Ustica sape

Vini Rari. Due grandi vini dolci dalla Sicilia e dall’Alto Adige

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DUE VINI DA MEDITAZIONE RARI E PREZIOSI CHE VALGONO UN’ESPERIENZA ECCEZIONALE. DUE VINI DOLCI DALL’ESTREMITÀ OPPOSTE DEL TERRITORIO ITALIANO: UNO PRODOTTO A USTICA, E L’ALTRO IN ALTO ADIGE. Continua …

Sicilia: i vini da provare nel 2021

Negli anni Ottanta le grandi famiglie del vino siciliano (Tasca d’Almerita, Planeta e Rallo) diedero vita a quel processo che fu definito rinascimento enologico, grazie al quale oggi la regione può essere annoverata, a buon diritto, tra le migliori aree vinicole del mondo. Nel corso del tempo, accanto ai nomi blasonati si sono affiancati tanti giovani vigneron, LE ETICHETTE SICILIANE DA PROVARE DA GENNAIO A GIUGNO 2021tra cui moltissime donne, impegnati nel recupero e nella valorizzazione delle varietà autoctone (non solo Nero d’Avola) e sempre più attenti alla sostenibilità ambientale, sia in vigna che in cantina. C’è chi, per la vastità e la complessità dei terroir dell’Isola, ha definito la Sicilia come un continente: la viticoltura di mare praticata in prossimità della costa, quella di montagna nell’entroterra e alle pendici dell’Etna, e poi la viticoltura eroica delle Eolie, di Pantelleria e di Ustica. Tante espressioni differenti in una sola regione.

 

Il sito agrodolce ha selezionato 6 etichette siciliane da provare nel 2021, a partire da adesso e fino all’inizio dell’estate e per il mese di GIUGNO

: Zhabib – Hibiscus. Gli aromi fruttati dello Zhabib sono quelli tipici delle uve Moscato, varietà che in Sicilia prende il nome di Zibibbo. Questo vino passito – prodotto in sole 1300 bottiglie all’anno – è una vera chicca nel panorama enologico siciliano, così come le altre etichette dell’azienda agricola Hibiscus, unica realtà vinicola presente a Ustica, la piccola isola di origine vulcanica circondata dal Mar Tirreno e antistante la costa palermitana. A rendere speciale lo Zhabib di Margherita Longo – tra i promotori del riconoscimento Slow Food della lenticchia di Ustica – sono diverse componenti: innanzitutto i fertili terreni lavici dove crescono i filari, poi l’effetto benefico dato dalla vicinanza del mare per il microclima della vigna, e infine l’appassimento al sole e al vento dei grappoli disposti sui graticci all’aperto. Al palato sono evidenti le piacevoli sensazioni di mandorle, fichi secchi e miele, per un vino che già al primo sorso scalda il cuore e ricorda la dolce estate siciliana

Ustica degustazione vini, “sommelier” d’eccezione


Corso over 80 per apprendimento tecnica degustazione vini, una sommelier d’eccezione

Degustazione di 18 etichette di vini estremes del mondo al club del Punta Spalmatore di Ustica


Un successo inaspettato  il percorso  degustativo di 18 etichette di vini estremes del mondo al club del Punta Spalmatore di Ustica organizzato da Ustica Villaggio Letterario. Scenario da favola ed organizzazione perfetta. Il pomeriggio è iniziato con un filmato, una tavola rotonda ed è terminato con la degustazione guidata di vini eroici. La tavola rotonda ha visto la partecipazione delle istituzioni ( il Comune rappresentato dal dott. Francesco D’Arca ed i Carabinieri di Ustica), gli agricoltori di vini eroici premiati di tre isole , due enti internazionali  C.E.R.V.I.M ed ONAV, il Villaggio Punta Spalmatore che conta il 70% di presenze turistiche dell’isola, due associazioni nazionali Villaggio Letterario e Lunaria Onlus. Realtà a confronto, sinergie, limiti e difficoltà, amore e passione sono il volano per la …. ed il richiamo turistico eno- diving- gastronomico. Ustica “No Limits Wine e Diving “ prima edizione ha così chiuso le porte con esito positivo ed ha gettato le basi per nuovi incontri. La tavola rotonda  è stata moderata da Giovanni Giardina (vicepresidente ONAV) con il supporto fattivo di Francesco Puntorieri,  del C.E.R.VI.M c’era il presidente Roberto Gaudio venuto dalla Valle D’Osta , dell’ONAV era presente il vicepresidente Gianni Giardina, dell’ Azienda Agricola Hibiscus c’era Margherita Longo, del diving La Perla Nera c’era Roberto Fedele, dei produttori c’era Manuel Capote delle Isole Canarie, Russo dell’isola del Giglio, Vito e Margherita Longo dell’isola di Ustica, di Ustica Villaggio letterario c’era Anna Russolillo, Franco Foresta Martin, Marina Cappabianca e Pippo Cappellano.  Il percorso di degustazione ha deliziato tutti i partecipanti con la guida di Giovanni Giardina e Roberto Gaudio, con tutti i dettagli e le peculiarità dei vini degustati. I grandi vini eroici sono un valore aggiunto così come le escursioni subacquee delle isole e possono camminare a braccetto per un intento comune quello di valorizzare  e promuovere il territorio portando benefici e turismo allo stesso. Le istituzioni, gli enti, le associazioni sono pronti a dare una mano significativa agli agricoltori e alle strutture turistiche in questi luoghi magici ma con difficoltà estreme. Non sentirsi soli ed isolati consentirà a chi lavora sul e per il territorio di continuare con un peso più leggero. Progetto e coordinamento sono di Francesco Puntorieri, Anna Russolillo, Roberto Fedele, Giovanni Giardina, Franco Foresta Martin. Ustica “Wine e Diving” termina oggi con le immersioni deep “no limits”  e da un arrivederci al 2019 con grandi novità.

 

“Vini da terre estreme”, Valle d’Aosta e Sicilia insieme dal Vinitaly a Ustica


di Antonella Lo Cicero

Ha chiuso i battenti il salone internazionale Vinitaly e la Valle d’Aosta e la Sicilia hanno presentato un evento insieme. E ci si chiede cosa ci fa un evento siciliano nello stand della Valle d’Aosta e viceversa? Ecco la spiegazione: la Sicilia ha tante isole meravigliose, ma ne ha soltanto una in provincia di Palermo che possiede due medaglie d’oro per “Vini Estremi” vinte da Margherita Longo. È l’isola di Ustica, che fra l’altro ha al suo attivo alcuni fra i più straordinari record nel mondo della subacquea e dell’Apnea, produce la lenticchia più piccola d’Italia ed è un’isola ricca di storia, tradizioni, feste patronali, e ricette culinarie. Come se non bastasse, questo fazzoletto di terra ha un vastissimo patrimonio di biodiversità in viticoltura fra tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Tant’è che detiene numerosi riconoscimenti e medaglie internazionali proprio in questa specialità. Chi ha la possibilità (e la sensibilità) di ammirare questa piccola isola del Tirreno, che da secoli coltiva la vite è colto da stupore e ammirazione: sono paesaggi che ci riportano indietro nel passato. Quella siciliana non è solo viticoltura ma è anche viticultura.

Ecco perché nel corso del Vinitaly è stato presentato il progetto “No limits Wine e Diving, dai Vini da Terre Estreme alle immersioni”: un’iniziativa che intende rendere omaggio a Ustica, alla sua Terra vulcanica, estrema, coltivata a vite, che la rendono unica nel panorama enoico mondiale. “No limits, wine e diving” mette insieme due particolarità isolane: la parte subacquea e quella enologica.

L’evento, che prenderà il via il 14 giugno, è inserito nel cartellone di “Ustica Villaggio letterario”, la rassegna in programma sull’isola da giugno a settembre. Durante “No limits, wine e diving”, saranno organizzate una tavola rotonda, con i rappresentanti del Cervim (Centro ricerche vinicole montane), il presidente Roberto Gaudio e altri consiglieri provenienti da varie parti del mondo e i rappresentanti di varie zone, per fare il punto della situazione, sulla viticoltura estrema e verificare le prospettive future. Inoltre, a cura dell’enologo Gianni Giardina (membro del comitato tecnico scientifico del Cervim) e di Roberto Gaudio (presidente Cervim) saranno presentati e degustati i vini vincitori con medaglia d’oro, del 23° concorso enologico internazionale “Mondial des Vins Extrêmes”. “No limits, wine e diving” è organizzata in collaborazione con il Cervim e con l’azienda Hibiscus di Ustica di Margherita Longo, in collaborazione con l’Assessorato ai Beni culturali e dell’identità siciliana e con la Soprintendenza del Mare. Progetto e coordinamento sono di Francesco Puntorieri, Anna Russolillo, Roberto Fedele, Teresa Gasbarro, Giovanni Giardina, Franco Andaloro, Franco Foresta Martin.

L’evento da un lato ha l’obiettivo di valorizzare e far conoscere vini straordinari e unici – prodotti con uve coltivate in zone sconosciute, geograficamente impervie, in minuscoli fazzoletti di terra strappati in condizioni ardue alla montagna e al mare – al mondo dei consumatori evoluti, appassionati enogastronomi e ai professionisti del settore e contestualmente valorizzare e dall’altro far conoscere la straordinarietà del mondo subacqueo facendo immersioni nella prima riserva marina d’Italia. A Ustica si potranno degustare “Vini da Terre Estreme” della  migliore tradizione enoica estrema italiana ed internazionale non solo, si getteranno le basi alla degustazione e al riconoscimento dei vini. Due patrimoni, terra e mare, che i vignaioli ed i subacquei tendono a rispettare, a proteggere e preservare lavorando in una continua sfida, che diventa eroica, verso una natura difficile, inospitale, esigente e verso l’indifferenza dell’uomo moderno per il più grande patrimonio della terra e cioè il mare.

Fonte: il Sicilia.it

Cibi e vini siciliani su navi e aliscafi. La regione investe 60 mila euro


Cibi e vini siciliani su navi e aliscafi. La regione investe 60 mila euro

Preparazione mostra – vini e legumi di Ustica


 Preparazione mostra

Degustazione vini dell’Azienda Agricola “Hibiscus” di Ustica


 Degustazione vini .

Assaggio Vini di Ustica ad “illumina un desiderio”


F.C.4629

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