Sig. Pizzurro, è dell’anno scorso il mio articolo “Ustica, l’isola dei divieti”…. Lei ha scritto i primi 32 punti che le sono venuti in mente, ma mi creda, ce ne sono ancora a migliaia di cose che, non si sa perchè, a Ustica non si possono fare. C’è di più: con questo governo, toccherà pagare di più per avere meno servizi. Ora c’è l’IMU, per cui le tasse sulle case alle quali non si può accedere aumenteranno. C’è la tassa sull’immondizia, che sale sempre ma la cui raccolta non è mai efficiente. C’è il caro benzina, per cui le già esorbitanti cifre da sborsare per un biglietto di nave o aliscafo sono costrette ad aumentare… Tante cose non vanno bene… La cosa incredibile è che a Ustica, tranne pochissime persone, nessuno fa nulla affinchè si cambi registro. Spero che le cose migliorino, sia a Ustica che in Italia che in Europa. Al momento è difficile, credo che siamo solo all’inizio della crisi, non alla fine, come qualcuno ci vuol far credere. Paradossalmente questa crisi avrebbe potuto essere una manna dal cielo per l’isola: i palermitani, non potendo spendere tanto per andare “fuori”, avrebbero trovato conveniente trascorrere qualche giorno a Ustica (tecnica del Club Med di Cefalù di alcuni anni fa: Prezzi bassissimi e pienone di palermitani!). Ma chi vuole che venga su un’isola in cui non si può fare neppure il bagno al mare, se non al porto di nascosto? chi vuole che venga su un’isola dove se respiri più del dovuto vieni multato? Dove per andare dall’altra parte devi aspettare e sperare che passi il bus (se non si incastra alla curva… qui ci sarebbe da aprire un altro interessante discorso su come sono stati scelti i bus…).
Incredibilmente, ci sono persone che pur avendo casa a Ustica preferiscono non venire!
Marco Daricello
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COMMENTO:
Da Ustica Vincenzo Pizzurro
Sig. Daricello,
condivido il suo pensiero e le sue affermazioni,
purtroppo, dico purtroppo lo spopolamento dell’isola causato dalla mancanza di lavoro ha contribuito molto all’invecchiamento di una classe politica che vede restringere gli orizzonti e per cui non è possibile vedere un futuro migliore a breve termine.
L’impossibilità di risorse umane, motivate e capaci di intraprendere idee e progetti, relazionandosi con l’esterno sembra quasi abbia ristretto i confini di una visione ben più ampia e globalizzata della vita sociale e politica che garantisca un futuro prospero per l’isola.
I miei timori non sono tanto la mancanza di risorse presenti e disponibili, ma come dice bene lei l’immobilismo legato ad una politica clientelare, ben lontana dalla vecchia politica democristiana che purtroppo rimpiango.
L’avvento del web a mio dire e visto che da almeno 17 anni è il mio quasi unico strumento di lavoro, consente a lei come a tutti coloro vogliano dare un contributo ad evidenziare le deficienze e le tante possibilità che Ustica al contrario di altre realtà invece potrebbe sfruttare per non subire la “crisi”!!.
Mi auguro che presto si trovino (XII apostoli) giovani e carichi di idee, e magari supportati dai tanti antichi conoscitori di Ustica e con tanta voglia di amore per quest’isola e vogliosi di dialogare, cosi’ da preparare una squadra giovane che possa creare e non distruggere..
Saluti
Vincenzo Pizzurro
