Ustica sape

Ustica tramonto – Area, Marina, Protetta


Ustica, tramonto Area, Marina, Protetta

Ustica, Spalmatore – Area Marina Protetta


Ustica, Spalmatore – Area Marina Protetta

Ustica tramonto, Area Marina Protetta


Ustica tramonto, Area marina Protetta

Ustica zona Area Marina Protetta al tramonto con vista montagne Sicilia


Zona Area Marina Protetta e montagne Sicilia

Selezione pubblica per il conferimento di incarico di Direttore dell’Area Marina Protetta “Isola di Ustica”

Ustica, snorkeling alla scoperta della Prima Area Marina Protetta d’Italia

Ustica, zona Area Marina Protetta


Ustica, zona Area Marina Protetta
Ustica, zona Area Marina Protetta

Ustica: Assemblea cittadina del 17/10/2014 – Area Marina Protetta e il suo Direttore


 

 Barca primaveraSindaco – il Direttore  della Riserva Di Carlo è stato nominato su segnalazione del Prof. Gico Corriero, non abbiamo fatto un avviso pubblico perchè ci siamo fidati…

Imprenditore J –  Io da imprenditore che lavora a mare so l’importanza delle catenarie, degli ancoraggi e di altre attività che hanno attinenza con il mio lavoro e so anche quale importanza ha la programmazione.   Se non si riesce a programmare in tempo la stagione turistica si rischia di affondare. Il direttore della riserva è una figura importantissima sia dal punto di vista organizzativo che dal punto di vista ambientale

Sindaco – Relativamente alle catenarie, la disponibilità finanziaria per la concessione  l’abbiamo avuta con l’approvazione del bilancio, nel mese di luglio. Una volta avuta la concessione si doveva bandire la gara  e i tempi  tecnici per l’installazione non sarebbero stati compatibili con la stagione. A questo punto abbiamo atteso la fine della stagione e abbiamo avuto un risparmio di quasi 8.000 €. . La possiamo fare dal 1° Ottobre al 31 dicembre e poi il prossimo anno la facciamo piena. È stato un discorso di opportunità e di risparmio di soldi.

Imprenditore J – Noi che lavoriamo a mare abbiamo bisogno di servizi efficienti… l’ancoraggio dal 10 agosto al 10 settembre è stato un servizio, diciamo, scarso…
Arrivati a questo punto bisogna fare le cose con criterio scegliendo un buon direttore della Riserva Marina e al più presto possibile.

Consigliere Comunale R. Mancuso – Adesso, dopo l’esperienza che abbiamo avuto, bisogna andare con calma!…  con calma!… per me è un fallimento…  l’equipaggio di una nave è formato di comandante, marinai ecc.  e sono tutti cambiati…

Imprenditore J –  e quindi il direttore della Riserva è un marinaio…   dal mio punto di vista, con le dimissione, per lo stesso motivo,  del  V. Sindaco, del direttore della prima Riserva Marina d’Italia  (con un curriculum lunghissimo, consigliato da una persona competente),   del  consulente alla Riserva  e con  l’allontanamento dell’Ass. Ajovalasit,  tutta gente di spessore…  gente della vostra squadra… dovete  prendere in considerazione che c’è qualche cosa che non va?… oppure diciamo sempre non è vero, non è vero…
Il  V. Sindaco è stato forse  l’unico cristiano che è riuscito a mettere d’accordo la maggioranza con la minoranza per tutta l’estate…
La Ajovalasit è stata una persona molto grande e si è ritrovata fuori…
Guarda caso tutti denunciavano questo rapporto difficile con il Capo dell’Ufficio Tecnico…  io da sindaco, io da  amministratore non avrei dato ragione né torto né a l’una né a l’altra parte però mi sarei  chiesto – cosa stava  succedendo con questo Capo Ufficio Tecnico…

Presidente del Consiglio – Per il Direttore di Carlo nessuno era buono al comune. Lui ha denunciato cattivi rapporti con tutti  i dipendenti …

Ex V. Sindaco Giovanni Tranchina (tacco) –  Non è assolutamente vero… io ho la fotocopia della lettera i tasca … non è vero…  il direttore dell’Area Marina Protetta  ha protocollato la lettera il 22 maggio e da allora questo ragazzo non ha avuto appoggio politico…  lo capisci o non lo vuoi capire … Il 22 maggio scrive al Sindaco queste parole –  “ vi pregherei di aiutare a far capire che l’obiettivo dell’amministrazione è uno dei primi obiettivi compiuti dell’AMP”

PB

CONTINUA

Ustica – zona Area Marina Protetta

Area Marina Protetta

 

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COMMENTO

Da Angelo Lusitano

Mi sembra che l’isola e’ diventata tutta protetta. ma vorrei sapere un turista cosa viene a fare li se non puo’ far nulla. Visto che e’ tutto divieto di balneazione divieto di pesca!!!

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Da Giovanni Maietta

Personalmente vengo ad Ustica tutti gli anni dal 2008 proprio perché non si può fare il bagno da per tutto e non si può pescare. Mi piacerebbe rimanesse così. Per differenti esigenze esistono altre località più permissive ma forse non così integre. Saluti

 

 

 

 

Ustica e la sua Area Marina Protetta

AMP Ustica

Seppur con ritardo, parte a pieno ritmo il lavoro dell’Area Marina Protetta”Isola di Ustica”.

Il Centro Info, in Piazza Umberto I,  è ormai aperto dai primi di giugno (10-13 & 17.00-20), grazie soprattutto alla collaborazione tra il Comune di Ustica, Ente Gestore dell’AMP, e l’Associazione VisitUstica.

I percorsi snorkeling “seawatching” sono attivi dal 14 giugno e rimarranno attivi fino al 15 settembre a Cala Sidoti, dove il personale dell’AMP sarà a disposizione per visite guidate gratuite per conoscere i fondali di Ustica e le creature marine che vi abitano. Da quest’anno viene allargata anche la zona di balneazione, consentendo ai turisti e bagnanti di godere delle calette fin’ora chiuse in Zona A. La zona interdetta alla balneazione rimane la zona dello “sbarramento”, debitamente segnalata da apposita cartellonistica.

Questa settimana si vedranno le boe d’ormeggio, importanti per i diportisti e per la sicurezza a mare, e sono già visibili sull’isola i nuovi pannelli informativi dell’AMP. Nei nuovi pannelli, enfasi è stata data all’aspetto didattico, che serve a valorizzare l’aspetto di conservazione dell’AMP ed a far capire a tutti coloro che la visitano il suo valore ambientale.

Già a Ustica volontari e stagisti dell’Università di Palermo, che daranno supporto all’AMP nel svolgere il monitoraggio ambientale. In visita anche gli studenti del Progetto MMMPA, progetto finanziato dalla Comunità Europea, che mira a formare i direttori di domani, guidando giovani ricercatori ad apprendere le tecniche di gestione delle aree marine protette.

Si terrà poi dal 6 all’8 luglio a Ustica, il consiglio di amministrazione del MedPAN, il network di aree marine protette che consorzia la maggior parte delle AMP del Mediterraneo. In Sicilia, l’AMP di Ustica, le Isole Egadi e il Plemmirio fanno tutte parte del network. La riunione porterà a Ustica rappresentanti delle nazioni unite e direttori di altre AMP, come Cabrera in Spagna e Brijuni in Croazia. A seguire verrà organizzata il 6 luglio una giornata per l’AMP, con eventi e attività dedicate al mare.

Parte anche l’Osservatorio della biodiversità, progetto finanziato dalla Regione Sicilia, per il monitoraggio della biodiversità marina. I ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e dell’Università di Palermo, si troveranno a Ustica a luglio per riprendere il lavoro di studi e monitoraggio che da qualche anno era stato interrotto.

Infine, Ustica viene inserita nella Guida 2014 a cura di Legambiente e Touring Club “il mare più bello”. Ustica riceve 3 vele per la bellezza e la qualità del suo mare. Un riconoscimento importante, ma su cui bisogna ancora lavorare per migliorare la qualità dei servizi e promuovere una gestione più sostenibile delle risorse.

Vorrei ringraziare la moltitudine di Usticesi – dice il Direttore Giuseppe Di Carlo –  che ogni giorno di offre aiuto e ci tende una mano che è sempre gradita per superare le difficoltà che si presentano giorno per giorno. L’AMP è un bene comune, siamo qui per lavorare per Ustica e per il suo mare, a beneficio della comunità tutta. Siamo ancora in una fase di crescita, ma ce la stiamo mettendo tutta rimettere l’AMP nelle condizioni di potere raggiungere i suoi obiettivi di protezione del mare e sviluppo del territorio.

Giuseppe Di Carlo, Ph.D.

Direttore Area Marina Protetta “Isola di Ustica”
Ente Gestore Comune di Ustica
Via Petriera, 90010 – Ustica (PA)
Tel. 091. 8449045, Cell. 347.2972613

Lavori di installazione postazioni di videosorveglianza nell’Area Marina Protetta di Ustica

Zona Area Marina Protetta interdetta alla balneazione


[ id=20662 w=320 h=240 float=left] A chi non piacerebbe sostare e bagnarsi in queste acque!

Purtroppo, però, fanno parte, da circa 25 anni, dell’Area Marina Protetta e quindi interdetta alla balneazione a causa dei divieti imposti.  
E’ necessario cominciare a pensare come rendere fruibili questi posti unici… 

 

Zona Area Marina Protetta … da chi?


[ id=19551 w=320 h=240 float=center]

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COMMENTO

Da Antonio Costantino

Nel senso chi è che la protegge o da chi deve essere protetta…..da due innocui bagnanti?

Riso… a Mario


[ id=18495 w=320 h=240 float=left]

RISO… A MARIO

 

Cari lettori di Usticasape, dalla scorsa settimana ha preso il via saltuariamente una mia rubrica attraverso la quale, prendendo spunto da fatti, avvenimenti e personaggi della quotidiana vita isolana proverò a commentarli in forma satirica nella speranza di strapparvi un sia pur minimo sorriso del quale tutti di questi tempi abbiamo tanto bisogno. Mi auguro di riuscirvi. La rubrica si chiamera’ ” RISO A…MARIO” (assonanza con il celebre film Riso amaro). Confido naturalmente nell’immancabile senso dell’umorismo delle “vittime di turno” le quali, ne sono certo, per prime ci rideranno sopra. Con la speranza di ricevere più apprezzamenti che querele auguro a tutti un buon (spero) divertimento.

Mario Oddo

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Continua la frenetica attività della nuova Amministrazione comunale di Ustica tendente ad assicurare nel pieno della stagione estiva migliore qualità di servizi ai turisti. Onde evitare situazioni imbarazzanti fra bagnanti saranno riservate in tre punti diversi dell’Isola delle aree esclusive alle donne che lontano da sguardi maliziosi preferiranno prendere il sole o fare il bagno in topless. Prossimo fiore all’occhiello dell’Assessorato al Turismo del Comune di Ustica le “A.M.P.-T.” : Aree Marine Pro-Tette.

Mario Oddo

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COMMENTO

Dalla California Agostino Caserta

Speriamo tutti che le aree marine Pro-tette siano solo Pro-tempore cosi non ci saranno limiti e discriminazioni e non appena si sposta l’AMP in un posto adeguato a parte il top-less si puo’ fare anche l’integrale ( bagno e Riserva )……. Il reggiseno, e’ vero, non sembra un grande ideale per un’ Isola Democratica : divide la destra dalla sinistra, sostiene le masse e attira a se’ il popolo.

 

Indispensabile lo spostamento dell’Area Marina Protetta di Ustica in altro sito

[ id=18128 w=320 h=240 float=left]Caro Claudio,

La problematica della rotazione dell’Area Marina Protetta, come da Te suggerita, è stata più volte portata all’attenzione dell’amministrazione Messina, che mai ha ritenuto di dar seguito alle nostre richieste.

Confidando in una maggiore sensibilità/attenzione della nuova amministrazione, in considerazione, tra l’altro, che da qualche mese la gestione dell’AMP è di competenza comunale, riproporremo alla giunta e al consiglio comunale di valutare la possibilità di prospettare, agli organi competenti, lo spostamento in altro sito dell’Area Marina Protetta per i motivi ben evidenziati dal Prof. Riggio in una intervista esclusiva già pubblicata su usticasape e che riproponiamo a seguire.

Riteniamo fondamentale, per l’economia dell’Isola, detto spostamento in quanto la zona Spalmatore è la più accessibile alla balneazione per via terra.

Qualora le nostre richieste dovessero rimanere, ancora una volta, inascoltate, proporremo una petizione popolare o un referendum per sondare la volontà della popolazione residente.

Pietro Bertucci

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Riserva Naturale Marina di Ustica: “Lo Spalmatore una scelta sbagliata…”

 

 Alcune domande a Silvano Riggio, professore ordinario di Ecologia alla Facoltà di Scienza dell’Università di Palermo.

D. Secondo la Sua esperienza la zona dello Spalmatore era la più adatta per delimitare l’Area di Riserva Marina?

R. Da quello che sapevo, da quello che si vedeva senza ulteriori studi e ricerche si desumeva la zona più adatta per fare l’area di riserva integrale non fosse quella di Punta Spalmatore, che è una bassa spianata di scogli abbastanza accessibile al pubblico, un pubblico anche non adatto, ma fossero piuttosto le falesie che c’erano a nord e a sud che si proteggevano da sole a causa dell’asperità dei fondali e per la caduta massi e inoltre erano probabilmente le più interessanti perché le più ricche di anfrattuosità e di buchi, dove trovava rifugio la grande fauna marina dell’Isola.

D. Come mai la scelta è caduta nella zona più bella e accessibile per la balneazione dell’Isola?

R. Io ero poco convinto di questa riserva integrale allo Spalmatore, dove fu fatta, per alcuni motivi che posso elencare brevemente:

1. Questa spianata di rocce era abbastanza uniforme e piatta e non riservava quegli scoscendimenti e quelle cadute dove si trova la fauna più rappresentativa dei fondali usticesi.

2. Perché l’attuale area era molto utile, si prestava molto, alla balneazione per i turisti e per i visitatori dell’Isola che intendevano andarsi a fare il bagno, in quanto non trovavano posti altrettanto idonei.[ id=15402 w=320 h=240 float=right]

3. Perché ci sono state delle forti pressioni anche da parte degli stessi padri fondatori della Riserva che lì avevano messo la sede dell’Associazione della pesca sportiva , la pesca diportistica, che era importante e anche agguerrita, e c’era poi la prima sede della Riserva – la Torre.

La torre, appunto era vista come la naturale sede della Riserva.

Il tratto di mare prospiciente la torre si riteneva il più ideale per salvaguardare quell’oasi .

Io ero dell’avviso che queste scelte non potessero suffragare una scelta che per altri versi era penalizzante. Il turista arriva ad Ustica cerca di farsi il bagno e trova la parte migliore dell’Isola, la più accessibile, interdetta alla balneazione.

Io ritengo che per il rilancio, nonché per la buona riuscita della riserva, bisogna assolutamente avere un pubblico che apprezzi l’Isola e la sua riserva. L’Isola è anche una sede di educazione ambientale.

D. Chi ha fatto pressione per indirizzare la riserva in quel posto?

R. Santoro è stato il padre della Riserva ed il troppo amore di Santoro per Ustica che ha generato/indirizzato questa scelta, ma non possiamo fargliene una colpa ma, se mai, riconoscenza…

D. Cosa  suggerisce per il futuro?

R. Per il futuro io vedrei di buon occhio una revisione di tutta la geografia dell’Isola soprattutto la location dei vari punti notevoli della riserva. In tutto questo vedrei bene l’apertura di altre zone “A” compensate dalla chiusura di quelle attuali dopo aver fatto un preciso censimento della situazione.

Bisognerebbe capire se questa zona “A” ha avuto degli effetti sulla presenza di Flora e Fauna e se questi effetti sono duraturi, di grande portata o effetti minimi.

Occorrerebbe fare una ricerca seria, del resto la Riserva nasce per la ricerca, e dopo di che provare altre zone di riserve integrali che andrebbero situate nella costa sud-est (Punta Cavazzi e Cala Galera) o verso il Passo della Madonna che sono punti scoscesi, difficilmente frequentabili ma che possono dare della grandi sorprese dal punto di vista scientifico.

D. Qualcuno potrebbe obbiettare che le zone che indica Lei non sono facilmente accessibili via terra.

R. Questo non è uno svantaggio anzi è un vantaggio perché, se la zona “A” deve essere una zona assolutamente protetta, cioè una zona interdetta a tutto lo sfruttamento, a tutto l’uso di qualsiasi tipo bisogna andare a scegliere una zona impervia una zona che precipita scoscese e quindi non facilmente accessibile. La zona “A” di Ustica è facilmente accessibile e si presta a continue violazioni delle disposizioni e le continue violazioni si ripercuotono sul riassetto naturalistico.

Io ritengo che tutto questo si possa fare dopo aver fatto una analisi, uno studio essenziale. Siccome i ricercatori ci sono e le cifre richieste non sono enormi, anzi sono abbastanza modeste.

Ringraziamo il Prof. Riggio per la Sua chiarezza e disponibilità
PB

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Da Palermo Marco Daricello

Gentile sig. Iovane, non mi sembra assolutamente il caso di interdire alla navigazione il tratto di mare compreso tra l’isola e la secca; infatti, in tal modo, come farebbero le piccole imbarcazioni a circumnavigare l’isola? dovrebbero spostarsi IN QUALUNQUE CONDIZIONE METEOMARINA oltre la secca che, ricordo, essere a tramontana. Oltre tutto mi sa che così facendo la zona di riserva integrale avrebbe un’estensione elevatissima. Forse sarebbe più opportuno che la riserva non avesse alcuna zona di riserva integrale, che sinceramente non ha prodotto alcun risultato, ad oggi e che in un’isola piccola come Ustica leva risorse ai fruitori, anziché fornirle…. Tanto vale lasciare le zone B e C intensificando i controlli… Non capisco perché si insista a voler mantenere una zona di riserva integrale in un posto che non ne ha bisogno.

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Da Palermo Marco Daricello

Gentile sig. Iovane, non mi sembra assolutamente il caso di interdire alla navigazione il tratto di mare compreso tra l’isola e la secca; infatti, in tal modo, come farebbero le piccole imbarcazioni a circumnavigare l’isola? dovrebbero spostarsi IN QUALUNQUE CONDIZIONE METEOMARINA oltre la secca che, ricordo, essere a tramontana. Oltre tutto mi sa che così facendo la zona di riserva integrale avrebbe un’estensione elevatissima. Forse sarebbe più opportuno che la riserva non avesse alcuna zona di riserva integrale, che sinceramente non ha prodotto alcun risultato, ad oggi e che in un’isola piccola come Ustica leva risorse ai fruitori, anziché fornirle…. Tanto vale lasciare le zone B e C intensificando i controlli… Non capisco perché si insista a voler mantenere una zona di riserva integrale in un posto che non ne ha bisogno.

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Da Roma Claudio Iovane

Caro Pietro, vista la possibilitá di poter chiedere pareri all’illustre Prof. Riggio, sottoponiamogli la possibile nuova area A che andrebbe dal “Passo della Madonna” a tutto il “Corruggio” comprendente la “Secca della Colombaia”, dove la presenza di relitti risulterebbe utile alle ricerche scientifiche di biologia marina. Tale area a forma triangolare con base sulla costa e vertice sulla secca, farebbe sì che sulle carte nautiche comparirebbe questa zona di interdizione alla navigazione e incidentalmente potrebbe evitare qualche altro speronamento della secca, fermo restando che dietro permesso i diving autorizzati dopo un periodo adeguato potrebbero fare delle visite guidate sempre sotto la tutela dei biologi marini, a questo proposito da cittadino mi piacerebbe che ogni anno, preferibilmente nel mese di agosto, ci fosse una conferenza con relative pubblicazioni, sullo stato della riserva con tanto di immagini e tanto di risultati scientifici emessi da cattedre universitarie convenzionate con il Comune di Ustica coinvolgendo quest’ultimo in ogni iniziativa.

Sono sicuro che il Sindaco di Ustica, nella persona di Attilio Licciardi, che ha dedicato una vita all’Università, si fará promotore di queste istanze.

Claudio Iovane

 

Incontro alla Ragioneria di Stato sull’Area Marina Protetta


Ruota attorno all’articolo 74 del Regolamento della Contabilità di Stato il diniego che oggi il Direttore della Ragioneria di Stato, dott Michele Mario Branciforte, ha posto alla proposta del Sindaco di Ustica di “delegare” la Capitaneria di porto di Palermo al pagamento di tutti gli impegni di spesa assunti sinora dalla stessa Capitaneria nella qualità di Ente Gestore dell’Area Marina Protetta isola di Ustica.

All’incontro, che ha avuto luogo nella sede dell’Ufficio in Piazza Marina, erano presenti l’ammiraglio Francesco Carpinteri con i Comandanti Raia e Beninati ed il Sindaco di Ustica Aldo Messina.

Come si ricorderà, nelle fasi propedeutiche al passaggio di gestione dell’AMP, al fine di evitare un’interruzione delle attività, l’allora responsabile dell’A.M.P., ammiraglio Vincenzo Pace, l’anno scorso aveva posto in essere alcune iniziative, confidando su una copertura finanziaria che successivamente il Ministero dell’Ambiente ha regolarmente onorato.

Va detto che nella contabilità Comunale un (altro…)

Limite AMP


[ id=15331 w=320 h=240 float=center]

Ritorna al Comune di Ustica l’Area Marina Protetta


MINISTERO DELL’AMBIENTE
E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO
E DEL MARE

DIREZIONE GENERALE PER LA PROTEZIONE DELLA NATURA E DEL MARE
IL DIRETTORE GENERALE

Al Consorzio di Gestione dell’area marina Protetta
“Capo Gallo-lsola delle Femmine”
Provincia Regionale di Palermo
Via Maqueda 100
90100 PALERMO

Al Comune di Ustica ‘ Ente gestore dell’area marina protetta
“lsola di Ustica”
Via Petreira s.n.c.
90010 Ustica (PA)

Alla Capitaneria di Porto di Palermo
Ente gestore provvisorio dell’AMP
* di Capo Gallo-lsola delle Femmine
a Via Francesco Crispi, 153
9O1OO PALERMO

e,p.c., Al Reparto Ambientale Marino
SEDE

Oggetto: Aree marine protette di Capo Gallo lsola delle Femmine e lsola di Ustica.
Esercizio finanziario 2012 – Passaggio di consegne’
Con riferimento all’argomento in oggetto, si comunica che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 200 del 28 agosto u.s. il decreto 24 aprile 2012 con il quale è stata affidata la gestione dell’area marina protetta di Capo Gallo – lsola delle Femmine a codesto Consorzio mentre è in corso di pubblicazione il provvedimento che affida la gestione dell’area marina protetta di Ustica a codesto Comune. Occorre pertanto procedere alla definizione degli adempimenti per il passaggio delle rispettive consegne.
Al riguardo, dalla corrispondenza acquisita da questo Ufficio, si è avuto modo diconstatare che già è stato avviato un proficuo confronto sugli aspetti tecnici ed amministrativi per il passaggio delle consegne in modo da non pregiudicare il regolare funzionamento delle aree marine protette, in considerazione delle rispettive competenze.
Ora in questa fase di transizione, si evidenzia il ruolo significativo svolto da codesta Capitaneria di porto in previsione della definizione dell’affidamento in gestione, cheattraverso la redazione dei piani di gestione e la loro parziale attuazione ha assicurato lo svolgimento di quelle attività necessarie a garantire la stagione in atto, pur in presenza di una contrazione dei fondi.
Ciò posto, si richiama all’attenzione di codesti Enti subentranti, la necessità di garantire continuità a quelle attività già intraprese dalla Capitaneria di Porto sulla base dei piani di gestione e non attualmente concluse, ciò anche per non incorrere in possibili danni erariali.
Tanto rappresentato, si chiede agli Enti in indirizzo di voler fornire con cortese sollecitudine gli estremi contabili (codice fiscale e conto di Tesoreria acceso per la gestione dell’area marina protetta), unitamente al nominativo ed ai recapiti di un referente/responsabile, al fine di poter provvedere al trasferimento delle restanti quote riferite dell’esercizio 2012 che ammontano ad euro 56.692,95 per I’AMP di Capo Gallo lsola delle Femmine e ad euro 48.692,16 per I’AMP di lsola di Ustica.
Da ultimo si segnala che, decorso il termine di 15 giorni dalla pubblicazione sulla G.U., è definitivamente completato il procedimento di affidamento della gestione e, pertanto, si invitano gli Enti in indirizzo a formalizzare il passaggio di consegne con apposito verbale da notificare a questa Amministrazione, ivi compreso il trasferimento dei conti correnti postali già intestati alle aree marine protette in parola.
ln attesa di riscontro, si ringrazia la Capitaneria di Porto di Palermo per la professionalità con cui ha gestito le aree marine protette in oggetto nel corso di questi anni.
Con I’occasione si sottopone all’attenzione del Consorzio di Capo Gallo-lsola delle Femmine I’unito schema di Convenzione per la regolamentazione delle attività di gestione, atto conseguente all’avvenuto affidamento, che dovrà essere stipulato tra questa Direzione ed il soggetto gestore, mentre con riferimento al Comune di Ustica si provvederà con separato atto ad avvenuto decorso del termine di pubblicazione.

f.to Dott. Renato Grimaldi

———–

COMMENTO DEL SINDACO

” un altro pezzo di storia che i cittadini di Ustica hanno voluto tornasse alla loro amministrazione diretta. Ho già informato il prof Arculeo, indicato come direttore dell’AMP, di mettersi all’opera affinchè già nella prossima estate si possa operare al meglio. Il decreto indica già modalità e entità del finanziamento”

^^^^^^^^^^^

COMMENTO

Da Ustica Fabio Ailara

DOPO 10 ANNI L’AMP TORNA AL COMUNE………..
10 ANNI PERSI!!!!!
GRAZIE A COLORO CHE CE LI HANNO FATTO PERDERE
 

 

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