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Biagio Conte ad Ustica: “Gli ultimi vanno sempre sostenuti”


[ id=18964 w=320 h=240 float=left] Biagio Conte, ospite ad Ustica, ringrazia gli Usticesi e ricorda a tutti che gli Ultimi vanno sempre sostenuti, anche quando siamo in vacanza.

Ieri, sabato 17 agosto 2013, su invito del Parroco Padre Lorenzo, l’Isola di Ustica ha avuto l’onore di ospitare sulla propria terra la carismatica figura del missionario laico, Biagio Conte, accompagnato da due fratelli della Missione di speranza e carità, Stanley e Ciabath.

In Sua presenza è stata celebrata la Santa Messa, l’adorazione del Cristo e della Reliquia di San Bartolo. Gli abitanti di Ustica, attenti e silenziosi, hanno poi ascoltato la Sua esperienza di vita: la chiamata di Dio, il saluto ai genitori, la devozione a San Francesco d’Assisi, il cammino di carità tra gli Ultimi nella Sua Palermo, la Sua guarigione fisica durante il pellegrinaggio a Lourdes.

“Quest’uomo del 1400” (come, in un suo passaggio, si è voluto scherzosamente definire), barbuto e vestito di verde, così distante e nello stesso tempo vicino al mondo tecnologico e moderno di oggi, dove “l’abito fa il monaco”, ha carpito con la Sua semplicità l’attenzione di bambini, giovani, anziani che hanno vissuto momenti di grande ammirazione e commozione.

Difficile distogliere lo sguardo da quegli occhi così sereni, che sembravano vedere al di là di ognuno di noi. Difficile non emozionarsi di fronte al messaggio di fede, speranza e carità che ha lasciato nei nostri cuori. Difficile non impressionarsi di fronte al coraggio di quell’uomo che ha abbandonato ogni comodità, ogni agiatezza, conservando nel suo intimo gli affetti più cari e dedicando la Sua vita a Dio e agli Ultimi, senza remore.

Abbiamo ascoltato anche le storie di Stanley e Ciabath, le sofferenze estreme che hanno patito prima di approdare nel porto sicuro della Missione di speranza e carità sotto il manto di Biagio Conte, oggi per loro fratello generoso e amorevole.

Lo stesso Fratel Biagio mi ha chiesto fortemente di riportare in questo articolo la Sua gratitudine nei riguardi degli Usticesi, abitanti solidali e sensibili ai bisogni degli ultimi. Un ponte di fede, speranza e carità lega, ormai da anni, gli Usticesi alla Sua missione. Inoltre, ha espresso il desiderio di riportare in queste pagine che i Suoi fratelli vanno ricordati tutto l’anno, perché loro non vanno mai in vacanza. La Carità non va mai in vacanza…

Rosanna Iacona Guccione

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Lezione di vita…


Un giorno, un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto:
«Sono cieco, aiutatemi per favore»
Un pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello. Si chinò e versò della moneta, poi, senza chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un’altra frase.
Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote.
Il non vedente riconobbe il passo dell’uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi avesse annotato.
Il pubblicitario rispose: “Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo”.
Sorrise e se ne andò.
Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto:«Oggi è primavera e io non posso vederla».

Morale : Cambia la tua strategia quando le cose non vanno molto bene e vedrai che poi andrà meglio.

 

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno

LEZIONI DI VITA – da mettere in pratica quando le cose non vanno bene …

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Un giorno, un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto:  «Sono cieco, aiutatemi per favore»
Un pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello. Si chinò e versò della moneta, poi, senza chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un’altra frase.
Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote.
Il non vedente riconobbe il passo dell’uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi avesse annotato.
Il pubblicitario rispose: “Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo”.
Sorrise e se ne andò.
Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto: «Oggi è primavera e io non posso vederla».

Morale n°5: Cambia la tua strategia quando le cose non vanno molto bene e vedrai che poi andrà meglio.