Ustica sape

Donne senza voce


Solo un uomo può. “Solo Gramsci può librarsi per le vie del paese.” Un mio post di giorni fa, conteneva la frase sopra scritta. Perché non intestare una scuola ad una donna, che tra le altre cose, una tra le prime Donne Sindaco in Italia? Perché le femministe scatenate non dicono nulla? Saranno femministe a convenienza?
E’ Politica a scuola? Strumentalizzare la cultura e i sacrifici altrui per visibilità propria, non fa onore a nessuno e non rende ne’ veri UOMINI ne’ vere DONNE.
Mi chiedo come mai il Preside della scuola di Ustica , non si è ancora attivato per risolvere il problema dell’insegnante di francese che già manca da un bel po’ di tempo? Sarebbe opportuno sprecare le energie e battete i pugni sul tavolo quando serve e non solo per un tornaconto personale. Abbiamo:
un preside, una scuola allo sbaraglio, Gramsci che non manca mai e una campagna elettorale a cielo aperto.
Ditemi voi se tutto questo ha un senso?!!! Viva le donne che parlano solo a convenienza. Auguri alle donne che nonostante tutto fanno la differenza in questo mondo ipocrita e pieno di manipolazione di cervelli.
Auguri alle donne LIBERE,
Auguri alle donne che nonostante tutto, non abbassano la testa.
Ps : Io non sono la voce libera di Ustica.
IO SONO: una voce libera

Gabriella Bertacci

Ustica, Riflessioni e Ricordi!…


Ahi serva Italiadi dolore ostellonave sanza nocchiere in gran tempesta

Dante Alighieri

(Inviato da Felice Badagliacco) 

Ustica cin cin senza “scrusciu” (rumore)


Usticacin cin senza scrusciu

Isole minori da anni senza presidi dei vigili del fuoco. Una tragedia sblocca Favignana. Imbarazzo a Ustica

Dopo la morte di una signora, sull’isola del Trapanese si è avviato l’iter per una stazione che serva tutte le Egadi. In quella del Palermitano, invece, i pompieri partono via mare dal capoluogo, spesso arrivando quando le fiamme sono state spente dai residenti”

Un grave fatto di cronaca, con la morte di un’anziana signora nel proprio letto a Favignana, ha portato alla ribalta un vecchio tema mai davvero superato: quello della presenza dei vigili del fuoco sulle isole minori della Sicilia. Un tema discusso e dibattuto per anni. Già nel 2010, in un’audizione di fronte alla commissione Territorio e Ambiente del Senato, l’allora sottosegretario del ministero dell’Interno Nitto Palma presentava l’esigenza di «pianificare la realizzazione, in ciascuna di esse (riferendosi a Favignana, Pantelleria e Lampedusa ndr), di strutture di particolare supporto logistico, in attesa di soluzioni più stabili». Da allora, sono cambiati governi nazionali e regionali, ma poco si è mosso sulle isole degli arcipelaghi siciliani.

L’ultimo in ordine di tempo a interessarsi del problema era stato il parlamentare europeo del Ppe Giuseppe Milazzo che, lo scorso febbraio, ha presentato un’interrogazione a Bruxelles per mettere anche l’Europa a conoscenza della situazione di un’altra isola siciliana: Ustica. È qui che si sono verificati i disagi più imbarazzanti, con i vigili del fuoco che, chiamati in azione, si sono spesso trovati a dovere partire via mare dal capoluogo, arrivando sul posto quando le fiamme erano ormai state domate dai residenti. «Quella per il presidio dei vigili del fuoco è una battaglia che noi conduciamo da due anni – spiega a MeridioNews Salvatore Militello, sindaco dell’isola – Sino alla settimana scorsa, ho mandato una pec al ministero affinché si attuasse una legge del 2004 per bandire i concorsi e creare i presidi dei vigili del fuoco, ma ancora sto aspettando risposta».

«Il Comune ha anche dato la disponibilità per lo spazio necessario al comando provinciale per fare questo distaccamento e poi tutto è stato stoppato – continua il primo cittadino – Purtroppo, nelle isole un piccolo incendio può creare grossi problemi. E, quando abbiamo avuto episodi del genere, i vigili del fuoco una volta sono arrivati il giorno dopo, alle cinque del mattino; un’altra volta sono tornati indietro perché il mare non consentiva la traversata. A Ustica avevamo un corpo volontario – prosegue Militello – che adesso non c’è più perché gli addetti miravano a una stabilizzazione che non è mai arrivata e, quindi, hanno preferito iscriversi in un’altra lista, entrando in conflitto col loro comando provinciale, che ha scelto di mandare i vigili del fuoco da Palermo anziché attingere da quella lista. Abbiamo interloquito con diversi politici e funzionari – conclude il sindaco – ma è un problema che viene sistematicamente rinviato a tempi migliori».

Uno scampolo di speranza, invece, si è acceso a Favignana, dove dopo la tragedia le cose sembrano essersi sbloccate. «Ieri è venuto il comandante provinciale dei vigili del fuoco per attivarci in vista del presidio – dice a MeridioNews il sindaco Francesco Forgione – Il prefetto è intervenuto con il ministero e avremo un presidio permanente non solo per Favignana, ma che serva tutto l’arcipelago delle Egadi. Non voglio strumentalizzare le tragedie: la signora è morta per un corto circuito di una coperta elettrica. La protezione civile è intervenuta subito, ma ormai c’era poco da fare – spiega il primo cittadino – Ci sono stati, comunque, diversi eventi nel corso di questi mesi che ci hanno portato a sollecitare la presenza di un presidio. Anche perché la Regione, da due anni, aveva abolito i presidi estivi di Favignana e Pantelleria. Per fortuna – va avanti Forgione – abbiamo avuto la protezione civile, che ha fatto pronto intervento servendosi dell’autobotte comunale. Ma è chiaro che le strutture e i mezzi dei vigili del fuoco sono più efficienti. La schiuma è diversa dall’acqua», conclude.

Aforisma, Citazione, Proverbio… del giorno


Non si accusa mai un’altro senza prova anche se stai accusando il tuo peggior nemico.
(Henri-Frédéric Amiel)

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


Dove c’è una grande volontà non possono esserci grandi difficoltà

Niccolò Machiavelli

(Inviato da Salvio Foglia)

Riceviamo e pubblichiamo – comune da più giorni senza bandiere – “Cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa!”


Ustica, comune senza bandiere
Ustica, comune senza bandiere

Ustica, un comune alla deriva senza “timoniere” ma anche senza “rematori” (giunta), tutti impegnati nel nulla…


Ustica, un comune alla deriva senza “timoniere” ma anche senza “rematori”,tutti impegnati nel nulla…
Ustica, un comune alla deriva senza “timoniere” ma anche senza “rematori”,tutti impegnati nel nulla…

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


 

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Democrazia non vuol dire individualismo senza freni, ma livellamento e comunanza nel rispetto della legge, ripartizione del lavoro, ordine”.

Gustave Flaubert

 

Trasporti: Morace (libertyLines), “orari aliscafi per Ustica decisi dal comune. Protesta contro noi non ha senso


Palermo – “Va chiarito in maniera definitiva che gli orari dei collegamenti via aliscafo per Ustica non sono stabiliti dalla nostra compagnia. La protesta che da ieri sera  impedisce ai nostri aliscafi di attraccare al porto  è soltanto una incredibile strumentalizzazione messa in atto da parte di pochi. Ho la sensazione  siano le stesse persone che hanno ideato questa programmazione. Ora provano a nascondere le proprie colpe. E’ un tentativo goffo, maldestro e non tollerabile di ribaltare le responsabilità di questo stato di cose e farle ricadere, ingiustamente, su chi è mero esecutore di orari decisi da altri”. E’ il commento di Ettore Morace, amministratore delegato di Liberty Lines che prende così una posizione netta e definitiva sulle proteste in corso ad Ustica. Da ieri sera, infatti, agli aliscafi viene impedito di attraccare.

“Per essere ancora più chiari:  noi stiamo eseguendo alla lettera gli orari richiesti formalmente dal vertice del Comune di Ustica e dell’assessore comunale competente in materia di trasporti. Queste richieste sono state formulate, e da noi accettate,  in occasione della riunione che si è tenuta negli uffici della Regione siciliana il 14 dicembre scorso.”. 

Un mese dopo – continua la nota di Liberty Lines – l’amministrazione comunale di Ustica si rese conto dell’errore di programmazione compiuto e sostenne la tesi dell’esistenza di un “refuso” nel documento. In pratica, si sosteneva la tesi che l’orario “8,15” andava inteso come “17,15” (!!??).  Ci è stato chiesto di modificare ulteriormente l’orario: non abbiamo mai detto no ma per operare questa rimodulazione è necessario che vengano coperti  gli ingenti extra costi generati dalla variazione degli orari. Sono oneri legati al costo del personale: si tratta di 6 ore di straordinario da applicare, per sette persone di equipaggio, per novanta giorni. Su questo punto non abbiamo ricevuto nessuna risposta concreta dagli organi competenti se non una comunicazione vaga con la promessa di analizzare eventuali future economie(!) .

“Confermiamo la nostra totale disponibilità per porre rimedio a quei “refusi”  – conclude Morace – rispetto agli orari comunicati dall’amministrazione comunale di Ustica.  Ma, lo ribadiamo, questo potrà accadere soltanto nel pieno rispetto delle regole e del dettato della convenzione”.

Ad integrazione si fa presente:

Download (PDF, 1.36MB)

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COMMENTO

Da Ustica Russo Angelo 85

Salve Sign. Morace, sono un libero cittadino usticese, che per fortuna pensa e ragiona con la propria testa. Mi voglio unire al suo discorso e dirle che al porto non c’è Ustica, ma una minima parte. Noi li chiamiamo (i parenti ra zita). Povera Ustica, Dio la benedica.

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


 

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Democrazia non vuol dire individualismo senza freni, ma livellamento e comunanza nel rispetto della legge, ripartizione del lavoro, ordine”.

Gustave Flaubert

 

Brutta immagine del nostro comune rappresentativo della cattiva politica locale

Quando i “particolari” fanno la differenza 

BandieraGiorno 28 gennaio abbiamo scritto:

“Crediamo che il Sindaco debba spiegare i motivi  per i quali quelle bandiere sono tenute in quello stato nonostante il Dpr 121 del 2000 prescrive  espressamente che “le bandiere italiane e quella Europea  devono essere disposte in buono stato e correttamente dispiegate”.

Vediamo la bandiera Italiana sfilacciata e “tendente a sinistra”, quella europea strappata e quella regionale a mezz’asta, ma chi è morto?

La bandiera dovrebbe essere il simbolo dell’orgoglio  nazionale e invece sempre più spesso rappresenta, nel nostro caso, l’immagine di un paese in “disfacimento” e politicamente condizionato…

Un amministratore che non si accorge del pessimo esempio che quei simboli in quello stato danno,  soprattutto ai giovani, non è degno di sedere su quegli scranni!.”

Quali provvedimenti sono stati presi?
Il giorno dopo le bandiere, unitamente alle aste,  sono state tolte.
Pensavamo ad un immediato ricambio, invece ancora oggi notiamo una brutta immagine del nostro comune rappresentativo della cattiva politica locale.

Ovviamente, occorre riconoscere che sono altri i problemi seri di Ustica, ma se non si riescono a risolvere piccoli problemi di ordinaria amministrazione come possiamo pensare di risolverne altri molto più delicati ed importanti?

Ricordiamo che:

  • Una bandiera strappata simboleggia l’inefficienza amministrativa;
  • Un comune (istituzione) privo di bandiera simboleggia assenza di identità e di valori.

Cosa direbbe il Prefetto qualora venisse informato dell’accaduto?

PB

Comune senza bandiere
Comune senza bandiere

 

 

Le Isole di Linosa e Ustica senza collegamenti


TRASPORTI. Una motovedetta trasferirà i docenti chiamati ad effettuare gli esami della scuola media. Occupata da un gruppo di abitanti la sede del comune palermitano.

Il traghetto per le Pelagie fermo da tre giorni: un guasto lo terrà in banchina  un’altra settimana. Il sindaco lancia l’allarme.
Linosa e Ustica senza collegamenti

 

 

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


Sindaco 2 (3)

Democrazia non vuol dire individualismo senza freni,
ma livellamento e comunanza nel rispetto della legge,
ripartizione del lavoro,
ordine”.

Gustave Flaubert

 

Riceviamo e pubblichiamo: Sceenning gratuito, diretto senza ricetta medica o prenotazione il 13 e il 14 Maggio ad Ustica


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Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


Sindaco 2 (3)

Democrazia non vuol dire individualismo senza freni,
ma livellamento e comunanza nel rispetto della legge,
ripartizione del lavoro,
ordine”.

Gustave Flaubert

 

Ustica: da quasi venti giorni senza benzina


USTICA – Da quasi venti giorni l’isola è rimasta senza benzina dopo la scadenza del contratto con le navi che trasportano carburante e rifiuti. L’allarme è stato lanciato dall’amministrazione comunale e dalle numerose associazioni di diving. “Abbiamo chiesto al Ministero dei Trasporti di autorizzare due collegamenti con la Compagnia delle Isole in attesa del rinnovo del contratto con le navi Ro Ro – come chiarito dal sindaco di Ustica, Aldo Messina -. Attendiamo ancora una risposta ma l’aggravarsi della situazione potrebbe mettere in ginocchio le attività turistiche”.

“Il problema della mancanza di benzina non è una novità per l’isola – come precisato dalla Barracuda Diving -. Già durante l’agosto scorso infatti siamo rimasti senza carburante per oltre una decina di giorni con ovvi problemi per tutti i nostri mezzi che sono rimasti a secco. Proprio per questo motivo quest’anno ci siamo dotati di una barca alimentata a gasolio, così da avere una maggiore riserva e autonomia, ma nonostante tutto la mancanza di benzina è un problema gravissimo per tutti i colleghi del settore diving così come per chi si occupa del noleggio di barche e gommoni”.

La situazione, almeno per adesso, sembra non aver gravato in maniera eccessiva sull’isola soprattutto perché proprio la maggior parte delle attività di diving ha aperto da pochi giorni. Il pericolo però è dietro l’angolo.

“Attualmente non abbiamo risentito in maniera grave del problema – come ha precisato Francesco Colosio, socio dell’associazione Orca Diving – anche se ovviamente abbiamo preso le nostre precauzioni evitando di uscire con gommoni a pieno carico. Attualmente non abbiamo alcuna risposta certa sul possibile arrivo della benzina ma se la situazione dovesse perdurare allora il problema diventerebbe serio”.

Fonte: Line Sicilia Palermo

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COMMENTO

Da Ustica Jonathan Cecchinel

Salve sono Jonathan Cecchienl titolare del Diving Center Ustica , domani sarà la mia ultima uscita in mare ho finito la benzina !! adesso il 95% della mia clientela è straniera . è questa la pubblicità che vogliamo per la nostra isola?

jonathan cecchinel

La nostra Italia, di vergogna ostello


Giovanni Martucci  (4)

“ Nave senza nocchiere in gran tempesta – non donna di provincie ma bordello “ Queste sono i versi con i quali Dante Alighieri, nel VI° canto del Purgatorio della Divina Commedia descriveva e definiva l’Italia, nel periodo storico tra il ‘200 e il ‘300. Frasi che ritornano attuali nel definire alla perfezione la situazione odierna della nostra Italia. Negli ultimi vent’anni siamo andati incontro ad una progressiva e graduale disgregazione del nostro paese alla quale, i governi che si sono succeduti, formati da persone inconcludenti e assolutamente prive di attributi intellettuali, non hanno saputo seriamente porre un freno.
E’ andata avanti la teoria e lo slogan “finché la barca va lasciala andare “ e così non si è pensato, responsabilmente, di correggere la rotta che ci ha portato a rovinare sugli scogli. Si avvicina il giorno delle elezioni, per la formazione del nuovo governo ed in questo lungo periodo di propaganda elettorale, abbiamo assistito vergognosamente a tutto e di più: interviste, dibattiti, comizi di piazza in seno ai quali, come al solito, non sono mancate le numerose, continue e meschine accuse vicendevoli, paragonabili a bisticci e schermaglie tra bambini capricciosi. Per accattivarsi la simpatia e quindi i voti hanno promesso di tutto e non sanno più cosa promettere. Se, dopo le elezioni riuscissero a mantenere ciò che hanno promesso, l’Italia uscirebbe subito dalla crisi e addirittura diverrebbe la nazione più ricca del mondo.
La democrazia è, in assoluto, la migliore forma di governo alla quale tutti i popoli aspirano e (altro…)

Il Sindaco di Ustica lancia l’allarme: Capodanno senza luce, acqua e farmaci


Saranno sospesi il 31 dicembre i servizi di trasporto merci pericolose (tra cui bombole di gas, farmaci, gasolio) con le navi RoRo e il rifornimento idrico tramite i dissalatori ad Ustica. Il sindaco Aldo Messina ha chiesto al prefetto e al presidente della Regione un incontro urgente per risolvere l’emergenza.

“L’isola rischia di rimanere senza acqua, luce e carburante, è un problema gravissimo. La proroga, che scadrà a brevissimo, era stata possibile tramite i soldi della protezione civile, ma nulla è stato fatto per regolarizzarla e mi viene difficile pensare che ce ne possa essere un’altra in assenza di un bando. Non sappiamo cosa succederà di qui a poco. Di certo – continua il primo cittadino – nelle isole minori le centrali elettriche funzionano in sede e lavorano a gasolio: se questo finisce, termina anche l’erogazione di energia elettrica. Se non cambierà nulla – conclude Messina – sono pronto a occupare nuovamente Palazzo D’Orleans”.

Fonte: SI 24

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COMMENTO

Da Palermo Angelo Longo

….l’ultimo dei MAYA…

 

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