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Ustica: Incontro tra cittadini Usticesi e Amministratori comunali (prima parte)


 

giovani incontrano gli amministratoriGiovedì  11 settembre(su invito di Riccardo Cannella) ho assistito, all’ex  Settebello,  all’incontro tra cittadini usticesi  e Amministrazione comunali,  fortemente voluto da alcuni giovani –  Margherita Longo, Riccardo Cannella, Maria Clara Natale,  Jonathan Cecchinel e Martina Natale(nella foto) – al fine di ottenere chiarimenti  su temi quali – il mancato posizionamento delle telecamere in zona porto, gli assetti della giunta, il depuratore, le discariche, le scelte nella gestione dell’AMP.
Abbiamo visto in sala anche il deputato regionale del  PD Fabrizio Ferrandelli,  in passato facente parte della IV commissione Ambiente e Territorio e attualmente Vice Presidente della Commissione D’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia. Sarà rimasto soddisfatto da quanto ha sentito?…
Non era presente, invece,  il direttore dell’AMP.
Noi , a scanso di dare un giudizio che potrebbe apparire frutto di prevenzione/pregiudizio, riteniamo utile pubblicare un’ampia sintesi di quanto detto, in tema degli argomenti trattati, in modo che, chi avrà la bontà di leggere, alla fine, si farà una propria opinione sulla validità delle risposte date da parte degli amministratori.

Ha aperto l’incontro la giovane Maria Clara Natale  che ha espresso la propria delusione da parte di un gruppo che “ci aveva fatto sognare, ci aveva fatto sperare…  che ci aveva dato delle aspettative molto alte… che ci aveva fatto credere che questa Isola poteva diventare l’eccellenza…  che ci aveva fatto credere che, dopo tanti anni di crisi culturale, attraverso un dialogo costruttivo con i cittadini, questa nostra Isola sarebbe potuta crescere…
Ultimamente, invece,  ci siamo visti disorientati a causa di alcune scelte che questa amministrazione ha fatto. Siamo stati delusi e amareggiati perché a domande non seguono risposte…
Oggi abbiamo chiesto di incontrarvi per capire se quel gruppo che noi abbiamo votato è ancora disponibile ad attuare il programma che allora ci è stato presentato e soprattutto se è ancora disponibile al dialogo che è stato tanto promosso in campagna elettorale.
Noi siamo qui perché vogliamo veramente capire”…

Jonathan Cecchinel  (giovane promotore incontro) –  I cittadini alcuni sono delusi e alcuni sono  perplessi in merito al mancato posizionamento delle telecamere in zona porto.Porticciolo Ogni mattina abbiamo modo di vedere degli atti vandalici e per cercare di rimediare a tutto ciò o di contenerli  questa amministrazione aveva pensato di installare delle telecamere sul porto. La giunta comunale era decisa all’attuazione del progetto bocciato, invece,  all’unanimità dal consiglio comunale.
Domando perché  il progetto “installazione telecamere sul porto” approvato dalla giunta non è stato approvato  dal consiglio comunale?

Margherita Longo (giovane promotrice incontro) – Alcuni dettagli per completare il quadro illustrato da Jonathan – La posa delle telecamere è un progetto che interessa le Aree Marine Protette.  In una conferenza di servizio la giunta si è espressa  favorevolmente relativamente al posizionamento delle telecamere sul porto. Successivamente la giunta demanda/delega il consiglio comunale ad esprimersi definitivamente su questa questione.
Questo argomento in consiglio non è stato discusso. Durante il consiglio è stata chiesta una  pausa di qualche minuto in cui i consiglieri si sono appartati e alla fine è stato espresso il voto.
Quindi, non si è discusso l’argomento e alla fine si è votato all’unanimità per il non posizionamento delle telecamere.
Il Sindaco non era presente durante il consiglio comunale, ma la giunta si era espressa a favore, quindi le domande sono:  perché il consiglio comunale ha votato in quel modo e qual’è il giudizio politico che ha dato la giunta con questo voto, che si era espressa favorevolmente in precedenza?
A  nostro avviso è stato commesso un errore perché l’istallazione delle telecamere sul porto era una cosa giusta. Anche il Direttore dell’AMP si era espresso favorevolmente a riguardo dando  un parere tecnico sull’utilità del posizionamento in considerazione degli  atti vandalici accaduti  all’interno del porto.

Maria Clara Natale (giovane promotrice incontro) – Il consiglio doveva dare dei segnali importanti…
Qui nessuno vuole un grande fratello. Si parlava di telecamere nel porto per questioni di sicurezza. Noi  vogliamo veramente capire.
A fronte degli atti vandalici che hanno negli anni interessato il porto come mai il consiglio comunale ha all’unanimità  votato contro smentendo il parere favorevole dato dalla giunta in una conferenza di servizio.

Renato Mancuso (Capo Gruppo Maggioranza)-  Nel porto di Ustica c’è gente che ci lavora e grazie a Dio, sino ad oggi, fatti molto eclatanti non ce ne sono stati. Per quanto riguarda l’installazione delle telecamere in Cala Santa Maria era un progetto mirato, voluto da persone che decidono sulla nostra Isola,  che risale a qualche anno prima, perché si voleva mettere Ustica un pochino come Alcatraz… noi eravamo in confino e le telecamere ci vigilavano… Nel momento in cui succede una fesseria… paga il giusto per il peccatore. Voi siete troppo giovani..  Queste cose sono molto pericolose, sono  armi a doppio taglio… Vanno bene per un certo periodo…  vanno male, invece, dove c’è una ditta che vive…  Dal 2002 sino a quando siamo stati eletti noi  eravamo in un regime militare che forse voi non vi rendevate conto. Venivano motovedette della Finanza, della Capitaneria di Porto… in qualsiasi periodo… Quando uscivi dal porto con la barca venivi fermato/bloccato… a terra i bambini uguale… sulla terra ferma ad Ustica lo stesso. Io non voglio dire che qui bisogna vivere in anarchia ma la gente di Ustica ha diritto di vivere pure… non può essere oppressa… l’oppressione a me non è mai piaciuta… Dopo di che per quanto riguarda le due telecamere nell’acquario…  una si può mettere in parrocchia ed una in piazza…  Il posizionamento delle telecamere al porto  era un progetto mirato da anni, prima da persone che decidono sulla nostra isola a livello militare. Io ho fatto il militare di leva, due anni in marina  dal 69 al 71 e so che significa essere militari. Mi sono battuto molto a bordo con tutti e senza alcun problema. Questo progetto deve vigilare l’AMP e non la Cala Santa Maria. Poi, un tantino con leggerezza, la giunta aveva dato parere favorevole, con l’assessore Ajovalasit  questo era palese.  Dopo di che non è che ci scappa il morto… le cose le fanno le persone. Il consiglio comunale, che  ha i poteri per delega dai cittadini, ha deciso diversamente…
Vi  voglio ricordare che noi siamo portati a litigare ma quando si tratta di costruire abbiamo un po’ di difficoltà. Io non voglio che la mia isola, i miei cittadini, i miei nipoti, i pronipote  e le generazioni che verranno vengano vigilati a vista, significa confinati nella nostra terra.

Attilio Licciardi (Sindaco)  – Il consiglio comunale si è espresso  su un progetto che riguardava le Aree Marine Protette italiane  governato dal Ministero dell’Ambiente che mette al centro le questioni della tutela ambientale e non quello della repressione. Ha ragione Renato  quando dice che le telecamere devono essere installate  nella zona A e B, ma in particolar modo deve  sorvegliare la zona A dell’ AMP .
Attorno al porto nell’estate scorsa e anche quest’inverno è stato costruito, a mio avviso,  un modello sbagliato di ragionamento come se il porto di Ustica fosse il centro, non si sa bene, di quali attività criminali, come se ci fosse del  contrabbando…  Io dico che non è vero, io sostengo che non è vero e si è andato oltre la realtà sui singoli fatti che sono avvenuti e si è costruito attorno a questo  porto  presunte attività illegali, tali  che fosse necessario installare  le telecamere.
Il porto di Ustica non è per me un luogo di illegalità, ma è il luogo di lavoro di buona parte degli usticesi e non è quello che è stato raffigurato in maniera sbagliata ed esagerata,  per un controllo così presente attraverso  le telecamere.  Io ritengo che il consiglio comunale, per quanto concerne le telecamere sul porto, abbia valutato bene e la campagna, a mio avvisi fatta ad arte, non coglieva la sostanza del problema.

Frances Barraco  (cittadina) – Se non ricordo male questo progetto della Comunità Europea è stato pensato espressamente per le Aree Marine Protette che ricadono nella zona Sud del Mediterraneo e sono state individuate zone particolarmente a rischio…
Anche il porto di Ustica ricade nell’area Marina Protetta.
Ora non è facile capire e accettare la risposta di Renato Mancuso perché la pressione fiscale, i controlli che si subiscono a mare si subiscono anche a terra, non c’è nessuna differenza. Io non faccio niente per non essere  in regola, niente che non possa essere filmato…  non mi vergogno di niente di quello che faccio.
Perché non si vogliono le telecamere, cosa ha da nascondere la gente che lavora nel porto, qual’è il problema…  Un esempio: Il “bracconiere”.  Dal filmato sappiamo che questo tizio era qui ad Ustica su un rimorchiatore…  usticasape oggi pubblica una foto del porticciolo e del rimorchiatore illuminato. Forse le telecamere possono diventare un deterrente per determinate situazioni?  Nessuno di noi ama la polizia perchè entra a forza, con violenza nelle nostre cose. Io un ragionamento logico, che mi dica che le telecamere  sono inutili non lo trovo. A  Renato lo capisco, lo capisco, ma non lo condivido…
Io ero presente in consiglio comunale e non ho capito quale erano le due telecamere che dovevano essere tolte. Ho pensato che potevano essere quelle del centro accoglienza e del museo.
Di che cosa ha paura chi lavora nel porto?

Clelia Ailara (consigliere) – Nemmeno io ho paura delle telecamere perché so di lavorare in regola, però sfido chiunque qua dentro che ha una attività, quando arriva qualche ente di controllo, non si preoccupa, nonostante lavoriamo tutti nella legalità. Io, come consigliere,  rappresento la sovranità e devo difendere i miei cittadini… Noi eravamo inizialmente propensi all’istallazione delle telecamere ma poi sentendo le persone che lavorano nel porto, che ogni giorno venivano tormentati,  abbiamo cambiato idea.

Pietro Bertucci

Segue …. domani gli “assetti della giunta”

Una risposta

  1. Persone tormentate da chi e per quale motivo? io vivo a Dalmine e le telecamere sono installate su tutto il territorio, lavoro in una ditta dove ci sono 26 telecamere su tutto il perimetro, installate per la sicurezza. La legge sulla privacy vieta a chiunque di poter visionare le immagini, tranne che per fatti inerenti gravi casi di violazioni sulla sicurezza.

    Ci sono delle leggi in merito. Se come dicono con l’uso delle telecamere le persone venivano tormentate si può denunciare l’abuso. Ma a mio modesto parere, senza che nessuno si offenda, questi sistemi di controllo sono dei forti deterrenti, ovviamente se usati nei modi previsti.

    Comunque grazie a tutti per le informazioni che date anche a chi come me non è vicino e non ha la possibilità di vivere questo tipo di vicende.

    Salvatore Russo

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