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COMMENTO
Dalla California Agostino Caserta
Oltre all’asinello con Carretto dello zio Ernesto, che spesso prelevava anche la Posta, si nota almeno un’altro Sceccareddu. Siamo nel 1964 circa e sembra una gita domenicale. Per due secoli erano state le barchette a traghettare i passeggeri dalle navi in banchina ma in meno di 10 anni il Molo di attracco ha cambiato tutto, mentre ….gli asinelli resistevano imperterriti, anche se solo per un po’ ……
COMUNE di USTICA
Allo Zio Pasqualino Palmisano
Ustica 03.05.12
Stamane l’isola s’è desta
pervasa da un senso di festa.
Oggi il tre del quinto mese dell’anno
tutti gli usticesi sanno
che si festeggia il secolo di zio Pasqualino
che iniziò come produttore di vino
ma fece fortuna con lenticchie e meloni
tanto che lo chiamano “ U Baroni”.
Questa ingiuria in verità
ben si addice alla sua signorilità.
La sua infanzia non aveva un pane sicuro
e da piccolo non rifiutò il lavoro più duro,
portando i frutti anche a Palermo per mare,
intanto trovò in Caterina la moglie d’ amare.
Nacquero Carmelo e Salvatore,
un’altra figlia presto la volle Nostro Signore
ma per chi come noi è credente
sa che Luisa ora ci vede e ci sente
Oggi che Pasquale ha un secolo sul petto
siamo tutti saliti su questo palchetto
a festeggiare Pasquale e la nostra identità
con una vita di Fede, amore, lavoro e carità.
Io con addosso questa fascia tricolore
auspico tanti Pasquale per un mondo migliore
e invito i cittadini di Ustica,ricca di natura
a brindare per la tua vita e salute futura
Il Sindaco
Aldo Messina
OGGETTO 100 anni zio Pasqualino.
I 100 anni che lo zio Pasqualino, nato a Ustica il 3 maggio 1912, festeggerà con tutta la popolazione dell’isola, sembrano confutare l’ opinione comune secondo la quale sia solo grazie ai progressi compiuti dalla medicina che oggi l’uomo abbia più possibilità di vivere a lungo e di avvicinarsi alla fatidica soglia dei 100 anni.
Pasquale Palmisano è nato lo stesso anno di Renato Rascel e di Michelangelo Antonioni e probabilmente deve il secolo di vita alla possibilità di avere vissuto nell’isola di Ustica, incontaminata dal punto di vista ambientale e di avere seguito un’alimentazione naturalmente ricca di antiossidanti.
Quarto di otto figli, non ha certamente avuto un’infanzia facile. “Il mio papà era costretto a nasconderci il pane” afferma con lucida memoria. Frequenta la scuola sino alla II elementare poi , pur essendo portato verso la matematica, dovrà lasciare per aiutare la famiglia. Inizia a 15 anni, come mezzadro, ad imparare la difficile arte dell’agricoltore ed a poco a poco acquista degli appezzamenti di terreno sui quali produce in un primo momento un ottimo vino(che sarà la sua fortuna) e successivamente gli altrettanto famosi meloni e le lenticchie. Per vendere i suoi prodotti si imbarcava su una piccola barca a vela(talvolta si aiutava con i remi) e raggiungeva, con ogni tempo, Palermo ed il mercato della Vucciria. Pur consolidando la propria posizione economica , mantiene le doti di semplicità, altruismo e nobiltà d’animo, tanto che in paese tutti lo conoscono e chiamano”U baruni”.
Si sposa con la sua attuale moglie, Caterina Zanca, oggi ottantottenne con la quale mette al mondo tre figli, due soli dei quali, Carmelo e Salvatore, viventi.
Sino all’età di novantasei anni ha continuato la sua attività di agricoltore e molti turisti lo hanno ammirato mentre, senza bisogno di “occhiali per vicino” , preparava le sue ceste di vimini.
“Se è vero che dobbiamo concentrare tutta la nostra attenzione non solo sulla durata della vita e su come aumentarla, ma sulla qualità della stessa, possiamo dire che Pasquale Palmisano, festeggia i suoi 100 anni senza il ricordo di gravi sofferenze fisiche e circondato dall’amore della moglie, dei familiari e di tutti i cittadini. Allo zio Pasquale a Carmelo e Totò i nostri migliori auguri”, afferma il sindaco di Ustica Aldo Messina.
IL SINDACO
Dr Aldo Messina
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Da Montecosaro (MC) Mariangela Militello
Aprire la pagina di Usticasape questa mattina è stato motivo di grande gioia per me : questa fotografia ricorda il mio ultimo giorno di permanenza ad Ustica e l’ultimo abbraccio con mio zio Roberto, che quella sera era particolarmente allegro e sorridente, complice la zia Maria sua moglie, con le sue battute sempre spiritose.
Inoltre oggi è l’onomastico di mio papà:due fratelli ricordati sulla pagina di Usticasape : chissà cosa dicono loro da Lassu’!!
Grazie di cuore Pietro, per avermi regalato tanta letizia , anche se il mio pensiero in questo particolare momento è rivolto alla famiglia di mio zio Roberto.
Un caro abbraccio
Mariangela Militello