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Diniego di approvazione del “piano di riequilibrio finanziario pluriennale del comune di Ustica” – terza ed ultima parte


Questo e’ il mio terzo intervento, su queste pagine, sul diniego di approvazione del “piano di riequilibrio finanziario pluriennale del comune di Ustica” deciso dalla Corte dei Conti con deliberazione n. 67 del 13/28 febbraio 2023.
Ad oggi, a parte qualche citazione filosofica da parte del presidente del consiglio comunale ( di quelle che si trovano ad un tanto al chilo sui siti specializzati) l’amministrazione comunale, tutta, mantiene un rigoroso silenzio sulla vicenda e, soprattutto, sulle conseguenze che l’inevitabile dissesto avra’ sulle finanze degli usticesi, sull’incremento dei costi dei servizi, sull’organigramma comunale, sull’amministrazione uscente e sulle speranze di crescita di tutta l’isola.
Per chi si dovesse accingere alla lettura solo adesso, segnalo nuovamente che potra’trovare tutti i riferimenti normativi piu’importanti per comprendere cosa sta accadendo agli articoli da 242 a 251 del d.lgs. 18/8/2000 n. 267, titolo VIII, capo I, enti locali deficitari, sul sito “normattiva”, contenente tutte le leggi d’Italia aggiornate al momento della richiesta di visione. Il sito e’ gestito dall’istituto poligrafico e zecca dello Stato, e’quindi assolutamente gratuito ed istituzionale. La deliberazione della Corte di Conti n.67/2023 e’ stata finalmente pubblicata sul sito istituzionale del comune. Altre norme potranno essere utili per verificare se qui si filosofeggia ( bellissima attivita’, a tempo e luogo…) o si fa riferimento a dati precisi , corretti ed inconfutabili.
Quindi, arrivati al momento del diniego di approvazione del piano di riequilibrio, bisogna sinteticamente esaminare cosa accadra’ e chi sono i potenziali responsabili, sempre secondo quelle che sono le norme richiamate, non in base alle simpatie ed alle antipatie personali.
Come accennato nella precedente “puntata” su queste pagine, il diniego del piano puo’essere impugnato entro 30 giorni dalla comunicazione, le sezioni riunite della Corte dei Conti decidono entro 30 giorni se accogliere o meno l’impugnazione.
Al riguardo, la mia opinione e’ che la decisione sia ben strutturata e che impugnarla comporterebbe un aggravamento di responsabilità’ in capo all’organo (consiglio comunale) che ha l’onere di dar seguito al primo provvedimento, dichiarando il dissesto.
Diventato definitivo il provvedimento di diniego, il (altro…)

Comune di Ustica, diniego di approvazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale – contributo conoscitivo


Dando seguito all’impegno di approfondire le varie fasi e le conseguenze del diniego di approvazione del “piano di riequilibrio finanziario pluriennale del comune di Ustica”, nonche’ di contribuire al dibattito sulle prospettive future, conseguente ad un approfondimento collettivo delle tematiche, col desiderio e con l’intento di poter dare un contributo conoscitivo affinche’ chiunque ne abbia interesse possa farsi un’idea di cio’ che e’ accaduto e di cio’ che potra’ accadere, nonche’ di cosa fare per evitare le conseguenze piu’ negative, mi accingo a questa ulteriore ricerca di fine settimana, nell’attuale assenza di comunicazioni pubbliche dell’amministrazione in carica.

Nella prima puntata ero arrivato ad esaminare la situazione sino all’invio del piano di riequilibrio da parte dell’amministrazione precedente all’attuale.

Il piano di riequilibrio e’ stato adottato senza che venisse approvato preventivamente il rendiconto 2016. Ribadisco che la procedura era nuova persino per gli enti di controllo e, nel frattempo, dopo il carico finanziario attribuito a tutti i comuni italiani, le problematiche di cui abbiamo sinteticamente parlato nella prima puntata esplodevano in tutta Italia e gli organi di controllo (ministero dell’interno e sezione di controllo della corte dei conti) arrancavano anch’essi, mentre la modulistica (le schede di rilievo dei dati) veniva modificata piu’ volte, introducendo nuovi e piu’ articolati parametri di rilevamento degli indicatori di dissesto.

In tutto questo andava in pensione il responsabile del servizio di ragioneria del comune, persona peraltro sofferente da anni di seri disturbi visivi che gli impedivano di assolvere compiutamente al suo incarico. Ero presente alla seduta di (altro…)

Arriva la notizia che non volevamo sentire – “Non approvato il piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Ustica (PA)”


“La Corte dei conti, Sezione di controllo per la Regione Siciliana, all’esito dell’esame e sulla base della documentazione in atti, delibera di non approvare il piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Ustica (PA), avendone valutato la non congruenza ai fini del riequilibrio finanziario dell’Ente”.

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Riceviamo e pubblichiamo – toh…un adeguamento al piano di riequilibrio! Meglio tardi che mai…


Palermo, lì, 5 febbraio 2022

Spett.le Ustica SAPE
c.a. Signor Pietro Bertucci

Oggetto: toh…un adeguamento al piano di riequilibrio! Meglio tardi che mai…

     Ritengo importante che tramite, questo strumento di veicolazione on line delle notizie riguardanti Ustica, si possa informare tutti i cittadini usticesi in ordine alla rimodulazione, approvata dal consiglio comunale del 3/2/2022, del piano di riequilibrio finanziario già approvato dal cc della scorsa legislatura in data 13/6/2017.

Ciò in quanto non se ne è data alcuna notizia, se non quella – propagandistica e disinformata- veicolata tramite i profili personali di alcuni consiglieri comunali.

Scrivo “propagandistica” perché unicamente dettata ad affibbiare responsabilità a chi non è più presente all’interno dell’amministrazione, tanto da far risalire i “problemi finanziari” alla amministrazione del dottor Aldo Messina (2010!).

Scrivo anche “disinformata” perché nessuno dei consiglieri presenti al consiglio comunale di mercoledì scorso ( di maggioranza e di opposizione) ha avuto la possibilità di valutare, se non sommariamente, dati, tempestività e conducenza della proposta di delibera nonché di chiedere chiarimenti agli uffici od all’assessore al ramo. Conseguentemente – ma questa è una valutazione personale, quindi assolutamente non oggettiva- sarebbe stato meglio che detta deliberazione non fosse stata adottata, od almeno non avesse avuto la presenza in aula della minoranza, giustamente dissenziente ma necessaria al raggiungimento del quorum.

Siccome ciò non è stato fatto- e lo scarno verbale della (altro…)

Comune di Ustica, la Giunta avvia la procedura di “riequilibrio finanziario pluriennale”


Chi è causa del suo mal pianga se stesso

Con la determinazione n. 16 del o3-03-2017 la Giunta comunale di Ustica  ha certificato  la decisione di avviare la procedura di  “riequilibrio finanziario pluriennale” (dissesto controllato)  per risanare i conti in profondo rosso  causati da gravi errori presenti e passati.
Questo procedimento serve ad attuare un “piano di rientro” della durata massima di dieci anni e minima di tre, per mettere in ordine i conti, sotto la vigile semestrale attenzione della Corte dei Conti e dei Ministeri dell’Interno e dell’Economia.
Per i cittadini significa che le tasse raggiungeranno il massimo consentito  con sostanziali  tagli alle spese che ridurranno i servizi: – Scuola, ambiente, turismo, cultura, impianti sportivi, illuminazione, raccolta e smaltimento rifiuti, blocco delle assunzioni e non verranno rimpiazzati i dipendenti che andranno in pensione ecc…

Caro (nel senso di costoso) sindaco, la tua amministrazione  è stata un susseguirsi di annunci, proclami, accuse, parole… solamente a difesa morbosa del partito, con effetti devastanti per la nostra Isola (es. trasporti marittimi…). 

Ustica è stata amministrata con superficialità, disorganizzazione e incompetenza (ultimo esempio – movimento vigile urbano…).

Per il futuro è auspicabile una maggiore partecipazione in maniera costruttiva e coesa alla politica “nostrana” (prescindendo dal colore) e alla vita della comunità. 

Pietro Bertucci

COMMENTO

Da Ustica Salvatore Militello

Tutte le reiterate censure provenienti dalla minoranza consiliare  e soprattutto dal Revisore dei Conti, sono state  sistematicamente ignorate/disattese e, per quanto concerne noi, beffeggiate. L’entità della situazione debitoria reale è sicuramente superiore alle cifre che sono finora trapelate e dovrebbe aggirarsi intorno ad 1.000.000 (un milione) di Euro, certamente una somma molto grande per un paese piccolo di poco più di mille abitanti. La gestione Licciardi è stata per l’Isola oltremodo fallimentare, partita male e destinata a fare peggio se non verrà staccata la spina al più presto

———-

Non sono troppi 88.105,00 Euro per un solo vigile?…(Deliberazione G.C. n. 13)

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