Alessandro Manzoni
(inviato da Salvio Foglia)
La ragione e il torto non si dividono mai con un taglio così netto che ogni parte abbia soltanto dell’uno e dell’altra.
Alessandro Manzoni
(inviato da Salvio Foglia)
Dalla California Nuccio Caserta, con forti legami alla sua terra, prova a dare un nome a tutti (che ringraziamo). In neretto quelli ancora in vita.
Da destra alto. -Maria Caminita, Anna Arno‘, Pina Bertucci, Pina Lauricella, Graziella Giuffria, Rita Castelli, Ina Tranchina, Anna Salafia, Maria Compagno;
-Seconda linea da sinistra : Maria Caminita, Anna Giuffria, Nunzia Licciardi, maria falanga , Nunzia Picone, Enza Zagame, Maria Giardino, Gianna Picone, Anna Lauricella, Rosa Giuffria, Elena Dilorenzo, Sidonia Tranchica
-Terza Fila : Vittoria Giuffria, Anna Santaniello, Sarina Guarrera, Rosa Salerno, Maria Cristina Natale, Franca Martucci, Maria Mancuso, Anna Giuffria, Amalia Palmisano, Giulia Castelli, Amalia Bertucci, Rosalia Picone
-Fila in basso : Lella Zanza, Lina Natale, Angelica Ciaccio, Rosalia Taranto Licciardi, Rosina Campolo, Rosa Natale, Rosa Caravella, Clelia Ailara, Rosa Salerno Scalici, Irene Tranchina, Grazia Lo Cicero, Maria Favaloro in Taranto.
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Da Ustica Luigi Palmisano
Confermo la presenza di mia nonna Lella in questa foto. La prima da sinistra in basso
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Dalla Inghilterra Girolamo Ciaccio
Nuccio ma come hai fatto a riconoscere tutte queste persone quando ho letto il nome di mia zia sono rimasto perplesso e cio messo un po’ di tempo a riconoscerla ma mi ha fatto molto piacere vedere mia zia ne gli 50 dopo 9 anni sono nato io Tante grazie Pietro per la foto e a Nuccio for is knowledge Tanti Saluti Girolamo
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Da Sinistra si riconoscono: Maria Bertucci (ved. Compagno), Pippo Giordano (l’artista…) e Rosa Bertucci.
Delle due l’una. O Matteoli non aveva idea di cosa stesse dicendo, oppure sapeva come sarebbe andata a finire perché la nuova amministrazione oltre alla CIG, cancella linee affermando candidamente di non avere navi idonee o volendo far intendere di essere fortemente in perdita (vedi la rotta Bari – Durazzo).
Operazioni queste che appaiono come una vera e propria manovra di “copertura” per nascondere l’avvenuto inizio del dell’operazione “spezzatino” tanto cara a quei furbetti del “mare” e non solo, che ovviamente si troverebbero su un piatto d’argento una o più rotta commercialmente valide.
Si dirà: non è certo così. Il governo non è intenzionato a spezzettare Tirrenia. Ma le assicurazioni del governo e di Matteoli si scontrano con le realtà che vanno verso un obiettivo diverso di quello tante volte dichiarato.
Questi nuovi amministratori, “nuovi” è un eufemismo considerato che sono espressione di FINTECNA proprietaria del 100% di Tirrenia, unitamente ai vecchi che sono andati via giusto in tempo per non fare rimanere impigliati i loro crediti nello stato di insolvenza, dovrebbero a questo punto spiegare a tutti gli Italiani che pagano le tasse, e innanzi tutto ai 172 Lavoratori Tirrenia (22,14% forza lavoro) che possono anche diventare 230 (33% forza lavoro) che vogliono avviare in cassa integrazione, tantissimi cose quali :
– Il mancato adeguamento per tempo delle Unità alla Stockholm Agrement con conseguente diminuzione del numero massimo di passeggeri trasportabili, diventati grazioso regalo per la concorrenza;
– La soppressione momentanea di linee (Genova – Olbia – Arbatax), che sarà dolce boccone per la concorrenza;
– Il fortissimo scadimento manutenitivo delle Navi e Aliscafi, con ripercussione sui collegamenti (Vedi sulle Eolie per gli aliscafi o il Toscana in linea Napoli – Sardegna – Sicilia,etc.);
– gli adeguamenti effettuati senza tenere conto della necessità di riadeguare la stabilizzazione della nave alla nuova e conseguenziale diminuita velocità e della maggiore durezza nella manovrabilità perché forse sarebbe stato necessario fornirle del doppio timone. Basta assistere alla manovra di ormeggio a Pantelleria paese della nave Siremar per accorgersene. Avrebbero potuto effettuare gli adeguamenti senza il doppio scafo e sezionando il garage in funzione antincendio, oltre a togliere i car decks.
– qual è il motivo per cui il 04 agosto 2010 fu chiusa la gara negativamente e, in tale maniera, violentato “Mediterranea Holding” che, invece, acquistando avrebbe risolto tutti i problemi ancora oggi sul tappeto ovvero:
a) – il problema delle ditte dell’indotto fallite o prossime al fallimento;
b) – il problema dei lavoratori con TFR e crediti da lavoro da dovere insinuare nel passivo previa elezione del proprio domicilio nella circoscrizione del Tribunale Fallimentare di Roma, lasciati in balia di se stessi;
c) – il problema della gente bloccata dal precedente fatto, pur avendone i requisiti, dall’andarsene in pensione prima della conclusione della procedura concorsuale perché coscienti dei tempi di attesa per avere T.F.R. e crediti da lavoro dipendente con l’INPS che non è in condizioni di liquidare ai Lavoratori Marittimi pensioni con immediatezza dopo mesi di attesa;
d) – il problema relativo alla ulteriore spesa da agosto in poi nel mantenere l’Amministratore Straordinario e la relativa Task Force.
Certo che è stato quasi un colpo di fortuna per l’ex A.D. Franco Pecorini, e per “dipendenti” e poi consulenti esterni Rizzo, Stagnaro, etc. che hanno incassato subito tutti i loro crediti da lavoro al momento delle dimissioni.
Un colpo di fortuna ad andarsene per tempo, diversamente, anche loro nella strada obbligata dell’insinuazione al passivo di Tirrenia.
Si dice sempre che la fortuna è cieca ma bisogna sapersela “cercare” e in Tirrenia qualcuno evidentemente se l’è cercata …
Ma non c’è da preoccuparsi. Matteoli, come Berlusconi per la spazzatura in Campania, risolverà tutto in quarantotto ore. L’unico problema è: da quando cominceranno le 48 ore ?
Il governo Berlusconi, infarcito di politici siciliani, è il governo del fare, e di questo, la Sicilia e i Siciliani ne hanno certezza.
E’ da capire “quale” fare. Brigare ?
Fonte: Osservatorio Sicilia