Ustica sape

Ustica, spesso la strategia dei “piccoli passi” porta al raggiungimento di grandi obiettivi…


Carissimi amici usticesi buongiorno e buona vita a tutti.

Oggi mi rivolgo a Voi in merito a due argomenti che sono stati  molto dibattuti su questo blog e cioè ” l’intitolazione della scuola dell’infanzia di Ustica ” e ” il posizionamento di ulteriori web cam”.

Non avevo ancora espresso il mio parere sull’intitolazione della scuola dell’infanzia  in quanto avevo il timore di entrare in un campo che non mi competeva in quanto  “straniera” sull’isola di Ustica. Ho deciso però di esprimermi in merito per poter portare ad una riflessione le  parti in campo.

Non so se mentre sto scrivendo il problema  abbia avuto già una risoluzione però trovo che l’intitolazione della scuola dell’infanzia alla  ex sindaca di Ustica Anna Notarbartolo sia doveroso e assolutamente auspicabile  in quanto donna di grandi  meriti e qualità amministrative ed umane. I  territori  (nel senso soprattutto della umanità di chi li abita) continuano a vivere e a perpetuarsi nel ricordo delle persone degne ed ammirabili che li hanno abitati e permeati.

 Egr. Sig. Dirigente della scuola dell’infanzia sarebbe inoltre un bel segnale nei confronti delle giovani generazioni intitolare una scuola ad una “Donna” contribuendo quindi a supportare il percorso  che si sta intraprendendo per raggiungere la parità di genere. Percorso che è ancora all’inizio e lungo ma che con piccoli gesti si può attuare.

Vorrei spendere anche due parole per quanto riguarda l’installazione di nuove web cam .

E’ stato detto che nel bilancio comunale non è possibile trovare copertura per questa piccola spesa. Vorrei solo sottolineare che è dalle piccole cose che parte il cambiamento. Ottenere piu’ visibilità in un mondo multimediale ed interconnesso non può che portare benefici a tutta la comunità.  Avere  ulteriori immagini dell’isola di Ustica contribuiscono a far nascere in colui che le osserva la voglia di recarsi nei luoghi ripresi, oltre ad essere utili per altre cose importanti come per esempio la navigazione dei mezzi marittimi.

Egr. Sig. Sindaco  si possono fare piccole spese per raggiungere grandi obiettivi.

 Concludo con questa frase di James Clear:

“I piccoli cambiamenti spesso sembrano non fare alcuna  differenza fino a quando non si  attraversa una soglia critica. I risultati eclatanti di qualunque processo di interesse composto arrivano dopo un po’ di tempo. Bisogna avere pazienza.”

Una grande amica di Ustica.

Ornella Picetti

Tecnico della definizione di strategie di mercato e della pianificazione di azioni di marketing nel settore della pesca


Per eventuali iscrizioni e info possono rivolgersi anche a Antonino Tranchina tel. 3381091267

Ustica, “strategia” poco convincente


Corso Teorico-Pratico “Dalla Strategia alla Tattica Audiologica nelle ipoacusie di varia origine”

Due importanti precisazioni


Gentile Franco Foresta Martin, presidente del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica, mi dispiace dirle che la sua lettera non è di risposta alla mia. Si parlava di “Sedi”, non di programmi svolti.
Credo si chiami “strategia della distrazione”, che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti.

Gentile Signora Roberta Mineo,docente di Processi e Dinamiche di Gruppo, Università di Modena e Reggio Emilia.
Ne esiste un’altra di strategia quella del “ problema- reazione- soluzione”. Si crea una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico; ma non voglio andare oltre.

Gabriella Bertacci – Una voca libera

 

Ps. “Io abito ad Ustica” questo è il mio titolo di studio.

 

Lezione di vita…


Un giorno, un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto:
«Sono cieco, aiutatemi per favore»
Un pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello. Si chinò e versò della moneta, poi, senza chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un’altra frase.
Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote.
Il non vedente riconobbe il passo dell’uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi avesse annotato.
Il pubblicitario rispose: “Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo”.
Sorrise e se ne andò.
Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto:«Oggi è primavera e io non posso vederla».

Morale : Cambia la tua strategia quando le cose non vanno molto bene e vedrai che poi andrà meglio.