Ustica sape

I FRAMMMENTI DI VETRO DI PADRE CARMELO RACCONTANO GLI ANTICHI POPOLAMENTI DI USTICA


di Franco Foresta Martin

Occupavano meno di mezzo ripiano in una vetrina della Parrocchia  “San Ferdinando Re” a Ustica. Un frettoloso visitatore avrebbe potuto pensare: “Sono solo insignificanti frammenti di vetro, perché li tengono qui?”. Una fialetta spezzata trasparente, un fondo di bicchiere grigio, un manico di brocca verde, un bottone blu-cobalto, orli di vasi decorati, altre forme irriconoscibili.  Accanto ad essi, nella stessa vetrina, altri frammenti, ma di ceramica, e quindi più facilmente apprezzabili, simili a quelli custoditi nel Museo Archeologico dedicato a Padre Carmelo Seminara da Ganci, in Largo Gran Guardia. E poi, in altri ripiani della stessa vetrina, chiodi di epoca romana, qualche fossile, qualche minerale, mucchietti di ossidiane.  Insomma, tutta una miscellanea di minuti reperti archeologici trovati in giro per l’isola da quell’instancabile raccoglitore che era Padre Carmelo; e gelosamente conservati in Parrocchia, nella lungimirante consapevolezza che un giorno potessero svelare qualche particolare ancora inedito della storia di Ustica.

Quando notai quei frammenti di vetro nella nuova sistemazione che gli aveva dato Don Lorenzo Tripoli, l’attuale Parroco che ha raccolto l’eredità spirituale e culturale di Padre Carmelo, pensai: è arrivato il momento di farli esprimere, di sentire cosa possono raccontare del passato di Ustica. In precedenza mi ero occupato dell’analisi delle ossidiane raccolte da Padre Carmelo: scaglie di vetro vulcanico usate nella preistoria come coltelli e punte di frecce. Poiché il vulcanismo di (altro…)

La vicinanza della Comunità usticese, in questo difficile momento,  al Parroco Padre Lorenzo Tripoli


Le disposizioni governative nazionali in materia di mobilità necessariamente imposte alla popolazione per contrastare e debellare, ci auguriamo in tempo quanto più breve possibile, il diffondersi dell’epidemia del coronavirus stanno comportando per tutti un improvviso impensabile cambiamento delle nostre abitudini di vita, del nostro modo di muoverci, di lavorare, di relazionarci con gli altri. Questo, che meglio sarebbe chiamare stravolgimento, interessa anche la Chiesa nelle sue abituali procedure spirituali. Sull’argomento ospitiamo volentieri un breve intervento del parroco dell’isola Padre Lorenzo Tripoli.

Padre Lorenzo, ha avuto occasione di constatare che i suoi parrocchiani, abitualmente vicini a lei, oggi lo sono ancora di più paradossalmente in un periodo in cui per superiori disposizioni sanitarie sono disciplinatamente tenuti a stare lontani da lei?

“Il fatto di essere impossibilitato a incontrare i miei cari parrocchiani, di non poter avere contatti con loro, mi pesa tantissimo. Comunque ringrazio sempre Dio in quanto questa meravigliosa comunità in effetti, pur fisicamente distante, è stata e continua ad essere vicina a me come parroco, facendomi sentire la presenza in diversi modi .”

Il giustificato divieto di aggregazione è per ora il sacrificio più duro da sopportare?

Si, vedere la nostra chiesa vuota, sopratutto la domenica, è un dolore grande per un sacerdote ma posso dire che questa è una vera quaresima durante la quale si sta riscoprendo, almeno spero, il senso dell’unione familiare e della preghiera.”

Padre Lorenzo, si dice già che (altro…)

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


Per quanto severo che sia un padre nel giudicare suo figlio, non sarà mai tanto severo come un figlio che giudica il padre.
(Enrique Jardiel)

L’ultimo “ritorno” ad Ustica di Padre Carmelo – giugno 2007


1 l'ultimo ritorno ad Ustica di Padre Carmelo
1 l’ultimo ritorno ad Ustica di Padre Carmelo

Ustica, matrimonio celebrato da Padre Carmelo


Ustica, l’ora di religione con padre Marcello


Ustica, l'ora di Religione con Padre Marcello
Ustica, l’ora di Religione con Padre Marcello

Il Maestro Nicoletti compone un’aria sacra sul Beato Padre Pino Puglisi


Il Maestro Nicoletti compone un’aria sacra sul Beato Padre Pino Puglisi e la esegue in prima assoluta mondiale davanti alla sua tomba, nella Cattedrale di Palermo.

Domenica 18 novembre, alle ore 12.00, nella Cattedrale di Palermo, il  Maestro Teresa Nicoletti, compositrice e mezzosoprano di fama internazionale, ha eseguito in prima assoluta l’aria sacra: “Padre Pino Puglisi, Anima Beata”, testo e musica originali da lei composte. Ad accompagnarla il Maestro Mauro Visconti, organista ufficiale della Cattedrale.

L’esecuzione in prima assoluta mondiale è avvenuta davanti alla tomba del beato, martire della fede, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993. Presenti all’evento moltissimi fedeli e Sua Eminenza Rev.na il Cardinale Edoardo Menichelli, che si è complimentato con il Maestro Nicoletti e le ha impartito la sua benedizione.

***

Padre Pino Puglisi, Anima Beata                      

                                      Musica e testo di Teresa Nicoletti

Anima Beata che vegli sulla Terra,
Angelo ubbidiente che hai dato la tua vita
in sacrificio per l’umanità.

Voce che difende i sogni apparsi all’alba della vita.
Voce sorridente che fa scudo alle speranze offese.
Voce che cammina e supera i deserti rassegnati
che albergano nell’anima di chi implora il perdono.

Il senso della vita è un sentiero scalzo che umile si fa
e ha il capo reclinato
e viaggia verso la verità.
Il senso della vita è un coraggioso aiuto a chi forza più non ha
per fuggire l’inganno
che solo la Fede vincerà.

Anima Beata che vegli sulla Terra,
Angelo ubbidiente che hai dato la tua vita
in sacrificio per l’umanità,
che vegli su Palermo, che sempre, sempre è la tua città.

Copyright © Teresa Nicoletti 2018

Al Maestro Teresa Nicoletti le più vive congratulazioni dalla Redazione di Ustica sape

 

 

 

Padre Alessandro Manzone, già Parroco di Ustica, con le Marie


Padre, alessandro, Manzone, Marie, Parroco
Padre Alessandro Manzone con le Marie

Prima Comunione, una foto ricordo con Padre Carmelo


Prima Comunione, foto ricordo con Padre Carmelo
Prima Comunione, foto ricordo con Padre Carmelo

Ustica, foto ricordo con Padre Alessandro


Ustica,  Foto ricordo con Padre Alessandro
Ustica, Foto ricordo con Padre Alessandro

Padre Carmelo e Lenzi – scambio di cortesie


Pellegrinaggio anziani usticesi a San Giovanni Rotondo


 Pellegrinaggio San Giovanni Rotondo
Pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo

Saluto a Padre Andres


Saluto a Padre Andres
Saluto a Padre Andres

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COMMENTO

Dalla California Marline Robershaw

Saluto a Padre Andres !!!!!!!!! may I add mi Saluto ance !! I will always remember you, Padre Andres !! such a kind, friendly, and helpful Padre. thanks to you so I could play the vecchio organo a Chiesa Ferdinando !! such a memory !!! Dio Benedica a te, Marlene Robershaw, Manfre.

Saluto a Padre Andres !!!!!!!!! posso aggiungere ancora il mio  saluto !! Mi ricorderò sempre di te, Padre Andres !! un Padre così gentile, amichevole e disponibile.  Grazie a te così ho potuto suonare il vecchio organo a Chiesa Ferdinando !! un tale ricordo !!! Dio Benedica a te, Marlene Robershaw, Manfre

Ustica, Padre Carmelo fotografo


Padre Carmelo fotografo
Ustica, Padre Carmelo fotografo

Ustica, Padre Carmelo visita l’asilo


Ustica, Padre Carmelo visita l'asilo
Ustica, Padre Carmelo in visita all’asilo

Tiro alla fune nel terrazzo della canonica con Padre Carmelo arbitro


Tiro alla fune nel terrazzo della canonica con Padre Carmelo arbitro
Tiro alla fune nel terrazzo della canonica con Padre Carmelo arbitro

Ricordo di Padre Carmelo


La Comunità Usticese ricorda con affetto Padre Carmelo Seminara già parroco, nel giorno del suo compleanno (15.08.1915)

Padre Alessandro Manzone

Ricordo di Padre Carmelo
Ricordo di Padre Carmelo

Al Villaggio Letterario presentazione del libro “Giuseppe”: Il figlio che “vive” nel racconto di un padre grintoso.


La terza edizione 2017 del programma “Ustica Villaggio Letterario” che ha recentemente preso il via all’Hotel Punta Spalmatore/HUPS ospiterà il 7 luglio p.v. la presentazione del libro “Giuseppe”, evento che gli ideatori dell’UVL hanno fortemente voluto non solo al fine di proporre all’attenzione dell’auditorio una tematica del tutto particolare ma anche perchè occasione per tributare un dovuto riconoscimento al suo autore “El Grinta”, giornalista, laureato in Scienze Politiche, veneziano di nascita per puro caso, cresciuto a Salerno, residente oggi a Milano, che attraverso questo sofferto racconto si è via via ritagliato nell’ambito della narrativa uno spazio di primissimo piano nel panorama culturale nazionale come testimoniano i numerosissimi premi, ben sedici riconoscimenti letterari ricevuti in tutt’Italia ad appena un anno dalla pubblicazione, tra i quali il secondo posto ex aequo al prestigioso “Premio Piersanti Mattarella” 2016 che, tra l’altro, ha innescato vari contatti in Sicilia tra i quali appunto questo nell’isola di Ustica. Il romanzo, edito dal Gruppo Albatros, si è ispirato a quanto tragicamente accaduto nella notte tra il 24 e 25 marzo 2014 a Milano quando il ragazzo appena 21enne figlio dell’autore sceglie di togliersi la vita tormentato da enormi dubbi di identità, tanto che si vede a volte Giuseppe ma a volte Noemi, sdoppiamento di genere che per lui ha costituito un peso al quale purtroppo non ha retto.

Contatto telefonicamente l’autore del libro ed inizio un dialogo sull’argomento quasi timidamente; ho qualche difficoltà perchè mi rendo conto come ogni domanda può costituire riapertura in lui di una profondissima ferita ma mi trovo di fronte una persona eccezionalmente forte che mi toglie subito da un “imbarazzo” a prima vista inevitabile. Gli chiedo per prima cosa di quello pseudonimo inconsueto con cui firma la sua pubblicazione: …. “Giuseppe -è-, mi piace usare il presente, il primo di tre figli; gli altri due erano contrari a che io raccontassi attraverso un libro la nostra storia; li ho ammorbiditi solo garantendo loro che mi sarei coperto dietro a uno pseudonimo; ecco come nasce la firma onomatopeica “El Grinta”: ovviamente all’inizio, quando il romanzo era ancora appena abbozzato, avevo subito pensato al grande personaggio di John Wayne ed alla sua grande, determinata e spietata sete di giustizia e voglia  di “aggiustare” le cose, ma poi, poichè era evocativa appunto della grinta, morale e fisica, che mi era assolutamente indispensabile per la realizzazione certo non poco sofferta del progetto editoriale, l’ho lasciato; in pratica ho dato forza a me stesso“ …. C’è – domando ancora – chi in circostanze dolorose reagisce chiudendosi in se stesso, cè chi si apre, lei ha scelto la seconda strada …. “ io mi sono aperto, ho scritto per rabbia, per disperazione; pur essendo iscritto all’Ordine dei Giornalisti non scrivevo da 25 anni perchè per i casi della vita mi sono dedicato ad altro; scrivere “Giuseppe” per me è stato come ritrovare mio figlio e resuscitarlo seppure solo in spirito e questa scrittura debbo dire che mi ha procurato tanto sollievo; una volta scritto ho cercato un editore ed ho trovato il gruppo Albatros che, i favorevoli riscontri su tutto il territorio nazionale lo confermano giorno per giorno, ha edito un libro che sembra abbia tutti i numeri per far parlare a lungo di sé e destinato a lasciare una traccia profonda nella nostra cultura e per i nostri ragazzi” …. C’è quindi una finalità parallela, oltre a quella primaria di tenere vivo il ricordo di suo figlio, che ha ispirato la sua iniziativa? …. “si, ho iniziato a girare l’Italia per presentare “Giuseppe” e dall’autunno anche nei licei che hanno deciso di tenere delle presentazioni ad hoc per i loro studenti, perché la sua storia possa essere di aiuto anche ad altri ragazzi ed alle loro famiglie ad accettarsi per quello che sono senza vergogna e soprattutto senza il timore di aprirsi, almeno con un amico” …. Concludo con quella che ritengo la madre di tutte le domande chiedendo all’autore con quale stato d’animo vive ogni presentazione …. ripeto che scrivere “Giuseppe” per me è stato come ritrovare mio figlio e resuscitarlo in spirito; è per me indubbiamente un continuo turbamento ma tanto sollievo mi procurano la vicinanza, la solidarietà, le parole, gli abbracci (e non solo morali!), a volte anche le lagrime, gli applausi in un caleidoscopio di emozioni che puntualmente provo presso chi è venuto ad ascoltarmi, quando per la presentazione giro ogni angolo d’Italia”.                                                                                       

 Il libro “GIUSEPPE”, edito del Gruppo Albatros, sarà presentato venerdì 7 luglio p.v. alle 18,30 al Villaggio Punta Spalmatore di Ustica, nell’ambito delle iniziative culturali previste dalla terza edizione del Villaggio Letterario; relatrice la scrittrice Lucia Vincenti, nell’isola sarà presente l’autore. Ringrazio sentitamente El Grinta e mi unisco a quanti, numerosissimi, ad oggi ovunque ne hanno ammirato la grandissima forza d’animo, appunto <la grinta> nel realizzare un progetto editoriale che mantenesse “vivo” il suo Giuseppe; un numero che sicuramente è destinato ad accrescere a Ustica.

a cura di Mario Oddo

10° anniversario della morte di Padre Carmelo Seminara


Ricordiamo con spirito gioioso di fede  Padre Carmelo  Seminara  nel 10°  anniversario Del Ritorno al Padre.
Fare memoria  per praticare i suoi insegnamenti di Amore a Dio, alla Chiesa, ai Fratelli nella carità e povertà… Ricchezza  per  tutti.    

 Padre Alessandro Manzone

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Anche noi vogliamo ricordare il Nostro Molto Reverendo Parroco con commozione, gratitudine  e con orgoglio per il prezioso patrimonio che ha lasciato a tutta la comunità usticese.

RicordaTi sempre della Tua Isola e della tua gente

PB

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