Nonostante tu possa estendere i tuoi campi all’infinito non potrai mai mangiare più di tanto riso al giorno; e nonostante possa rendere la tua casa grande come un castello quando ti sdraierai non occuperai più spazio di prima.
Proverbio Cinese
“La nostra vita comincia a finire il giorno che diventiamo silenziosi sulle cose che contano.”
MARTIN LUTHER KING
Lo scorso novembre abbiamo inviato al Presidente del Consiglio una richiesta di integrazione al Consiglio Comunale per approfondire il ruolo che ha nella comunità nazionale e internazionale la Senatrice Liliana Segre. Liliana Segre è il “simbolo” dell’Italia che si è liberata, che ha avuto il suo riscatto. Le offese che ancora oggi riceve ci dicono che non dobbiamo abbassare la guardia. Vorremmo che anche il nostro consiglio comunale, come molti altri comuni italiani hanno già fatto, dia la prova che esiste un’Italia che ha superato i sentimenti di intolleranza, che condanna ogni forma di razzismo e violenza.
Bisogna ricordare i fatti accaduti durante il secondo conflitto mondiale affinché non si verifichino più.
Vorremmo esprimere la nostra solidarietà e conferire la cittadinanza onoraria.
I consiglieri comunali Ustica Domani
Renato Mancuso
Tania Licciardi
Vittoria Salerno
UN GIORNO
Un giorno scrissi una canzone!
Non so perché! Nessuno mi chiese di farlo!
Ma la scrissi ugualmente e la chiamai “Ode a Isla Negra”, ispirandomi ad un Canto di Pablo Neruda!
Era un componimento lirico, realizzato con trasparenze, sonorità e versi, che non aveva un contenuto né civile, né religioso, né patriottico, né morale, né tantomeno politico!
Aveva soltanto una proposizione spontanea amorosa, nata da sentimenti e da intensi turbamenti!
Cogliendone il messaggio intimo e aggregante, voci poetiche che l’avevano apprezzata, la elogiarono come un puro Inno alla Poesia, alla Bellezza, ai Sentimenti, al Mare!
“Una toccante dichiarazione d’Amore”, così la definirono!
E’ vero, quella fu l’unica ragione per la quale l’Ode era stata scritta! Ringrazio ancora quelle voci che ne compresero il senso e manifestarono condivisione!
Partorii quel canto in un momento della mia vita interiore, pertinente al mondo degli affetti e delle emozioni!
Vestii poi il mio Canto, con la Luce delle Trasparenze ed i Suoni dell’Infinito e lo mostrai a chi voleva farne un “Concerto”!
Lo guardarono, non lo lessero e se lo lessero, forse per loro, risultò incomprensibile; fecero però delle promesse, ma lo lasciarono nel fondo di un cassetto!
Passarono anni ed altri fecero nuovi giuramenti, illudendolo ancora, poi lo ritrovai in un cestino, coperto definitivamente dall’oblio!
Mi convinsi allora che la mia “Ode” non valeva nulla, almeno per loro!
Chiesi scusa a tutti e la seppellii, per sempre, sotto i sassi, in riva al mare, con rabbia e lacrime!
Poi, per caso, un Passante Silenzioso e Scalzo che sussurrava alle Pietre e parlava alla Luna, tirò fuori dall’acqua quel foglio, protetto dalle attinie, lo asciugò al sole e lo lesse ad alta voce!
Lo ascoltarono altri occhi, lo cantarono altre labbra, lo lodarono altre donne ed altri uomini, lo cullarono altre mani e mi obbligarono a custodirlo come un Bene Prezioso!
Adesso so soltanto che se voglio trovare una Luce, una Speranza o una Dolce Parola, devo cercarle in fondo all’Anima di chi sa parlare ai miei Silenzi!
(d.d.)
Da Ustica Giovanni Martucci
Si tratta forse di Giovanni Lo Schiavo ?
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COMMENTO
Da Firenze Massimo Maggiore
Sono Aurora e Silvana Maggiore (da sx a dx)