Il prof. Stefano Furlani dell’Università di Trieste e il dr. Frabrizio Antonioli dell’ENEA, invitati ad Ustica da Franco Foresta Martin, geologo e giornalista scientifico, nonché neo direttore del Laboratorio – Museo di Scienze della terra Isola di Ustica, hanno illustrato il programma GEOSWIM e quanto di interessante, è stato rilevato dalla ricognizione delle nostre coste.
Il progetto“Geoswim” nasce con l’obiettivo di studiare la geomorfologia delle coste del Mediterraneo da una prospettiva ancora inesplorata: la circumnavigazione a nuoto. Esplorando la costa da vicino, metro dopo metro e sott’acqua, i ricercatori possono osservare ciò che satelliti ed imbarcazioni non riescono a vedere e, in tal modo, aggiungere importanti tasselli nella ricerca sulle variazioni passate e future del livello marino.
Sono stati effettuati rilevamenti, con l’ausilio del barchino Ciclope I, dove sono stati registrati tutti i dati strumentali e digitali relativi al solco di marea attuale e fossile, alle grotte marine (interessante quella dei gamberi) e ai valori di conducibilità e temperatura, con anche acquisizione di video e foto. La prima impressione è che la costa Sud dell’Isola di Ustica si solleva di qualche millimetro l’anno.