si tratta di fondi nazionali del Piano di azione e coesione per gli anziani e la prima infanzia, gestito dal Ministero dell’Interno

anzianiDodici milioni di euro in arrivo per i 9 comuni del Distretto 42 (Palermo, Ustica, Lampedusa-Linosa, Monreale, Altofonte, Villabate, Santa Cristina Gela, Piana degli Albanesi e Belmonte Mezzagno) dai fondi nazionali del Piano di azione e coesione per gli anziani e la prima infanzia, gestito dal Ministero dell’Interno.

Il piano, approvato lo scorso 5 agosto, prevede una lunga lista di interventi che sono stati programmati nei mesi scorsi dai sindaci del Distretto, con l’ufficio di gestione del Piano di zona. Per gli anziani, in particolare, sono previsti: gli interventi per i servizi domiciliari (Adi – Assistenza domiciliare integrata) per 300 cittadini con prestazioni sanitarie e socio-assistenziali coordinate tra Comune e Asp; il servizio di assistenza domiciliare per 511 cittadini, con interventi diretti a persone o a nuclei familiari che, in particolari contingenze o per una non completa autosufficienza, non siano in grado, anche temporaneamente, di soddisfare le esigenze personali e domestiche.

Ancora è previsto un progetto sperimentale per 35 pazienti allettati non autosufficienti e l’acquisto di tre veicoli per il trasporto dei disabili. Sul fronte della prima infanzia, invece, sono previsti l’apertura degli asili nido nei mesi di luglio a Palermo (474 bambini nel 2015 e 750 nel 2016); il prolungamento della fascia oraria pomeridiana per tre asili nido a Palermo (90 bambini); l’accreditamento nella città di Palermo di nidi privati per la fruizione di 121 buoni di servizio, per un importo complessivo di oltre 780 mila euro.

Ancora, a Palermo, saranno creati spazi gioco (212 bambini), 2 centri per famiglie e bambini (80 bambini). Per ognuno dei comuni del distretto ad eccezione di Ustica e Monreale sarà aperto un centro per famiglie e bambini mediante il recupero di edilizia già esistente per un totale 100 bambini.

A Monreale uno spazio gioco per 100 bambini e ad Ustica un centro per bambini e famiglie per 40 bambini. “Siamo molto soddisfatte di questo risultato – affermano gli assessori comunali Agnese Ciulla e Barbara Evola, responsabili delle Politiche sociali e della Scuola – che è il frutto di un lavoro lungo alcuni mesi e che ha coinvolto oltre al livello politico, anche i responsabili dei servizi sociali, dei servizi educativi, l’Asp, i sindacati, gli enti del terzo settore”.

Per il sindaco Leoluca Orlando, “questo Piano, insieme al Piano di zona già presentato alla Regione, rappresenta un passo avanti per le politiche sociali della città sia perché è il frutto di un lavoro corale che ha coinvolto il pubblico ed il privato sociale, sia perché permetterà di offrire nuovi e migliori servizi ai bambini e agli anziani”.

Fonte: Il sito di Palermo

85.000 Euro per ristrutturare la scuola materna


Grazie ad un’intesa istituzionale tra Regione e Stato, il CIPE ha approvato il II Programma straordinario di interventi sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza ed alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi anche non strutturali.

I Fondi, gestiti dalla protezione civile regionale, su proposta dell’Amministrazione comunale e su progetto del nostro UTC,prevedono un finaziamento per la scuola materna di Ustica di 85.00 euro.

Al lavoro!!

 

Risarcimento 100 milioni Euro oltre interessi ai parenti vittime strage Ustica

COMUNICATO STAMPA

Roma, 12 settembre – Oggi il Tribunale Civile di Palermo, nella persona del giudice Paola Protopisani, si è pronunciato accogliendo le domande avanzate dai parenti delle vittime della Strage di Ustica, condannando i ministeri della Difesa e dei Trasporti al pagamento di oltre cento milioni di euro di risarcimento, oltre agli interessi.

Il Tribunale, nell’accettare processualmente i fatti accaduti la sera del 27 giugno 1980, ha ritenuto la responsabilità dei ministeri per non avere garantito la sicurezza del volo civile della compagnia aerea Itavia. Il Tribunale ha inoltre ritenuto i ministeri responsabili dell’occultamento della verità e li ha condannati ad un ulteriore esemplare risarcimento dei danni. La sentenza è stata depositata dopo un’istruttoria durata circa tre anni.

Secondo i legali delle vittime, gli avvocati Daniele Osnato e Alfredo Galasso, “il risultato della vicenda processuale rende giustizia per l’ultratrentennale ‘tortura della goccia’ che i parenti delle vittime hanno dovuto subire ogni giorno della loro vita anche a causa dei numerosi e comprovati depistaggi di alcuni soggetti deviati dello Stato. La sentenza – continuano i legali – apre un nuovo percorso per la ricerca della verità. Fu un missile, probabilmente di nazionalità francese o statunitense come dichiarato dal presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, ad abbattere il volo dell’Itavia. Ci si auspica vivamente che chi di dovere avvii ogni opportuna e a questo punto inevitabile azione nei confronti della Francia e degli Stati Uniti, affinché sia finalmente ammessa la responsabilità per il gravissimo attentato. Così si ridarebbe dignità e onore a tutto il Paese e, soprattutto, a quelle vittime che persero la vita. Inoltre – concludono – ci si augura che, dopo la caduta del regime di Gheddafi, l’Italia sia informata del contenuto degli archivi dei servizi segreti libici, nei quali si ha ragione di ritenere che siano contenuti ulteriori documentazioni rilevanti sul fatto”.

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COMMENTO:

Dalla California Agostino Caserta

L’aereo in questione non ha niente a che fare con Ustica. L’ultima volta di cui si ebbe notizia era nelle acque di Ponza. Quel giorno ad Ustica era in corso la Rassegna e i media presenti presero la scorciatoia, etichettando subito l’incidente come la “tragedia di Ustica “, invece di menzionare il centro del Tirreno o citare le coordinate.

Il danno di immagine che ha subito Ustica, a causa di queste notizie approssimative e inesatte dei media, in questi 30 anni, quanto e’ vicino ai 100 milioni ?

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Dalla California Marlene Robershaw Manfrè

How sad and very shocking to imagine that France or the U.S. would do such a thing !! We in the US are finally being informed of the things on the international scene that our government is involved in that we never knew before.
I would estimate that over half of the citizens in the U.S. are against these acts of agression taken in the false name of “Peace.”
Most Christians in America are really praying for our country. We continue to walk down dangerous paths.
May God help and bless Italy and the U.S.

 

 

 

 

 

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