È curioso vedere che quasi tutti gli uomini che valgono molto hanno le maniere semplici; e che quasi sempre le maniere semplici sono prese per indizio di poco valore.
Questa notte a Palermo è passato ad altra vita, all’età di 66 anni, Giacomo Giardina.
Ai familiari le nostre più sentite condoglianze.
I funerali si svolgeranno nella Chiesa di San Curato D’Ars nella mattinata
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CONDOGLIANZE
Da Milano Giuseppe Giuffria
Carissimo amico mio e fratello non ti vedrò più, né mai più potremo andare a pesca allegri e spensierati. Forse un giorno
potremo?!
Ti saluto e ti abbraccio
Ad Annamaria ed ai figli un abbraccio.
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Da Palermo Mimmo Drago
Sentite Condoglianze. Famiglia Drago.
Esistono molte terre, così come esistono molte isole, mentali e reali. L’insularità non è più solo una condizione geografica di separazione, è anche una condizione mentale e sentimentale che nasconde un’ambiguità dell’anima e della diversità tra il senso del lutto e della luce, tra il teatro del sole e il buio della tragedia. Allo stato attuale questa condizione va oltre il significato strettamente geografico, perché i linguaggi contemporanei attraversati dalla globalizzazione del pensiero hanno dato vita a nuove condizioni e a nuovi territori e approdi, metaforici e reali, da dove poter partire, poter tornare e restare. Il linguaggio dei luoghi e delle persone è oggi più che mai mescolato, plurale, composto da elementi di transitorietà che si fondono ad altri aspetti della cultura del territorio, nella continua I temi del viaggio, della terra, come la continua corrosione delle sue coste, plasmate dal vento e dell’acqua, lo stesso le persone cambiano i sentimenti, le passioni che mutano o si deteriorano. I soggetti si intrecciano all’interno di un percorso espositivo transdisciplinare di installazioni site specific, tra la scultura di Giacomo Rizzo e la musica, il video, la fotografia, la performance, l’archeologia, l’antropologia e la letteratura. La politica culturale dello scambio di informazioni, della condivisione e dell’interazione, determinando un work in progress artistico, estetico e virtuale che darà spazio ad un concetto identitario più ampio in rapporto all’idea di mappa e di territorio.
Qualcosa sull’attitudine di artista/scultore:
“Mi piace catturare lo spirito delle cose, sottrarle al loro contesto, ridare loro una nuova vita. Per questo motivo ho dedicato gli ultimi anni della mia ricerca, con rigore analitico e quasi religioso, alla riflessione sulla pratica della scultura. Ho lavorato nel riprodurre frammenti di natura come tronchi, campi arati e in special modo brani di monti “sacri”.Questo mio tentativo di voler presentare -e non rappresentare- frammenti di natura mi ha portato a confrontarmi, tramite una mia opera, “Respiro” (2014/2015), con Monte Pellegrino, la montagna “sacra” di Palermo, città dove vivo e opero. La scultura è il calco di un frammento del pendio che decontestualizzata, guarda in direzione del mare e che ho poi trasformato, con una speciale armatura e struttura, in un elemento fruibile nello spazio in cui la sensibilità pittorica, di monocromo e disegno tra la dimensione
geometrica e informale è molto evidente. Quest’ installazione, gesto scultoreo, è stata poi collocata su una spiaggia a Castel di Tusa presso la Fondazione Fiumara d’Arte, evento ideato e promosso dal Museo d’Arte Contemporanea Regionale della Sicilia, Palazzo Riso. Questo mio strappo della natura dalle dimensioni di 300×200 cm in vetroresina, era direzionato a mettere lo spettatore di fronte ad una montagna sacra. Considero come madre e padre di una spiritualità sepolta ma mai abbandonata, montagna che cerco di riportare ad una seconda vita in virtù del suo senso religioso, antropologico, culturale, apotropaico”.
Parentesi della nota critica di Massimo Onofri:
..”Respiro”, l’opera di Giacomo Rizzo presenta insieme il sospetto intero di quel che fu, una roccia e lo stesso tempo anche il suo contrario. Leggendo e conoscendo Giacomo in questi giorni, mi sono fatto una idea che sia possibile leggerlo in due modi, uno “identitarista” e cioè ricondotto alla terra che lo ha generato e cioè la Sicilia, l’altro è il modo in cui l’arte contemporanea pretende per sè “globalista”, e già questa tensione sembrerebbe interessante. Se dovessi scrivere un paragrafo su di lui, inizierei citando versi di un poeta arabo siculo: “Sicilia, vuote le mani ma pieni gli occhi del ricordo di lei” (Ibn Hamdis). Quindi un’estetica della nostalgia e della mancanza, che ci consente di muoverci anche coerentemente con la seconda istanza cioè quella globalista…Chi conosce e frequenta l’arte contemporanea novecentesca siciliana e fa giocare questa scultura con un assioma del più grande critico e storico dell’arte del novecento Roberto Longhi, il quale diceva e pensava che “ciascun cielo abbia il suo pittore”
… gli strappi riprodotti inseguendo non la crosta del mondo come Rizzo dice contravvenendo una famosa battuta di De Chirico pittore dell’invisibile metafisico. Bisogna superare la crosta del mondo. Qui in chiave antimetafisica, non la crosta del mondo ma la crosta di questa Isola e quest’opera straordinaria “Respiro” ne è la testimonianza.
Il fascino straordinario di questo artista è che lavora i volumi e le masse che producono scultura in una chiave che è antiscultorea, lo si riscontra anche nel titolo della sua opera “Respiro”. Come si può pensare di rappresentare Respiro attraverso la scultura è una ardita e insolente utopia, tradurre la materia in antimateria. La scultura in antiscultura, la materia in una contromateria. Rizzo lavora per alleggerimento e vaporizzazione, così facendo compie un operazione filosoficamente interessante, perché si inoltra, si addentra e si sporca le mani con la natura, strappa, un trasformare, un contraddire, nel segno di un atteggiamento che sembrerebbe la consacrazione di un materialismo radicale ed invece rappresenta un singolarissimo esempio di neospiritualismo contemporaneo. Per cui quell’astratto che aveva negato con lo sprofondamento della materia ritorna come astrazione filosofica, come bellezza pura, come musica, come prosodia, come respiro. E questo è qualcosa di straordinario e non ho usato a caso questi termini: prosodia, musica respiro, quanto di più antimaterico si possa dare, e Rizzo lo fa da scultore. Sono davvero impressionato da questo lavoro…
Questa mattina ad Ustica è passato ad altra vita, all’età di 83 anni, Giacomo La Barbera
Alla figlia Marcella le più sentite condoglianze
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CONDOGLIANZE
Da New Orleans Maria Compagno Bertucci
Sentite condoglianze a Marcella per la morte di un amico della mia infanzia
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Da Pietro La Barbera
Condoglianze per la scomparsa di Jacopo
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Da Milano Costantino Tranchina
Ciao Jacopo, con grande tristezza ho saputo che hai deciso di lasciarci. Voglia il buon Dio di accoglierti con un coro di Angeli ripagando tutte le sofferenze terrene. Sentite condoglianze alla cara Marcella.
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Da Dalmine Salvatore Russo
A Marcella giungano le mie più sentite condoglianze…
Salvatore Russo e famiglia
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Da Palermo Padre Alessandro Manzone
Giacomo La Barbera: persona allegra, vivace. Ha creduto a se stesso, alla Famiglia, all’Isola. Per molti anni accudito, servito con amore da Marcella e da tutti coloro che Gli sono stati vicini nella grande simpatia. Dio l’accolga.
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Da Palermo Domenico Drago
Ciao Jacopo, quanti ricordi ho lasciato nella Tua barca. Quante immersioni indimenticabili guidato e consigliato dai Tuoi vigili occhi. Ciao Jacopo, porterò sempre con me il Tuo ricordo.
Sentite condoglianze ai familiari tutti.
Mimmo Drago e famiglia.
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Da Altofonte Rosalia Clara Salerno
Sentite condoglianze.
Salve mi piacerebbe mettermi in contatto con Giacomo Famularo di Ustica classe 1954. Sono un amico di Catania famiglia Pepe Martino e Turi Pompa amici militare del 1975/76. Se per favore mi fate sapere qualcosa di Giacomo.
Grazie buona serata
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Dall’Inghilterra Girolamo Ciaccio
foto degli anni 1970 come si nota la direzione del Settebello che in quei anni era il nostro Social Club
no internet or telefonini e senza dubbio eravamo abbastanza felici
TANTI AUGURI PER L ANNO NUOVO
Girolamo
Le persone non sono ridicole se non quando non
vogliono parere o essere ciò che non sono.
Giacomo Leopardi
(inviato da Salvio Foglia)
Io non chiamo malvagio propriamente colui che pecca,
ma colui che pecca o peccherebbe senza rimorso.
Giacomo Leopardi
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Da Luana Gentile
Talè u ziu peppe supa o vespone!!! 😀
Prot. n.0438/07/11
Ai Signori Componenti il Consiglio Regionale LORO SEDI
Il Consiglio Regionale dell’Ancisicilia è convocato a Palermo, presso il Salone della Canozza di Villa Niscemi (Piazza dei quartieri n.2) il 5 agosto 2011 alle ore 9.30 in prima Convocazione ed alle ore 10.30 in seconda convocazione, con procedura d ‘urgenza a termini di statuto, con il seguente ordine del giorno:
1) insediamento;
2) cooptazione Consiglieri regionali;
3) elezione del Segretario Generale;
4) elezione di n. 4 Componenti I’Ufficio di Presidenza;
5) elezione di n. 6 Componenti il Comitato direttivo;
6) elezione di n. 5 Componenti il Collegio dei Revisori dei Conti;
7) elezione del Presidente del Coordinamento regionale dei Piccoli Comuni;
8) elezione del Presidente del Coordinamento regionale dei Consigli Comunali.
Cordiali saluti
Palermo, 27 luglio 2011
F.to IL PRESIDENTE
Giacomo Scala