Ustica sape

Ustica, perla nera del Tirreno

 

Ustica, La perla nera del TirrenoVacanze a picco sul mare e sott’acqua

Così piccola ma generosa per bellezza del paesaggio e piacevolezza, Ustica se ne sta sorniona in mezzo al mar Tirreno a farsi ammirare dai sub curiosi o dagli amanti delle vacanze tranquille tutto-mare .

Il nostro viaggiatore può raggiungere l’isoletta (solo 8 kmq) via mare a bordo di traghetto o aliscafo da Palermo, Trapani o Napoli.

All’attracco il porto non lascia immaginare la varietà di scorci che pian piano si scoprono salendo verso il paesino di Ustica: dall’alto si intravedono i fondali ricchi di vegetazione e magari sotto il velo trasparente dell’acqua si può avere la fortuna di scorgere pesci variopinti. E’ incontaminata per buona parte del suo territorio e trasmette da subito il senso di libertà e distacco dalle ansie quotidiane che la fama le riconosce. Per prendere confidenza con l’isola il nostro viaggiatore dovrà organizzare delle escursioni in barca affidandosi ad uno dei tanti diving center come Profondo blu, Orca, Barracuda oppure Mister Jump, che permettono di tuffarsi anche in aree irraggiungibili dalla terra ferma. Ustica è tra l’altro riserva marina, la prima istituita in Italia, per cui buona parte dei tratti di costa è perimetrato per impedire l’eccessivo depauperamento dei fondali e delle scogliere. Volendo esplorare le caratteristiche pareti sottomarine, andare alla scoperta di flora e fauna marine infrequenti altrove, basterà munirsi delle attrezzature necessarie e, guidati dagli esperti, tuffarsi nelle acque cristalline consentite.

La visita alle grotte è imperdibile: la Grotta Segreta anche detta Rosata è incantevole grazie alla vegetazione di un tenue colore rosa sulla roccia; nella Grotta Azzurra durante il pomeriggio l’acqua assume un irreale colore turchino tanto da emozionare anche i più esperti di snorkeling, mentre sono del colore dello smeraldo i riflessi della Grotta Verde; nella Grotta dell’Oro il nostro viaggiatore rimarrà affascinato dai minerali e dal gioco di luci che scintillano; nella Grotta Pastizza si può ascoltare il silenzio del mare e ammirare l’architettura delle antichissime stalattiti, invece nella Grotta delle Barche si può accedere con la barca, proprio come facevano un tempo i pescatori in cerca di un molo dove rifugiarsi in caso di mare in burrasca.

Tuttavia se si vuole fare un bagno tradizionale si può raggiungere Cala Sidoti oppure Caletta nella parte ovest, meglio se a bordo di un’Ape, colorata e guidata dai simpatici tassisti dell’isola. Viaggiando lungo la Contrada Oliastrello e la Contrada Tramontana, ossia percorrendo il periplo dell’isola, ci si imbatte in scorci panoramici mozzafiato. Al tramonto bisogna fermarsi nella zona di Punta Spalmatore per accompagnare il sole nella sua suggestiva discesa infuocata; c’è una piccola cappella bianca poco sopra alla strada dotata di terrazza panoramica dove ci si può sedere a godersi romanticamente il lento imbrunire.

Altro punto panoramico che comunica senso di infinito è alla Torre di Santa Maria, un avamposto eretto dai Borboni per controllare e difendere la Sicilia dai pirati saraceni: oggi è sede di un museo archeologico con reperti ritrovati sulla terra e nel mare. Una bella camminata, da farsi preferibilmente nel pomeriggio per evitare troppo sole, è quella che parte dalla piazza del paese e va verso nord; non si può sbagliare, è un percorso sterrato adatto a tutti ed è ideale anche per fare un po’ di jogging respirando iodio. Si può arrivare nei pressi della secca della Colombara dove di tanto in tanto si assiste a sub intrepidi che si immergono in un “precipizio sottomarino”, una parete verticale che scende fino a 30 metri di profondità.

La terra è scura e la vegetazione variopinta, ma bassa e fitta, essendo isola vulcanica. Ustica è infatti la parte emersa di un grande vulcano sottomarino, originata in epoca antichissima con caratteristiche geologiche simili a quelle delle isole Eolie. Girando l’isola è facile imbattersi in coltivazioni di lenticchie, piccole e tenere, oggi presidio Slow Food, che si ritrovano necessariamente in buona parte dei piatti (zuppe o contorni per il pescato) dei ristoranti locali. Ottimo anche il pesto usticense, preparato con tonno, capperi, uvetta e peperoncino; deliziosi i fichi da cogliere direttamente dall’albero coi quali vengono preparati ottimi dolci.

Per i viveur di sera la tappa è nel paese, che dall’ora dell’aperitivo si anima con tavoli all’aperto, musica e cocktail da consumare affacciati alle terrazze sul mare, al Carpe Diem, al Bar Centrale, al Kiki’s, mentre ci si dedica ad uno shopping alternativo, pressoché senza griffe, fatto invece di graziosi prodotti dell’artigianato locale.

Per dormire il nostro viaggiatore può scegliere se rivolgersi ad affittacamere in paese oppure ad hotel come il Diana (www.hoteldiana-ustica.com), il  Villaggio Spalmatore (www.villaggiopuntaspalmatore.com) o il bed and breakfast Profondo Blu (www.ustica-diving.it). In ogni caso, viste le dimensioni dell’isola, tutto sarà a portata di mano.

Fonte: TGCOM 24

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