Ustica sape

Aforisma, Citazione, Proverbio… del giorno


Impossibile,

Tutte le grandi cose che non si realizzano sembrano impraticabili a coloro che sono incapaci di pensare in grande.
(Cardinale di Retz)

Ustica, grandi festeggiamenti


Ustica, grandi festeggiamenti

Aforisma, Citazione, Proverbio… del giorno


I grandi uomini sono i più soli
CHARLES BUKOWSKY
(inviato da Salvio Foglia)

Aforisma, Citazione, Proverbio… del giorno


rimangiarmi, parole, indigestione

“L’inesorabile destino di molti che si credono grandi sfruttando il talento di altri finirà in una bolla di sapone.”
SILVIA ZONCHEDDU

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


Dove c’è una grande volontà non possono esserci grandi difficoltà

Niccolò Machiavelli

(Inviato da Salvio Foglia)

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


Le grandi aspettative sono il preludio delle grandi delusioni.
(Cecilia Dart-Thornton)

Grandi intese?


Premetto che le considerazioni sull’argomento che mi accingo a trattare sono del tutto personali e non vogliono in alcun modo impegnare il gruppo “L’Isola”, che per le caratteristiche di movimento civico raccoglie idee, opinioni e sensibilità diverse; e proprio in ragione di tali diversità che mai si è pensato di imporre un qualcosa se non dopo il confronto tra le diverse opinioni.

La premessa è necessaria, dal momento che l’oggetto delle riflessioni riguarda un tema delicato qual è quello di una proposta, da sottoporre al giudizio dei cittadini, di governo dell’isola di Ustica per i prossimi cinque anni.

La “sortita” del Sindaco Attilio Licciardi un risultato lo ha certamente ottenuto grazie soprattutto alla sua capacità, in cinque anni di amministrazione, di avere diviso anche l’indivisibile, con la conseguenza che non si capisce bene a chi è rivolto il suo appello al dialogo.

Con un po’ di presunzione  (e qualche elemento di certezza) ritengo di essere, anche io, destinatario della proposta avanzata da Attilio e, quindi, di non dovermi sottrarre dall’affrontare la questione senza nascondere, peraltro, il sottile piacere di rispondere alle cose dette ed arrivare, infine, a spiegare quello che penso.

Ebbene, per evitare che si dica che ho cambiato opinione in “corso d’opera”, riporto quanto ho avuto modo di affermare un anno fa a commento di alcuni incontri avuti con la cittadinanza (agli atti di Ustica Sape), del seguente tenore: “Continuo ad avere l’idea che, in un momento di particolare difficoltà per la nostra comunità, le migliori volontà debbano raccogliersi attorno ad un progetto che guardi, in via prioritaria, al bene comune, mettendo da parte egoismi e personalismi.”

Credo che la mia posizione, al riguardo, sia chiara e non lasci dubbio alcuno, tuttavia, c’è un “ma”, perché ci sono delle condizioni che non possono essere semplicemente eliminate, così come ci sono posizioni diverse con cui iniziare un dialogo e per questo è meglio procedere per ordine.

Rappresentano una realtà coloro i quali, pur avendo, poco o per nulla, condiviso il percorso politico di noi del gruppo “L’Isola”, non hanno avuto responsabilità diretta nell’amministrazione e, quindi, si accreditano come  soggetto portatore di interessi ed istanze di carattere generale con cui è possibile da subito avviare un dialogo.

Assolutamente diversa è la posizione di chi, Sindaco in testa, ha amministrato in questi cinque anni rendendosi responsabile, nel bene o nel male, dello stato attuale delle cose.

Faccio riferimento a dati oggettivi e non a ciò che viene percepito, perché altrimenti il dialogo morirebbe prima ancora di nascere.

  • Se il paese è più pulito o no, si vede.
  • Se le scuole funzionano (e ci sono) o no, si vede.
  • Se i trasporti sono efficienti o no, si vede.
  • Se le tasse sono aumentate o diminuite, si vede.

Mi fermo qui, perché non mi interessa fare la lista della spesa, ma mi interessa invece asserire che non è possibile fare finta di niente, azzerare cinque anni di amministrazione incapace e ricominciare come se nulla fosse successo.

Se si vuole veramente cercare un momento di sintesi, la più larga possibile, per affrontare i delicati problemi che si sono accumulati, è necessario, in via prioritaria, da parte del Sindaco e della sua amministrazione una presa d’atto chiara e tangibile delle proprie responsabilità, che può essere manifestata in un solo modo qual è quello delle dimissioni.

Soltanto dopo tale segnale di discontinuità è possibile sedersi attorno ad un tavolo e pensare di potere arrivare ad un programma di governo, per i prossimi cinque anni, largamente condiviso per il bene della nostra comunità; occorre, insomma, che alle parole seguano i fatti, perché in caso contrario tutto sembrerebbe una perdita di tempo e di tempo né abbiamo perso già parecchio.

Francesco D’Arca

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COMMENTO

Da Palermo Menallo Francesco

“Cessazione dalle cariche
Quali conseguenze comportano le dimissioni, la decadenza, la rimozione, la morte o l’impedimento permanente del sindaco o del presidente della provincia ?

La cessazione dalla carica del sindaco o del presidente della provincia per decadenza, dimissioni, rimozione, morte o impedimento permanente comporta la cessazione dalla carica delle rispettive giunte ma non dei rispettivi consigli che rimangono in carica fino a nuove elezioni che si svolgeranno contestualmente alle elezioni del sindaco o del presidente della provincia nella prima tornata elettorale utile (art.11, 1° comma, l.r. 15/09/1997, n.35).”

Chiarito questo, esprimo il mio pensiero:
Sono contrario a “grandi intese” , nel senso che ognuno debba abbandonare o limitare il proprio modo di vedere le cose : sarebbe innaturale e limitante. Sono convinto, viceversa, che i problemi possano avere solo una soluzione e che, individuare le priorità e le soluzioni costituirebbe un impegno a cui dovrebbe presiedere solo lì’intelligenza e la competenza, non l’ideologia o, peggio ancora, antipatie, malumori e faide familiari varie.
Detto questo, a parte la necessità di dirsi tutto in un civile confronto- anche le cose peggiori – non condivido, proprio perchè antitetica a qualsiasi possibilità di dialogo e- peraltro – assolutamente tardiva, ogni richiesta di passaggio attraverso “forche caudine” di qualsiasi genere, dimissioni incluse, peraltro a tre mesi dalle elezioni e con il consiglio comunale che resta in carica ( a far che? ): Questo non mi sembra il modo migliore di avviare un confronto, anche a muso duro ma SEMPRE nel rispetto delle persone.
Ovviamente, ed a scanso di equivoci, io non rappresento nessuno da 4 anni ed il mio è un pensiero in libertà.

 

 

 

Aforisma, Citazione, Proverbi… del giorno


 

Sindaco medioI grandi spiriti hanno sempre incontrato opposizione da parte delle menti minori.

(inviato da Salvio Foglia)

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


Sindaco“Per essere grandi bisogna prima di tutto saper essere piccoli”.

Papa Francesco

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno

SindacoCi sono due grandi giorni nella vita di una persona,
il giorno in cui nasciamo e il giorno in cui scopriamo il perché.

(William Barclay)

Due Grandi uomini da ricordare


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Rispetto, Dignità e Silenzio – grandi protagonisti


Non può passare inosservato ciò che si è svolto ieri ed oggi…
Le premesse c’erano tutte sin dal Suo arrivo in aliscafo ieri pomeriggio: per la quantità di persone presenti in banchina sembrava un giorno d’estate in piena attività turistica.
Invece era un normale ( o quasi ) pomeriggio invernale usticese, dopo l’arrivo dell’ aliscafo che riportava a casa Angela Natale e ad accoglierLa eravamo in tanti.
Che fosse un evento straordinario ( anche se triste ) lo si è visto dagli applausi spontanei dei partecipanti non appena la bara percorreva la passerella per essere successivamente posta nel carro funebre.
I fischi di sirena dell’aliscafo rompevano con il loro saluto ad Angela quel silenzio quasi surreale.
La camera ardente è stata allestita nell’aula Consiliare; è lì che ha trascorso la notte in quel luogo a Lei tanto caro per avervi lavorato tantissimi anni.
Non ho mai assistito a dei “funerali di Stato” ma per come si sono susseguiti gli avvenimenti, per la dignitosa partecipazione al dolore, della Famiglia e di tutta la Comunità, l’ultimo saluto ad Angela non ha nulla da togliere ad un funerale delle massime Autorità di Stato.
La Chiesa pur essendo abbastanza grande, questa mattina, sembrava piccola e non riusciva ad accogliere tutte le persone intervenute.
Anche il terrazzo antistante era gremito. Sembrava un 24 agosto tutto Usticese… solo che in questo caso non c’era San Bartolomeo, ma solo la bara al centro.
Di fatto TUTTA l’Isola era presente, e malgrado non ci fosse spazio neanche per entrare od uscire sembrava che in Chiesa ci fossero solo due persone: – Padre Andrea Martinez ed Angela, tanto era il silenzio che c’era !
Credo che anche l’ ” al di là ” abbia concorso affinché l’ultimo saluto fosse dato nei migliori dei modi: una splendida giornata di sole – dopo tanto cattivo tempo – ha voluto salutare ed accompagnare Angela.
Il rispettoso e dignitoso silenzio ci ha condotti sino al Cimitero dove – anche lì – tanta gente era presente a tal punto che il saluto fatto dal Presidente del Consiglio Leo Cannilla, ad Angela non è stato possibile ascoltarlo da tutti perchè troppo lontani.
In questi casi è impossibile non piangere e vi assicuro eravamo in tanti a farlo.
Rispetto, dignità e silenzio sono stati i grandi protagonisti di un evento tragico, di un dolore incolmabile con una partecipazione tanto grande quanto sentita.
Nella tristezza del momento è con gioia che scrivo ciò – a futura memoria!
Una mia ultima riflessione: – E’ strano come la VITA ci divida e come la MORTE ci unisca.
E non c’è peggiore cosa di quando neanche la morte ti unisce…
Ciao Angela, credo che tutto questo ti sia dovuto e scusami se con le mie parole non sto facendo passare il ” nostro ” saluto a Te, in silenzio.

S.re Militello

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COMMENTO

Da Antonella Barraco

Partecipiamo al vostro grande dolore

Famiglia Patti Barraco

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Da Palermo Patrizia Lupo

Non ho mai avuto altro che semplici scambi di parole con Angela, ma ho apprezzato la sua onestà nel far bene il suo lavoro e per questo che nutrivo grande stima nei suoi riguardi. Per tutti quelli che l’hanno amata e vissuta solo poche parole del poeta Charles Peguy

La morte non è niente,
io sono solo andato nella stanza accanto.
Io sono io.
Voi siete voi.
Ciò che ero per voi lo sono sempre.
Parlatemi come mi avete sempre parlato.
Non usate un tono diverso.
Non abbiate l’aria solenne o triste.
Continuate a ridere di ciò che ci faceva ridere insieme.
Sorridete, pensate a me, pregate per me.
Che il mio nome sia pronunciato in casa come lo è sempre stato.
Senza alcuna enfasi, senza alcuna ombra di tristezza.
La vita ha il significato di sempre.
Il filo non è spezzato.
Perchè dovrei essere fuori dai vostri pensieri ?
Semplicemente perchè sono fuori dalla vostra vita ?
Io non sono lontano, sono solo dall’altro lato del cammino.

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Da Mary Diaeli

È vero!!!!!! Angela aiutava tutti. Per lei italiani, stranieri erano tutti uguali. A lei non importa mai che non eri italiana. Lei era una donna che sapeva ascoltarti e ti aiutava con il cuore. Grazie Angela. Spero che non ti dimenticherà nessuno che hai saputo ascoltare e aiutare. Nel mio cuore rimarrai sempre.

^^^^^^^^^

Dalla California Agostino Caserta

Sarebbe veramente bello, per ricordare ed onorare Angela, se ognuno di noi per una giornata, magari una volta a settimana o al mese, pensasse, vedesse il mondo e si comportasse come faceva Angela con tutti, specie con chi ha bisogno o ha problemi.

 

 

 

 

Aforismi, Citazioni, Proverbi…del giorno


“Per trarre il meglio dalla vita bisogna 
riflettere due volte sulle grandi questioni”.

Blaise Pascal

 

Italo americani ad Ustica


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Piccole o grandi cose per il futuro dell’Isola

[ id=10539 w=320 h=240 float=left] Caro Josè,
prima di tutto, in occasione del tuo compleanno, voglio augurarti una felice e gioiosa giornata, in compagnia di qualche persona cara che allontanerà da te la nostalgia della tua Isola e della tua famiglia.

Nel tuo ultimo intervento hai ricordato, giustamente, quasi tutti i punti che necessitano di maggiore attenzione da parte degli addetti ai lavori per tentare di avviare/dare, se ancora siamo in tempo, un “futuro alla nostra Isola”:

Oltre al molo alternativo a Punta Spalmatore, che faciliterebbe molto la programmazione degli arrivi e delle partenze dei residenti e dei turisti, hai menzionato: – “migliorare la ricettività, le zone balneabili, l’acquario (che fine a fatto???), i siti archeologici, il museo, la Rocca della Falconiera, le due Torri, i sentieri, i Diving, il centro informazione, i bagni pubblici (non sono meno importanti) specie nelle zone degli approdi”.

Bravo Josè per aver ricordato queste piccole o grandi  cose necessarie per l’economia di un’Isola (non bella ma bellissima) che, “se migliorate e fruibili, renderebbero più piacevole la permanenza dei turisti ad Ustica”.

Volutamente forse, perché troppo complicato o difficile da capire, non hai accennato al centro velico per il quale era stato ottenuto con i patti territoriali (1990-2000) un finanziamento di oltre due miliardi di vecchie lire, dove erano previsti:

– lo sviluppo degli sport nautici;

– uno scalo di alaggio;

– una officina per la riparazione dei motori delle imbarcazioni;

– aule per l’insegnamento delle discipline nautiche ecc.

Un centro che avrebbe potuto impegnare/occupare alcuni nostri giovani e non solamente in estate.

Spero che il Sindaco o qualche vecchio amministratore o qualcuno a conoscenza dell’argomento voglia informarci.

Pietro Bertucci

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COMMENTO

Dalla Germania Josè Zagame

Sinceramente Grazie ancora per le belle parole spese per il mio compleanno.
Centro velico, sport nautici, scalo d’alaggio, officina, corsi per per l’insegnamento, e’ vero l’ho proprio dimenticato. Alla faccia di chi si OSTINA VOLUTAMENTE col sorriso da JENA stampato sulla faccia ad IMPEDIRE lo SVILUPPO dell’isola!

Sicuramento tutto cio’ se fatto (porto, svincolo, e tutto quello finora “proposto”) non frenerebbe l’emigrazione, ma quantomeno darebbe migliore vita a chi con coraggio e spirito di sacrificio ha deciso di non lasciare l’isola. Aggiungo, dando quella necessaria serenita’ economica, per poter fare un figlio in piu’! Altro problema con la P maiuscola (poche nascite), che dovrebbe essere affrontato con la giusta serieta’ ed urgenza. Non vorrei che in un prossimo futuro, dopo aver realizzato tutto cio’ che andrebbe fatto, si dovesse indire un nuovo bando, per la Ri-colonizzazione dell’isola!!! A proposito Auguri alla NOSTRA COMUNITA’…..

 

 

 

 

Riunione di famiglia


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Poche spese e grandi successi


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COMMENTO:

Mario Oddo – Controreplica –

Pietro, a proposito della foto che ritrae, fra gli altri, il mio caro cugino Giovanni mentre suona la fisarmonica in groppa ad un asino, sicuro che mi leggerà subito essendo a Usticasape ormai diventato con grande nostro piacere “di casa” desidero ribattere allo Stesso (a Giovanni, non all’asino) che non sono d’accordo che i grandi musicisti come tali possono creare ovunque anche in groppa ad un animale; faccio un esempio: com’è noto l’Aida è stata ambientata in Egitto: sarebbe venuta fuori quella grandissima opera che è se a Giuseppe Verdi fosse passato per la testa di musicarla … su un cammello ? Non credo !

^^^^^^^^^^

Da Ustica Giovanni Martucci

BENVENUTO AI TURISTI Questo è il modo con il quale, negli anni ’60, si accoglievano i turisti. Ed oggi in che modo si accolgono? Dopo moltissimi anni era stato finalmente sospeso il confino di polizia e gli abitanti di Ustica, dietro una insistente e massiccia spinta del compianto comm. Giovanni Grani che, per primo, ha avuto l’idea, decidevano di avviare l’isola al turismo. Dall’oggi al domani non era facile, ci si doveva organizzare, sbracciare, collaborare, mancavano però i mezzi ed appunto per questo si doveva fare ricorso all’improvvisazione e all’inventiva per dare, nel migliore dei modi, il benvenuto ai turisti, all’arrivo della nave e regalare loro un folcloristico quadretto tipico dell’isola, come illustra la foto, nella quale si riconoscono il sottoscritto alla fisarmonica, Mario Caserta alla batteria ed il compianto ex sindaco di Ustica Filippo Vassallo ai piatti. In sintonia con l’argomento, rispondendo al commento di mio cugino Mario Oddo, sostengo che un grande artista, in quanto tale, si esibisce in qualunque sito e quindi anche su un asino, classica figura caratteristica e simbolo dell’isola di quel periodo. Non posso fare a meno di esporre una mia personale considerazione. Dal riscontro dei dati sull’afflusso turistico degli ultimi anni, si evince che l’isola ha avuto una notevole flessione. Come mai? Adesso che si è raggiunto un maggior benessere e si hanno mezzi e strutture più idonei, si assiste a questo fenomeno? Forse ci si deve un po’ ridimensionare, ritrovare più umiltà, semplicità e ricorrere all’inventiva come una volta? G. nni Martucci

^^^^^^^^^^^

Dalla California Agostino Caserta

Mario, ho capito tutto… l’imperatore a cavallo in tenuta estiva annunciato dal rullo del tanburo mi sembrava di conoscerlo….In Messico i “Mariachi”, secondo una tradizione settecentesca iniziata nella Citta’ di Jalisco e sempre in voga, fanno le serenate, su commissione dei fidanzati alle promesse spose proprio in groppa di asinelli armati di fisarmoniche, trombe, chitarre ecc… Il nostro animale in questione nella foto e’ un esemplare della razza autoctona ” Pantesca ” purtroppo quasi estinta, appartenente a Nino Basile detto “Tatagna”, che vinceva tutte le corse di “San Bartolicchio”, per i connotati rivolgersi ai figli, ma posso affermare che, fino a prova contraria, era una femmina e posso nominare senza problemi la canzone che i nostri musicanti stavano suonando, : ” Ciuri Ciuri” e ” Avia nu sciccareddu ” ( chissa’ se Giovanni si ricorda la chiave musicale ), probabilmente in onore di un’Autorita’ che veniva a visitare l’isola. Il nome dell’Autorita’ ? sara’ reso pubblico molto presto… E’ una foto scattata al porto, che risale a fine anni ’60, e questo tipo di accoglienza colorita e casalinga-folk ad Autorita’ che venivano a visitare l’Isola per rilassarsi ( e andare a pesca..di voti, eheh..) non e’ nuova, abbiamo visto su Usticasape foto di musicanti con chitarra mandolino e fisarmonica accogliere Autorita’ su una barca quando non esisteva la banchina e il piroscafo ancorava alla fonda. L’altro lato sconcertante e’ che questo tipo di accoglienze scanzonate introdotte dalla Baronessa Anna Favaloro Notarbartolo, sindaco di Ustica per due mandati, funzionavano, eccome !! Il ragazzo che accarezza l’asina con il cappellino da caporal maggiore e’ Nino Arno’ ( pescheria in piazza ) e si vede Filippo Vassallo ( Sindaco ) in pantaloncini, con quel suo sorriso genuino e il portamento e la sostanza corretta e talmente naif ( da Sindaco ancora guidava una scassata 600 ) che piu’ naif non si puo’….

Estendo l’appelo di mario Oddo tutti sono invitati a commentare foto, con umore o senza, che rimarranno come testimonianze storiche per le future generazioni che vorranno consultarle.

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Da Palermo Mario Oddo

Giovanni, ho visto musicisti esibirsi sui palcoscenici, sui palchi, sui marciapiedi ma in groppa ad un asino mai ! Scherzi a parte mi farebbe piacere che ci svelassi la storia di questa bellissima foto dove, se non sbaglio, sono riconoscibili, oltre a te alla fisarmonica, il compianto Filppo Vassallo e “alle percussioni” Mario Caserta. E quì vorrei che altri usticesi si accodassero a Nuccio (giurerei che avrà riconosciuto l’asino) e a Te (interessante la lezione sullo “schifazzo”) nel commentare attraverso vecchie foto usi, costumi, fatti, persone e personaggi ed anche leggende legate all’Isola di cui per fortuna non si è persa la memoria. Farà piacere a tanti, anche non usticesi.

 


Pasquetta grandi divertimenti in campagna


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