Ustica sape

Piazza – Vito Longo


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Compleanno


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Foto ricordo – Villino Longo


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COMMENTO:

Da Palermo Giovanni Martucci

Questa bellissima foto ci riporta con la memoria indietro di sessant’anni. Infatti é stata scattata sui gradini del viale che porta alla villa Longo (sullo sfondo) in via Petriera, all’inizio degli anni cinquanta e raffigura da sinistra a destra, nella riga superiore: mio nonno Ignazio Bertucci, mia bisnonna Giuseppa Basile e sua figlia, nonché mia nonna Rosa Basile. Nella riga più bassa: una carissima amica di famiglia Franca Brullo, a quel tempo ostetrica di Ustica, il sottoscritto con ai piedi mio fratello Ignazio, mia madre Bertucci Carolina e mio padre Tommaso Martucci.

Matrimonio


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Attestato di Benemerenza – riceviamo e pubblichiamo

Al Sindaco di Ustica
Dr Aldo Messina

 

OGGETTO: Attestato di Benemerenza

Signor Sindaco,

sono lieto informarLA che, come già avvenuto due anni orsono con il comune di Arona, anche il comune di Borgomanero ha deciso di conferirmi un attestato di benemerenza per il mio

impegno in circa 3 lustri di attività presso le Scuole di Borgomanero, dove ho proposto e realizzato decine di corsi di attività sportive, privilegiando spesso ampie fasce di immigrati e Classi sociali meno abbienti.

Volendo, in questa occasione, fare opera di sponsorizzazione della nostra Isola attraverso l’Area Marina Protetta, ho creduto opportuno farmi affiancare da due ex guide, assunti precipuamente per questo ruolo. Ho trovato disponibilità, dopo averli contattato tutti personalmente, nei dipendenti Daniela Bilello e Tonino Licciardi. L’obiettivo è quello di promuovere USTICA e la sua AMP, presso tutto il circondario Novarese con l’impegno di relazionare dettagliatamente quanto elaborato e realizzato.

Chiedo pertanto la disponibilità delle due unità Bilello e Licciardi.

Seguiranno, a stretto giro, maggiori dettagli qualora la richiesta venisse accolta, per definire il “Patrocinio” e la possibilità di qualche “gagliardetto” da donare ai sindaci che incontreremo durante la nostra “attività promozionale”

Prof Angelo Longo

 

Chi semina vento raccoglie tempesta


[ id=8647 w=320 h=240 float=left] Un vecchio adagio recita: chi semina vento raccoglie…tempesta!

Prima di tutto sento il dovere di condannare l’inqualificabile gesto e, in questa occasione, manifestiamo tutta la nostra solidarietà alla Capitaneria di Porto locale. Quanto accaduto, certamente è un campanello d’allarme che sarebbe irresponsabile minimizzare.

Purtroppo questo succede oggi ad Ustica. I meravigliosi rapporti tenuti dall’Amministrazione Comunale con la Capitaneria di Porto non esistono più rispetto ai tempi in cui lo scrivente era responsabile dell’AMP (allora Riserva Marina) e si lavorava in sinergia. Mi piace ricordare personaggi come l’Ammiraglio CERVONE, il Comandante LAVAGGI,L’Amm. PETRALIA, autentico supporto per il Comune nella GESTIONE dell’AMP. Mi scuso se dimentico qualcuno ma e’ solo problema di memoria. Oggi si legge che addirittura l’Amministrazione Comunale si e’ rifiutata di partecipare all’incontro ove si doveva discutere di una importante ordinanza per la disciplina delle attività marine. Se ad oggi l’AMP NON E’ ANCORA TORNATA AL COMUNE la responsabilità e’ ascrivibile a “qualcuno”… Nel lontano 2006, quando sollecitati dal Ministero Ambiente, si incontrarono a Palermo il giorno 6 Marzo 2006 il Sindaco di Ustica Aldo Messina e il rappresentante la CP di Palemo Vincenzo Pace per sottoscrivere un inutile quanto sterile verbale PRODROMICO, DI UNA FUTURA CONSEGNA che MAI SAREBBE AVVENUTA.

Bisognava fare un verbale di consegna di un patrimonio di beni ormai inesistenti (!), chi glielo “faceva fare” ai Nostri? Quando poi si legge, in una dichiarazione del sindaco, che un tipo di pesce protetto e non commerciabile, veniva trasportato da taluni per essere destinato ai bisognosi è conseguente il sentimento di ostilità nei confronti della Capitaneria di porto che aveva effettuato il sequestro. Be’… allora non ci si può stupire se avvengono episodi malavitosi e condannabili come il danneggiamento dell’auto della Capitaneria.

Io penso che, forse, e’ più importante “ANCORARE” l’isola che mi pare , ognor più “nave senza nocchier in gran tempesta.”……..!

Non v’e’ dubbio tuttavia che anche i “problemini” posti dagli ospiti abituali dell’isola, dei turisti e di chiunque approdi ad Ustica siano altrettanto importanti. Proviamo a dimostrare per una volta che a USTICA di legale non c’e’ solo l’ora.

Al momento lasciamo da parte i DIVERSIVI, QUALI DECIBEL O POLVERI VULCANICHE!

Piuttosto preoccupiamoci di sapere quali disturbi dette “polveri” causano agli OSPITI, visto che i nativi dovrebbero essere immunizzati.

Angelo Longo

 

 

Spigolature ed Altro di Angelo Longo


Bene, molto positivo il contributo concesso dalla giunta al sig. MARZ ERWIN.

Altrettanto positivo sarebbe stato un provvedimento CULTURALE ed UMANO più che amministrativo nel dare sepoltura ad Ustica al “Povero” GINO MORPURGO . Ha lasciato solo qualche piccola eredità di affetti, non di voti. Le nostre tradizioni sono state violate!

USTICA dovrebbe vergognarsene!

Oggi leggo che dopo oltre DUE anni tra lodi e applausi e’ stata recuperata, grazie al nuovo Comandante la Capitaneria di Porto locale Maresciallo Baiata (notizia attinta da usticasape), nei piccoli fondali del porticciolo, un’auto trascinata in acqua dal mare mosso. Tutto ciò nelle acque della PRIMA RISERVA MARINA D’ITALIA. Legittima la domanda: come mai in divieto di sosta in zona a rischio e di immediata visibilità ne era stata consentita la sosta. Ustica cosi abbondantemente presidiata da tutte le varie forze dell’ordine ritengo che non possa proprio permettersi tali distrazioni… L’episodio richiama alla mente quell’altro, ancor più scandaloso, della BOA “piaggiata”, in ottimo stato, a CALETTA SIDOTI, con usticasape che ne documentava la lunga agonia senza che nessuno, Capitaneria o Comune, intervenisse a recuperare un bene pubblico, del valore di oltre diecimila Euro in una situazione di FACILISSIMO intervento. È stata abbandonata per parecchi mesi, in balia delle onde, un potenziale pericolo per la navigazione qualora si fosse liberata dalla posizione in cui era finita, sino alla completa distruzione. Ora è rimasta, a futura memoria, in fondo al mare la grossa trave in ferro che univa i alleggianti che, ne sono certo, farà la stessa fine della fiat uno. Quando ero responsabile dell’AMP più di una volta ho organizzato simili interventi a ZERO SPESE utilizzando il personale del COMUNE. Vale la pena ricordare il motto Tanto caro al Principe Totò…..”e io pago”! Di contro si assiste ad una grande “bagarre” di disposizioni, inconcepibili per un’isola come Ustica, che spesso assumono carattere quasi persecutorio anche se, va detto, spesso il rispetto delle leggi viene mal sopportato.

Tutto ciò non educa molto al senso civico e pertanto resta sempre più valida la battuta ” a USTICA di LEGALE C’E’ solo L’ORA!

Sul Sicilia dell’altro giorno ho letto per la DECIMA…..VENTESIMA….CENTESIMA volta che l’AMP sta per tornare al COMUNE DI USTICA! cattiva o Buona notizia? Sino ad oggi e’ stato solo uno ad amministrare (sic!) e da domani sarebbero in tanti!

Se poi qualcuno vuol bendarsi gli occhi e mettere il passato nel cassetto si accomodi pure… io non ci sto!

Ho visto le foto del Convegno sull’AMP. Ho visto male o erano più numerosi gli oratori degli spettatori? La politica dei facili annunci e di valanghe di comunicati, di gran moda, senza una rispondenza nei fatti hanno creato un clima di totale sfiducia nei cittadini ai quali, alla fine, dell’AMP sono rimasti solo i divieti, come si evince dalle proteste di questi giorni.

Dal marzo 2003 ad oggi sono intercorsi più di otto anni. Troppi per accettare qualunque tipo di giustificazione, anche a fronte dello stato di abbandono in cui sono stati lasciati la torre dello Spalmatore, l’acquario della Caletta e quello di Santa Maria, il vecchio comune che appartiene alla R.M. per una sciagurata scelta del passato.

Infine i cittadini sappiano che al comune sono state assunte 7 unità, pagate da noi, per avere prestato molti anni di servizio per l’AMP e che dovevano essere utilizzati precipuamente per l’AMP per tutte quelle attività realizzabili nei locali di proprietà del comune. Ubicando presso il vecchio comune il centro accoglienza e la biblioteca scientifica con l’utilizzo delle numerose ricerche dell’AMP maturate negli anni. Da considerare la torre dello Spalmatore, sede storica dell’AMP, per attività varie e per ultimo, ma certamente non ultimo, l’apertura dell’acquario didattico molto importante per le scolaresche.

Tutto questo si sarebbe potuto realizzare e lo si potrebbe tutt’oggi utilizzando e valorizzando le professionalità dei dipendenti disponibili, con pochissime spese, comunque sostenibili con piccoli progetti, finanziabili dal Ministero dell’Ambiente.

 

Per chiudere, per oggi, una nota “positiva” ho apprezzato molto l’iniziativa di organizzare un punto di ristoro con “pane e meusa”, non so se “schetta o maritata”, nei locali dell’Albo Pretorio. Proporrei di insistere sull’iniziativa in un contesto di ristrettezza economica, eviterebbe gli storni di bilsancio……

Angelo Longo

 

Nel ricordare Giovanni Favaloro di Angelo Longo


NELLA MIA VITA LA SCELTA DEL “BARBIERE” NON E’ MAI STATA SUBORDINATA ALLA QUALITA’ MA ALLA VELOCITA’,ESSENDO SEMPRE STATO INSOFFERENTE AL “RITO”!. TUTTAVIA NEI LUNGHI ANNI TRASCORSI LONTANO DA USTICA NON HO MAI OMESSO DI TORNARE, IN OCCASIONE DELLE VACANZE SULL’ISOLA, CON I CAPELLI LUNGHI PER GODERE DEI” SERVIGI” DI GIOVANNI E PRIMA ANCORA DEL BUON ALFREDO, IL PAPA’. I MIEI RICORDI VANNO UN PO’ PIU’ INDIETRO DI QUELLI DI MASSIMO CASERTA. BELLA LA SUA LETTERA, CHE STIMOLA RICORDI DI TANTI PICCOLI EPISODI SIMPATICI E GRADEVOLI DI UN MONDO CHE NON C’E’ PIU’ E NEL QUALE IL SENSO DELLA COMUNITA’ VA PERDENDOSI SEMPRE PIU’. ANDARE DA ALFREDO PRIMA, DA GIOVANNI POI ERA UN RITO, CHE MASSIMO HA DESCRITTO INCOMPARABILMENTE E CHE MOLTO RICHIAMAVA I TEMPI DEL CALCIO : 15 MINUTI DI RISCALDAMENTO ( SALUTI, CONVENEVOLI VARI, PREPARAZIONE DEI FERRI… ALLA FINE IL RITO COMINCIAVA TRA INNUMEREVOLI INTERRUZIONI (CAMILLO CHE SFOTTEVA PERCHE’ IL MILAN AVEVA BATTUTO LA IUVE, CHI ENTRAVA PER TENTARE UNA IMPROBABILE PRENOTAZIONE, LA FIGLIA CHE VENIVA A CHIDERE SE LA MAMMA POTEVA “CALARE” LA PASTA ALL’UNA) FINALMENTE DOPO I 90 MINUTI REGOLAMENTARI , PIU’ INTERVALLO E QUALCHE RECUPERO IL RITO SI CONCLUDEVA .

MA LA PIAZZA DI USTICA HA AVUTO DIVERSI ALTRI PERSONAGGI INDIMENTICABILI. OGGI NE VOGLO RICORDARE UNO PARTICOLARMENTE IMPRESSO NELLA MIA MEMORIA: GOFFREDO CASERTA, OMAGGIO A MASSIMO PER IL BEL RICORDO DI GIOVANNI FAVALORO. GRANDE FUMATORE, ERA DIFFICILE VEDERLO SEDUTO FUORI DAL BAR CENTRALE SENZA LA SIGARETTA IN BOCCA. GRANDE “GELATIERE” , I SUOI GELATI ERANO VERAMENTE FAVOLOSI. A QUEI TEMPI IL BAR CENTRALE ERA LA CASA DI NOI GIOVANI .TRASCORREVAMO LA MAGGIOR PARTE DELLA GIORNATA GIOCANDO A CARTE PASSANDOCI DA UNO ALL’ALTRO LA “CONSUMAZIONE” CHE RARAMENTE VENIVA CONSUMATA ESSENDO TUTTI SQUATTRINATI! IL BUON GOFFREDO SORRIDEVA COMPIACENTE E PER NULLA TURBATO DAL FATTO CHE ERAVAMO TUTTI SQUATTRINATI ! A QUEI TEMPI IL BAR CENTRALE ERA ALL’AVANGUARDIA NELL’ISOLA E GESTIVA L’UNICO TELEFONO ESISTENTE . QUANDO ARRIVAVA UNA CHIAMATA DA PALERMO O ALTROVE, GOFFREDO SEDUTO IMPERTUBABILE ASPETTAVA CHE PASSASSE QUALCUNO PER AVVERTIRE L’INTERESSATO DELLA CHIAMATA. ALTRO CHE TELEFONI IN CASA , TELEFONINI O INTERNET! IL PASSAPAROLA ERA IL SISTEMA Più EFFICACE, MA L’ANEDDOTO PIU BELLO CHE RICORDO DEL SIMPATICA GOFFREDO E’ QUESTO: UN GIORNO MENTRE SEDUTO FUORI IN PIAZZA, COME AL SOLITO FUMAVA LA SUA ENNESIMA SIGARETTA, UN PO’ INFASTIDITO MA CON LA SOLITA CORTESIA, AD UN PASSANTE CHE CHIEDEVA UN’ARANCIATA RISPOSE: “PIU’ AVANTI C’E’ UN ALTRO BAR VAI A PRENDERLA LA’….. E TRANQUILLO CONTINUO’ A FUMARE… A QUEL PUNTO, PUNTUALE E SORRIDENTE COME SEMPRE, COMPARVE ALLA PORTA LA ZIA AURELIA CON UNA ARANCIATA IN MANO…
I VOSTRI RICORDI RIMARRANNO SEMPRE VIVI NELLA NOSTRA MEMORIA

AngeloLongo

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COMMENTO:

Dalla California AngeloLongo

Angelo, questo aneddoto mi ricorda una usanza del passato : ” accattari a crirenza “. Hai ragione lo zio Goffredo era un grande gelatiere e con la zia Aurelia avevano anche un cuore grande quanto una casa : i tempi, purtroppo in quegli anni come sappiamo, erano scarsi e chi non aveva da mangiare per sfamarsi andava dallo zio Goffredo al Bar Centrale, fra questi mi ricordo “u Lupu” e Orazio Desantis che era l’equivalente del senzatetto di oggi e per anni era li a mangiare nei tavolini del bar cibo fornito dalla zia Aurelia e Goffredo e qualche volta si vide anche qualche confinato….Altri tempi…In particolar modo lo zio Goffredo era attivo, faceva il sornione ma guardava tutto e non avrebbe fatto mai niente per perdere un cliente a meno che non era necessario : ero presente, non so se ti ricordi, quel passante dell’aranciata comprava a credito e non pagava e la zia Aurelia, che aveva tutte le virtu’ che non tutti possiamo avere, agi’ da donna di quei tempi e da mamma. In seguito lo zio Goffredo mi chiamo’ in disparte, essendo nipote, e mi disse :” questo non e’ pane e pasta, ( non e’ un bene di prima necessita’, e’ un lusso ) la prossima volta e’ meglio che viene con i soldi ” , ” intanto per il momento – megghiu perdiri ca straperdiri – “. Come ben ricorderai, e’ anche vero che se eri un cliente e giocavi a carte Goffredo a volte un po’ rompeva…perche’ da spettatore-proprietario si immedisimava nel gioco, faceva un po’ il “ficcanaso” e rimproverava chi faceva errori ma non dimentichiamo che era un grande artista nella Pasticceria Siciliana e Nazionale.

Nuccio

 

Buon Compleanno


AuguriA Rosalba Longo i Migliori
Auguri di Buon Compleanno

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Oggi si festeggia S. Francesco di Paola.
Auguri a tutti coloro che festeggiano
il loro Onomastico sotto questo Nome.

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COMMENTO:

Da Ustica Giovanni Martucci

Caro Mario, ricorrere il proprio compleanno ed essere annoverato fra gli eventi di portata mondiale non capita a tutti e non capita tutti i giorni. Comunque auguroni affettuosi alla cugina Rosalba. E non finisce qui perché fra due giorni ci sarà un altro evento di levatura mondiale: il compleanno del cugino Alfredo; anche a lui un abbraccio ed auguri affettuosi. Sicuramente in casa Mazzarella i festeggiamenti si protrarranno per molti giorni. Sicuramente, tra un mese, quando ricorrerà il mio misero compleanno non ci sarà tutto questo scruscio.
Baci Giovanni

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Da Palermo Mario Oddo

… venerdì le nozze di William & Kate … ieri la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II … oggi il compleanno di Rosalba Longo… quanti avvenimenti di portata mondiale in così pochi giorni … AUGURI !

Mario

 

Angelo Longo in merito al “salvataggio in mare ad Ustica…”


Nell’era dell’ “apparire o del “fare apparire”, per piaggeria o per puro “servilismo”, utilizzando fiumi di parole dette o scritte, può sembrare anomalo l’atteggiamento del Comandante Giuseppe Bertolini della Ustica Lines che, per apprezzabile “onestà intellettuale” ridimensiona l’intervento effettuato, doverosamente per un Uomo di MARE, in relazione al troppo “mitizzato” intervento di assistenza prestato, a poche miglia da Ustica , ad una barca in difficoltà. Oggi assistiamo a ben maggiori operazioni di assistenza.. e …..salvataggio di migliaia di “disperati” che fuggono dagli orrori della loro terra. Centinaia di uomini,militari e non, giornalmente svolgono un grande lavoro non scevro da insidie e pericoli. In tale contesto penso che sia assai onesto e corretto l’atteggiamento del Comandante Bertolini che respinge meriti che ritiene non gli appartengano. Quello che certamente non potrà rifiutare e’ il grazie che noi isolani gli rivolgiamo per avere garantito un ottimo servizio, anche in condizioni difficili, quando altri preferivano restare con le cime attaccate alle bitte.

Angelo Longo

Dall’album di famiglia


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Mangiata a villa Longo


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Comizio in Piazza


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COMMENTO:

Dalla California Agostino Caserta

Foto storica. L’angolo di piazza sullo sfondo ( attuale market Patricolo ) e’ l’originale per come fu quasi sicuramente sin dagli ultimi anni del 1700, subito dopo la colonizzazione di Ustica avvenuta nel 1771 perche’ fa parte delle prime infrastrutture costruite nell’isola. Si riconosce il Tabacchino con la vecchia Bacheca di legno dove venivano affisse copie delle ordinanze pubbliche e importanti documenti da parte del Comune e vari messaggi e “pizzini” anche privati e sulla sinistra sotto il balcone si vede la ” Chianca ” ( Macelleria ) . La foto e’ possibilmente del 1958, e si denota lo spirito democratico di partecipazione degli isolani tutti attentissimi e partecipi per le sorti del loro paese, ( sono sicuro si poteva sentire volare una mosca ) nell’ascoltare il comizio del giovane, carissimo Prof. Angelo Longo, sempre impegnato, sin da studente, alla vita politica e sociale dell’isola, il quale rappresentava il partito delle ” Tre Torri ” ,di cui si vede l’emblema esposto, e che vinse quelle elezioni comunali.

Nuccio

Da Palermo Angelo Longo – Ricordi…


USTICASAPE questa sera mi ha riservato una gradita sorpresa! Una lunga telefonata da NEW-ORLEANS della cara amica MARIA BERTUCCI. Con gioia, ma anche con tanta nostalgia, abbiamo rivissuto episodi della nostra ormai lontana infanzia, abbiamo parlato e ricordato i nostri CARI. Tutto cio’ e’ molto bello, non avere un passato da ricordare e’ come essere nudi.In particolare abbiamo ricordato i DIVERSI rapporti tra di noi, non inquinati dalle negativita’ della corsa al “Business” o divisi dalla subalternita’ alla TV . Magnifiche serate passate a giocare ” e “mennuli” e con puntate talvolta …folli di cinque mandorle su una carta!!! Il tutto spesso si concludeva con una bella scorpacciata di ” sfince”, il dolce povero di quei tempi: Farina, acqua, vino cotto, lo zucchero poverodell’epoca, e tanta allegria! Ricordo che all’epoca eravamo tutti, o quasi, fidanzati. Solo che dei due era uno solo a saperlo! Una grande conquista, propedeutica al fidanzamento a quei tempi era conquistare una passeggiata sull’asino. Metodo ancora oggi efficace con qualche turista romantica. Immensa fu la mia gioia quando in occasione dela Novena di S. BARTOLICCHIO l’amica Maria accetto’ di essere accompagnata da me ..e… dall’asino! Fu una grande gioia ma … non successe nulla. Eravamo poco piu’ che bambini! CIAO MARIA A PRESTO
Angelo

Zona Longo


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Da Palermo Angelo Longo


[ id=2248 w=270 h=200 float=left]Caro Pietro,

avrei voluto essere presente domani ad Ustica per partecipare con Voi, e sono certo che sarete in tanti, al recupero della dovuta “DIGNITA’ del nostro CIMITERO. Purtroppo non mi sarà possibile e me ne dispiace. Sarò idealmente con Voi. Ringrazio quanti parteciperanno ed in particolare Te che con impegno straordinario riesci con USTICA SAPE a fare “opera di socializzazione” ed anche di CULTURA. Il CULTO dei MORTI, per altro, non riguarda solo CHI ci ha preceduto! Credo che, ogni tanto, sia opportuno pensarci!! Cordialmente.

Rettifica alla lettera del Prof A. Longo

Il Prof A. Longo in data 13/09/2009  ha fatto pervenire una rettifica alla lettera indirizzata ad Alessandro Zanca che pubblichiamo.

Mi è stata contestata, con mal celata irritazione, la citazione di alcuni nomi inseriti nel corpo della lettera. Ho subito provveduto a toglierli dalla stessa e mi scuso con gli interessati precisando, comunque, che gli stessi erano stati citati quali esempi ASSOLUTAMENTE POSITIVI e pertanto da elogiare e indicare ad esempio.

Comunque, ribadisco ed esprimo il mio più profondo rincrescimento, rinnovando le mie scuse.

A me stesso invece dico: “Non ti scoraggiare per l’assordante silenzio perché sei sulla strada giusta”.

Se nascono problemi dagli elogi, figuriamoci per il resto.

Intanto l’operazione “CONSIGLIO COMUNALE FUORI DALLE …..” è giunta in porto. Non c’era alcun dubbio!!!

Quando il Vecchio Presidente del Consiglio diceva: “Ustica è oppressa da una  NUBBE TOSSICA” non era una battuta, ma la sacrosanta verità.

Scommetto, comunque, che presto ci sarà un nuovo “PREMIATO”…

Prof. Angelo Longo

Angelo Longo: lettera aperta ai cittadini di Ustica

Lettera aperta all’att.ne di Alessandro  Zanca e dei giovani di Ustica

Caro Alessandro, sei venuto più volte a cercarmi per avere chiarimenti, forse conforto, trovandoti a vivere con i tuoi compagni, una esperienza davvero confusa e sconfortante.

Eri molto occupato e talvolta sei venuto dopo la mezzanotte ed io ti ho sempre atteso perché sentivo che a un giovane che con onestà ed apprensione si trovava a vivere una esperienza definibile quanto meno

allucinante

non si poteva rifiutare una parola che fosse d’aiuto, che veniva dalle esperienze vissute.

Tu e tutti gli altri, senza distinzione di “maggioranza e minoranza”, siete stati cacciati fuori dal comune, cioè da casa vostra solo grazie alle complicità di qualcuno che mentre usciva dalla finestra, lasciava un valido (quanto lui!) erede all’interno del …. portone!

So che con la solita strategia  i soliti quattro (o più?) ruffiani vi accusano di ogni colpa.

Certo di errori, anche di comportamento, ne avete commessi tanti! Ma la verità è che chi doveva guidarvi, il buon comandante della vostra nave non conosceva né conosce cosa sia la bussola, e se il timone sia un’altra cosa, confonde Nord e Sud, e la sua azione produce sempre venti di Scirocco e Maestrale, e quando cambia vento ti porta a Greco e Ponente.

Il suo barometro ha sempre segnato tempesta ed il vento veniva da pochi complici, ruffiani ben ricompensati che hanno consentito che

1)- Silvana Bertacci, 2)- Felice Badagliacco, 3)- Gaetano Caserta, 4)- Angelina Ciaccio,

5)- Bartola Martello, 6)- Martina Natale, 7)- Giovanni Palmisano, 8)- Alessandro Picone,

9)- Giampiero Giuffria, 10)- Alessandro Zanca, 11)- Leo Cannilla 12)- “il fratello

venissero, ripeto, cacciati dalla loro casa, il nostro Comune, come cani randagi.

Ma i complici del permanere di tale grave incresciosa situazione son tanti e tutti, come già detto, debitamente premiati!

Volete sapere tu ed i tuoi amici chi sono i complici di costui, peraltro tutti ben ricompensati?

Essi sono in tanti e si annidano soprattutto nella cerchia di coloro che hanno prevalentemente interessi di vario genere.

Tra questi si contraddistinguono quegli pseudo intellettuali che sanno far mostra solo di una cultura fine a se stessa, per appagare il proprio snobismo di setta senza preoccuparsi della promozione culturale dei concittadini, così come invece si faceva 50 anni fa nella casa di Grazia Favaloro, locata per struttura pubblica adibita a scuola, prima che la stessa fosse realizzata..

Nel frattempo i beni storico-monumentali dell’Isola crollano, distrutti dai vandali, o meglio da quei giovani che sono stati abituati a distruggere perché arrabbiati, allevati da una società che li ha calpestati facendo subire loro soprusi di ogni genere! Oggi quei giovani delusi, sbagliando, esprimono così la loro protesta.

Questi esempi sono solo la punta dell’iceberg di una situazione complessa quanto grave, e credo che sia il momento che voi conosciate la storia amministrativa di Ustica degli ultimi 30 anni. A partire dalle dimissioni (obbligate?) di Filippo Vassallo da Sindaco; per cacciare gli invisi comunisti Nicola Longo, Vito Natale, Camillo Padovani, entrati a far parte della maggioranza per supplire all’insipienza di alcuni amministratori (così inutili, come si dice con appropriata definizione) o per altri motivi??? Parliamone! Alle dimissioni di Vassallo hanno fatto seguito altri eventi, qualcuno ben più tragico!

Se vi fermate a riflettere Ustica oggi potrebbe essere rappresentata da tre immagini:

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La prima: Il Comune con intonaci cadenti e con finestre già cadute, immagine identificabile col Sindaco che non solo non ha restaurato il Comune, ma ha pure fatto perdere i soldi che erano nel cassetto, per fregare Compagno, e perché non apparisse troppo bravo.

Per la cronaca si trattava di 300.000.000 milioni di lire.

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La seconda: Cala S. Maria, discarica autorizzata (per omissione multipla – Comune, Capitaneria); colma di bidoni, di motori marini e di fondi di bottiglia;

N.B. per i preservativi si consiglia il Castello della Falconiera, è più romantico!! Per i bisogni corporali invece si preferisce l’ingresso della Torre dello Spalmatore!

Peccato che la festa della Provincia più monnezzara della Regione con il Comune più monnezzaro della Sicilia, come puntualmente ci ha informato il Giornale di Sicilia, non sia stata tenuta sulla spiaggia della Cala S. Maria. Ritengo che sarebbe stata la cornice più adeguata per i partecipanti.

Chi volesse può vedere tutto questo degrado in mostra su Internet.

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La terza: Il Centro Studi allocato nel vecchio Comune in piazza senza averne alcun diritto. Quando 10 anni fa scrissi al Presidente di spendere qualche parola perché il Comune non desse alla Riserva Marina altri locali visto che ne occupava già più del dovuto, il Centro Studi non mi diede alcuna risposta, tranne una breve nota sul loro giornale firmata…Ponzio Pilato e il segretario dello stesso fu l’unico ex sindaco a non sottoscrivere la petizione organizzata dall’ex sindaco Nicola Longo nella quale si chiedeva che la casa di tutti, della nostra storia dei sindaci Gaetano Ailara e Nicolò Longo, di Anna Notarbartolo, restasse a disposizione della comunità e non finisse nello squallido calderone in cui versa la riserva marina per totale incapacità operativa di coloro che pretendono di amministrarci.

Mi spiace per i tanti soci del Centro Studi, quasi tutti in buona fede, specie quelli che vivono fuori patria. Ma ci sono momenti in cui LA VERITA’ DEVE PREVALERE.

Riserva marina che continua ad essere paralizzata, malgrado le sollecitazioni di ex sindaci e cittadini che si sono offerti volontari per prestare servizio gratuito riaprendo tutti i locali della riserva nel pieno rispetto della legge.

Ergo, dicevano i Latini, “fuori il Centro Studi dal vecchio Comune!”

Amici, vi parlo da “Port Cross”, la Riserva Marina istituita nel Mediterraneo, vicino Marsiglia, nel 1963. Andiamo tutti insieme a visitarla, ci riceverà con grande ospitalità monsieur Nicolà Gerardine il quale è stato ad Ustica e ricordava la torre e il faro dello Spalmatore.

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Sul faro non ho risposto, sulla torre ho spiegato che, superati i tempi dei pirati, la torre è diventata dormitorio e cacatoio per le pecore di Ustica. Oggi il nulla.

Sono certo che molti giovani si assoceranno e potranno capire come da una piccola isola come Port Cross, più piccola di Ustica, stia nascendo un Parco Nazionale già in formazione comprendente oltre “Port Cross” le isole di “Il Edelevante” e l’isola di “Poquerolle” più 11 Comuni rivieraschi che si stanno costituendo in Parco Nazionale, avendo capito che l’unico modo di poter sopravvivere e promuovere l’economia locale è quello di utilizzare il patrimonio ambientale.

E allora, io URLO, URLO, URLO!!! Perché tutto questo non può accadere anche ad Ustica ?

La nostra Isola possiede molto di più: ha un mare unico, un ambiente naturale terrestre favoloso, un patrimonio archeologico ineguagliabile, un’eredità di immobili e di cultura ereditati dal confino.

Ad Ustica io mi sento in grado, con l’aiuto di un solo amico, e sapete di chi parlo, di far nascere il museo vulcanologico: è il momento che il più anziano dei sub di Ustica, dimentichi i suoi anni e gridi forte in piazza, con la sua voce possente, la rabbia per il male che stanno facendo alla sua Isola;

I veri amici del mare che nelle loro immersioni di amatori rinuncerebbero sicuramente a catturare la più bella aragosta del mondo, ove se ne presentasse l’occasione, perché per loro una creatura del mare tanto è più bella, tanto più va lasciata nel mare alla vista di tutti.

Ribellatevi amici e familiari, urlate a squarciagola contro i barbari che vengono a distruggere la nostra unica ricchezza, e urlate contro tutti i complici che si annidano nell’Isola; io e molti saremo con voi.

Sono convinto che se qualche adulto perbene e perché no, un giovane o una giovane si farà avanti, molti lo seguiranno o la seguiranno. Anche quei vandali che sino a ieri non ho compreso facendomi tanta rabbia per il loro comportamento.

Oggi ho capito che questi ultimi sono vittime dell’ignoranza, dell’arroganza e dei soprusi degli adulti, alcuni dei quali nascosti sotto un manto di misticità

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A Ustica purtroppo non esiste il giusto orgoglio neanche fra quelli che se oggi hanno un posto di lavoro lo devono proprio alla Riserva Marina.

Alcuni preferiscono stare al Comune dove peraltro chi meno fa, o chi compie più disastri amministrativi viene ricompensato con migliaia di euro, grazie anche ad una compiacente Commissione di Valutazione.

Oggi ad Ustica è consentito fare di tutto e di più ma non a tutti.

Infatti la ultra ottantenne signora Elena Olivares è stata tempestivamente fermata da due baldi marò mentre, udite, udite “cugghia rui patedduzzi pi farisi u sucu”; intanto i cari amici, uno un po’ bauscia, ma a me cari (tranne quando fanno queste cose), organizzano ricche cene a base di cernie naturalmente provenienti da…Cile, Cuba o Australia.

Ragazzi diamoci una regolata, credo che tutti i limiti siano stati superati!!

Giovani di Ustica, volete conoscere quanto posso raccontare a fronte di qualunque interlocutore?

Fatemelo sapere firmando il modulo di seguito allegato.

Ad Angelo Longo:

Voglio sapere quanto sai, in piazza all’aria aperta, in merito agli ultimi 30 anni della storia amministrativa di Ustica.

Nome…………..Cognome…….

Data di nascita……………….

Firma……

Vi chiedo questo perché voglio parlare solamente a chi ha veramente l’interesse di conoscere la verità dei fatti accaduti.

P.S.: Una domanda una sola, per il momento al dott. Aldo Messina: Perché, avendo ricevuto due lettere anonime, che denunciano un grave e annoso abuso edilizio, entrambe con lo stesso contenuto e con lo stesso mittente, ne abbia protocollato una sola e l’altra no ? Grazie

Prof. Angelo Longo