Ustica sape

Ustica, torre dello Spalmatore con il futuro solarium


Ustica, torre dello Spalmatore con il futuro solarium

Ustica, partita a calcio, formazione con bravi ragazzi


Ustica, partita a calcio, formazione con bravi ragazzi

Ustica, zona Spalmatore


Ustica, zona Spalmatore

Ustica, bella immagine dello Spalmatore fiorito e colorato

 


Ustica, bella immagine dello Spalmatore fiorito e colorato

Ustica, tramonto con torre Punta Spalmatore


Ustica, tramonto con torre Punta Spalmatore

Ustica, villaggio Punta Spalmatore, solo ricordi!


Ustica, villaggio Punta Spalmatore, Ricordi!

Su richiesta e per maggiori chiarimenti riproponiamo l’intervista al Prof. Silvano Riggio – R.M. Ustica


Il Prof. Silvano Riggio, docente all’’Università di Palermo, considerato in quel  momento uno dei massimi esperti di Ecologia Marina,  è colui il quale nel 1986, contro il parere di molti isolani (capofila Camillo seguito da molti pescatori) ha “voluto” l’istituzione della Riserva Marina – successivamente AMP.
Nell’intervista rilasciata ad Usticasape nel 2013 dichiarava che per la Riserva Naturale Marina di Ustica: “Lo Spalmatore è stata una scelta sbagliata…”

D. Secondo la Sua esperienza la zona dello Spalmatore era la più adatta per delimitare l’Area di Riserva Marina?

R. Da quello che sapevo, da quello che si vedeva senza ulteriori studi e ricerche si desumeva la zona più adatta per fare l’area di riserva integrale non fosse quella di Punta Spalmatore, che è una bassa spianata di scogli abbastanza accessibile al pubblico, un pubblico anche non adatto, ma fossero piuttosto le falesie che c’erano a nord e a sud che si proteggevano da sole a causa dell’asperità dei fondali e per la caduta massi e inoltre erano probabilmente le più interessanti perché le più ricche di anfrattuosità e di buchi, dove trovava rifugio la grande fauna marina dell’Isola.

D. Come mai la scelta è caduta nella zona più bella e accessibile per la balneazione dell’Isola?

R. Io ero poco convinto di questa riserva integrale allo Spalmatore, dove fu fatta, per alcuni motivi che posso elencare brevemente:

1. Questa spianata di rocce era abbastanza uniforme e piatta e non riservava quegli scoscendimenti e quelle cadute dove si trova la fauna più rappresentativa dei fondali usticesi.

2. Perché l’attuale area era molto utile, si prestava molto, alla balneazione per i turisti e per i visitatori dell’Isola che intendevano andarsi a fare il bagno, in quanto non trovavano posti altrettanto idonei.[ id=15402 w=320 h=240 float=right]

3. Perché ci sono state delle forti pressioni anche da parte degli stessi padri fondatori della Riserva che lì avevano messo la sede dell’Associazione della pesca sportiva , la pesca diportistica, che era importante e anche agguerrita, e c’era poi la prima sede della Riserva – la Torre.

La torre, appunto era vista come la naturale sede della Riserva.

Il tratto di mare prospiciente la torre si riteneva il più ideale per salvaguardare quell’oasi .

Io ero dell’avviso che queste scelte non potessero suffragare una scelta che per altri versi era penalizzante. Il turista arriva ad Ustica cerca di farsi il bagno e trova la parte migliore dell’Isola, la più accessibile, interdetta alla balneazione.

Io ritengo che per il rilancio, nonché per la buona riuscita della riserva, bisogna assolutamente avere un pubblico che apprezzi l’Isola e la sua riserva. L’Isola è anche una sede di educazione ambientale.

D. Chi ha fatto pressione per indirizzare la riserva in quel posto?

R. Santoro è stato il padre della Riserva ed il troppo amore di Santoro per Ustica che ha generato/indirizzato questa scelta, ma non possiamo fargliene una colpa ma, se mai, riconoscenza…

D. Cosa  suggerisce per il futuro?

R. Per il futuro io vedrei di buon occhio una revisione di tutta la geografia dell’Isola soprattutto la location dei vari punti notevoli della riserva. In tutto questo vedrei bene l’apertura di altre zone “A” compensate dalla chiusura di quelle attuali dopo aver fatto un preciso censimento della situazione.

Bisognerebbe capire se questa zona “A” ha avuto degli effetti sulla presenza di Flora e Fauna e se questi effetti sono duraturi, di grande portata o effetti minimi.

Occorrerebbe fare una ricerca seria, del resto la Riserva nasce per la ricerca, e dopo di che provare altre zone di riserve integrali che andrebbero situate nella costa sud-est (Punta Cavazzi e Cala Galera) o verso il Passo della Madonna che sono punti scoscesi, difficilmente frequentabili ma che possono dare della grandi sorprese dal punto di vista scientifico.

D. Qualcuno potrebbe obbiettare che le zone che indica Lei non sono facilmente accessibili via terra.

R. Questo non è uno svantaggio anzi è un vantaggio perché, se la zona “A” deve essere una zona assolutamente protetta, cioè una zona interdetta a tutto lo sfruttamento, a tutto l’uso di qualsiasi tipo bisogna andare a scegliere una zona impervia una zona che precipita scoscese e quindi non facilmente accessibile. La zona “A” di Ustica è facilmente accessibile e si presta a continue violazioni delle disposizioni e le continue violazioni si ripercuotono sul riassetto naturalistico.

Io ritengo che tutto questo si possa fare dopo aver fatto una analisi, uno studio essenziale. Siccome i ricercatori ci sono e le cifre richieste non sono enormi, anzi sono abbastanza modeste.

Ringraziamo il Prof. Riggio per la Sua chiarezza e disponibilità
PB

Recupero dell’Hotel Villaggio Punta Spalmatore ad Ustica – una buona occasione di investimento


La Pro Loco Ustica organizza una cordata di volontari per il recupero dell’Hotel Villaggio Punta Spalmatore ad Ustica.

Partecipando entrate a far parte del gruppo di proprietari che potranno passare le proprie vacanze nei bungalows dello splendido albergo oltre a ricevere i dividendi della gestione dell’albergo/scuola turistico-alberghiera.

L’operazione consiste nel formare una cordata di soggetti che costituiranno una società con un capitale di 3 milioni di euro. Questo é l’importo necessario per presentare ad Invitalia una richiesta di finanziamento attraverso il “contratto di sviluppo” e ottenere a fondo perduto ulteriori 4,5 milioni di euro.

Il Contratto di Sviluppo finanzia il recupero di strutture turistiche abbandonate includendo l’acquisto anche all’asta. Il progetto ammonta globalmente 7,5 milioni di euro con i quali si parteciperà alla prossima asta, verrà ristrutturato il complesso alberghiero (circa 5 milioni di euro), e verrà acquistato quanto necessario per il funzionamento ottimale della struttura.

Poi la società si occuperà, in franchising con un grande gruppo alberghiero, della gestione e i soci, oltre a ricevere i dividendi annuali, avranno vantaggi esclusivi fra cui l’uso dei 110 bungalows e sconti nei ristoranti, boutique ecc.

Maggiori dettagli all’interno del gruppo privato oppure chiamando il +39 3317120161.

More details inside the private group or by calling +39 3317120161.

Di seguito il link del nuovo gruppo dedicato al Recupero del Villaggio Punta Spalmatore.
https://www.facebook.com/groups/recuperovillaggiopuntaspalmatore/?ref=share

Ustica, Spalmatore, cattivo tempo


Ustica, Spalmatore, cattivo tempo

Ustica, faro di Punta Spalmatore al tramonto


Ustica, faro di Punta Spalmatore faro al tramonto

Ustica, Spalmatore con torre


Ustica, Spalmatore con torre

Ustica Spalmatore, tramonto


Ustica Spalmatore, tramonto

Ustica, torre dello spalmatore


Ustica, Torre dello spalmatore

Ustica, tramonto dalla piscina di Punta Spalmatore


Ustica, tramonto dalla piscina di Punta Spalmatore

Ustica, faro Punta Cavazzi


Ustica, faro Punta Cavazzi

Ustica, Villaggio Punta Spalmatore in costruzione

Ustica, Villaccio Punta Spalmatore in costruzione

 

Ustica Spalmatore, scogliera


Ustica Spalmatore, scogliera

Ustica, Spalmatore, tramonto


Ustica, Spalmatore, tramonto

Riceviamo e pubblichiamo – In vendita all’asta un hotel a Ustica con piscina panoramica, si parte da oltre 5 milioni


Uno splendido complesso alberghiero con piscina panoramica sulla caratteristica isola di Ustica, in Sicilia, è in vendita all’asta. L’annuncio è stato pubblicato su idealista da Aste Group e si parte da una base di 5 milioni e 224mila euro.

L’albergo dispone di 80 camere con bagni e 112 bungalow, reception, uffici, sala conferenze, terrazze, ristorante-cucina, bar-club e pizzeria, piscina, anfiteatro, terrazze e solarium, area attrezzata per bambinidue campi da tennis, un campo di calcetto, aree destinate alla viabilità e al verde.
fonte: Idealista