Ustica sape

Antonio Gramsci o Anna Notarbartolo – La storia e i bambini ci guardano


Mi permetto di entrare in punta di piedi nel dibattito che si é aperto sull’intestazione della scuola per l’infanzia. E’ fin troppo evidente che la scelta debba ricadere sulle spalle della gente di Ustica e non possa essere imposta da estranei alla vita locale perché è di quella gente il diritto di vivere le proprie memorie e la potestà sui propri bimbi che frequenteranno quelle aule dove avranno i primi contatti con il mondo esterno alla famiglia, primi ma spesso fondamentali per la loro formazione umana e sociale libera da suggestioni ideologiche premature o, in qualche caso, fuorvianti.

Il nome di una scuola potrebbe non sembrare particolarmente importante agli occhi di molti ma non è così e sono proprio il dibattito e le prese di posizione assunte in esso che ne forniscono la decisiva testimonianza. La sua scelta diviene, quindi, un elemento che caratterizzerà negli anni un importante aspetto della vita sociale di Ustica e che potrà avere ricadute sulla formazione sociale dei suoi giovani.

Ho premesso che la scelta spetta a voi, cittadini di Ustica, attraverso i vostri legittimi rappresentanti ma può essere concesso anche a me che proprio usticese non sono, ma quasi, trarre ed esprimere una convinzione dal semplice e fattuale esame delle circostanze che alimentano il dibattito e dal nome dei suoi involontari protagonisti: Antonio Gramsci di Ales (Cagliari) e Anna Notarbartolo in Favaloro di Ustica (Palermo).

Del primo sono piene le cronache storico – politiche del periodo fascista, ma non soltanto, come filosofo, politologo, giornalista, letterato e cofondatore del Partito Comunista Italiano. Certamente un grande pensatore  e propugnatore di una ideologia politica che ha avuto un peso enorme nella storia moderna, che nel bene e nel male ha improntato l’evolversi della storia europea per oltre settanta anni ma che la valutazione che la stessa storia ha dato agli eventi ed agli effetti da essa provocati ha condannato irrevocabilmente.

In più, vogliamo valutare con obiettività il rapporto se non il legame tra Gramsci ed Ustica dove fu confinato dal regime fascista tra il 1926 ed il 1927 per 44 giorni? E’ ovvio che, per quanto breve e certamente mitigato dalla cortesia della popolazione ospitante, quel soggiorno non sia stato vissuto serenamente dal nostro o custodito con amore il ricordo di un isolamento coatto vissuto nell’odio verso gli aguzzini e, c’è da crederlo, anche nella totale indifferenza verso l’isola che lo ospitava comprimendone di fatto la libertà e l’azione. Cosa ha dato e lasciato Gramsci a Ustica se non una fugace, involontaria e da lui contestata presenza testimoniata da una targa alla memoria. La via Petriera ricorda con una targa la presenza sull’isola dei Reali d’Italia per motivi di solidarietà con l’isola ma a nessuno verrebbe oggi in mente di intestar loro una scuola per l’infanzia o altro.

Della seconda protagonista non esiste alcuna targa alla memoria. Nessun ideologo ha pensato nel tempo di posarla. Esistono, però, le memorie ancora  vive e presenti del suo lavoro, del suo amore per Ustica e delle azioni compiute nell’esercizio delle funzioni di cittadina e Sindaco dell’isola.

Esiste l’ammirazione e l’affetto di una comunità che, dopo oltre settant’anni, la può e la vuole onorare attribuendo il suo nome al luogo dove i propri figli andranno ad apprendere i primi rudimenti della vita sociale. Esistono i dati ed i fatti che testimoniano concretamente il suo amore per Ustica, la sua infinita disponibilità all’impegno personale per risolvere i problemi della sua comunità contro tutti e tutte le difficoltà di un angoscioso dopoguerra.

Ricapitolando, cosa può aprire oggi il cuore alla speranza di un domani migliore: una scuola che richiami, con il nome che le è stato imposto, ideologie superate e condannate dalla storia, l‘odio di uomini contro altri uomini, il desiderio di fuggire, l’astio contro una popolazione incolpevole o, ad una scuola, è più confacente attribuire un nome che ricordi il sorriso di una donna di pace, nobile di casato e di cuore, innamorata del suo popolo, decisa nell’operare in suo nome e per suo conto con tutte le energie disponibili, testimone e partecipe dei suoi bisogni, refrattaria alle difficoltà, titolare oggi della più affettuosa memoria della sua gente?

Gli Usticesi sono posti di fronte al ricordo del protagonista di una storica tragedia accostato al ricordo di chi ha propugnato e realizzato una loro rinascita umana e sociale.

Confermo la mia mancanza di titolarità nell’affrontare l’argomento ma, con la serena impudenza che caratterizza le mie personali considerazioni, non posso che testimoniare, condividere e, quindi, per quel che vale, far mie le ragioni che hanno indotto l’Amministrazione comunale a non esitare nella decisione presa in favore di quella che spero trovi consenso anche nella maggioranza della popolazione usticese, in favore, cioè, di Anna Notarbartolo in Favaloro, “Sindaco della Speranza”.

Come lettore ma anche notista, poi, di UsticaS.A.P.E., interpretando lo spirito di appartenenza alla vita sociale di Ustica che anima  questa Redazione, credo di poter affermare che, qualora la resistenza e la supponenza di chi arbitrariamente voglia sostenere l’intestazione della scuola per l’infanzia all’illustre politico non concittadino usticese Antonio Gramsci dovesse essere tale da prevalere sull’attuazione della delibera di senso contrario assunta dall’Amministrazione Militello, le pagine su cui scrivo insieme con tanti altri amici sono pronte ad avviare e supportare una campagna referendaria di sostegno al nome di Anna Notarbartolo, chiamando ad una pronuncia l’intera popolazione usticese.

Sergio Fisco

Ustica, intitolazione scuola dell’infanzia


Caro Pietro,

perché non superare la diatriba tra Sindaco e Dirigente scolastico e proporre, come cittadinanza attiva, d’intestare la scuola a una figura trasversale che ha praticamente trascorso tutta la sua vita attiva per il bene della comunità Usticese tutta?

Pensavo a Padre Carmelo Seminara.

Del resto Gramsci soggiornò sull’isola per meno di due mesi, la Sindaca Notarbartolo l’amministrò per 8 anni e ambedue, pur nella loro integrità, sono comunque espressione di ben identificabili schieramenti e quindi, per definizione, di parte.

Padre Carmelo si occupò degli usticesi praticamente fino al termine della sua esistenza terrena e le sue spoglie mortali, a furor di popolo, riposano nel locale cimitero.

Credo che la stragrande maggioranza dei cittadini accetterebbero ciò di buon grado, anzi con vero piacere.

Distinti saluti.

Salvatore Calderone

Intestazione complesso sportivo di Ustica


Al Sig. Sindaco – Ustica

E, p.c. al Presidente del Consiglio – Ustica
alla Giunta Comunale – Ustica
ai Consiglieri comunali – Ustica
Usticasape

Sono passati esattamente più di 4 mesi dalla mia lettera, che allego in copia, riguardo l’intestazione dei Campi Sportivi e con sommo rammarico noto che è diventata lettera morta, o peggio non è stata “presa in considerazione”.

Mi rivolgo, ancora una volta, alla Sua cortese attenzione per conoscere il Suo pensiero in merito alla fattibilità di dedicare il complesso sportivo ai nostri due ragazzi così tragicamente scomparsi quella maledetta sera d’Agosto…

Mancano pochissimi giorni alla scadenza del Suo mandato e un atto così significativo sarebbe apprezzato, oltre che dai familiari, anche da tutta la nostra comunità.

Nel ringraziarLa per un riscontro, possibilmente, benevolo, invio un caro saluto

Palermo 10 Aprile 2013

Gaetano Nava

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Al Sig. Sindaco – Ustica

al Presidente del Consiglio – Ustica
alla Giunta Comunale – Ustica
ai Consiglieri comunali – Ustica
e, p.c. Usticasape

OGGETTO: Intestazione Campi Sportivi

Niente in contrario e nulla di personale per le citazioni in merito alla intestazione dei campi sportivi a personalità rispettabili e conosciute. Ma, secondo il mio modesto avviso, non ci sarebbe migliore occasione e cosa molto bella se, dopo tanta apprensione, volessimo ricordare i nostri due giovanissimi compaesani così tragicamente ed immaturamente scomparsi quella maledetta sera….

Il campo di solito è calpestato da giovani ragazzi e ragazze che praticando lo sport, amano divertirsi e conseguentemente amano la VITA.

Quei due Ragazzi, Fedi e Bartolo, chi sa quante volte hanno e avrebbero continuato a calpestare quel campo rincorrendo un pallone…

Questa mia ha lo scopo di innescare una riflessione su chi ha la possibilità di decidere…

Gaetano Nava 30-Novembre 2012

 

 

Riflessione intestazione campi sportivi


Al Sig. Sindaco – Ustica
al Presidente del Consiglio – Ustica
alla Giunta Comunale
ai Consiglieri comunali

Niente in contrario e nulla di personale per le citazioni in merito alla intestazione dei campi sportivi a personalità rispettabili e conosciute. Ma, secondo il mio modesto avviso, non ci sarebbe migliore occasione e cosa molto bella se, dopo tanta apprensione, volessimo ricordare i nostri due giovanissimi compaesani così tragicamente ed immaturamente scomparsi quella maledetta sera….
Il campo di solito è calpestato da giovani ragazzi e ragazze che praticando lo sport, amano divertirsi e conseguentemente amano la VITA.
Quei due Ragazzi, Fedi e Bartolo, chi sa quante volte hanno e avrebbero continuato a calpestare quel campo rincorrendo un pallone…
Questa mia ha lo scopo di innescare una riflessione su chi ha la possibilità di decidere…

Gaetano Nava

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COMMENTO

Da Ustica Tania Licciardi 

Onorata e emozionata, vi ringrazio ancora una volta per il pensiero rivolto a mio fratello e a fedi. Sapere che il loro ricordo è sempre vivo nella vostra memoria non può che onorarmi e farmi capire che siete stati e siete vicini al nostro dolore. Sicuramente entrambi, se fossero rimasti in questa vita, calpesterebbero ogni giorno quei campi. Ma con ciò non voglio dire che Ritengo opportuno che siano intestati a loro due, poichè non conosco la personalità proposta in partenza. è giusto che decida la maggioranza o chi di competenza. vi ringrazio ugualmente.

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Da Milano Thomas Martucci

Buongiorno, personalmente potrei dare una soluzione che sistemerebbe ogni cosa.
A prescindere a chi venga intitolato il campo di calcio e calcetto c’è un posto sull’isola legato in maniera indissolubile alla vita dei sfortunati ragazzi .
Quel posto lo sapete tutti è la banchina dove è avvenuta la tragedia.
Intitolare la banchina alla memoria dei due isolani ,e i campi di calcio alle persone indicate dal sig Oddo sarebbe per me la soluzione più giusta .

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Da Palermo Mario Oddo

Ringrazio quanti sono intervenuti con i loro sereni commenti ai quali ribadisco che ho sottoposto alla valutazione delle competenti Autorità comunali una mia segnalazione che a suo tempo trarrà le sue conclusioni in base a dati oggettivi e naturalmente alla volontà popolare che mi appare chiaramente orientata e che, sgombro il campo da possibili equivoci,rispetterò in toto nel caso fosse ufficializzata, questa o altre. Credo di avere rivolto comunque l’ennesima attenzione alla vita sociale, politica e sportiva dell’Isola dove, com’è noto, non ho interessi ideali e materiali che nascondono finalità diverse. E per un “forestiero” come qualcuno (impropriamente) mi definisce credo non sia poco.

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Da Altofonte Rosalia Salerno

Anch’io mi associo a quanto detto da Gaetano poichè comprendo i meriti delle persone illustri o che si sono prodigati per il bene della nostra Isola ma i nostri due ragazzi Bartolo e Fedi credo che abbiano un posto nel cuore della pluralità degli Isolani. In ogni caso potrebbe chiedersi agli Usticesi a chi desiderano intestare i campi evitando cosi che solamente uno sparuto numero di persone possa decidere.

Cordiali saluti Lia Salerno

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Da Altofonte Francesco Canino

Condivido pienamente l’ultimo pensiero del Sign. Gaetano Nava ,che un impianto sportivo che viene usato da molti ragazzi sia intestato ai due ragazzi Bartolo e Fedy, anche per ricordare a ……..
E propongo un confronto aperto a tutti !!!!
Distinti Saluti Francesco Canino

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Da Ustica Nuccio Salerno

Bisogna anche ricordare che il primo campo regolamentare fu finanziato dal Principe Harduin di Belmonte come pure la sistemazione dell’organo della Parrocchia.

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Da Palermo Gaetano Nava 

Caro Mario,
ripeto, se non sono stato chiaro, che personalmente ritengo le due persone da te citate, per intitolare gli impianti sportivi ad Ustica, molto stimate e meritevoli sotto ogni punto di vista.
I memorial ed altro lasciano il tempo che trovano e magari potrebbero essere organizzati sugli stessi campi.
Quanto è stato fatto a Palermo potrebbe essere anche l’eccezione o forse anche un errore o altro…
Io credo che, per i giovani, che di solito frequentano quei campi, una targa in memoria di Bartolo e Fedy, posizionata all’ingresso dei campi sportivi, non avrebbe solamente il significato: “PER RICORDARE”, ma……

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Da Milano Mino De Girolamo

L’iniziativa del Sg.Oddo e’ lodevole sotto tanti punti di vista nel ricordare persone molto stimate e con indubbi meriti.Nel contempo sono convinto come spesso accade ,che moltissimi altri cittadini avrebbero altre personalita’da proporre e sicuramente meritevoli di ricordo.Ma questa estate tutta la comunita’ usticese e’ stata colpita da un gravissimo lutto con la perdita della vita di due giovani ragazzi che giustamente come ricorda Gaetano avevano una vita da trascorrere sui campi di gioco , io mi associo con Gaetano Nava , affinche’ vengano ricordati Bartolo e Fedi.Un saluto amichevole e di stima a Gaetano e al Sig.Mario Oddo ,

Mino De Girolamo

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Da Palermo Pietro Nuzzaci

“Concordo… e chiedo a tutti di esprimere la loro opinione in merito. Anche secondo me, non ci potrebbe essere intestazione più appropriata di quella suggerita da Gaetano Nava!”

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Da Palermo Mario Oddo

Fatte salve il massimo del rispetto per le Persone che non ci sono più e per le decisioni che saranno prese, quali che saranno,dalle competenti Autorità comunali in merito alle nostre segnalazioni e ad altre che eventualmente si dovessero ancora aggiungere,l’amico Gaetano mi consentirà di puntualizzare che un conto è il “ricordo” e altro è il “riconoscimento”. Il primo, generalmente riferito a Persone immaturamente e/o tragicamente scomparse, si è solito mantenere vivo attraverso l’organizzazione di periodiche manifestazioni sportive o spettacoli comunemente note come “memorial”; il secondo è riferito a Persone dai riconosciuti meriti professionali. Ti faccio un esempio: mentre era in rifacimento la vecchia Favorita sede di incontri in vista dei mondiali del’90 il crollo di un ponteggio causò, come ricorderai, purtroppo la morte di cinque operai. Il Comune di Palermo e la Società li ricordarono e continuarono a ricordarli con manifestazioni in occasione della ricorrenza; ci furono all’epoca comprensibili “spinte” perchè lo stadio venisse intestato alle povere vittime del tragico incidente ma poi, morto il “Presidentissimo”, prevalse la soluzione “Renzo Barbera”. Ti ho semplicemente ricordato un punto di vista “tecnico”. Mamoria o riconoscimento sicuramente siamo tutti accomunati dal rimpianto. Ti saluto affettuosamente

 

 

Proposta intestazione campo di calcio dr Riccardi La Porta e Tennis a Giuseppe Giunta


comune-ustica-5COMUNE di USTICA

Al Presidente del Consiglio

E p.c. Sig assessori
Sig Segretario Comunale
UTC

OGGETTO: Richiesta inserimento ODG Consiglio Comunale: intestazione Campo di Calcio a Riccardo La Porta e Campi Tennis a Giuseppe Giunta

Gentile Sig Presidente,

Vista la condivisibile proposta del Sig Mario Oddo, volta all’intitolazione del Campo di Calcio Comunale al compianto dr Riccardo La Porta ed essendo mio desiderio, già peraltro confortato da un primo riconoscimento con delibera consiliare di qualche anno fa, valorizzare la figura del compianto Ing. Giuseppe Giunta, già responsabile dell’ufficio Isole Minori della Regione siciliana, Le sarei grato volesse valutare l’opportunità di inserire gli argomenti in oggetto all’O.D.G. del Consiglio Comunale.

Come Le è noto, le intitolazioni sono di competenza della Giunta ma in questi dieci anni trascorsi insieme ho sempre ritenuto opportuno un “ passaggio” in Consiglio, riconoscendo a questo la rappresentanza dell’intera popolazione. Per questo motivo, trattandosi di un puro atto d’indirizzo che successivamente andrebbe comunque approvato in giunta provvisto dei previsti pareri, si ha motivo di ritenere che l’argomento possa, se Ella condividesse questa mia impostazione, essere trattato direttamente in aula senza alcun altro parere.

Il Sindaco
Dr Aldo Messina

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COMMENTO

Da Palermo Gaetano Nava

Al Sig. Sindaco – Ustica

al Presidente del Consiglio – Ustica

alla Giunta Comunale

ai Consiglieri comunali

Niente in contrario e nulla di personale per le citazioni in merito alla intestazione dei campi sportivi a personalità rispettabili e conosciute. Ma, secondo il mio modesto avviso, non ci sarebbe migliore occasione e cosa molto bella se, dopo tanta apprensione, volessimo ricordare i nostri due giovanissimi compaesani così tragicamente ed immaturamente scomparsi quella maledetta sera….
Il campo di solito è calpestato da giovani ragazzi e ragazze che praticando lo sport, amano divertirsi e conseguentemente amano la VITA.
Quei due Ragazzi, Fedi e Bartolo, chi sa quante volte hanno e avrebbero continuato a calpestare quel campo rincorrendo un pallone…
Questa mia ha lo scopo di innescare una riflessione su chi ha la possibilità di decidere…

Gaetano Nava

 

 

 

Proposta intestazione campo di calcio


Alla cortese attenzione dell’/degli:

Ill/mo Sig. Sindaco di Ustica .
Ill/mo Sig. Vice-Sindaco di Ustica
Ill/mi Sigg.ri Assessori comunali di Ustica, allo Sport in particolare.
Ill/mo Sig. Presidente del Consiglio Comunale
di Ustica e Sigg.ri Conisiglieri tutti.

e p.c. : Sig.ra Maria Concetta Spatafora, ved. La Porta
Sito Usticasape
Sito Buongiorno Ustica
Roberto Gueli, giornalista Rai
Adolfo Fantaccini, giornalista Ansa

In tempi che ormai appaiono ragionevolmente brevi il campo sportivo con servizi annessi sarà consegnato alla fruibilità della Comunità usticese calcisticamente rappresentata dalla Società ASD Ustica partecipante al girone “A” del campionato di 3a categoria 2012/2013 ospite, com’è noto, nelle partite casalinghe di strutture palermitane, alternativa necessaria stante la perdurante indisponibilità di quella locale causa lavori al momento ancora in corso. Una volta completata e consegnata la struttura sicuramente costituirà un vanto per l’intera popolazione isolana sportiva e non. Formulo la presente per sottoporre alla vostra cortese attenzione affinchè ne valutiate la fattibilità la proposta che il campo sportivo di Ustica, quando sarà, venga intestato al fortemente compianto giornalista sportivo Riccardo La Porta popolare voce e volto della Rai al quale ero legato da reciproca stima ed amicizia. Per le sue riconosciute doti umane e professionali e sopratutto per il suo grandissimo e profondo legame con l’Isola della quale era un puntuale “residente” Riccardo La Porta meriterebbe a mio giudizio questo mirato riconoscimento. Quanti particolarmente ad Ustica lo hanno stimato, apprezzato, benvoluto; quanti sono stati a suo tempo contagiati dalla sua enorme simpatia, i tanti amici da “bar dello sport” in piazza, sono certo che avrebbero molto piacere che campo sportivo di Ustica portasse un giorno il suo nome. Ma più di tutti sarebbe sicuramente felice Lui.

Ringrazio per la serena valutazione che vorrete fare di questa mia proposta che naturalmente mi auguro andrà in porto.

Mario Oddo

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COMMENTO

Da Palermo Aldo Messina  (Sindaco)

Gentile concittadino,
la Sua richiesta appare condivisibile
Pur essendo della Giunta la competenza relativa alle intitolazioni , “da sempre” questa amministrazione ha ritenuto dovere richiedere il parere del Consiglio in quanto questo (e non la giunta) rappresenta l’intera cittadinanza.
Pertanto, nel condividere la Sua proposta, mi impegno a chiedere che l’argomento venga posto all’ODG del Consiglio Comunale.

Cordialmente
Aldo Messina

 

Da Palermo Antonio Prestifilippo 

ANCHE SE NON USTICESE CREDO CHE LA PROPOSTA DEL SIG. ODDO SIA NON DA VALUTARE MA DA ACCETTARE

Intestazione Piazza del Comune e sale espositive


Il Sindaco di Ustica pur a conoscenza che la competenza relativa all’intestazione di Strade, Scuole e sale pubbliche è della Giunta Comunale ha ritenuto coinvolgere e sentire anche il parere, certamente non vincolante, del Consiglio Comunale.

Allo scopo di valorizzare al meglio, così scrive il sindaco, “figure che con particolare dedizione, hanno dedicato gran parte della propria esistenza a caratterizzare l’immagine di Ustica”, ha segnalato al Presidente del Consiglio, allegando il curriculum, tre nominativi:

– Litterio MAGGIORE;

– Armando CASERTA;

– Biagio PATTI:

L’argomento ieri pomeriggio è stato inserito al 6° punto dell’O.d.G. e votato all’unanimità dai Consiglieri presenti intitolando a:

-Litterio Maggiore la “la Piazza del Comune dove si trova il Suo busto;

-Armando Caserta la “sala espositiva del Centro Congressi;

-Biagio Patti l”Aula Multimediale dell’Istituto Comprensivo.

P.S. Per completezza d’informazione facciamo notare che in aula significativo e opportuno è stato l’intervento del Presidente del Consiglio per fare intestare a Lillo Maggiore la piazza del Comune e non la sala congressi come riportava la nota d’indirizzo del Sindaco.

Pietro Bertucci

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COMMENTO:

Caro Pietro,

Carmelina e Mariuccia Patti insieme ai figli Nadia, Giuseppe, Massimiliano e Antonella, tramite te, vogliamo ringraziare il Sindaco ed il Consiglio Comunale per il sincero e accorato interesse mostrato riguardo la vicenda di nostro padre ritenendolo meritevole di futura memoria.

Grazie Ancora.

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Da Montecosaro Mariangela Militello

Apprendo con molta gioia la notizia e vorrei rivolgere anch’io il mio ringraziamento a tutto il Governo usticese per il contributo rivolto a mantenere viva la memoria di tre uomini che con il loro impegno e dedizione hanno lasciato un segno indelebile nella storia di Ustica.

Del Maestro Patti ho ancora vivi i racconti di mio padre: “il Maestro” che incuteva timore, ma faceva dei suoi alunni uomini estremamente preparati, e confesso che spesso anch’io liceale degli anni ’80, rimanevo basita per come mio padre riusciva a “far di conto” senza calcolatrice od a realizzare, in poco tempo, tabelle matematiche nel periodo in cui era amministratore di cinque condomini a Settimo Torinese.
Egli mi narrava spesso del Dr Lillo Maggiore, medico stimato e Sindaco dal “cuore grande”, di cui ho avuto l’onore di conoscere suo figlio Massimo.
Il Sig. Armando Caserta invece è presente nei miei ricordi di ragazzina quando egli allietava le ns serate estive con la sua musica, in cui mio padre non perdeva occasione per ballare con la sua ballerina preferita, io..
Rinnovo i miei ringraziamenti e le miei piu’ vive congratulazioni alla famiglia Patti, a Nuccio Caserta ed a Massimo Maggiore.

Mariangela Militello

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Dalla California Agostino Caserta

Nell’esternare il mio compiacimento e commozione, per la nomina ai tre Illustri Cittadini usticesi menzionati, fra cui mio padre Armando Caserta, che, come dice il Sindaco, hanno dedicato la loro vita a ” caratterizzare l’immagine di Ustica” voglio ringraziare anche a nome dei miei familiari, per il voto unanime, il Sindaco in primis, Vice Sindaco, Presidente Consiglio, Giunta e Consiglieri e quanti si sono interessati perché ciò si attuasse.

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Da Palermo Mario Oddo

Pietro, apprendo con immenso piacere che c’è un Figlio adottivo che l’Isola non ha dimenticato al punto da ritenerlo degno e meritevole ad unanime giudizio, unitamente ai compianti Litterio Maggiore ed Armando Caserta, di riconoscimento alla memoria mediante intestazione dell’Aula Multimediale dell’Istituto Comprensivo. E’ Biagio Patti, “‘u ‘zzù Biaggiu” per tutti noi nipoti. Tante generazioni di alunni usticesi allora ragazzi, oggi dai capelli bianchi, hanno ricevuto da Lui la prima istruzione e formazione ma anche i primi rimproveri o le prime “gargiate” come le chiamava nell’originario dialetto racalmutese. Legato ad Ustica come se vi fosse nato ha rappresentato per molti anni il “Signor Maestro” d’altri tempi, di deamicisiana memoria, burbero e severo ma efficace dispensatore di nozioni di studio e lezioni di vita. Persona e nello stesso tempo personaggio: famose nell’Isola le sue arrampicate sugli scogli con la sua inseparabile canna da pesca. A nome delle figlie Carmelina e Mariuccia rivolgo un commosso e doveroso ringraziamento al Sindaco, alla Giunta ed al Consiglio Comunale di Ustica per l’attenzione dedicata in tutto l’iter.

Mario Oddo

 

Da Roma Massimo Maggiore

Buongiorno Pietro,

ti ringrazio per la premurosa notizia giuntami, inaspettatamente, già ieri sera e prontamente diffusa tra i congiunti più vicini.

Accogliamo con sincero piacere e, personalmente, anche con orgoglio e commozione questa “pubblica decisione” che, mi dicono, unanime e che, come tale, intende giustamente onorare la memoria di un Suo illustre, amato e rimpianto “figlio”, tragicamente scomparso da, oramai, quarant’anni.

Ancora grazie e a presto rincontrarci con rinnovato affetto.

Massimo

 

 

 

Intestazione Stazione Carabinieri


[ id=5604 w=160 h=120 float=left]COMUNE DI USTICA

Alla stazione Carabinieri Ustica

e p.c. Sigg. assessori
Sig. presidente Consiglio

OGGETTO: richiesta intestazione locale stazione dei Carabinieri al Maresciallo Luigi Martin, medaglia d’argento al valor Militare.

A completamento ns precedente richiesta tendente, giusta allegata delibera consiliare n. 28/10, ad intestare la locale Stazione dei Carabinieri al Maresciallo Luigi Martin, medaglia d’Argento al valor Militare, si invia la documentazione utile a illustrare l’insigne e compianto Maresciallo dell’ Arma che ha operato ad Ustica in un periodo, i primi del 1900, estremamente difficile.

Solo a completamento si informa che la sig Amelia Martin figlia del maresciallo, nata il 14 novembre 1910, è ancora vivente.

Ustica 06.12.10

IL SINDACO
dr Aldo Messina

Da Palermo Mario Oddo


[ id=2583 w=320 h=240 float=left] In riferimento alla deliberazione del Consiglio Comunale n° 28 del 04/05/2010 aventi per oggetto l’intestazione vie ed aree demaniali su richiesta del Sindaco, mi sia concesso una mia personale annotazione da osservatore esterno ma attento: concordo in toto sulle proposte che riguardano il Maresciallo Luigi Martin (peraltro mio Nonno materno), Filippo Vassallo, Vito Natale e l’Abate di Casamari. Senza nulla togliere ai meriti degli a me sconosciuti Ing. Pigonati e Valenzuela prossimi intestatari delle banchine Si.re.na. e Sailem, considero l’avere ignorato il Sig. Armando Caserta ed il Maestro Biagio Patti, due Figure più volte segnalate proprio perchè “storicamente” legate a diverso titolo al passato dell’Isola,un’offesa alla Loro memoria. Per fortuna ci sarà sempre una stragrande maggioranza di familiari, parenti, amici, semplici conoscenti che ne conserverà memoria perenne ad abbondante compensazione di questa incredibile “amnesia”.

Mario Oddo