Ustica sape

Aforismi,Citazioni, Proverbi… del giorno


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Demagogo: uno che predica dottrine che sa false a gente che sa cretina.
[Demagogue: One who preaches doctrines he knows to be untrue to men he knows to be idiots].

Henry Louis Mencken

 

Al Museo Regionale di Palazzo Mirto di Palermo un tributo al non dimenticato Louis Prima

Louis PrimaIl Museo Regionale di Palazzo Mirto, accogliendo la proposta del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica, promuove l’iniziativa di riservare in stretta collaborazione con il Centro stesso un tributo al non dimenticato Louis Prima di madre usticese, Angelina Caravella. Musicista, compositore, comico, intrattenitore, uomo-spettacolo, il “picciotto del jazz” orgogliosamente non perse mai occasione per ostentare  le sue origini siciliane sfuggendo così a quel processo di “americanizzazione” ricorrente in parecchi artisti di origine italiana. Il meglio del famoso repertorio del “wildest”  sarà proposto  dal “Thrinax Quintet”, affermato “ensamble” composto da cinque musicisti siciliani in prevalenza di estrazione classica in una inedita quanto originale formazione composta da fagotto, clarinetto, pianoforte, chitarra e basso, reduce, tra gli altri, dal grande successo ottenuto ad Ustica nello scorso mese di Agosto. L’omaggio a Louis Prima sarà proposto  mercoledì 9 Dicembre alle h.17,oo, con ingresso gratuito, nella Sala del Baldacchino del Museo Regionale a Palazzo Mirto a Palermo in Via Merlo 2 (accesso da Piazza Marina o Piazza S.Francesco).

a cura di Mario Oddo

Ad Ustica uno spettacolo-tributo a Louis Prima da Prima…to


Spettacolo a Louis Prima Avevamo previsto giorni or sono che lo spettacolo-tributo a Louis Prima sarebbe stato il gran finale della programmazione d’Agosto del Centro Studi e così è stato. Protagonisti e spettatori mercoledì scorso hanno vissuto quella che nel bilancio dell’estate 2015 a Ustica sarà ricordata in assoluto tra le serate più attrattive che in termini di pubblico presente ha piacevolmente registrato all’Auditorium comunale un numero decisamente al disopra di ogni rosea previsione con notevole soddisfazione degli organizztori. Complementari al “clou” della manifestazione rappresentata dalla esibizione del “Thrinax quintet” sono stati gli interventi, prima durante e alla fine rispettivamente di Vito Ailara, del prof. Razete e di Attilio Licciardi. Il Presidente del Centro Studi, intervenendo per primo, ha ricordato il contesto socio-economico in cui è maturato uno dei tantissimi viaggi in cerca di fortuna oltreoceano fin dagli inizi dell’800. “Partono i bastimenti per terre assai lontane” recitava l’inizio di una struggente canzone d’epoca ed in uno di questi che li avrebbe portati da Salaparuta “all’America”, due anni appena, viaggiava insieme ai familiari Angelina, usticese verace, colei che sarebbe poi diventata la madre di Louis. Quindi microfono al prof. Razete che ha autorevolmente sottolineato l’originalità dell’innovativo quanto positivo esperimento musicale proposto dai componenti del quintetto, bravissimi nel personalizzare gli arrangiamenti “mixando” scuole musicali diverse; intelligenti sopratutto nello sfuggire alla trappola del “copia/incolla” del peraltro inimitabile repertorio di Louis Prima. Giudizio non da poco specie se emesso dall’autorevole critico musicale e docente di Storia del Jazz e della Popular Music del Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo che va ad aggiungersi a quello del pubblico che ha tributato ai cinque musicisti in tutto il corso della performance, supportata anche dalla proiezione di immagini testimonianze visive del fenomeno immigrazione verso gli USA, ripetuti applausi che si sono conclusi con una vera e propria, aggiungo meritata, “standing ovation”. Per doverosa cronaca, quella dei “Thrinax” è stata la prima esibizione in Europa interamente dedicata al nostro Louis Prima a pochi giorni dall’anniversario della sua scomparsa avvenuta il 24 Agosto (festa del Patrono dell’Isola S.Bartolomeo !) del 1978.  Sul palcoscenico si è esibito il Thrinax Quintet con Giuseppe Corpina al clarinetto, Antonino Cicero al fagotto, Luciano Troja al pianoforte, Alessandro Blanco alla chitarra e Flavio Gullotta al contrabbasso. Si tratta di un ensemble composto, almeno per i 3/5, da musicisti di estrazione classica e nel quale non tutti gli strumenti ricalcano la band del leggendario musicista. Infatti, il fagotto e il clarinetto sostituiscono la voce e la tromba di Prima, ma anche la voce di Keely Smith e il sax di Sam Butera. La presenza della chitarra classica contribuisce a creare suoni più morbidi e l’assenza della batteria conferisce al progetto una connotazione più cameristica in cui la pulsazione ritmica viene sostenuta dal contrabbasso e dal pianoforte. Insomma, un contributo inusuale e ad altissimo livello nei confronti di un artista che mescolava in modo mirabile la musica jazz, l’intrattenimento e le origini siciliane conferendo uguale importanza a tutti questi elementi. I musicisti messinesi hanno proposto quindici brani in cui hanno ripercorso le composizioni musicali più famose di Louis Prima e i maggiori successi da lui suonati, cantati ed incisi, appartenenti al repertorio jazz di tradizione. Il progetto ha ricevuto l’apprezzamento del numeroso pubblico accorso (in 200 hanno affollato il bell’Auditorium comunale) che ha seguito l’evento con entusiasmo e intensa partecipazione emotiva. Al termine della serata i musicisti, che hanno mostrato di divertirsi suonando, hanno raccontato le varie fasi del progetto riguardo la scelta dei brani e la realizzazione di arrangiamenti, trascrizioni e adattamenti. Il progetto sarà presto riproposto non soltanto in Sicilia per rendere sempre più viva la musica e l’arte di Louis Prima. Chiusura effettuata dal Sindaco di Ustica che ha espresso il suo compiacimento per l’iniziativa rievocativa di un “figlio” dell’Isola e la soddisfazione per l’indubbio ritorno d’immagine di cui Ustica stessa beneficerà. Nella “passerella” immaginaria finale dove alla fine sono sfilati, i promotori, i dirigenti del Centro Studi,     i preziosi collaboratori Carmela Leone e Giulio Calderaro, tutti protagonisti meritevoli di ricevere la loro meritata massiccia dose di applausi, fisicamente assenti ma idealmente presenti ci sono tutte le generazioni di usticesi nativi o oriundi residenti  in ogni angolo di America. Il Centro Studi in questa coinvolgente serata ha inteso ricordare tutti, alla memoria o viventi, dal più famoso Louis al più umile dei nostri compaesani per il contributo che hanno dato e continuano a dare nel mantenere viva la memoria del loro “scoglio” e nel custodirne,, ricordarne e tramandarne di generazione in generazione, nonostante lungo tempo trascorso e lontananza, usi e tradizioni, popolari, familiari, religiose, folkloristiche, dialettali, gastronomiche, ricordi della loro terra e del loro mare. Sottolinea commosso il presidente Vito Ailara : “a loro abbiamo dedicato ogni momento di questa indimenticabile serata”. Ciao, say you soon ! (altro…)