Ustica sape

Aforisma, Citazione, Proverbio… del giorno


È tanto facile ingannare sé stessi senza accorgersene quanto è difficile ingannare gli altri senza che se ne accorgano.
(François de La Rochefoucauld)

Ustica, la perla nera in cui ritrovare se stessi


da TGCOM24

In mezzo al Tirreno, la piccola e affascinante isola siciliana sembra fatta apposta per un piacevole relax

Un lembo di terra vulcanica accarezzata dal vento, una piccola isola verde sospesa in un mare blu cobalto, Ustica (chiamata la perla nera)  è un angolo di paradiso del Mediterraneo. Con una superficie di poco più di otto chilometri quadrati, l’isola è una sorta di anfiteatro che guarda al mare, mentre il perimetro costiero è un alternarsi di suggestive grotte e insenature.

Ustica è turismo lento, lontano dai flussi di quello mordi e fuggi. Ustica è turismo sostenibile, adatto a chi predilige fare passeggiate, camminate in collina o lungo  la costa,  senza essere inseguito dagli  stressanti orari degli hotel tradizionali,  un turismo vero a contatto con la gente del luogo e con la natura.

Paradiso subacqueo – L’ isola di Ustica dista 36 miglia da Palermo. Collegata regolarmente, estate ed inverno, con aliscafi e nave, l’isola è abitata da circa 1300 usticesi che vivono di turismo, agricoltura, pesca ed altro. Ricca di storia è stata abitata sin dalla preistoria ed essendo al centro del Mediterraneo, ha conosciuto tutte le civiltà  presenti del Mare Nostrum. I suoi fondali sono una vera e propria meraviglia, spettacolari per i colori e per la ricchezza della flora e della fauna marina. Un patrimonio che la comunità dell’isola ha voluto fortemente salvaguardare e proteggere e che nel 1986 ha portato alla creazione, prima fra tutte in Italia, dell’area marina protetta.

Presidi slow food –  Dal 1986 è sede della prima Riserva Marina d’ Italia (gestita dal comune di Ustica) e di una Riserva Naturale Orientata (gestita dalla provincia) ed oggi raccoglie i frutti di un ambiente poco antropizzato e protetto. Da circa vent’ anni l’agricoltura biologica ha segnato lo sviluppo di nuove generazioni che grazie al terreno vulcanico rende i prodotti agricoli unici e ed apprezzati, in particolar modo la piccola lenticchia e le fave che per la loro peculiarità sono presidio slow food.

Un’isola per  “ritrovarsi” – Lontana dal turismo di massa, Ustica è la meta ideale per una vacanza fatta di cose semplici e a contatto con la gente dell’isola e con la natura.  Non solo mare, dunque, ma anche relax e passeggiate lungo i sentieri per conoscere l’anima di questi luoghi in una dimensione di vacanza sostenibile e più intima che ti fa sentire di appartenere da sempre a questa isola.  Uno spazio lungo i “sentieri dell’anima” un posto per riconciliarsi con la propria io.

Per tutte le informazioni: www.visitustica.it 

Fonte: TGCOM24

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


SindacoSe urli tutti ti sentono.
Se bisbigli ti sente solo chi ti sta vicino.
Ma se stai in silenzio solo chi ti ama ti ascolta.

(Gandhi)

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


Sindaco 2 (3)Nessuno può a lungo avere una faccia per sé stesso e un’altra per la folla, senza rischiare di non sapere più quale sia quella vera.

Marguerite Yourcenar

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


Aldo Cannella 1E se fosse vero? Seconda parte

“ Vi è il nulla da cui si fugge e il nulla verso cui si dirige! “ Ma è proprio questo il destino dell’uomo? Egli è figlio dell’universo come ogni albero o animale e che ne sia convinto o no, l’universo seguirà il suo corso, inesorabilmente. In questo divenire l’uomo è alla ricerca continua dell’Uno posto al di sopra del bene e del male per essere l’immagine divina di questa realtà (F. Battiato) e lo fa seguendo “virtù e conoscenza”(D.A.).

L’uomo attraverso la propria coscienza scopre il sommo bene: L’Amore.

Per Dante è “l’Amor che move il sole e l’altre stelle” paragonandolo in sintesi al motore immobile di Aristotele. Secondo Democrito esistono infiniti spazi con infiniti mondi che seguono le leggi assegnate dagli originari eventi. Anche l’uomo sembra seguire lo stesso destino senza speranza ma non per Giordano Bruno che affermava: “Verrà un giorno che l’uomo si sveglierà dall’oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo… l’uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo”.

Sarà, dunque, “l’Amore” che salverà l’uomo dalla sua eterna rovina? E se fosse vero? Alla luce di questi ideali, allora, innamoriamoci della evangelica conoscenza; Tatuiamoci il cuore e la mente di nobili pensieri e sante passioni; Fuggiamo le volgarità e le cattive azioni; Attuiamo la fratellanza. Ognuno faccia la sua parte anche qui nella nostra piccola e grande Ustica.

Abbiamo solo questa vita per tentare di essere qualcuno e non qualcosa. Non sciupiamo il nostro tempo, siamo solerti nel costruire una coscienza pulita, di sani principi e di alta moralità, in equilibrio con la natura, perché la vita è breve mentre il nulla è lì davanti a noi ed è eterno.

Aldo Cannella

 

 

 

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


Aforista 1RIFLESSIONI: E SE FOSSE VERO ?

Quante volte, di notte, volgendo lo sguardo al cielo proviamo un senso di meraviglia per l’immenso spazio nel quale si perdono le stelle e con loro i nostri pensieri. Direbbe il poeta: “Come è dolce naufragare in questo mare”.

Si ha la sensazione che l’universo sia composto essenzialmente di materia e di pensieri dominati dal nulla. Il nulla, come una dimensione spazio-temporale in cui l’uomo trascorre il breve periodo della sua vita. Questa dimensione ha due estremi: Lo zero e l’infinito, in altre parole l’indeterminato e l’incommensurabile, l’inconsistenza e la trascendenza percepiti dalla coscienza umana come una specie di inferno e paradiso.

Per la comune convinzione religiosa essi sono un “mistero” mentre per gli uomini di scienza sono solo delle “singolarità” matematiche e fisiche. La teologia li definisce elementi del divino e alcuni teologi nel tentativo di svelarli spesso compiono l’errore fondamentale di farlo allo stesso modo in cui la logica e la matematica studiano i fenomeni naturali in violazione del “principio di realtà”.

Chi siamo? Da dove veniamo? E’ innegabile che tutti gli uomini di ogni tempo si sono posti questa domanda affidandosi alla fine ad un semplice atto di fede. Credo che noi non siamo come degli “zingari costretti a vivere ai margini dell’universo”, come asseriva Jack Monod nel suo libro “il caso e la necessità”, credo invece che noi siamo solamente degli orfani alla ricerca del Padre, dell’Entità suprema i cui alti valori danno senso alla nostra vita. Il grande filosofo Emmanuel Kant asseriva: “Il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me” rivelando l’importanza della coscienza sulla realtà oggettiva.

(Inviate da Aldo Cannella)

I rifiuti di Ustica? Il Sindaco fa da sé


Il trasporto dei rifiuti e delle merci pericolose in alcune isole della Sicilia – per esempio a Ustica – sta diventando un’operetta oscena orchestrata dalla presidenza della Regione (che adesso si è arricchita della ‘scienza della nuova segretaria generale, Patrizia Monterosso) e dall’assessorato all’Economia.

Fino al 31 luglio il servizio era assicurato dalla NGI. Poi il Governo lombardo – grazie a un voto dell’Ars – ha deciso che i soldi erano finiti e che il servizio avrebbe dovuto essere interrotto. Poi hanno scoperto che un servizio pubblico non può essere interrotto. E (altro…)

Eliana scrive a Gabriella: Scusami se ti ho fatto arrabbiare…

Gabriella non ho mai detto di passare l’intera estate ad Ustica , quindi puoi anche non avermi vista , a maggior ragione che in 8 mesi ho perso 60 chili quindi potresti anche non riconoscermi. Comunque non è importante, io ho specificato di vivere a Palermo e di essere venuta ad Ustica soprattutto in barca e quando ci sono venuta e ho dormito in barca….

1) Gabriella non ho detto che Ustica è una vicenda da seguire, ma che seguo le evoluzioni (vicende) dell’isola da molti anni e comunque capisco benissimo che essendo isolana e vivendo all’interno dell’isola tutto l’anno le cose le si vedano diversamente. Io le guardo dall’esterno. Ma non era un volere offendere….

2) A me Ustica non appare, sempre da esterna, come un’isola morta, ma come una stupenda isola, in tutte le (altro…)

Chiusa Vertenza Sindacale… – Così è se vi pare!


Si è conclusa, il 12/4/2011, l’annosa e spinosa vertenza sindacale che ha visto protagonisti questa agenzia con il suo ex-dipendente Xxxx Xxxxxxxx (detto Xxxxxx).

La vicenda apre i suoi passi quando il 1° Novembre del 2007 gli notificavamo il suo licenziamento ” … motivi di carattere economico-organizzativi….” – e con una sua impugnativa del 18/12/2007.
Tra il 13 dicembre e il 30/9/2008 gli sono stati liquidati, a rate mensili “…stante la ns. deficienza economica a Lei ben nota…” , con assegni bancari, euro 9.339,16 quale TFR.

Il nocciolo della questione era, a suo dire, che durante tutto il periodo lavorativo (assunzione avvenuta il 22/01/2001) aveva ricevuto per contanti solo degli acconti sulle buste paghe e chiedeva a titolo di differenze la complessiva somma di € 42.648,48 malgrado ogni mese firmasse per ricevuta/quietanza le buste paghe e malgrado ogni anno firmasse il relativo CUD; chiedeva ancora altri € 6.334,31 per indennità ferie non godute – in quanto per tutto il periodo di rapporto gli sono state negate – oltre un danno, da quantificare in Tribunale dal Giudice “… per usura psico-fisica del lavoratore…”

Inoltre – e per fortuna infine- , chiedeva la somma di € 57.975,76 a titolo di lavoro straordinario effettuato durante tutto il periodo.
Complessivamente le richieste inoltrate ammontavano a € 107.875,19 oltre il danno psico-fisico.
L’orario di lavoro dallo stesso dichiarato in ricorso era dalle ore 06,00 alle 07,30, – dalle ore 08,30 alle ore 13,00 – dalle ore 14,30 alle 20,30 da Aprile a Settembre.
A suffragare le sopra elencate richieste a prova testimoniale nominava:
Sig.ra L. C. R.; Sig.ra D. V. E. A.; Sig. M. D.; Sig.na B. M. G.; Sig. D. S. A.; Sig. A. A.; Sig. M. C.; Sig. P. V.; Sig. T. G.; Sig. L. G..
Ovviamente si è formulata una Memoria di Costituzione al ricorso (Visibile sul sito www.ustica.it).

Sin qui la sintesi degli atti giudiziari.

Il Giudice rigettando, comunque, la richiesta relativa al lavoro straordinario di € 57.975,76 e, pur non entrando nel merito della questione, ha chiesto quanto si pretendesse per chiudere la vicenda:
a quel punto venivano richiesti € 30.000,00
Il Giudice, come base di un eventuale accordo, suggeriva all’ex-dipendente l’importo di € 15.000,00
Alla fine si è raggiunta una intesa complessiva, onde evitare lungaggini processuali, spese di avvocati e altri tipi di coinvolgimenti, con il pagamento di € 12.000,00 da versare in 8 rate a favore del Signor Xxxx Xxxxxxxx (detto Xxxxxx) così chiudendo definitivamente questa annosa, spinosa e vergognosa questione.

Agenzia Militello – l’Amministratore

^^^^^^^^^^

RISPOSTA DELL’EX DIPENDENTE:

Sorprendendomi di come l’amministratore della semplice e piccola biglietteria (definizione data dal suo stesso amministratore dinanzi al Giudice, alla sua assistente, al sottoscritto e ai due rispettivi avvocati) pubblichi sul sito usticasape un sunto frettoloso della vertenza tra, la sua appunto, semplice e piccola biglietteria e il suo ex dipendente, desidero precisare, in quanto parte in causa, quanto segue, relativo alle mancanze e omissioni principali dello stesso amministratore, dovute forse a troppa sintesi, chissà …

In merito alla vertenza in oggetto, mi meraviglio di come lo stesso amministratore della semplice e piccola biglietteria, non esordisca ringraziandomi pubblicamente, si esatto, ringraziandomi per non avere percorso fino in fondo quella strada che lo avrebbe portato dritto dritto sull’orlo della chiusura, infatti il giudice (sempre davanti alla sua assistente, al sottoscritto e ai due rispettivi avvocati), è vero che ha confermato che le ore di straordinario sarebbero state difficili da dimostrare anche se effettivamente fatte, ma è altresì vero che, sempre rivolgendosi all’amministratore della semplice e piccola biglietteria, così affermava:

“…in quanto alle differenze sulle buste paga di complessive € 42.648,48, sarà lei a dovere dimostrare di averle effettivamente versate al suo ex dipendente…il che significa che fra tre / quattro anni, e tante spese suppletive in più, qualora non voglia accordarsi oggi (12.04.2011 ore 12.30 circa) rischia di versarne grandissima parte dopo che verranno ammessi i testimoni e la nomina di un tecnico da parte del tribunale che analizzerà le suddette differenze e stabilirà esattamente la somma globale…”

Evidentemente l’amministratore della semplice e piccola biglietteria aveva dimenticato questo fondamentale passaggio, complice quasi certamente la fretta di scrivere e la gioia di chi ha tirato un sospirone di sollievo per essere scampato a uno tsunami in grado di spazzare via tutta la baracca con gli annessi burattini…

Nella ricostruzione della “sua” vicenda, sempre l’amministratore della semplice e piccola biglietteria dimenticava di inserire i fatti che sono successi subito dopo la lettera di licenziamento consegnata a mano in data 01.11.2007, in cui testualmente si legge:

“ la decisione è stata adottata da motivi di carattere economico-organizzativo che ci costringono, nostro malgrado, a non avvalerci di alcuna forma di collaborazione” risolvendo così il contratto di lavoro che veniva giustificato, dalla società, sulla base di presunti, quanto generici, motivi di natura economica organizzativa.

Motivi di forza maggiore, dunque, per i quali la semplice e piccola biglietteria è costretta a “non avvalersi di alcuna forma di collaborazione”.

Peccato che la motivazione resa, tuttavia, era infondata di fatto, tale da rendere illegittimo l’atto stesso di risoluzione del rapporto di lavoro. Ed infatti, la semplice e piccola biglietteria dopo aver licenziato il suo impiegato si è avvalsa – sin da subito – della collaborazione di altre persone che hanno svolto la loro attività lavorativa continuativamente all’interno dell’organizzazione aziendale della società, contraddicendo, di fatto, la motivazione (la presunta crisi economica) posta a base del licenziamento .

Ora, vi chiederete tutti, come fa una azienda (anche se semplice e piccola come in questo caso) a licenziare una persona per motivi economici (presunta crisi) e contemporaneamente inserirne altre tre, e non volere versare le spettanze dovute all’impiegato appena licenziato (TFR, DIFFERENZE ETC.) se non con miseri acconti mensili stabiliti dallo stesso e spalmati su più anni, e senza accordo tra le parti!?!?

È chiaro che, con grande amarezza, deve scattare una impugnativa di licenziamento da parte del lavoratore per recuperare il denaro lavorato nel corso di anni…

Sottolineo inoltre che il Giudice non ha imposto nulla a nessuno, ha solo dato consigli e pareri, basandosi su tutta la sua esperienza, ed è curioso come l’amministratore della semplice e piccola biglietteria sia rimasto sempre in un silenzio di tomba anziché far valere le sue tesi (già ma ripensandoci bene, quali!?!?)

 

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