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  Gratuità biglietti dipendenti pubblici che lavorano sulle Isole Minori – Una domanda ed una osservazione


La Regione Sicilia ha stanziato un fondo di 800.000 (ottocentomila) euro per la gratuità dei biglietti dalla Sicilia verso le isole minori e viceversa per i dipendenti pubblici che prestano servizio nelle isole.

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Domando se è giusto agevolare i lavoratori del pubblico esercizio sulle Isole con la gratuità del costo del biglietto?

Personalmente non lo condivido, piuttosto equiparerei i dipendenti pubblici ai residenti isolani, così come dovrebbe avvenire per i nativi delle isole e non residenti.

Del resto il loro servizio sulle Isole è sempre temporaneo perché soggetti a continui trasferimenti mentre i nostri paesani, nativi di Ustica per formarsi una famiglia hanno dovuto abbandonare la loro Isola per cercare lavoro altrove senza potersi godere le loro proprietà per le quali continuano regolarmente a pagare le varie tasse, compresa quella dell’ingresso all’Isola.

Costoro quindi, pur non essendo residenti, avrebbero il diritto di  essere equiparati ai paesani residenti.

Osservazione:

Ai dipendenti pubblici che svolgono servizio di insegnanti, medici, Forze dell’Odine ecc, che risiedono a Palermo e che saltuariamente devono recarsi per servizio nei vari paesi al centro della Sicilia forse viene data loro la gratuità del costo del trasporto sia con mezzi Pubblici che con mezzi privati?

Giovanni Martucci

Gratuità per i dipendenti pubblici che lavorano sulle isole minori siciliane


 Roberta Messina,
vice presidente Pro Loco Ustica

 L’agevolazione per i dipendenti pubblici è riconfermata per il 2024, ma al solito in maniera non consona alle esigenze delle isole minori siciliane, che sembrano sempre più lontane dai cuori e dai cervelli dei nostri governanti, oltre che della Liberty Lines che, sia detto, non è stata eletta dai siciliani a rappresentarli, ma è una società privata che mira al profitto.

Prevedere una totale gratuità per tutti i dipendenti pubblici sembra un vero insulto ai residenti che, per studio o per salute, sono obbligati a recarsi spesso sull’isola grande.

E’ giustissimo agevolare i professori di scuola, altrimenti indotti a non accettare una sede per raggiungere la quale ci vuol ben più del misero stipendio con cui l’Italia remunera il loro importantissimo compito.

E’ giustissimo agevolare i medici specialistici che vengono a curare i residenti.

E’ giustissimo agevolare le forze dell’ordine destinate alle isole minori.

Non sembra giustissimo però che tali persone debbano avere maggiori agevolazioni rispetto ai residenti che sono costretti a recarsi sulla terra ferma.

Per studio o per salute.

E ciò anche in ossequio alla norma sulla continuità territoriale, che ha lo scopo di garantire i servizi di trasporto, per via aerea o marittima, ai cittadini abitanti in regioni disagiate della nazione a cui appartengono, prevista  dalla normativa europea.

La gratuità era prevista dalla LR n. 2, art. 6 del 22 Febbraio 2023, poi definita con Decreto 18/Gab del 31 marzo ’23.

Ora, sorge spontanea una domanda: ma se si vuole risolvere un problema grave, non lo si fa per almeno un periodo di tempo congruo e con uno stanziamento tale da durare nel tempo?

Il mio pensiero è che, piuttosto che gratuità, i dipendenti pubblici debbano godere di una tariffa equiparata ai residenti, che è bassa.

Peraltro se io docente o medico residente a Palermo ho un incarico sulle Madonie o a Marsala, non credo che mi rimborsino tutto il costo del trasporto.

Invece è giustissimo avere una forte riduzione, pari o di pochissimo superiore a quella dei residenti, per i dipendenti che dalla terra ferma vanno nelle isole, e io parlo in particolare di Ustica, la mia isola.

E ciò per mitigare le tariffe attuali, incredibilmente esose e continuamente crescenti, che sarebbero da ostacolo alla normale fruizione dei diritti di scolarità e sanità e sicurezza degli abitanti di Ustica.

Estendere invece la gratuità a studenti o malati mi sembra un eccesso ed un’utopia, dati gli ingenti costi che sarebbero insostenibili per la nostra regione dai bilanci asfittici. Lo stanziamento annuo è attualmente di 600 mila per le forse dell’ordine e di 800 mila per i dipendenti pubblici. Ma solo fino al 2025, come recita la citata legge.

So che tutti i sindaci delle piccole isole siciliane stanno protestando contro il caro biglietti, ma le loro voci mi sembrano flebili e poco ascoltate dalla nostra Regione.

In ultimo una notazione da “usticese” nel cuore da quando avevo tre anni, da pro loco e da proprietaria di casa: il caro-biglietti implica una progressiva minore fruizione dell’isola da parte di tutti coloro che invece erano adusi a frequentarla ogni fine settimana, anche in inverno.

Contribuendo all’economia dell’isola.

Rappresenta infine, il costo dei biglietti, un vero ostacolo al turismo, quando con una cifra inferiore, si può tranquillamente arrivare sui mari greci, spagnoli o sloveni…Dove, ovviamente, anche fuori stagione tutti sono con le braccia aperte ed il sorriso ad aspettare i visitatori.

AVVISO per gratuità trasporto dipendenti pubblici Palermo – Ustica e vv


A seguito di chiarimenti con le Società le stesse per poter codificare i dipendenti pubblici nei loro archivi hanno bisogno (campi obbligatori) dei seguenti dati:

Nome e Cognome; data di nascita; codice fiscale; durata del rapporto di lavoro (tempo indeterminato oppure data scadenza contratto…)

A riguardo i dipendenti pubblici che prestano servizio ad Ustica e sono residenti ad Ustica è stato chiarito che servono sempre gli stessi dati e verrà concessa loro la gratuità solo per spostamenti da e per l’isola per motivi di lavoro dimostrabili tramite attestato di servizio (missione o quant’altro) rilasciato dall’istituzione di riferimento.

Ottenute tali informazioni le stesse saranno dal Comune inviate alle Società interessate che provvederà ad inserirle nei loro database.

Il Sindaco
Salvatore Militello

 

Riceviamo e pubblichiamo – Lavoratori pubblici a termine: più tutele dalla Ue

La Commissione ha avviato la procedura di infrazione contro l’Italia; la CGUE è già orientata a riconoscere i diritti del personale precario della PA.

L’Italia è responsabile di discriminazioni nei confronti dei lavoratori pubblici con contratto a termine: lo afferma la Commissione dell’Unione Europea, che ha avviato un procedimento di infrazione, destinato molto probabilmente a sfociare davanti alla Corte di Giustizia.

Numerose le categorie di pubblici dipendenti coinvolte: personale docente della scuola come gli insegnanti precari, appartenenti al Servizio Sanitario Nazionale, Vigili del Fuoco volontari e richiamati in servizio, lavoratori delle Università e degli Istituti di alta formazione artistica e musicale.
Tutti costoro, a fattor comune, sono interessati dai rimproveri che l’Ue muove all’Italia: Bruxelles ravvisa una violazione, da parte delle nostre normative nazionali, dell’Accordo quadro europeo sul lavoro a tempo determinato [1].
La legislazione italiana, infatti, stando ai rilievi sollevati dalla Commissione europea, esclude i lavoratori a termine delle pubbliche amministrazioni dalle tutele previste, invece, per i lavoratori impiegati nel privato, a partire da quella che prevede la trasformazione automatica in un contratto di lavoro a tempo indeterminato quando la somma dei periodi dei contratti a termine supera i 24 mesi di durata complessiva.

Alcuni giudici italiani del lavoro avevano già (altro…)

Comune di Ustica- Avviso pubblico per l’affidamento in gestione bagni pubblici…

Riceviamo e pubblichiamo – Servizio Trasporti Pubblici


 

servizi trasporti pubbliciAl Sindaco del Comune di Ustica
Al Responsabile trasporti pubblici Comune di Ustica

e,p.c. Comando Stazione Carabinieri
usticasape

OGGETTO: Servizio Trasporti Pubblici

Il sottoscritto Badagliacco Giuseppe nato a Palermo il 10-10-1944, residente in Ustica in Via Belvedere G. Scalarini s.n.c. e titolare delle tesserino abbonamento annuo n. 2426 con scadenza 31-12.2015,  espone fatti  relativi a disservizi nell’ambito del trasporto pubblico,  verbalmente  già segnalate al responsabile di detto  servizio .
Tali segnalazioni si riferiscono:

  • Ritardi e soppressioni, in alcuni casi anche di giornate intere e senza preavviso , di corse del servizio pubblico;
  • Se il mezzo si guasta non viene quasi mai sostituito con conseguente soppressione della corsa, con grave disagio alla cittadinanza;
  • Spesso il mezzo pubblico non è presente all’arrivo dei mezzi di trasporto marittimi creando notevoli difficoltà ai viaggiatori che spesso si trovano costretti a trasportare i bagagli sino alla piazza;
  • Assenza di visibilità degli orari di partenza dei mezzi pubblici e del loro percorso.

La segnalazione ha lo scopo di  portare a conoscenza delle SS.LL. i sopra menzionati disservizi , certo di un immediato intervento, in modo da vedere, nel prossimo futuro, un servizio efficiente a tutela dei diritti doveri della cittadinanza nonché dei turisti che tra qualche mese dovrebbero affollare l’Isola.

Sentiti ringraziamenti

F.to Giuseppe Badagliacco

Ustica 30-05-2015

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COMMENTO

Da Palermo Mariella Di Bartolo 

Devo concordare con quanto segnalato dal sig. Badagiacco perchè anche a me è successo di dover prendere la nave al cimitero e non c’era un mezzo pubblico che portava fino li quindi dalla biglietteria del paese ho dovuto fare di corsa fino al cimitero per non perdere la nave. Si capisce che necessita una migliore distribuzione degli orari e dei servizi specie nei momenti di arrivo e partenza della nave.