Ustica sape

Quando saremo protagonisti del nostro destino?…


 

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Gentile Direttore,

Approfitto della Sua disponibilità per pubblicare alcune personali considerazioni sulla vicenda, purtroppo triste, dei collegamenti marittimi con le Isole minori che vede in prima fila, sul banco degli imputati, la compagnia Ustica Lines.

Mi verrebbe da credere che siamo tutti su scherzi a parte e che, da un momento a l’altro, una risata liberatoria riporterà tutto a posto.

Magari fosse così, invece, stiamo assistendo ad uno spettacolo indecoroso messo in scena da attori improvvisati che non solo non conoscono la parte che devono recitare ma in più si lasciano andare ad una vera e propria improvvisazione con il risultato di trasformare una commedia in tragedia.

I nostri consiglieri del gruppo di minoranza “ L’ ISOLA “, già da alcuni mesi fa, avevano richiamato l’attenzione dei cittadini usticesi su come si stava gestendo tutta la vicenda trasporti arrivando a chiedere anche l’intervento del Prefetto che, ad onore di cronaca, non ha ritenuto nemmeno degnarci di un minimo riscontro.

Oggi leggo che il Consiglio Comunale di Favignana si è riunito con carattere d’urgenza per discutere del problema dei collegamenti, elaborando all’unanimità un documento che riprende in maniera impressionante le considerazioni e le esortazioni che come gruppo di minoranza rappresentammo sotto forma di mozione di indirizzo nel consiglio del mese di dicembre 2014.

Mi permetto ricordare, a tutti ed a futura memoria, che i consiglieri di maggioranza, “mirabilmente”  guidati dal Presidente del Consiglio in uno con il Sindaco, bocciarono la nostra mozione e di contro approvarono, a maggioranza, un documento di plauso e di elogio all’attività posta in essere dall’Assessore ai Trasporti, dal Direttore Regionale, di allora, e dai funzionari e dirigenti del medesimo assessorato.

La realtà è sotto gli occhi di tutti così come lo sono le responsabilità di chi consapevolmente o meno aderisce ad un progetto di distruzione dell’economia di quelle Comunità che separate dalla terra ferma si trovano costrette ad elemosinare, per la loro sopravvivenza, a chi dimostra di non provare interesse alcuno per chi deve vivere la propria quotidianità sommerso dai problemi e dalle difficoltà.

Mi continuo a chiedere e chiedere agli Usticesi:      Quando saremo protagonisti del nostro destino?

Quando vi renderete conto che stiamo andando verso una crisi che avrà effetti devastanti e che ci condurrà ad un impoverimento economico e sociale?

Quando faremo sentire la nostra voce, chiara e forte, a chi in silenzio sta lavorando per arrivare ad una condanna che non avrà appello?

“Gruppo L’ ISOLA”
servizio integrativi trasporti     Salvatore Militello

Rispetto, Dignità e Silenzio – grandi protagonisti


Non può passare inosservato ciò che si è svolto ieri ed oggi…
Le premesse c’erano tutte sin dal Suo arrivo in aliscafo ieri pomeriggio: per la quantità di persone presenti in banchina sembrava un giorno d’estate in piena attività turistica.
Invece era un normale ( o quasi ) pomeriggio invernale usticese, dopo l’arrivo dell’ aliscafo che riportava a casa Angela Natale e ad accoglierLa eravamo in tanti.
Che fosse un evento straordinario ( anche se triste ) lo si è visto dagli applausi spontanei dei partecipanti non appena la bara percorreva la passerella per essere successivamente posta nel carro funebre.
I fischi di sirena dell’aliscafo rompevano con il loro saluto ad Angela quel silenzio quasi surreale.
La camera ardente è stata allestita nell’aula Consiliare; è lì che ha trascorso la notte in quel luogo a Lei tanto caro per avervi lavorato tantissimi anni.
Non ho mai assistito a dei “funerali di Stato” ma per come si sono susseguiti gli avvenimenti, per la dignitosa partecipazione al dolore, della Famiglia e di tutta la Comunità, l’ultimo saluto ad Angela non ha nulla da togliere ad un funerale delle massime Autorità di Stato.
La Chiesa pur essendo abbastanza grande, questa mattina, sembrava piccola e non riusciva ad accogliere tutte le persone intervenute.
Anche il terrazzo antistante era gremito. Sembrava un 24 agosto tutto Usticese… solo che in questo caso non c’era San Bartolomeo, ma solo la bara al centro.
Di fatto TUTTA l’Isola era presente, e malgrado non ci fosse spazio neanche per entrare od uscire sembrava che in Chiesa ci fossero solo due persone: – Padre Andrea Martinez ed Angela, tanto era il silenzio che c’era !
Credo che anche l’ ” al di là ” abbia concorso affinché l’ultimo saluto fosse dato nei migliori dei modi: una splendida giornata di sole – dopo tanto cattivo tempo – ha voluto salutare ed accompagnare Angela.
Il rispettoso e dignitoso silenzio ci ha condotti sino al Cimitero dove – anche lì – tanta gente era presente a tal punto che il saluto fatto dal Presidente del Consiglio Leo Cannilla, ad Angela non è stato possibile ascoltarlo da tutti perchè troppo lontani.
In questi casi è impossibile non piangere e vi assicuro eravamo in tanti a farlo.
Rispetto, dignità e silenzio sono stati i grandi protagonisti di un evento tragico, di un dolore incolmabile con una partecipazione tanto grande quanto sentita.
Nella tristezza del momento è con gioia che scrivo ciò – a futura memoria!
Una mia ultima riflessione: – E’ strano come la VITA ci divida e come la MORTE ci unisca.
E non c’è peggiore cosa di quando neanche la morte ti unisce…
Ciao Angela, credo che tutto questo ti sia dovuto e scusami se con le mie parole non sto facendo passare il ” nostro ” saluto a Te, in silenzio.

S.re Militello

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COMMENTO

Da Antonella Barraco

Partecipiamo al vostro grande dolore

Famiglia Patti Barraco

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Da Palermo Patrizia Lupo

Non ho mai avuto altro che semplici scambi di parole con Angela, ma ho apprezzato la sua onestà nel far bene il suo lavoro e per questo che nutrivo grande stima nei suoi riguardi. Per tutti quelli che l’hanno amata e vissuta solo poche parole del poeta Charles Peguy

La morte non è niente,
io sono solo andato nella stanza accanto.
Io sono io.
Voi siete voi.
Ciò che ero per voi lo sono sempre.
Parlatemi come mi avete sempre parlato.
Non usate un tono diverso.
Non abbiate l’aria solenne o triste.
Continuate a ridere di ciò che ci faceva ridere insieme.
Sorridete, pensate a me, pregate per me.
Che il mio nome sia pronunciato in casa come lo è sempre stato.
Senza alcuna enfasi, senza alcuna ombra di tristezza.
La vita ha il significato di sempre.
Il filo non è spezzato.
Perchè dovrei essere fuori dai vostri pensieri ?
Semplicemente perchè sono fuori dalla vostra vita ?
Io non sono lontano, sono solo dall’altro lato del cammino.

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Da Mary Diaeli

È vero!!!!!! Angela aiutava tutti. Per lei italiani, stranieri erano tutti uguali. A lei non importa mai che non eri italiana. Lei era una donna che sapeva ascoltarti e ti aiutava con il cuore. Grazie Angela. Spero che non ti dimenticherà nessuno che hai saputo ascoltare e aiutare. Nel mio cuore rimarrai sempre.

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Dalla California Agostino Caserta

Sarebbe veramente bello, per ricordare ed onorare Angela, se ognuno di noi per una giornata, magari una volta a settimana o al mese, pensasse, vedesse il mondo e si comportasse come faceva Angela con tutti, specie con chi ha bisogno o ha problemi.

 

 

 

 

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