Ustica sape

Rimodulazione orari mezzi di trasporto marittimo – “MALA FEDE? COMPLICITÀ?”


Ci risiamo, ogni anno le compagnie di navigazione provano a “rimodulare” gli orari dei mezzi a “loro piacimento”. 

Ma la cosa grave è che di questi cambiamenti i cittadini non vengono informati e che soltanto per puro caso o per sentito dire ci si ritrova dall’oggi al domani (a partire dal 1 ottobre):

SENZA aliscafo che parte da Ustica alle 7.00,

SENZA aliscafo che parte da Palermo di pomeriggio,

SENZA nave che parte da Palermo a Ustica e viceversa il giovedì,

SENZA aliscafo che parte da Ustica il pomeriggio a novembre e dicembre.

È ancora più grave che il sindaco, Militello, che di mestiere gestisce la biglietteria e che dunque per tempo conosce i “cambiamenti”, non abbia sentito il bisogno di confrontarsi con i cittadini. 

Eppure nella seduta consiliare del 29 novembre 2021, dove avevamo già posto il problema, aveva esordito dicendo: 

“È TUTTO UN EQUIVOCO”. 

Alla faccia DELL’EQUIVOCO privare i cittadini di un collegamento veloce che parte alle 7 del mattino da Ustica.

Alla faccia DELL’EQUIVOCO privare i cittadini di un mezzo veloce che torni il pomeriggio da Palermo.

Alla faccia DELL’EQUIVOCO privare i cittadini della nave il giovedì.

Alla faccia DELL’EQUIVOCO privare I cittadini di un collegamento veloce che parte da Ustica il pomeriggio a novembre e dicembre.

Sindaco quando pensi di svestire i panni del bigliettaio e mettere quelli del primo cittadino? 

Non si è sindaci solo per le “inaugurazioni”. 

Ma ormai il gioco è chiaro a TUTTI: 

le compagnie di navigazione “LEVANO” collegamenti per OTTENERE PIÙ SOLDI. CHI CI rappresenta diventa COMPLICE.

I consiglieri comunali 

del gruppo Ustica Domani

Replica al “PROMEMORIA PER I DISTRATTI. L’apologia del fascismo è un reato”


LA MALAFEDE, L’IGNORANZA DELLE NORME GIURIDICHE, LA SUPERFICIALITA’, LA PRESUNZIONE e L’ASSENZA di IDEE, PORTANO AD ACCUSE PRETESTUOSE e RIDICOLE.

Sono stato accusato di …” apologia del fascismo”.

L’avere condiviso sulla mia pagina facebook una “frase” fa scrivere ad un direttore di una testata giornalistica ( che mi riservo di querelare per calunnia e diffamazione ) un articolo sulla mia persona.

Il direttore della testata giornalistica online “Buongiornoustica” mi accusa di distrazione, di ignoranza o di apologia del fascismo.

Con l’articolo in questione il direttore tenta pretestuosamente di attaccarmi per le mie idee in tema di portualità, essendo consapevole del fatto che le sue opinioni non hanno alcun seguito tra la Cittadinanza.

In realtà non sono né distratto, né ignoro la Storia.

Ho consapevolmente sottoscritto il contenuto di una frase che trovo condivisibile indipendentemente da chi l’abbia pronunciata.

Questo non significa che io apprezzi o condivida l’epoca della dittatura fascista.

Del resto la mia partecipazione alla vita sociale e politica dell’Isola dimostra con tutta evidenza come io apprezzi la democrazia e la formazione dialettica delle idee.

E’ evidente per qualsiasi Lettore in buona fede e dotato di elementare buon senso cha la condivisione di una frase come quella pubblicata e che sottoscrivo, non significhi esaltare “esponenti, principi, fatti e metodi propri del partito fascista, o compiere manifestazioni esteriori di carattere fascista. “ L’apologia consiste in un “esaltazione tale da potere condurre alla riorganizzazione del partito fascista”.

Ho fatto mia una frase che risponde ad una elementare logica di buon senso e che corrisponde, purtroppo, all’esperienza vissuta da molte persone indipendentemente dal fatto che siano esse di sinistra, di destra o di centro.

Chi mi conosce sa bene che ho sempre ispirato il mio comportamento a principi di lealtà, senso del dovere e rispetto per le opinioni altrui e che apprezzo le persone che – indipendentemente dal colore politico – sappiano dire in FACCIA ciò che pensano senza ricorrere a mezzucci infingardi per attaccare le persone alle spalle, magari fingendo di essere amici.

Purtroppo, come del resto dimostra l’articolo in questione, molti preferiscono attaccare alle spalle con pretestuose ed infondate accuse senza ammettere i loro reali fini.

Chiunque esterni un proprio pensiero è libero di farlo in base alla ns. Costituzione.

E’ evidente che il direttore ha espresso dei convincimenti in maniera molto superficiale e ha richiamato delle norme giuridiche, quelle sull’apologia del fascismo, senza essere in grado di comprenderne il significato sotto il profilo giuridico.

La norma infatti non incrimina una semplice manifestazione di pensiero, ma una manifestazione di pensiero di tale incisività che possa portare alla costituzione di un’associazione o di un gruppo che persegua finalità antidemocratiche, e a tal fine diretta.

Non mi sembra che io abbia fatto tutto ciò!

Pertanto semmai ce ne fosse ancora bisogno faccio notare, ancora una volta, la superficialità con la quale il direttore scrive il proprio giornale.

Ovviamente, per come detto, darò incarico ai miei legali per valutare l’opportunità di querelare il direttore e la testata giornalistica solo al fine di devolvere gli eventuali proventi in beneficienza ad una seria scuola di giornalismo.

Salvatore Militello

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PROMEMORIA PER I DISTRATTI. L’apologia del (altro…)

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