Ustica sape

Ustica, Pino e la sua inseparabile seicento . ricordi


Ustica, Pino e la sua inseparabile seicento . ricordi

Foto dall’album dei ricordi anni ’60 – foto con seicento


La prima seicento arrivata ad Ustica


La prima seicento arrivata ad Ustica
La prima seicento arrivata ad Ustica

Ustica, Pino Pecora con la sua inseparabile seicento

 


Ustica, Pino Pecora con la sua inseparabile seicento
Ustica, Pino Pecora con la sua inseparabile seicento

Ustica, scuola guida con la prima seicento


Ustica, scuola guida con la prima seicento
Ustica, scuola guida con la prima seicento

Prima seicento ad Ustica


 Prima seicento ad Ustica
Prima seicento ad Ustica

Seicento all’ingresso della Falconiera


Seicento ingresso Falconiera

Programma ambizioso! giro d’Italia con partenza da Ustica


Giro d'Italia con partenza da Ustica

Pino Pecora e la Sua seicento


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Seicento – Scuola Guida


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Dalla California Agostino Caserta

Altra foto alla Fellini 8 1/2. Si vede il vecchio “Fascio”, oggi Centro Accoglienza, con sulle colonne del terrazzo tanti vasi orfani di fiori, non esiste ancora L’angolo del Pesce ma a ” Putia ” di Giovanni Amoroso detto “Piscitellu” una specie di ferramenta & petrolio, per i lumi, & carbone, quest’ultimo si usava ancora come combustibile prima dell’avvento cucine a gas e dei ferri elettrici da stiro.

Piu’ giu’ si vede l’edificio dell’ex Ristorante Timone che per un po’ di tempo fu adibito a Falegnameria. Sulla sinistra si intravede un Totuccio Palermo molto giovane, di sicuro e’ domenica o periodo natalizio, cioe’ anche periodo di cerimonie ecclesiastiche, riunioni familiari con giochi a carte e tradizionalmente periodo di “zicchinetta”. Di fronte in primo piano abbiamo un bellissimo esemplare della gloriosa 600 fiat, che sembra piu’ grande della piazza e che fa venire in mente, di colpo, il compianto Pino Pecora.

Ed infine si vede un piccolo scorcio della grande piazza Umberto Primo di Ustica che per tutti noi e’ la piazza piu’ bella del mondo perche’ appartiene al posto in cui siamo nati ma…… a dire la verita’ e’ un po’ strana, e’ stata disegnata stranamente, il mio modo di vedere avallato da molti turisti. Piu’ che una piazza, Piazza Umberto Primo somiglia a ” ‘u stratuni ” , mai vista una piazza cosi lunga e rettangolare in paesini attorno ai 1000 abitanti. Se ne sono viste ovunque, circolari, ovali, pentagonali, ottagonali quadrate, squadrate, quadrate sbilenche ecc….ma mai cosi rettangolari. La nostra piazza Umberto Primo e’ di nuovo e insistiamo la migliore del mondo perche’ e’ nostra ma……E la piazza adiacente Cap. Vito Longo che non e’ altro che l’estensione di quest’ultima ? Originariamente le due piazze erano una, non esisteva interruzione come quella creata dal muro odierno del palchetto. Un piccolo grande deserto. Se mettiamo insieme le due piazze, viste dall’alto, somigliano ad un bel fungo disteso a terra dove la testa rappresenta la Piazza Vito Longo e lo stelo la Piazza Umberto Primo. Queste due piazze concomitanti cosi grandi e sproporzionate rispetto al piccolo complesso del centro abitato offrono molto senso di dispersione, poca intimita’ e poco senso di appartenenza che puo’ influenzare chi ci abita. E’ venuto a mancare sin dall’inizio il senso del “focolare”. Sarebbe stata piu’ ideale una piazza tipica non cosi lunga e rettangolare, di dimensioni ridotte e diversa, emanante vicinanza, contatto umano e calore, che avrebbe dato anche piu’ senso di sicurezza e di gruppo. Definitivamente e’ stato un disegno fatto male.

 

 

Prima seicento ad Ustica


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COMMENTO:

A Claudia interesserebbe sapere: chi è la bambina in foto?

Grazie

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Da Milano Giovanna Longo

la foto è stata scattata a Palermo, la bambina ritratta sono io all’età di sette anni.

cordialità Giovanna