Ustica sape

Ustica, vista dalla Falconiera


Non posso tacere…  Il sindaco Licciardi incurante degli obblighi imposti dalla Soprintendenza  eresia "Ci vuole proprio una bella faccia tosta ad affermare Excusatio non petita, accusatio manifesta  "Scusa non richiesta, accusa manifesta", ..    mi riesce davvero difficile essere d’accordo con siffatti politici Caro (nel senso di costoso per riparare i danni procurati) Sindaco mi riesce davvero difficile essere d’accordo con una tua dichiarazione spontanea e reiterata (Excusatio non petita, accusatio manifesta – scusa non richiesta, accusa manifesta) che “oggi il Lungomare Filippo Vassallo è ancora più bello, perché ci lavorano tanti ragazzi!!”   Caro sindaco ci vuole una bella faccia tosta nel dire che  Caro (nel senso di costoso per riparare i danni procurati) Sindaco oggi vediamo un’Isola abbandonata a se stessa, che non si sente più tutelata dalle istituzioni e con la fiducia dei cittadini, nei confronti dell’amministrazione, praticamente ridotta ai minimi termini. L’ultima “perla” dopo piazza “Sarcofago” e piazza “lumaca è venuta  fuori dai gazebo posizionati sul Lungomare Filippo Vassallo.  Caro Sindaco ci vuole una bella faccia tosta nel dire che “oggi il Lungomare Filippo Vassallo è ancora più bello, perché ci lavorano tanti ragazzi!!”. Il ripetere spontaneamente e reiteratamente questa affermazione mi fa pensare che cerchi di giustificare un “danno” consumato (excusatio non petita, accusatio manifesta – scusa non richiesta, accusa manifesta). I ragazzi hanno lavorato gli anni precedenti e potevano continuare a lavorare, anche e bene, quest’anno, senza creare quel brutto impatto ambientale…  Che senso ha mettere, contro il parere della Soprintendenza, quelle casette in legno e quei motorini dentro quei gazebo?  La Soprintendenza con lettera n° 2908/S16.7 del 17-05-2015 e assunta al protocollo comunale in data 18-05-2015 al n° 2450,  scrive: - “Il belvedere è il “luogo da cui si può godere la vista di un panorama”… La collocazione di eccessivi e fuori misura pali per l’illuminazione e di box per la vendita di qualsivoglia prodotto di mercato o di quant’altro rappresenta, sempre e comunque, una trasformazione dello stato originario dei luoghi che altera gli aspetti paesaggistici tutelati e che non può trovare giustificazione neanche o solo perché trattasi di box prefabbricati, facilmente smontabili, rimovibili, precari, in legno… o ancora che la loro collocazione venga limitata al solo periodo della stagione estiva. La terrazza belvedere di cui si tratta è, per la rilevante evidenza e visibilità paesaggistica del luogo, assoggettata naturalmente ad un regime di controllo e di tutela molto severo proprio per la sua particolare posizione dovendo, come già detto, rispondere essenzialmente a parametri di riqualificazione paesaggistica piuttosto che a quelli di una destinazione e sistemazione commerciale che può trovare migliore collocazione in altre e più consone parti del territorio… L’area in oggetto può essere utilizzata per brevi periodi, di due o tre giorni, per fini espositivi, di mercato, per sagre o rappresentazioni di vario genere…” Caro Sindaco chi riveste un ruolo pubblico ha il dovere/obbligo, più di ogni altro,  di rispettare le regole che governano i sistemi sociali e soprattutto la legalità. Se il cattivo esempio arriva dall’alto ha ricadute particolarmente gravi sul concetto di legalità e rispetto delle regole e personalmente sono molto preoccupato dall’effetto che un tale modello culturale può avere sulla giovane generazione. Caro Sindaco, anche questo fatto ci convince sempre di più che il Comune di Tombolo merita di essere Amministrato con capacità, conoscenze, rispetto delle regole, serietà e lungimiranza. Su questi aspetti le chiediamo di valutare le sue capacità.  --------------------------- Le regole di convivenza impongono il rispetto delle regole che anche l’ egemone è tenuto a rispettare. Mi viene chiesto da più parti un parere in merito alla compatibilità dei gazebo posizionati sul Lungomare Filippo Vassallo e l’ambiente circostante   sistemazione dei gazebo sul lungomare Filippo Vassalle e non ritenendo opportuno esimermi dal formularlo qualche considerazione sono andato a documentarmi e ne verrà fuori un’analisi realistica e spietata del nostro degrado politico amministrativo causato dall’insofferenza al rispetto delle regole ma anche alla capacità di farle rispettare       mi riesce davvero difficile essere d’accordo con siffatti politici Ci eravamo illusi di poter contare sugli annunci circa la “vocazione ambientale” di questa amministrazione ma, dopo aver visto l’avallo dello scempio delle villette del centro storico e l’impatto negativo dei gazebo sul belvedere Filippo Vassallo,  e di altro ancora che  parleremo in seguito, ci eravamo sbagliati!… Gli eccellenti polmoni verdi delle due piazzette sono state seppellite da decine di metri cubi di cemento e oggi  ci ritroviamo a vedere una sfilza di antiestetici gazebo i cui  pali metallici,  che verranno ricoperti quanto prima da teli bianchi plastificati, ancorati ad ancora più antiestetici e pericolosi per l’incolumità pubblica cubi in cemento, danno un  brutto impatto ambientale, visibile da chi arriva da Palermo e non solo. Ci chiediamo come la Soprintendenza ai Beni Culturali, sempre “vigile ed attenta”, abbia potuto rilasciare  l’autorizzazione  all’occupazione di una così vasta area del Belvedere Filippo Vassallo.   non posso esimermi di dare un giudizio sulla compatibilità di questi gazebo con l’ambiente circostante. Come fa un sindaco a chiedere ai cittadini il rispetto delle regole se poi è proprio lui a dare il cattivo esempio?  Sono certo che quando la Soprintendenza si sveglierà dal lungo torpore qualche cosa accadrà Sindaco, ma come fai a non capire che quei gazebo, posizionati sul belvedere Filippo Vassallo, tra l’altro con dei motorini all’interno, danno un brutto impatto ambientale?   Oggi il Lungomare Filippo Vassallo è ancora più bello. Perché ci lavorano tanti ragazzi!! Auguri!!!!   “Panem et circenses”, “pane e giochi del circo”  la fiducia nasce dal rispetto delle regole ed alimenta la solidità delle istituzioni ben costruite e governate.  Le regole di convivenza impongono il rispetto delle regole che anche l’ egemone è tenuto a rispettare.
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