Ustica sape

Riceviamo e pubblichiamo – Messina, il Riesame rigetta i ricorsi dei legali: le navi Caronte & Tourist restano sotto sequestro


“La civiltà dei popoli si riconosce dal culto dei morti”

 

lettera al sindaco di Ustica

 

 

 

Lettera aperta

  Al Signor Sindaco del Comune di  Ustica   – Attilio Licciardi

 

Oggetto: Peggioramento delle problematiche cimiteriali.

 

Da quanto si apprende da notizie sul web sono stati ulteriormente sequestrati da parte dei Carabinieri n° 2 loculi nei quali era stato precedentemente effettuato l’estumulo. Sembrerebbe che negli stessi ci fossero ancora dei residui ossei.

Per la sacralità degli affetti che da sempre la nostra identità culturale depone nel culto dei Defunti voglio farmi interprete dei sentimenti di tutta la nostra Comunità e chiedo di porre in essere le azioni necessarie per addivenire nel più breve tempo possibile alle soluzioni delle problematiche cimiteriali per restituire rispetto e il religioso silenzio che i nostri morti meritano.

Il Camposanto, oggi, non è oggetto di riflessioni, di legami, di pensieri, di ricordi bensì, purtroppo,  di uno stato di incertezza, di confusione e di indagine giudiziaria.

Durante la seduta dell’ultimo consiglio comunale è emerso che nell’affrontare le problematiche cimiteriale  si era creato inizialmente da  parte degli uffici uno stato di promiscuità delle competenze con il successivo sballottamento delle responsabilità tra gli stessi.

Trattandosi di un argomento così delicato e per il profondo rispetto che ogni persona merita soprattutto dopo la morte, interpretando il pensiero di molti, tale situazione lascia fortemente perplessi sia per la faciloneria usata nell’espletamento dei lavori che per il mancato controllo degli stessi, in dispregio alle normative che regolano tali procedure.

La dignità del luogo ed il legame invisibile che ci lega ai nostri Cari meritavano certamente una maggiore attenzione ed un più alto senso di responsabilità.

Un Sindaco ha l’obbligo di tutelare l’identità culturale della propria popolazione custodendone e difendendone i valori essenziali ma soprattutto deve proteggere, custodire e difendere coloro che non hanno più voce, quali i defunti, ritornando a dare valore alle scritte poste all’ingresso del nostro Cimitero che così recitano: “Sol chi non lascia eredità di affetti poca gioia ha dell’urna” e “La civiltà dei popoli si riconosce dal culto dei morti”.

Salvatore Militello

Ustica: Estratto assemblea cittadina del 17/10/2014 – sequestro giudiziario depuratore


 

 Depurstore sotto sequestroIntervento ex V. Sindaco Giovanni Tranchina (tacco)

Il terzo punto riguarda il depuratore. Dopo esserci insediati  sono andato due volte al depuratore. La prima volta ero con Gherardo e la seconda volta con L’Arch. Giacomo Pignatone  e altri. Pignatone, più di ogni altro aveva seguito il depuratore. Abbiamo trovato lì  anche Aldo Cannella  e il depuratore funzionava ancora…  il circuito funzionava.
Noi ci siamo insediati a Giugno del 2013 e Aldo Cannella è andato via ad Aprile del 2014 e in quel periodo al depuratore non c’erano grossi problemi…
A Mia insaputa, io l’ho saputo dopo così come gli altri amministratori, il dirigente dell’Ufficio Tecnico ha fatto una nota sullo stato del depuratore,  indirizzata alla capitaneria…  A seguito di quella nota sono arrivati i controlli e conseguentemente, in piena estate, tutta l’area è stata sottoposta a sequestro giudiziario dalla Capitaneria per ordine della Procura.
Mi dispiace che tu, Attilio, anche questa sera hai usato parole come trasversali, insabbiare, occultare, coprire… che ti vuoi costituire parte civile… ma io, questa,  non l’ho votata… anche per una questione di dignità.
Attilio non mi piace quello che stai facendo…  Il 10 giugno, quando ci siamo insediati, l’amministrazione ha confermato i lavori alla ditta  Frisella, da quel momento dovevano cominciare i lavori…
Costituirsi parte civile, fare la caccia alle streghe, cercare i colpevoli, Attilio,  non produce nulla…
Quello che avete deciso, che io non ho condiviso perché bisognava trovare altre soluzioni, mi è sembrato un volere strafare…  Andare sui giornali in quel periodo ha danneggiato l’amministrazione e gli usticesi così come è avvenuto per la discarica al cimitero.

PB

CONTINUA

Ustica: Sequestro Area Depuratore


 

L'Isola

 

Prot 3490  del 29 – 07 – 2014

 

 

Al Sig.  Sindaco del Comune di                    Ustica
Al Sig.  Presidente del Consiglio                 Ustica
E, p.c.     Al Sig.  Segretario Comunale   Ustica
“  “ “        Al Capo Ufficio Tecnico Comune di  Ustica

OGGETTO:  Sequestro area depuratore.

Sentire che la Capitaneria di Porto ha messo i sigilli al nostro depuratore è una brutta notizia.

Purtroppo era ben visibile, dal mare e dalla falconiera, che da qualche mese  l’impianto veniva by-passato e lo stesso era in uno stato di abbandono totale.
Da quando è andato in congedo l’addetto al depuratore, che in qualche  modo e con notevole impegno lo faceva funzionare, nessuno si è più curato della depurazione delle acque e della sedimentazione e dello smaltimento dei fanghi.
Abbiamo considerato un grave errore politico, più volte rappresentato e suffragato dall’accaduto, l’assunzione di un dirigente (un ingegnere) all’ufficio tecnico invece che di un operaio addetto al depuratore che avrebbe potuto garantire la manutenzione dell’impianto.
A questo punto chiediamo all’amministrazione  di dare risposte concrete e coraggiose nell’interesse dell’Isola e non nascondersi dietro comunicati forvianti e spesso prive di verità.
Chiediamo altresì di sospendere il pagamento degli oneri di depurazione sino al dissequestro dell’area ed al rimborso dell’ultima quota già pagata in quanto il servizio non è erogato anzi tutto ciò crea un notevole danno all’immagine di Ustica.

Ustica, lì 29 Luglio 2014

Il Capo Gruppo di Minoranza “ L’Isola “

( F.to Felice Caminita )

 

 

Sequestro specchio d’acqua di Cala Santa Maria – notizia non veritiera…


[ id=11504 w=320 h=240 float=left] Il Sindaco avrebbe dichiarato in data 07/03/2012 sul sito buongiorno Ustica:
…. “ la Capitaneria di porto di Palermo, oggi, ha posto sotto sequestro lo specchio d’acqua di Cala Santa Maria, a Ustica”.

La notizia, oltre a non essere suffragata da qualsiasi atto monitorio reso pubblico mediante affissione per rendere edotti i Cittadini di una misura cautelare seppur elevata presumibilmente a carico di IGNOTI, potrebbe o può, e questo il Sindaco quale massima carica istituzionale dell’isola dovrebbe saperlo, generare inutili allarmismi e compromettere il già precario equilibrio del tessuto sociale della nostra piccola Comunità.

Inoltre, a mio avviso, questa incauta dichiarazione o notizia enfatizzata da parte del giornalista, altro non è che una forma per mascherare ancora una volta l’immobilismo perpetrato nel tempo dalla stessa Amministrazione Comunale avverso un problema di vitale importanza per l’economia di tutta l’isola o ancor peggio fare “rumore” costi quel che costi!

Ammesso e non concesso che in futuro qualche altra Pubblica Amministrazione, diversa da quella Comunale inerte da decenni, nel rispetto di norme generali, adottasse un tale provvedimento quali colpe le si potrebbero imputare se sequestrasse l’area in questione?

I nostri Amministratori, chiamati a gestire ed amministrare la cosa pubblica con la dovuta diligenza, non hanno attribuito al problema la giusta rilevanza rapportata al contesto socio-economico dell’Isola e pertanto il sig. Sindaco e gran parte dei nostri Amministratori attualmente in carica dovrebbero avere il coraggio di uscire dalla scena politica dell’Isola con l’onestà intellettuale che dovrebbe contraddistinguere la classe politica di un Paese civile.

Salvatore Militello

 

 

Rigetto istanza di sequestro dell’immobile presentata dalla SaBo


[ id=10722 w=320 h=240 float=left]Un ulteriore riconoscimento della correttezza del proprio operato ha ottenuto il Comune Di Ustica nell’annosa vicenda relativa all’acquisizione al proprio patrimonio dell’albergo denominato “San Bartolomeo”: ieri il tribunale ha rigettato l’istanza di sequestro dell’immobile presentata dalla SaBo.

La sentenza di ieri si aggiunge ai numerosi giudizi che hanno visto questa amministrazione sempre vincente. Infine una recente circolare (3/2011) dell’Unità operativa 5.3 “Abusivismo edilizio” rende possibile che l’immobile sequestrato possa essere concesso in locazione o venduto.

Ma andiamo per ordine.

Il T.A.R. Palermo con sentenza n. 1905/2011, ha rigettato il ricorso avanzato dalla Curatela del Fallimento San Bartolomeo tendente ad ottenere l’annullamento degli atti amministrativi emanati dal Comune di Ustica e relativi all’acquisizione gratuita al proprio patrimonio dell’immobile denominato “San Bartolomeo”.

Il T.A.R. Palermo ha, altresì, rigettato con sentenza n. 1904/2011 la richiesta di condono avanzata dalla Sa.Bo. s.r.l. – Società che aveva acquistato dal fallimento l’albergo oggetto della controversia -.

Tali sentenze hanno seguito la decisione della sentenza della Suprema Corte di Cassazione che aveva stabilito la non condonabilità degli abusi edilizi commessi dalla ditta costruttrice dell’albergo.

Il Comune di Ustica è stato assistito nei predetti procedimenti dall’avv. Elvira Machì del Foro di Palermo.

Relativamente alla possibiloità di utlizzare non necessariamente a fini sociali l’immobile sequestrato in quanto abusivo la recente e devo dire poco nota, circolare n. 3 del 2011 del Dipartimento urbanistica, servizio 5, Unità operativa 5.3 “Abusivismo edlizio, dell’Assessorato Regionale Ambiente e Territorio recita che “…potrà valutarsi la possibilità di concedere in locazione gli immobili abusivi che non possono essere concessi in diritto di abitazione”.

” Chiederò prossimamente al Consiglio  di valutare anche questa possibilità. In definitiva oltre all’abbattimento ed al ripristino dei luoghi ed all’acquisizione tra i beni comunali a fini sociali( resta sempre valida l’ipotesi di realizzare un campus universitario) è ora previsto che il Comune, dopo l’acquisizione, possa trarre un vantaggio economico dal bene sequestrato.

Aldo Messina